05 – Chiesa Santa Teresa | Guida di Trani
1° Circolo De Amicis, Trani, WebTV,
I genitori beati a Santa Teresa
12PORTE - 16 giugno 2011: Andiamo ora alla Parrocchia di Santa Teresa, dove nei giorni scorsi hanno sostato le reliquie dei beati Luigi e Zelia Martin, gli sposi genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino a cui la comunità è dedicata.
Chiesa di Santa Teresa Piazza Kalsa (Pa)
Viva La Sicilia
La Chiesa di Santa Teresa - Solofra (AV)
Buongiorno carissimi,
in occasione dell'imminente festività di Santa Teresa d'Avila del 15 ottobre, inauguriamo una nuova sezione dedicata al racconto audiovisivo delle bellezze artistiche e religiose della Città di Solofra.
Come Staff social della Collegiata di San Michele arcangelo, infatti, abbiamo ricevuto anche il mandato di raccontare lo straordinario patrimonio ecclesiastico che insiste sul nostro territorio, famoso per le 30 chiese suddivise per ogni giorno del mese.
Insieme all' Associazione Salvaguardia Beni Culturali Solofra proveremo a vivere le emozioni che solo la fede, l'architettura, la storia e le opere d'arte sanno esprimere.
#SolofraEcclesiae
CANOSA DI PUGLIA - VIA CRUCIS -Parrocchia Santa Teresa - 18-03-2012
trailer della rappresentativa del sacro evento
Trani: Chiesa S. Geffa
Una produzione Terra Madre
Servizio di Teresa Fiengo
Trani Funerale Biagio Zanni
Mercoledì 23 settembre alle ore 16, presso la chiesa di Santa Chiara in Trani, si sono svolti i funerali di Biagio Zanni, il 34enne tragicamente scomparso in un terribile omicidio lo scorso 20 settembre.
Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha ufficialmente proclamato il lutto cittadino.
Trani si è stretta intorno al dolore della Famiglia Zanni per la perdita prematura del caro Biagio.
fuochi d'artificio a Santa Teresa di riva
Festeggiamenti in onore della madonna di Porto salvo 07/08/2011
Trani | Scippo in chiesa durante un funerale: ladro bloccato da un giovane immigrato
Fuori da una chiesa per chiedere l'elemosina, ferma il ladro che aveva appena scippato la borsetta ad una donna. È accaduto a Trani, protagonista un giovane immigrato.
Insediamento di don Ettore Sentimentale a S. Teresa di Riva, intervista a Mons. Accolla
Insediamento al Santuario Madonna del Carmelo di Santa Teresa di Riva di don Ettore Sentimentale. Intervista al vescovo di Messina Mons. Giovanni Accolla
SPOT - VENERDI SANTO TRANI 2018 - Processione di MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA
Trani, Chiesa Santa Teresa
30 marzo 2018 ore 3.00
TRANI - Inaugurazione del nuovo organo della Basilica CATTEDRALE
Trani 11 maggio 2016
tranireligiosa.it
TG 25.10.12 Anche Trani tra le 100 perle di Donatella Bianchi
Le cento perle del mare è il secondo libro della giornalista Donatella Bianchi che il pubblico conosce come la conduttrice di Linea Blu, e presentato alla Lega Navale di Trani ieri sera. Delle cento tappe che la Bianchi ha deciso di far conoscere al suo pubblico, ce ne sono 10 pugliesi.
L'Eterna Bambina con il volto di Maria
Oltre alla tradizionale devozione a Gesù Bambino possiamo tranquillamente trovare nella storia della cristianità anche la venerazione per Maria Bambina, che è altrettanto diffusa in tutta Italia e nel mondo. Nel nostro paese infatti vi sono numerose statue e Santuari dedicati a Lei. Attorno alla metà del XXVIII secolo, suor Isabella Chiara Fornari, francescana di Todi, per via dell'antica tradizione legata ai misteri dell'infanzia di Maria Bambina e del Bambin Gesù, aveva il compito di creare dei modelli di cera che ne ricalcassero le sembianze. Una di queste preziose statue della Madonna in fasce fu regalata a Monsignor Alberico Simonetta. Alla sua morte, avvenuta nel 1738, questa riproduzione fu donata alle suore cappuccine di Santa Maria degli Angeli di Milano. E ' proprio grazie a loro che si deve la divulgazione della devozione a Maria Bambina. Dalla fine del XVIII secolo a circa metà del XI° vi fu l'abolizione di tutte le opere e congregazioni religiose per volere di Giuseppe II prima e Napoleone poi. Per evitare che la statua di Maria Bambina andasse persa, distrutta o peggio ancora nelle mani sbagliate, le suore decisero di affidarla al parroco di San Marco don Luigi Bosisio. Il suo impegno fu proprio quello di custodirla devotamente e di trovarle una degna collocazione per mantener viva la sua devozione. Il prete pensò così di consegnarla nelle mani di suor Teresa Bosio, superiore delle Suore di Carità di Lovere, Bergamo, che ne trovò sistemazione nel capoluogo lombardo presso l'ospedale Ciceri, era il 1842. In quella struttura la devozione per Maria Bambina fu sin da subito molto diffusa, tutti i malati ricorrevano soventi a Lei per chiederle particolari grazie e protezioni. Nel 1876 le suore dovettero però cambiare casa e con loro trasferirono anche il simulacro in via Santa Sofia a Milano. Nel corso degli anni le suore verranno comunemente chiamate Suore di Maria Bambina. Si è arrivati così verso la fine del XIX secolo e la statua in cera iniziò ad accusare gli anni, oltre cento. Il volto della Maria Bambina appariva con i classici segni di scolorimento e ingiallita, con addirittura qualche segno