Chiesa Rupestre di Santa Sofia Ginosa
GRAVINA IN PUGLIA, IL COMUNE SI FA CARICO DELLA GESTIONE DI SANTA SOFIA - TG TELE APPULA 211
GRAVINA IN PUGLIA, IL COMUNE SI FA CARICO DELLA GESTIONE DI SANTA SOFIA - TG TELE APPULA 211
Gravina del Triglio (Statte):Chiesa S Michele e Grotta sottostante
Solo percorso esterno. Nell'interno della chiesetta ci sono dei ponteggi per un restauro in atto.
GINOSA(TA)...VILLAGGIO RUPESTRE LA RIVOLTA
L'insediamento della Rivolta è un vero e proprio villaggio trogloditico, ubicato sulla parete della gravina sottostante il Castello e accessibile sia dal fondo della gravina che dal centro storico. L'insediamento è composto da 66 case - grotta, disposte su 5 piani collegati tra loro da sentieri e scalette. In alcune grotte è ancora leggibile l'originaria struttura abitativa (sedili, giacigli, camini, vasche, mensole, grandi cisterne per la raccolta e la conservazione dell'acqua piovana, tutti scavati nella pietra), gli spazi di servizio e di produzione (stalle, ricoveri, frantoi ipogei), i luoghi di culto. Di fronte al villaggio della Rivolta si trovano poi le chiese di S.Barbara e di S.Sofia (con il soffitto modellato a carena di nave, ovvero con trave di colmo e sostegni ortogonali).Il villaggio, nonostante l'assenza di qualsiasi intervento di manutenzione e i naturali processi di erosione dei tufi, si presenta ancora oggi in discrete condizioni di conservazione, con un buon grado di leggibilità complessiva del sistema insediativo...Video Angelo Cinieri
Monastero Domenicane S. Maria - Gravina in Puglia
Anno della Vita Consacrata
Viaggio attraverso le Comunità Religiose della nostra Diocesi.
Monastero Domenicane S. Maria - Gravina in Puglia
Piazza Benedetto XIII, 20
e-mail: monasterosantamaria@alice.it
Gravina di Riggio: La chiesa rupestre sul ciglio sinistro
E' una chiesa rupestre anonima, forse dedica a San Salvatore, con frammenti di affreschi. Ha un affaccio straordinario sulla gravina di Riggio.
Otranto - Nel Cuore Bizantino del Salento
Progetto Otranto - Nel Cuore Bizantino del Salento
Classe 3°B/TI - I.T.C. M. Laporta di Galatina (LE)
MOTTOLA Chiese rupestri 2010*.mpg
Le chiese rupestri (XI - XIV sec.)sono grotte scavate dall'uomo nelle rocce di tufo durante il Medioevo e destinate a luogo di culto cristiano ad uso degli abitanti dei villaggi rupestri vicini. Oggigiorno sono la testimonianza di tradizioni religiose e artistiche con cui apprezzare parte delle numerose radici culturali del sud Italia. Luoghi dove la fede orientale Bizantina e quella occidentale Latina si sono integrate in forme devozionali molto particolari.
Ginosa(Ta)...la Chiesa di Sant'Antonio
La Chiesa di Sant'Antonio da Padova corona lo spazio centrale di Piazza Vecchia,cuore pulsante della Ginosa Rinascimentale.Da qui principia Via Matrice,arteria principale del paese medievale che collegava i villaggi in grotta di Rivolta e Casale con le campagne circostanti.La piccola Chiesa fu' realizzata nei primi anni del XVII Secolo su un preesistente impianto ecclesiastico; e' costituita da una sola navata dalla pianta rettangolare,voltata a botte e sormontata da un campanile a vela...Video e montaggio di Angelo Cinieri
Escursioni La Gravina di Ginosa
28 04 13 Ginosa Matera In volo sulla Gravina di vinosa e sui sassi di Matera
28 04 13 Ginosa Matera In volo sulla Gravina di vinosa e sui sassi di Matera
Ruotalibera Bari, civiltà rupestri a Massafra
Con l'aiuto della Cooperativa Hellas abbiamo visitato il villaggio di Santa Marina, denominato in passato Il Paradiso di Massafra, ubicato nello spalto sud orientale della gravina di San Marco e le chiese di San Leonardo e della Candelora.
