Festa di St. Faustina - Basilica S. Spirito in Sassia - Roma.
La festa di St. Faustina nella Basilica di S. Spirito in Sassia, centro della Divina Misericordia a Roma.
Preghiera all'ora 03:00 PM
Il 05 Ottobre 2011.
ROMA - Chiesa di Santa Maria della Pace 4K
La chiesa di Santa Maria della Pace si trova poco distante da piazza Navona.
Carlo Maderno disegnò l'altare maggiore per incorniciare il venerabile dipinto della Madonna col Bambino.
La prima cappella a destra è detta Chigi, poiché commissionata da Agostino Chigi, il banchiere del papa. L'affresco sull'arcone delle Sibille e angeli del 1514 è attribuito a Raffaello. Un altro elemento di spicco della chiesa è il chiostro del Bramante che però non sono riuscito a vistarlo.
Filmata con Sony RX10M3 in 4K.
Musica:
Oh My Dog!! by Savfk |
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#roma #rome
Restauro Santo Spirito - Mestieri Nascosti -
Viaggio nelle eccellenze Italiane nel Mondo.
Le mani dei sapienti artigiani e le passioni delle professioni che fanno dell'Italia un luogo di passioni e tradizioni esportate in tutto il Mondo.
In questa puntata la passione di Francesca Lotti e dei suoi collaboratori con professione e grande passione nella cura e nel restauro di opere d'arte danneggiate. Uno studio unico nel suo genere capace grazie alla passione,di ridare vita ad opere d'arte di tutte le epoche.
Servizio di Lorenzo Caffè e Riccardo Galardi
URBINO campane di S.Crescentino 2013
il classico rintocco durante la processione con la statua del Santo Patrono
* sounding bells during St. Crescentino's feast in Urbino, Marche, Italy - June 1st each year
Chiesa Nuova. INTERNO. SDC18906.MP4
Tra il 1594 e il 1617, secondo un progetto di Giacomo Della Porta del 1585 e a cura di Giovan Battista Guerra come soprintendente ai lavori, l'originaria pianta ad unica navata fu modificata per mezzo dello sfondamento delle cappelle laterali, che vennero arretrate in modo da lasciare spazio per due strette navate laterali. Si aggiunsero inoltre altre due cappelle, una per lato.
Navate
Interno
La navata centrale è coperta da una volta a botte, sostenuta da pilastri con paraste addossate, tra i quali si aprono le arcate verso le navate laterali, dove si affacciano cinque cappelle per parte.
Ai lati della navata centrale, sopra gli archi di passaggio alle navate laterali, e sulla controfacciata, si trovano quindici tele ovali ospitate in cornici dorate, realizzate tra il 1697 e il 1700, che raffigurano la Salvazione del genere umano attraverso episodi dell'Antico e Nuovo Testamento.
Affreschi di Pietro da Cortona [modifica]
La volta, la cupola con i peducci e l'abside, lasciati inizialmente solo imbiancati per volere dello stesso san Filippo Neri, furono successivamente affrescati da Pietro da Cortona tra il 1647 e il 1666.
Sulla volta l'affresco raffigura la Madonna e san Filippo Neri e si riferisce al celebre episodio della visione avuta dal santo nel 1576 nel corso della costruzione della chiesa: a san Filippo apparve la Madonna che sorreggeva una trave pericolante sopra la cappella nella quale erano conservati durante i lavori il Santissimo Sacramento e l'immagine miracolosa della Madonna Vallicelliana.
Nel catino absidale è raffigurata l'Assunta tra Angeli e Santi, sulla cupola il Trionfo della Trinità (Dio Padre e Cristo sulla cupola e lo Spirito Santo nel lanternino). Sui pennacchi della cupola sono affrescati i profeti biblici Geremia, Ezechiele, Isaia e Daniele.
Transetto e presbiterio [modifica]
Negli anni 1920 del Novecento, nel braccio destro del
Il coro nel presbiterio risale al 1640 per i dossali degli stalli, mentre i sedili sono di poco posteriori. Gli organi e i coretti ai lati del presbiterio hanno ricche mostre in legno dorato del 1698.
