Viaggio nel Molise con i prof. Franco Valente (Puntata 3 di 6) speciale Venafro e Campobasso
TUTTE LE PUNTATE
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Un documentario alla scoperta della Regione Molise in puntate. Vari servizi del professore e archeologo Franco Valente sulla storia e i monumenti del Molise:
SPECIALE SU VENAFRO
*VENAFRO ROMANA AL TEMPO DELL'IMPERATORE AUGUSTO
*CASTELLO PANDONE DI VENAFRO
*COMPLESSO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA DI VENAFRO
*MUSEO ARCHEOLOGICO DEL CONVENTO DI SANTA CHIARA - VENAFRO
*CASTELLO DI MONFORTE - CAMPOBASSO
Il castello di Venafro prende il nome dalla famiglia Pandone, antica proprietaria di questo maniero medievale , trasformato nel sedicesimo secolo in palazzo nobiliare.
In un’ala del castello si possono visitare gli ambienti nobilitati dal conte Enrico Pandone tra il 1522 e il 1527 con originali e spettacolari affreschi rappresentanti i cavalli di sua proprietà, oppure il Salone nobile col ciclo di affreschi a tema bucolico sempre del sedicesimo secolo.
In un’altra ala è ospitato il Museo Nazionale del Molise, che conta su opere pittoriche tra età paleocristiana ed età moderna.
Il percorso museale ha inizio con le più antiche testimonianze pittoriche molisane, come i frammenti di affresco del VII secolo da Santa Maria delle Monache di Isernia, e prosegue con opere medievali quali l’affresco con i Santi Bartolomeo e Michele dalla chiesa di San Michele di Roccaravindola e la scultura trecentesca della Madonna con Bambino da Santa Maria della Strada di Matrice.
Il polittico con scene della Passione di Cristo, realizzato in alabastro nel XV secolo da una bottega inglese di Nottingham, è indicativo di una committenza esigente.
Opere prodotte a Napoli per il Molise o da artisti molisani formatisi a Napoli nel Sei e Settecento sono state poste ‘in dialogo’ nel percorso museale con dipinti provenienti da importanti musei statali come il Museo Nazionale di Capodimonte e Museo Nazionale di San Martino a Napoli, la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini a Roma, il Palazzo Reale a Caserta. Scaturisce poi un itinerario nella pittura centro-meridionale nel diciassettesimo secolo.
Raccoglie disegni e stampe appartenenti a famiglie di artisti provenienti dal centro molisano di Oratino e la collezione di Giacomo e Nicola Giuliani, di cui viene esposta una selezione illustrante disegni di soggetti sacri decorazioni per edifici civili e arredi.
Per la pittura tra Seicento e Settecento due artisti napoletani furono punto di riferimento per l’Italia e l’Europa. Uno è Luca Giordano, che, dopo l’iniziale influenza del naturalismo di Ribera, attraversò la penisola per studiare le opere di Pietro da Cortona, Tiziano, Veronese ed elaborò un proprio linguaggio pittorico vivace e rutilante, fluido fino quasi alla dissolvenza formale e luministica.
L’altro è Francesco Solimena, che sviluppò uno stile tra il naturalismo e il barocco di Giovanni Lanfranco e Mattia Preti, concreto e definito come nella Madonna con Bambino della Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini di Roma, ove è quella saldezza formale ricorrente in pale d’altare e decorazioni scenografiche. Con i due citati protagonisti della scena pittorica si confrontarono inevitabilmente gli altri artisti, interpretandone le novità e diffondendole nei diversi territori.
Per il Settecento spiccano per qualità a Venafro la Madonna con Bambino e san Nicola da Tolentino, dalla Chiesa di Sant’Agostino in Venafro, opera di Nicola Maria Rossi, molto influenzato da Solimena, oppure i Misteri del Rosario di un Seguace di Francesco De Mura, dalla Chiesa di Sant’Agostino in Venafro.
A suggerire il gusto per la pittura di genere, che probabilmente caratterizzò le dimore della nobiltà napoletana in Molise, sono state esposte nature morte di Gaetano Cusati (Museo Nazionale di San Martino, Napoli), che contribuì a evolvere tali soggetti dal naturalismo al barocco, e Baldassarre De Caro (Palazzo Reale, Caserta), dai densi bagliori e ombre che riflettono l’influsso di Solimena. Completa l’allestimento permanente, la collezione donata dalla famiglia Musa, consistente nelle stampe fotografiche che sono il risultato del lavoro del fotografo Romeo Musa usate per i suoi lavori di xilografia.
