Anghiari Chiesa di S. Maria d. Grazie - terracotta di A. Della Robbia tele di G.A.Sogliani e Puligo
La chiesa di Santa Maria delle Grazie (nota come la Propositura) è un edificio sacro che si trova in via della Propositura ad Anghiari.
È una delle più recenti costruzioni del centro storico (1628-1740), progettata da Giovanni Battista Bellini, venne costruita in stile neoclassico con influenze tardo barocche. L'impianto della chiesa è a navata unica con volta a botte e altari laterali a edicola. L'alzato si distingue per un notevole sviluppo verticale che risalta nella struttura urbanistica della città.
All'interno sono conservati importanti dipinti del Cinquecento fiorentino: l'Ultima Cena (1531) e la Lavanda dei piedi di due tavole di Giovanni Antonio Sogliani, e la Deposizione dalla Croce di Domenico Ubaldini detto il Puligo.
Dietro l'altare maggiore, la Madonna della Misericordia, grande terracotta invetriata policroma di Andrea della Robbia.
La chiesa è sede parrocchiale dalla fine del XVIII secolo.
Dietro all'altare sorge un organo a canne della ditta Tamburini di Crema costruito nel 1963. Lo strumento, opus 473, interamente a trasmissione elettro-pneumatica, presenta le sue canne all'interno di un'unica cassa, contenente anche quella espressiva, come già detto, in basso dietro all'altare. La consolle è alla sinistra dell'altare; dotata di due manuali e 18 registri.
Chiesa di S Apollinare - Il Santo Ponina - Capolona - Tuscany- Italy
Chiesa sorta nell' IX secolo,in loc. Il Santo. Architettura bizantina per questo dedicata al vescovo martire proveniente da Antiochia Sant'Apollinare. Struttura a croce greca con l'abside ad oriente. Ponina, località nei pressi, era presidio bizantino per il controllo del territorio arginando le conquiste dei longobardi. La zona verrà denominata terra barbaritana. Località che nel medioevo si chiamerà con il toponimo di Il Santo - Torri di Belfiore - Ponina. Ricostruita dopo il 1796 in seguito ai terremoti che per 15 giorni (dal 1° al 15 febbraio) scossero Arezzo e dintorni, con epicentro tra le località di Ponina e Subbiano. Sorta come elegante oratorio settecentesco nella ricostruzione,ne viene stravolta la struttura originaria. Mosaici e altre opere pregevoli si racchiudono sotto l'attuale pavimento.
PIEVE DI SANTA MARIA ALLA SOVARA (ANGHIARI, AREZZO, ITALY)
La pieve di S.Maria alla Sovara è un edificio sacro che si trova in località Pieve di Sovara ad Anghiari, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. Ricordata fin dal 1030 sorse probabilmente intorno al IX-X secolo. L'impianto originario è conservato all'esterno nelle tre belle absidi caratteristiche dell'architettura preromanica dell'aretino e probabilmente anteriori al Mille. Nell'XI-XII secolo fu innalzata la parte absidale e allungata la navata con l'inserimento di un campanile di cui rimane traccia in facciata. In una seconda e più totale ristrutturazione compiuta tra il 1468 e il 1480 fu ricomposta la facciata e aggiunto il campanile laterale. L'interno venne ridisegnato secondo il gusto rinascimentale ed articolato in quattro campate con arcate a tutto sesto spartite da colonne in pietra con capitelli compositi e finissime basi attiche.