Altare maggiore e dipinti di Pieter Paul Rubens [modifica]
Sull'altare maggiore, costruito tra il 1596 e il 1599 doveva inizialmente trovar posto una pala con la Natività di Federico Barocci, tuttavia mai eseguita.
Nel 1608 fu invece deciso di collocarvi l'immagine miracolosa della Madonna Vallicelliana, che venne inserita in una pala in lavagna, dipinta da Pieter Paul Rubens con centri concentrici di Angeli e cherubini adoranti, disposti intorno ad una nicchia con l'immagine sacra. Questa è coperta da una lastra di rame, ugualmente dipinta da Rubens con una Madonna e Bambino benedicente, che può essere sollevata, mediante un sistema di corde e pulegge, per disvelare l'immagine miracolosa sottostante.
Alle pareti laterali del presbiterio si trovano altri due dipinti di Rubens, realizzati ancora su lastre di ardesia, che rappresentano i Santi Gregorio Magno, Papia e Mauro (sulla parete sinistra) e i Santi Flavia Domitilla, Nereo e Achilleo (sulla parete destra).
Il mecenate di questo grandioso ciclo pittorico fu il vescovo di Milano Federico Borromeo.
Sopra il timpano mistilineo dell'altare è stata realizzata un'edicola per ospitare il Crocefisso in legno policromo, opera di Guglielmo Berthelot, del 1615. Nel 1697 il timpano e l'edicola furono modificati per l'aggiunta di due statue di Angeli, opera di Francesco Maratti.
Il tabernacolo dell'altare in bronzo dorato, con angeli in volo, fu realizzato nel 1672 da Ciro Ferri.
Italian Renaissance Painting (1425-1499)
Works:
1.Masolino, Tentazione di Adamo ed Eva,1424-1425, affresco, Cappella Brancacci, Firenze.
2. Masaccio, Pagamento del tributo, 1425 ca.,affresco, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Firenze.
3. Pisanello, Visione di S. Eustachio,1436-1438, tempera su tavola, National Gallery, Londra.
4. Paolo Uccello, Battaglia di S. Romano,1436-1440,tecnica mista su tavola, Uffizi, Firenze.
5. Beato Angelico, Annunciazione,1442-1443,affresco, Convento di San Marco, Firenze.
6. Piero della Francesca, Flagellazione, 1444-1470, olio su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino.
7. Domenico Veneziano, Pala di Santa Lucia de´Magnoli (Sacra Conversazione), 1445, tempera su tavola, Uffizi, Firenze.
8. Benozzo Gozzoli, Cavalcata dei Magi (parete est), 1459-1460, affresco, Palazzo Medici Riccardi, Firenze.
9. Giovanni Bellini, Pietà, 1465-1470, tempera su tavola, Pinacoteca di Brera, Milano.
10. Mantegna, Camera degli Sposi (Oculo), 1465-1474, affresco, Castello di San Giorgio, Mantova.
11. Antonello da Messina, San Girolamo nello studio, 1474-1475, olio su tavola, National Gallery, Londra.
12. Lorenzo di Credi, Annunciazione, 1480-1485, olio su tavola, Uffizi, Firenze.
13. Melozzo da Forlì, Angelo con liuto, 1472 (?), affresco, Pinacoteca Vaticana, Vaticano.
14. Perugino, Consegna delle chiavi, 1481-1482, affresco, Cappella Sistina.
15. Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1482-1485, tempera su tela di lino, Uffizi, Firenze.
16. Carlo Crivelli, Annunciazione, 1486, tempera e oro, National Gallery, Londra.
17. Ghirlandaio, Nascita di Maria, 1485-1490, affresco, Cappella Tornabuoni, S.M. Novella, Firenze.
18. Leonardo, Dama con ermellino, 1488-1490, olio su tavola, Castello del Wawel, Cracovia.
19. Pinturicchio, Madonna della Pace, 1490, olio su tavola, Pinacoteca Civica Tacchi Venturi, San Severino Marche.
20. Luca Signorelli, I Dannati (part.), 1499-1502 ca., affresco, Duomo di Orvieto.
Music: Cafè (Piano and Strings) by Vladimir Sterzer
MANTOVA - Chiesa di San Sebastiano
Chiesa di San Sebastiano, Mantova 2016 , filmata con Sony A65 in 1080p.