In esclusiva nel laboratorio delle ostie delle Monache Benedettine (FR)
In esclusiva nel laboratorio delle ostie delle Monache Benedettine (FR)
Servizio di Antonella Ventre
La storia di Isernia raccontata in un museo multimediale al Liceo Classico
Messa dal Santuario S. Maria della Pace, Fragnete (Isernia) 6 gennaio 2008
Messa dal Santuario S. Maria della Pace, Fragnete (Isernia) 6 gennaio 2008. Cerimonia integrale.
Le suore che confezionano le ostie di Gerusalemme
Le uniche in città santa a confezionare ostie per la S, Messa sono le suore della Madonna del Pilar. Nove donne, di varie nazionalità, portano avanti il lavoro da 70 anni.
Diocesi di Abruzzo e Molise a convegno
Si chiude oggi a Montesilvano la due giorni delle diocesi di Abruzzo e Molise chiamate a discutere in un convegno di preparazione a quello nazionale che si svolgerà a Firenze a novembre. Ai lavori ha partecipato anche il cardinale Angelo Bagnasco presidente della Cei
Campobasso, la processione della Madonna dei Monti
Il Borgo dei Borghi anticipazione: Guardiagrele (CH)
Guardiagrele, antico centro della provincia chietina, aggrappato ai contrafforti della Majella, posto a 600 metri d'altezza, offre una splendida vista sulle vaste pianure, sulle montagne e sul Mare Adriatico. Tuttora ricca di elementi medievali, ebbe il suo massimo splendore intorno al XII secolo. Da visitare sono il duomo di Santa Maria Maggiore e l'omonima piazza, il Complesso di San Francesco, la villa comunale e gli eleganti palazzi. Il dolce tipico ed esclusivo di Guardiagrele è rappresentato dalle sise delle monache: il nome deriverebbe dal comportamento di alcune suore che inserivano al centro del petto una protuberanza in modo da rendere meno evidenti i seni.
Inspiegabile 223 ostie incorrotte dal 1700
Un segno inequivocabile della presenza di Cristo nell'ostia: dal 1700 223 particole sono intatte e non soggette a nessun tipo di deterioramento. La scienza non sa dare spiegazioni di nessun tipo
Suor Maristella dell’Annunciazione presenta il suo libro “Il canto dei girasoli”.
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Rustic house in the nature of 90 square meters on two levels in Bocca di Valle, Guardiagrele Cheiti, Abruzzo. The house is sold partly furnished and consists of a kitchen with fireplace, living room and a bathroom on the ground floor; two bedrooms and a bathroom upstairs, the property also features two additional rooms, even on two levels, with external access that can be connected to the main unit, thus creating additional living space. The property includes a cellar and two adjacent natural caves as well as the adjacent court. The services available are water, electricity, gas and telephone. The property is surrounded by greenery near the creek Vesola. Distances: 44 km from Pescara airport, 28 km from the coast and from Ortona, 25 km from the ski slopes of Passo Lanciano.
Guardiagrele is situated in the foothills of the Maiella mountain at an elevation of around 576 metres. Its population numbers about 10,000. Captivated by the beauty of the panoramic views of the mountains and valleys of the Maiella visible from some points in the town, the poet Gabriele d'Annunzio nicknamed Guardiagrele 'la terrazza d'Abruzzo (Abruzzo's terrace). Guardiagrele is the seat of the Maiella National Park, and was part of the club Borghi più belli d'Italia (Most beautiful burghs in Italy). A beautiful hilltop village, full of nooks and crannies to explore, backed by the beautiful Majella range of mountains.
Main sights:
The biggest church in Guardiagrele is Santa Maria Maggiore of which it has been written: The façade presents a splendid 14th-century gothic portal, among the most elegant in the Abruzzi Gothic style. The Coronation of the Virgin sculpture group in the portal lunette is also magnificent, attributed to the school of Nicola di Guardiagrele. Under the colonnaded portico, next to the lateral door, is the splendid fresco by Andrea De Litio (1473) portraying Saint Christopher. In the interior, completely rebuilt in the 18th century following an earthquake, crumbling stucco-work in the Baroque style and a shrine of the same period set off a 15th-century fresco representing the Madonna of the Milk. In addition to Santa Maria Maggiore, there are several other churches and palazzi or mansions of various ages which are of architectural interest, including S. Nicola di Bari (founded in the 4th Century), the convent of the Chapuchins (1599), Palazzo De Lucia (16th century), Palazzo Elisii (15th-18h century), the cloister of the Palazzo Comunale Piazza San Francesco (17th century) and Palazzo Marini (1391).
Museums include:
Museo Civico (Civic Museum) Museo del Costume e della Tradizione della Nostra Gente (Costume and Folk Museum) Museo del Duomo (Cathedral Museum), in Santa Maria Maggiore Museo Archeologico (Archaeological Museum).