L'URSEA A ANGHIARI 2 giugno 2018
L'Ursea a Anghiari - 2 giugno 2018 - Foto e video di Aldo Innocenti - ursea.it - Anghiari e' un antico borgo della Val Tiberina, disposto su un colle ad oltre 400 m. s.l.m.: ha raggiunto un posto nella storia per la famosa battaglia che si svolse nella pianura sottostante il 29 giugno 1440 tra le truppe della lega (Fiorentini, Veneziani e Pontifici), e i Visconti e che si concluse con la vittoria fiorentina, il che permise alla citta' del giglio di estendere il suo dominio sull’intera Toscana. La sua fama, piu' che alla battaglia in se stessa, e' dovuta al grande affresco, La Battaglia d’Anghiari, effigiato nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze da Leonardo da Vinci fra il 1503 ed il 1506: infatti, a causa dei colori usati dal genio di Vinci, che deperirono quasi subito, gia' alla meta' del Cinquecento l’affresco non era piu' visibile. Molti lo videro e tra questi Rubens, che ha dipinto una copia della parte centrale dell’affresco: cosi', proprio per questa sua sparizione, la Battaglia d’Anghiari e' uno dei piu' famosi affreschi della storia, il che ha dato lustro alla cittadina della Val Tiberina. Tre sono le porte d’accesso al borgo Porta Sant’Angelo, Porta San Martino e Porta Fiorentina: tra gli edifici degni di una visita ricordiamo tra gli altri la Cappella della Misericordia, la Cappella di S. Maria Maddalena, la chiesa della Croce, la chiesa di S. Agostino, la chiesa di S. Maria delle Grazie, la chiesa di S. Stefano, il Tempio Votivo dei caduti, il Teatro dell’Accademia dei Ricomposti. In Anghiari si trovano tre musei: il Museo della Battaglia, il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Alta Val Tiberina ed il Museo dell’Arciconfraternita della Misericordia. Il primo, ospitato nel Palazzo Marzocco, illustra e spiega come avvenne la famosa battaglia del 1440; il secondo mostra usi e costumi della Val Tiberina ed il terzo, infine, presenta la storia della Misericordia d’Anghiari anche con lettighe e portantine d’epoca.
ANGHIARI Borgo Medievale - Tuscany 4k
© CLAUDIO MORTINI™◊
Anghiari è uno splendido borgo medioevale situato nel territorio disegnato dallo scorrere dei fiumi Tevere ed Arno. Bastione inviolabile grazie alle potenti mura duecentesche, ha costituito un notevole punto di riferimento per tante vicende storiche tenendo alta la bandiera della toscanità in una terra di confine ed equilibri molto delicati. Il 29 Giugno 1440, la celebre Battaglia di Anghiari, affrescata da Leonardo Da Vinci in Palazzo Vecchio, riaffermò l'egemonia fiorentina sulla Toscana.
Lo scorrere del tempo ha lasciato segni importanti nelle chiese e nei palazzi del centro storico, sviluppando un disegno urbanistico molto suggestivo, raccolto lungo la ripida ruga che attraversa il paese rendendolo unico ed inconfondibile. Le sue piazzette e vicoli stretti ospitano botteghe antiquarie e laboratori di restauro del mobile; i musei e le chiese conservano capolavori di pittura e di scultura; ad ogni angolo scorci panoramici e prospettive mozzafiato. Anghiari, attorniato da pievi e castelli, gode del meraviglioso scenario dell'Alta Valle del Tevere, anfiteatro naturale denso di spiritualità francescana. Un'atmosfera incontaminata, ricca di boschi secolari punteggiati da monasteri.
Si chiude la visita pastorale nella zona di Caprese e Pieve Santo Stefano
Si è conclusa con la Messa alla chiesa della Collegiata di Pieve Santo Stefano la visita pastorale dell’arcivescovo Riccardo Fontana al vicariato di Caprese Michelangelo-Pieve Santo Stefano. Il Pastore della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro nell’omelia citando il Vangelo del giorno ha ricordato ai fedeli l’importanza del valore del servizio.
Il Vescovo si è quindi concentrato sul difficile momento che stanno incontrando le vocazioni cristiane, sia per una famiglia fondata sul matrimonio sia per la vita ecclesiale.
La visita pastorale alla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro dell’arcivescovo Riccardo Fontana riprenderà sempre in Valtiberina nelle zone di Anghiari e Monterchi.
Servizio di Michele Francalanci. Omelia di mons. Riccardo Fontana - vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
TSD Notizie del 22 settembre 2014
La VERNA e i luoghi di San Francesco ** toscana umbria italy **
Video caricato il 9 maggio 2009, andato in progressivo degrado, ora modificato con YouTube editor. E' evidente la maggiore nitidezza.
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La cappella Santa Maria degli Angeli a La Verna è stata erroneamente indicata nel video come cappella delle Stimmate, che in realtà si trova alla fine del corridoio delle Stimmate.
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Saint Francis places: La Verna, Assisi, Gubbio, S.Maria degli Angeli.