Santa Caterina da Siena
La Festa di Santa Caterina da Siena, 29 Aprile, coincide con quella di san Pio V (Pontefice domenicano) la cui festa è il 30 Aprile, e con san Luigi Grignon de Montfort (il 28 aprile) scrittore del Trattato della vera devozione a Maria e terziario domenicano..... questi aprono i Vespri del Mese di maggio dedicato a Maria....prendiamo allora il Rosario....
NOVENA (O TRIDUO)
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Secondo le intenzioni del Sommo Pontefice e per le necessità della Santa Chiesa:
un Pater Noster, Ave Maria, Gloria Patri.....
Preghiera a Santa Caterina da Siena Patrona d'Italia e Compatrona d'Europa
O sposa del Cristo, fiore della patria nostra. angelo della Chiesa sii benedetta.
Tu amasti le anime redente dal Divino tuo Sposo: come Lui spargesti lacrime
sulla Patria diletta; per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita.
Quando la peste mieteva vittime ed infuriava la discordia, tu passavi Angelo buono
di Carità e di pace. Contro il disordine morale, che ovunque regnava, chiamasti
virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli.
Morente tu invocasti sopra le anime, sopra l'Italia e l'Europa, sopra la Chiesa
il Sangue prezioso dell'Agnello.
O Caterina Santa, dolce sorella patrona Nostra, vinci l'errore, custodisci la fede,
infiamma, raduna le anime intorno al Pastore. La Patria nostra, benedetta da Dio,
eletta da Cristo, sia per la tua intercessione vera immagine della Celeste nella carità
nella prosperità, nella pace.
Per te la Chiesa si estenda quanto il Salvatore ha desiderato, per te il Pontefice
sia amato e cercato come il Padre il consigliere di tutti.
E le anime nostre siano per te illuminate, fedeli al dovere verso L'Italia, l'Europa
e verso la Chiesa, tese sempre verso il cielo, ne Regno di Dio dove il Padre, il Verbo
il Divino amore irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta letizia.
Così sia.
Un Pater Noster, Ave Maria, Gloria Patri.....
Preghiera a Santa Caterina da Siena Patrona d'Italia e Compatrona d'Europa
O Caterina santa, giglio di verginità e rosa di carità, eroina di cristiano zelo che fosti eletta al pari di Francesco singolare Patrona d'Italia, a te noi fiduciosi ricorriamo, invocando la tua potente protezione sopra di noi e sopra tutta la Chiesa di Cristo, tuo Diletto, nel cui cuore bevesti alla inesauribile fonte di ogni grazia e di ogni pace.
Da quel Cuore divino tu derivasti l'acqua viva di virtù e concordia nelle famiglie, di onestà nella gioventù, di pace fra i popoli, insegnando con l'esempio a congiungere l'amore di Cristo con l'amore di Patria.
O celeste Patrona d'Italia, difendi, soccorri e conforta la tua patria e il mondo.
Sotto la tua protezione siano posti i figli e le figlie d'Italia, i nostri travagli e le nostre speranze, la nostra fede e il nostro amore; quell'amore e quella fede che ti fecero immagine di Cristo crocifisso nello zelo intrepido per la Santa Chiesa.
O eroica e santa messaggera di unione e di pace che restituisti al seggio apostolico romano il Successore di Pietro, proteggilo e consolalo nella sua paterna e universale sollecitudine, per la salvezza e per la pace dei popoli; e ravviva, conserva ed accresci in noi e in tutti i fedeli cristiani l'affetto e la sommissione per lui e per l'ovile di Cristo.
Così sia.