di cedimento. Le suore decisero di far costruire un altro simulacro per sostituire degnamente l'originale con l'intento di esporlo poi solamente una volta all'ano: l'8 settembre giorno in cui viene ricordata e festeggiata liturgicamente la nascita della Beata vergine Maria. Stando alla tradizione, nel momento della sostituzione, le suore si resero conto però di come la statua fosse miracolosamente rinverdita. Le presenti infatti notarono come i colori del volto si fossero ravvivati e perfino l'espressione della Maria Bambina pareva esser diversa a tal punto da apparire una bambina in carne e ossa, era il 16 gennaio del 1895. Prima ancora del miracoloso rifiorire dai segni del tempo del simulacro di cera della Maria Bambina vi fu un altro evento prodigioso. Il 9 settembre del 1884, la madre superiora dell'epoca, come di consuetudine, si recò nell'infermeria affinché gli ammalati potessero ricevere la visita della Vergine e porgendo loro la statua in cera dava l'occasione agli infermi di poter baciare, venerare e pregare per qualche istante la Madonna. Arrivò così anche il turno di Giulia Macario, una giovane gravemente ammalata e paralizzata. La donna, tendendo la mano, l'unica parte del corpo non paralizzata, per toccare il simulacro della Maria Bambina, pregò con dolci e tenere parole la Vergine affinché intercedesse per lei ottenendo così la grazia presso Dio di essere guarita. Nel momento in cui terminò la supplica capì che qualcosa in lei era accaduto. Giulia sentì dentro di sé delle strane sensazioni e fremere tutto il corpo tanto da farla gridare improvvisamente Sono guarita!. I presenti restarono sbigottiti e soprattutto increduli quando la giovane si alzò e camminò senza alcun problema. Da allora si cercò di esporre perennemente l'immagine in una cappellina provvisoria fino a che, nel 1888, trovò la sua collocazione dentro al Santuario della casa. Venne così posta nell'abside all'interno di una nicchia con un tempietto che custodisce al suo interno il simulacro di Maria Bambina.
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Chiesa di Sant'Anna. Genova. Foto di Alberto Debidda.
Una comunità dei frati Carmelitani scalzi è presente nel convento di Sant'Anna fondato da padre Nicolò Doria nel 1584.
BISCEGLIE - Visita alla Basilica Cattedrale - Parte 01
Da unire con successivi 3 video .
Cascia Santuario di Santa Rita da Cascia - prima del terremoto 2016 (1/2)
«Grandi pellegrinaggi! Sacerdoti e fedeli tutti i giorni! Qui è sempre festa». Parlava così, la Beata Madre Teresa Fasce, già nel 1926, durante la costruzione del “nuovo tempio”, ovvero l’attuale Basilica di Santa Rita a Cascia.
Costruita con le offerte dei benefattori, anche le più piccole, la Basilica di Santa Rita è un progetto che la Beata Madre Fasce vuole fortemente allo scopo di accogliere i devoti nella città della Santa dei casi impossibili. Lei lo sa, quanto può essere amata questa Santa, e i pellegrini accorrono a milioni.
Il progetto originario di Mons. Spirito Chiapetta, viene in seguito modificato da Giuseppe Calori e Giuseppe Martinenghi. Il 20 giugno 1937 il cardinale Enrico Gasparri pone la prima pietra. Solo dieci anni dopo arriva la consacrazione a chiesa, è il 18 maggio 1947. L’erezione a Basilica ha luogo il 1° agosto del 1955, ad opera di Pio XII.
Incastonata sul colle Sant’Agostino, tutta ricoperta del bianco candido del marmo travertino di Tivoli, sta la Basilica Santa Rita. Sulla facciata in alto, sopra la croce sorretta da sei angeli, troneggia scolpito in lettere latine l’anno in cui vengono ultimati i lavori: A.D. MCMXLIII (1943).
Sull’architrave sopra la porta d’ingresso puoi leggere il saluto inciso in onore della santa: Salve Rita vas amoris, sponsa Christi dolorosa / tu de spinis Salvatoris pulchra nasceris ut rosa (Salve Rita, vaso d’amore, sposa di Cristo dolorosa / tu, dalle spine del Salvatore, bella nasci come una rosa).
Ad incorniciare il portale d’ingresso, dieci bassorilievi realizzati dalle abili mani di Eros Pellini, immortalano gli episodi significativi della vita di Rita: (guardando dall’alto a sinistra) Rita con le api; Rita insegna ai figli a pregare; morte del marito; ingresso al monastero; prova dell’obbedienza; Rita suora dona il pane ai poveri; Rita riceve la stigmata; il pellegrinaggio a Roma; le rose e i fichi in inverno; il transito.
Sulla sinistra della facciata, dietro il cancello in bronzo, puoi scorgere il portale dell’antica chiesa della Beata Rita (1577), dove nel passato era venerato il corpo della santa.
Lungo le pareti, ad altezza di uomo, in pannelli di marmo bianco, è la bellissima via crucis del Pellini.
Il grande pulpito in noce, ben visibile è dello scultore Emilio Monti, mentre al centro della basilica per terra sul pavimento è lo stemma di Pio XII in marmi policromi. Tutto l’insieme da un'impressione di vivacità; è una chiesa piena di luce di colori, ma con un alone di misticismo.
Trani | La vita di S. Nicola si fa show teatrale. Intervista Paolo Todisco
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CANOSA DI PUGLIA - Processione di Santa Teresa del bambino
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