Events & Festivities:
July: Majella Festival August: Market fair of abruzzo craftswork Every 25 years the remains of patron san Nicola Greco, kept in Guardiagrele since 7 august 1338, leave the church of San Francesco for the Jubilee. For the occasion the balconies of via della Penna are embellished with croquet and embroidered blankets. The last Jubilee was in the year 2000. Every year the Premio Della Porta is awarded to dialect poetry in memory of the greatest Abruzzese vernacular poet, guardiese Modesto della Porta.
Movimento Celestiniano : Rassegna stampa Ospedale St Pietro Celestino in Centrafrica - Bangui
Sulla base delle problematiche riscontrate in corso dello studio progettuale, nel 2008 e successivamente ad un finanziamento, sono iniziati i lavori dell'ampliamento della struttura esistente messa a disposizione dalle Monache Benedettine Celestine.
Finito e reso operativo nel 2009, il Piccolo Ospedale di St. Pietro Celestino V ha attualmente in carico 479 bambini drepanocitici con un età compresa tra gli 8 mesi e 14 anni, 12 donne in drepanocitiche in età fertile .
Il Barocco a Torino: Chiesa della VISITAZIONE
Grazie alla donazione da parte di Vittorio Amedeo I e della moglie Cristina di Francia di un lotto di terreno, nel 1638 santa Giovanna Frémiot di Chantal, fondatrice inseme a San Francesco di Sales dell’Ordine della Visitazione, costruisce un primo convento.
Nel 1662, in onore della santificazione di San Francesco di Sales, il convento viene riedificato su progetto dell'architetto Francesco Lanfranchi.
La pianta della chiesa è a croce greca, al cui centro si erge una grande cupola, interamente decorata da affreschi settecenteschi attribuiti a Michele Antonio Milocco, rafiguranti il Paradiso, con angeli e santi, tra i quali anche Francesco di Sales, intorno alla Trinità. Delle due cappelle laterali, la più importante dal punto di vista artistico è senza dubbio quella di sinistra dedicata a san Francesco di Sales. Edificata tra il 1686 e il 1689, è stata in seguito rimaneggiata dagli interventi di Filippo Juvarra, che ha disegnato l’altare.
Il presbiterio è caratterizzato da un grandioso altare realizzato nel 1689 in marmi policromi su progetto di Carlo Emanuele Lanfranchi, figlio di Francesco.
Dalla cappella di San Francesco si accede a quello che è considerato il nucleo originario della chiesa, riutilizzato dalle sorelle come loro coro (cosiddetto Cappellone o Coro delle Monache), e sotto il quale si trovava il loro sepolcreto, utilizzato anche per alcune principesse sabaude del ramo dei Carignano.
Le suore terremotate, da Norcia a Cercemaggiore - 09/12/2016
Servizi TG | Le suore terremotate, da Norcia a Cercemaggiore | 9/12/2016
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Museo dei costumi: trovato e restaurato il tradizionale di Isernia
Roma. Operazione “E io pago”. Sgominata dai Carabinieri una banda di clonatori di carte di credito
Roma. Operazione “E io pago”. Sgominata dai Carabinieri una banda di clonatori di carte di credito che operava con la complicità di due camerieri infedeli
In esclusiva il Miracolo Eucaristico di Bagno di Romagna (FC)
In esclusiva il Miracolo Eucaristico di Bagno di Romagna (FC)
Santa Geltrude Comensoli
Vidreo tratto dall'omelia di Papa Benedetto XVI in occasione della santificazione di Geltrude Comensoli, 26 aprile 2009
Madre Speranza e il santuario di Collevalenza
Puntata speciale di Nel cuore dei giorni Arancio, condotta da Vito D'Ettorre, dedicata a Madre Speranza di Gesù fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle e dei Figli dell'Amore Misericordioso, e del Santuario di Collevalenza di Todi, oggi meta di pellegrinaggi, fonte di tanti prodigi e dovunque conosciuto.
In studio: Marina Berardi che si occupata della causa di canonizzazione ed è il direttore responsabile della Rivista dell'Amore Misericordioso. In collegamento dal Santuario di Collevalenza Daniele Morini raccoglie le testimonianze delle persone che frequentano il santuario. In studio Elena e Maurizio Fossa, genitori di Francesco Maria, il protagonista del miracolo di madre Speranza. Giovanna e Gabriele Frison, raccontano la loro devozione all'Amore Misericordioso e la grazia ricevuta. Nel servizio di Paolo Fucili, la testimonianza di Tania Frison, la figlia della coppia.
In studio un gruppo di laici appartenenti all'Ordine dell'Amore Misericordioso, cantano e suonano in studio alcuni brevi brani in onore di Madre Speranza.
Misericordia di Roma S. Romano Vestizione 4 Aprile 2014