Un Pater Noster, Ave Maria, Gloria Patri....
- Ora pro nobis, santa Catharina.
- Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
Oremus
Da, quaesumus, omnipotens Deus; ut qui beatae Catharinae Virginis tuae natalitia colimus; et annua solemnitate laetemur, et tantae virtutis proficiamus exemplo.
Per Christum....
Breve visita alla chiesa di San Colombano di Vaprio D'Adda (MI) - EXTN-046_096
La chiesa è un edificio ad aula unica di 13 x 12 metri con copertura a capanna e abside semicircolare caratterizzato da tre monofore sormontanti tre oculi ed è divisa da un’ancona nel senso trasversale che ne divide l’interno in due campate, ha un unico emiciclo absidale in funzione di presbiterio coperto a botte. Ai lati del presbiterio si aprono due cappelle quadrangolari con volte a crociera quasi con funzione di absidi laterali. La struttura è in conci squadrati di arenaria locale. Il portale, con lunetta presenta, sui montanti esterni figure scolpite ad altorilievo con capitelli rappresentanti una successioni di personaggi con un leone a due corpi e decorazione vegetale. le sculture poste all’interno della chiesa si distinguono per una qualità stilistica notevole che sembrano rifarsi alla scultura romanica d’Oltralpe. E’ accessibile dal portale di facciata e da due porte laterali opposte con lunette istoriate. L’analisi stilistica ne fa risalire la costruzione alla secondo quarto del XII secolo ma allo stato attuale non è possibile sapere su quale precedente edificio sacro può essere stato impiantato quello attuale e non è possibile rilevare traccia di eventuali edifici pertinenti alla chiesa. In un diploma di Ottone III del 998 si cita che una delle celle di S. Colombano a Bobbio sarebbe in località “Vaprianum”, ma La prima menzione certa compare nel privilegio concesso nel 1155 dall'arcivescovo Oberto alla pieve di Pontirolo della diocesi di Milano a cui è sottomessa la chiesa Sancti Columbani in loco Vavri”. Nel 1315 frati di San Colombano figurano in una transazione dell'Ospedale Nuovo di Milano. Altra citazione in un Libro mastro della Mensa arcivescovile dove la domus de Sancto Columbano de Vaprio” figura tra i fornitori. Nella visita di San Carlo del 1566 si descrive una chiesa in abbandono anche se di ottima fattura. La chiesa fu interessata da interventi nel XIX secolo e dai restauri degli anni “60 del XX che ne smantellarono l'arredo barocco e ripristinarono parte della facciata. Degli affreschi medievali non rimane traccia sulle pareti interne, solo l'abside centrale conserva forse la decorazione pittorica originale della chiesa. Al centro del catino compare una grande croce forse risalente agli anni della fondazione, sulla parete invece abbiamo figure di santi decorate con motivi architettonici. Il nome del pittore, che dipinse verso la fine del XV secolo, è ignoto.
Coordinate Geografiche
45°340’ 27”
09° 31’ 40”
h = 158 m./s.l.m.
Andrea Lonardo. La figura di Giovanni il Battista nell'oratorio di S. Giovanni ad Urbino
d. Andrea Lonardo illustra gli affreschi dell'Oratorio di S. Giovanni ad Urbino. Tratto dalla trasmissione di TV 2000 Nel cuore della domenica, ideata da Sandro Magister. Puntata del 18.01.2014
In Calabria il primo monastero di monache agostiniane del sud Italia
Nella Piana Vernile di Rossano, sulla strada verso la Sila, l'ex sede estiva del seminario dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati, restaurata, è oggi una comunità femminile di vita contemplativa che osserva la regola di Sant’Agostino. Ma è ancora un cantiere aperto il “Progetto Monastero” che prevede la costruzione di una foresteria e di una chiesa.
Palio di Ferrara 2018 - Omaggio al Duca della Contrada di Santa Maria in Vado
#habitatchannel #enogastronomia #tradizioni #storia
Ogni anno tutte le contrade si portano nel cortile interno del Castello Estense per porre omaggio al Duca.