LA VERNA è un santuario francescano sorto nel luogo dove il Santo si ritirava spesso in preghiera e penitenza e dove ricevette le stimmate nel settembre 1224. E' un luogo di intensa spiritualità, immerso in un ambiente mistico ed affascinante anche per la natura che lo circonda fra rocce e boschi di faggio e abete. Si trova in Toscana, provincia di Arezzo, a circa 1000 mt sul monte Penna nel Parco nazionale delle foreste casentinesi, a pochi km da Pieve Santo Stefano e da Caprese Michelangelo.
GUBBIO è una bella cittadina umbra, molto interessante con un nucleo medievale ben conservato. E' famosa per la Festa(corsa) dei Ceri che si svolge ogni anno nel mese di maggio in onore di sant'Ubaldo patrono della città. Anche Gubbio è molto legata a S.Francesco: qui il Santo si rifugiò per qualche mese all'inizio della vocazione dopo essersi allontanato da casa e spogliato degli abiti comuni, qui ritornava spesso, qui avvennero alcuni miracoli, qui -da leggenda- il famoso episodio dell'incontro col lupo, reso mansueto dopo averlo rimproverato.
S. MARIA degli ANGELI è considerata il centro del francescanesimo. All'interno della Basilica si trova la porziuncola, una cappella a forma di chiesetta rimasta per lungo tempo in stato di abbandono, che il Santo restaurò e che segnò l'inizio della sua vocazione. Qui san Francesco viveva abitualmente, qui fondò l'ordine dei Frati Minori e qui morì nell'ottobre 1226.
ASSISI è la città dove il Santo nacque nel 1182(?) e dove trascorse la sua giovinezza fino alla vocazione. All'eremo delle carceri si ritirava spesso per pregare e meditare. Ora il suo corpo riposa nella cripta della Basilica inferiore. Costruita in pietra viva, spesso con toni rosati, la città sorge a ventaglio sulle prime pendici del monte Subasio; tutta raccolta entro le mura antiche, ha conservato magnificamente il suo aspetto medievale con le caratteristiche viuzze dai balconi fioriti.
Battaglia di Anghiari: trovate le prove nel nero della Gioconda
Scoperte dietro l'affresco del Vasari in Palazzo Vecchio a Firenze le tracce dell'opera perduta di Leonardo: c'è un vuoto che cela un muro preesistente e macchie dello stesso colore utilizzato per la Monna Lisa
San Sepolcro, dopo i restauri inaugurata la cripta - intervento e benedizione dell'Arcivescovo
22 luglio 2019
San Sepolcro, dopo i restauri inaugurata la cripta - intervento e benedizione dell'Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini
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Questo pomeriggio, a Milano, alla presenza dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, è stata inaugurata la cripta della chiesa di San Sepolcro, interessata in questi ultimi anni da importanti lavori di restauro. Realizzati grazie al contributo del MiBAC ed eseguiti dalla Soprintendenza di Milano in collaborazione con il Segretariato regionale della Lombardia come stazione appaltante e con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, hanno portato al rinvenimento degli affreschi e delle decorazioni medioevali, finora sconosciuti, occultati da intonaci successivi, sulle pareti e sulle volte.
Presenti all’inaugurazione, oltre all’Arcivescovo, il Prefetto della Biblioteca Ambrosiana monsignor Marco Ballarini, il Ministro dei Beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli. Cerimonia accompagnata dai Cantori della Cappella Musicale del Duomo.
La chiesa di San Sepolcro fu fondata nel 1030, quando il monetiere Rozzone fece erigere sull’antico foro romano una chiesa che l’arcivescovo Ariberto d’Intimiano consacrò solennemente alla Santissima Trinità. Nel 1100, dopo la riconquista di Gerusalemme, l’arcivescovo di Milano Anselmo IV da Bovisio cambiò la dedicazione in chiesa del Santo Sepolcro, per la presenza nella sua parte sotterranea della copia del sepolcro di Cristo, realizzata da un maestro campionese del primo Trecento: secondo la tradizione, al suo interno venne posta la terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme e altre reliquie provenienti dai luoghi santi.