Gi.ri. d'Arte 2013 - 7 Agosto - Ginosa (TA)
Orizzonti Ginosa 2001 presenta Gi.Ri. d'Arte 2013 - Ginosa, Centro Storico 7 Agosto, inizio ore 20:30. L'evento continua con Gi.Ri. Extra (visite guidate serali, a cura dell'associazione culturale Ciak Ginosa, a partire dalle ore 21:00, alla Chiesa Rupestre Santa Sofia e al Rione Rivolta).
Gi.Ri. d'Arte più che un evento è per noi di Orizzonti 2001 un luogo, quel luogo (qual è il centro storico e la gravina), dove facciamo incontrare i linguaggi degli uomini di ieri e di oggi nel segno dell'arte con la sua diversità di generi: parola, suono, immagine, teatro, danza, musica, tradizione gastronomica intesa non come riproposizione del cibo di quei tempi ma come utilizzo degli ingredienti in nuovi e gustosi preparati.
Una delle più belle definizioni della vecchia Ginosa, e ancora oggi a ripercorrere quelle strade da dove i riguardanti miravano le stelle del paese vecchio quasi si continua a percepire in quei luoghi la presenza di donne, uomini, vecchi e bambini con le loro attività di casa, il loro lavoro, i loro giochi, i canti, i balli, i versi degli animali domestici, i racconti seduti intorno al focolare d'inverno e fuori, al fresco, d'estate, gli odori e gli aromi che si propagano in un filo di fresca brezza ancora adesso dalle piante spontanee della gravina, insomma la vita della nostra gente umile e fiera, come fiero e misterioso appare il cammino rupestre che circonda in un abbraccio la Ginosa nuova quasi a volerla proteggere ed al tempo stesso spingerla verso il futuro ed il nuovo che avanza.
Per Info: og2001.blogspot.com;
og2001ginosa@gmail.com;
(ORIZZONTI 2001 - GIRI D'ARTE GINOSA)
GINOSA(TA)...LA CHIESA DI SAN LEONARDO
La Chiesa di San Leonardo e' inserita nella Contrada dell Antica,nucleo fondamentale del borgo medievale caratterizzato dalla presenza di una fontanae, dai primi anni del XII Secolo,di una domus dei cavalieri teutonici intitolata a Santa Maria.La Chiesa e' costituita da un nucleo medievale realizzato in grotta e completato da un avancorpo murario al di sopra del quale ,nella prima meta' del Settecento,fu' realizzata una piccola cappella in muratura.La struttura rupestre conserva un affresco di San Nicola posto a guisa di pietra tombale con la scritta esegetica S( ANCTUS ) NICOLAUS, un altare settecentesco recante la scritta in rilievo M. M. D. ( Maria Mater Domini ) e, sulla destra, una coeva pittura raffigurante la Buona Morte.La chiesa,gia' intitolata a Santa Maria Materdomini, e' fortemente legata alla religiosita' popolare poiche' in passato si celebrava un inportante festa ogni prima Domenica di Novembre, in occasione della quale si degustavano le castagne ed il vino nuovo...il tutto nei pressi del Ponte di San Leonardo che ha preso il nome dal Santo della Chiesa....Ginosa(Ta).....Video Angelo Cinieri
I TURISTI AMANO LECCE, MA SPUNTA QUALCHE CRITICA SU PULIZIA E SPIAGGE
1di4 Antonio Pizzulli La Gravina di Ginosa dopo il nubifragio del 7 ott 2013
PONTE FOTOGALLERY
FOTOGALLERY DI PONTE PROVINCIA DI BN PANORAMA MONUMENTI E CENTRO STORICO
Santuario della Madonna Della Scala Massafra (Ta) - 05/01/2019
STORIA DEL SANTUARIO.