Questa è l'edizione del 2018 della contada giallo viola segnata dall'impresa dell'unicorno.
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Brunelleschi - Cappella Pazzi
Scheda di lettura - Brunelleschi, Cappella Pazzi
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Visita anche - See also:
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convento di San Marco: appello al Papa (Firenze, 7 luglio 2018)
Il 20 giugno 2018 è entrato in vigore il decreto che stabilisce la prossima chiusura del convento domenicano di San Marco (Firenze). I molteplici tentativi fatti per scongiurare la chiusura non hanno trovato ascolto presso le autorità domenicane, ossia il Provinciale e il Maestro Generale dell'Ordine. Alcune persone, fra le tante che si sono mobilitate a favore del convento, hanno deciso di ricorrere alla massima autorità nella Chiesa Cattolica, il Pontefice. Il giornalista vaticanista Franco Mariani e Bash D'Abramo (Associazione Beato Angelico per il Rinascimento) spiegano che la recente firma del Papa sulle virtù eroiche di Giorgio La Pira (5 luglio 2018) fornisce un motivo in più per domandare al Papa l'annullamento della chiusura di San Marco.
Vividaria 2012, il video dell'Istituto comprensivo Pascoli di Urbino
Video vincitore del premio Vividaria (Federparchi - Institut Klorane) - I bambini hanno realizzato una serie di piccole drammatizzazioni che sottolineano l'importante ruolo del bosco
Sebastiano del Piombo: l'esperienza romana
Il pittore rinascimentale Sebastiano Del Piombo arrivò a Roma nel 1511, periodo del massimo splendore papalino e dei lavori di Michelangelo e Raffaello, che proprio in quegli anni stavano completando le loro opere più celebri: la volta della cappella Sistina, riaperta al pubblico nel 1512, e le stanze vaticane terminate però nel 1524 dagli allievi dell'artista di Urbino, morto prematuramente nel 1520. L'affinità di spirito con il Buonarroti produsse molte collaborazioni tra Sebastiano e Michelangelo, ma con la morte del banchiere del Papa Agostino Chigi, protettore del pittore veneziano, vennero a mancare a Sebastiano Del Piombo quelle sicurezze economiche che ne garantivano la libertà stilistica.
Salimbeni Lorenzo e Iacopo, Crocifissione, affresco, Pinacoteca di Cingoli (manortiz)
Salimbeni Lorenzo (s. Severino Marche 1374 ca./ 1420 ante)
Salimbeni Jacopo (fratello)
(s. Severino Marche ?/ 1427 post)
Crocifissione di Cristo, 1406 ca. - 1407 ca.
affresco trasportato su tela, cm 285 × 200
Chiesa di S. Domenico, Cingoli
ora nella Pinacoteca
SALIMBENI, Lorenzo e Iacopo. - Pittori. La personalità dei due fratelli non è distinguibile, mancando dati precisi riguardanti Iacopo, la cui firma è sempre unita a quella del fratello. Si dicono sanseverinati e dall'iscrizione di un trittico firmato dal solo Lorenzo nella pinacoteca di San Severino Marche (1400), apprendiamo che egli è nato nel 1374. È questa la prima sua opera conosciuta e in essa ci si rivela un artista che segue le formule decorative gotiche, come ancora nella seconda opera da lui firmata e datata (un sottarco con la figura del Cristo tra girari di acanto, nella chiesa sanseverinate della Misericordia, del 1404), e in una terza opera pure firmata e datata: la Crocifissione frammentaria nella sagrestia di S. Lorenzo in Doliolo (1407). Fanno gruppo con questi primi dipinti alcuni affreschi votivi in S. Maria della Pieve e pochi frammenti nella cappella Caccialupi di S. Domenico.
L'arte dei S. deve essere ricollegata al cosiddetto stile gotico internazionale, diffuso probabilmente nelle Marche da miniature settentrionali, che vi portavano la caratteristica disposizione narrativo-episodica alla quale aderì anche un altro marchigiano: Gentile da Fabriano. Non è stato tuttavia ancora precisato l'artista che abbia potuto influire sui S. Nelle storie di S. Giovanni Evangelista, da essi dipinte nel Duomo Vecchio di Sanseverino, è un'iscrizione frammentaria e ora illeggibile, in cui s'è voluto decifrare il nome d'un Liviero supposto loro maestro, la cui personalità è del tutto ipotetica. Questi affreschi, di data non precisa, traggono ispirazione dalla vita esteriore, traducendola in mille episodiche scenette colte dal vero con una gustosa immediatezza, che è completamente lontana dalle tre opere firmate e datate già ricordate. Essi non si possono quindi inserire nella prima attività dei S., la quale si dovette dunque trasformare dopo il 1407. La vita, in tutti i suoi particolari episodî, viene rappresentata solo dopo quest'anno dai due fratelli, che ora firmano insieme le loro opere; i colori si fanno più cristallini, i movimenti dei corpi più intensi. A questo secondo periodo appartengono anche le storie di S. Andrea Apostolo con altre decorazioni nella cripta di S. Lorenzo in Doliolo; e a Urbino le storie di S. Giovanni Battista e la Crocifissione (1416), nella chiesa di S. Giovanni. Specialmente in queste due ultime opere l'arte dei S. trova le più alte affermazioni. Altri sicuri dipinti di questi artisti non si conoscono, ma nuovi loro affreschi si vanno scoprendo nell'oratorio di S. Monica a Fermo. Lorenzo S. dovette morire prima del 1420 (data d'un documento che lo dice già defunto), mentre invece l'ultima notizia riferentesi a Iacopo è del 1427, quando cioè lo si nomina come consigliere del comune nativo (...)
SALIMBENI, Lorenzo
(b. 1374, San Severino, d. ca. 1420, San Severino)
Italian painter. Biographical data regarding the brothers Lorenzo and Jacopo Salimbeni (c. 1370/80-after 1426) are sparse. The most precise information we have is their few surviving works, which are signed. Between 1400 and 1416 they were quite active as fresco painters in the region of the Marches. Their most accomplished work is the St John cycle in the Oratory of San Giovanni Battista in Urbino.
Lorenzo was apparently the older of the two. His first signed altarpiece, The Mystical Marriage of St Catherine, is in the Pinacoteca Comunale, San Severino Marche. His most extensive cycle of wall paintings is in the crypt of the church of San Lorenzo in Doliolo, also in San Severino. He also depicted the story of Sts Vittorino and Severino in the old cathedral at San Severino. His brother Jacopo was doubtless a collaborator in all of these works.
Both of the Salimbeni conform in style to the school of Gentile da Fabriano, who in fact belonged to the same generation. It would appear that they had direct knowledge of his work. Moreover, both must have been very familiar with the painting of Siena, for it is possible to see clear parallels with the work of Bartolo di Fredi.
Monastero della Visitazione, da 300 anni oasi dello spirito - omelia del card. Tettamanzi
Anniversario
Il monastero della Visitazione a Milano, da 300 anni oasi dello spirito
Era il luglio 1713 quando le monache Visitandine arrivarono nel capoluogo lombardo, insediandosi in un ricovero ormai fatiscente fondato da san Carlo Borromeo
3Parte Omelia Domenica Ascensione del Signore
16 Maggio 2010 - Domenica dell'Ascensione del Signore Gesù Cristo. Santa Messa Celebrata a Santo Spirito in Sassia dal Direttore del Centro di Spiritualità della Divina Misericordia e Rettore della Chiesa di Santo Spirito in Sassia Don Jozef Bart
COLORI ARTE CONTEMPORANEA: DA PICASSO A BEYRICH
(Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) - Roma, 30 Gennaio 2017 - In questa puntata:
- Roma, la mostra Picasso Images all'Ara Pacis
- Firenze, Il museo degli Innocenti
- Roma, arte e matematica si fondono nelle opere di Jens W. Beyrich al Chiostro del Bramante