Il 20 Febbraio,come ogni anno da secoli, si ricorda l’evento tragico del 1743: alle ore 23 avvenne un terremoto nella zona del tarantino; molte città vennero colpite, ma Massafra rimase illesa, e la devozione popolare attribuì il miracolo all’intercessione della Madonna. Si narra che alcuni pastori videro gli animali fermarsi davanti ad un tufo su cui era dipinta la Madonna, che stava tra le macerie di una cappelletta crollata; da quel momento lì fu costruita una chiesetta dove la gente faceva pellegrinaggi devozionali, che poi fu sostituita dall’attuale santuario, dedicato alla Madonna della Scala.
Ma la storia di questo santuario è lunga e tanto cara ai massafresi.
I luoghi dove si ritrovano staute e dipinti oggetto di culto religioso a Massafra, risalgono a tempi antichissimi; ai tempi della Chiesa nascente, nella Vallis Rosarum fu scavata nella roccia una chiesetta (oggi nota come Cripta inferiore) nella quale era venerata l’immagine sacra di S. Maria Prisca. La scelta del luogo fu confacente al progetto di ricostruire una Nuova Gerusalemme essenzialmente per i caratteri ambientali del sito e per la disponibilità della comunità locale a sostenerne i costi.
Nel 324 un tremendo terremoto distrusse il sacro tempio che per secoli rimase sepolto, perdendosene ogni memoria, ma la devozione verso la Madonna continuò nei secoli successivi a manifestarsi in quel
luogo, trasformando un tempio pagano dedicato a Marte, in Chiesa cristiana (probabilmente, l’attuale Cripta della Buona Nuova).
Una leggenda narra che alcuni secoli dopo, due cerve, inseguite da alcuni cacciatori massafresi nella Gravina, li guidarono a scoprire una sacra immagine della Madonna, davanti alla quale rimanevano inginocchiate; il popolo massafrese, recuperato il dipinto miracoloso, costruì sul posto una Cappella sotto il titolo di S. Maria della Cerva. Nel XII secolo la Chiesa fu intitolata alla Madonna della Scala, e ampliata e abbellita nei secoli.
Nel 1743, per intercessione della Madonna della Scala, Massafra fu salvata dal terremoto, e nel 1776 con decreto della Sacra Congregazione dei Riti, la Madonna della Scala fu proclamata “Principalis Patrona” di Massafra, a ricordo del miracolo, fissandone una festa religiosa il 20 Febbraio e una festa civile la prima domenica del mese di Maggio.
Solo nel 1953 il Vescovo di Castellaneta elevò la Chiesa della Madonna della Scala a Santuario diocesano.
E’ da qui che, il 20 febbraio, alle 23 di ogni anno, orario in cui avvenne la scossa sismica, suonano le campane; è qui che il 20 febbraio le tre porte della chiesa che appare di un magnifico colore bianco, si aprono per accogliere i fedeli; è qui che il 20 febbraio l’Altare maggiore rivestito di preziosi marmi policromi, si arricchisce di fiori e rose, e le statue delle due cerve inginocchiate verso la Vergine, sembrano prendere vita.
La Madonna della Scala assume immagini diverse che sollecitano la grande devozione per la Madre di Gesù soprattutto nella religiosità popolare femminile di Massafra. La fede dei pellegrini che visitano il Santuario di Massafra il 20 Febbraio, fa comprendere che nelle scene all’interno della cappella, si avverte un forte impulso di religiosa pietà.
La processione per le vie di Massafra accompagna la statua della Madonna della Scala: la festività prende così un carattere di particolare solennità nel Santuario ad essa dedicata, dove la vigilia si svolgono anche suggestive messe notturne e la celebrazione eucaristica nella cappella dove ogni anno si rievoca l’evento miracoloso.
La processione a Massafra è un momento di raccoglimento in cui si tramandano diverse forme di devozione con l’importante significato simbolico di ricomporre l’unità pastorale di tutte le parrocchie del tarantino.
Ancora oggi tutti la Chiesa della Madonna della Scala a Massafra è meta di pellegrinaggi individuali o in gruppo da ogni comunità religiosa delle rispettive diocesi; i motivi all’origine di ogni pellegrinaggio sono talvolta testimoniati dalla grandissima quantità di ex-voto qui raccolti.
arte bizantina
8° edizione arte bizantina
Termoli, 4 agosto 2013: i fuochi pirotecnici di San Basso.
Termoli, 4 agosto 2013: i fuochi pirotecnici di San Basso.