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Amo Bologna
Mid-century postcards, old photographs (by Pietro Poppi and Giorgio Sommer), and ancient maps, all highlighting the charms of Bologna, Italy. Among the sites/sights: Basilicas of San Domenico, San Giacomo Maggiore, San Petronio, Santa Maria dei Servi, and Santo Stefano; Bologna Cathedral; Fontana del Nettuno; Palazzo d'Accursio, Palazzo dei Banchi, and Palazzo dei Notai; Piazza Maggiore; Sanctuary of the Madonna di San Luca; the Towers of Bologna; Via Emilia and Via Rizzoli. Song: That's Amore (Instrumental Version). Created at
SportApp.it - Intervista Giuseppe Cardelli, 1° Trofeo Fratres Città di Anghiari
Giuseppe Cardelli si è piazzato al 2° posto nel 1° ° Trofeo Fratres Città di Anghiari. L'atleta di Pieve Santo Stefano si è dovuto arrendere di fronte allo scatenato Alessandro Annetti, ma ha disputato una bellissima gara ed è stato premiato dal buon piazzamento finale. Anghiari è stata teatro di una bellissima gara podistica e Cardelli è stato grande protagonista. Ecco l'intervista che ha rilasciato al microfono di sportapp.it
Viaggio tra natura e fede all'eremo di Montecasale
Servizio di Michele Francalanci
Intervistati: Padre Nicola da Montecasale - frate francescano dell'ordine dei cappuccini
TSD Notizie del 17.07.2013
Inaugurazione restauro della Chiesa di San Pietro al Rosario (Novara)
Operazione Tracer
Servizio di Nadia Frulli
Banda di ladri in manette: assaltavano bar e abitazioni in Valtiberina
CHIUSI DELLA VERNA, AREZZO, ITALY (1 of 2)
Chiusi della Verna, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. E' un comune di 2083 abitanti situato nel Casentino al centro del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ed è famoso per ospitare il santuario della Verna, dimora di S.Francesco, dove in questo luogo si asserisce ricevette le stigmate. Il santuario si trova sulla parte meridionale del monte Penna. Una fiorente industria turistica si è sviluppata attorno a questi luoghi. Chiusi della Verna è famoso anche per la disputa con il paese di Caprese Michelangelo per aver dato i natali a Michelangelo Buonarroti. Da studi presso l'archivio storico di Firenze sembrerebbe infatti che Michelangelo Buonarroti fosse nato proprio a Chiusi nel periodo in cui il padre era potestà del paese. Alla famiglia Catani è legato un episodio significativo nella storia del territorio chiusino: la donazione a Francesco d'Assisi del monte della Verna da parte del conte Orlando, avvenuta nel 1213 dopo il loro incontro nel castello di S.Leo. Da allora Francesco si recò più volte alla Verna con i suoi seguaci fino al 1224, quando vi ricevette le stigmate. A ricordo della capanna di frasche in cui il santo viveva durante i suoi soggiorni, alla fine del XIV secolo la contessa Caterina Tarlati fece erigere la cappella di S,Maria Maddalena, all'interno della quale è ancora conservata la pietra su cui sedette Gesù quando apparve al santo di Assisi. Dalla costruzione delle prime celle per i frati all'edificazione globale del convento, La Verna è stata al centro di molte vicissitudini del territorio di Chiusi; nel 1440 il luogo venne invaso dalle truppe di Niccolò Piccinino alla ricerca di viveri, mentre nel 1498, in un momento particolarmente grave per l'Italia centro settentrionale, il condottiero veneto Bartolomeo d'Alviano, sostenuto dai Medici in esilio contro la Repubblica Fiorentina, occupò il Convento con 150 cavalli e circa 800 fanti, devastandolo completamente ed interrompendone la ricostruzione messa in atto dopo l'incendio di venti anni prima.
Palio della Vittoria 2015 Anghiari: ai nostri microfoni Amanda Sandrelli e...non solo!
Ai microfoni di Valtiberina Informa Amanda Sandrelli e...non solo! Servizio a cura di Valentina Cerofolini. valtiberinainforma.it Seguici anche su Facebook e Twitter
#Italianotrial2016 - 3^ prova a Santa Fiora (GR)
terzo appuntamento per il Campionato Italiano Trial Outdoor svolto a Santa Fiora (GR) il 5 giugno 2016
Sansepolcro, l’ingresso di don Severe Boukaka nella parrocchia di Santa Maria
Sansepolcro, l’ingresso di don Severe Boukaka nella parrocchia di Santa Maria
Servizio di Michele Francalanci; Riprese di Domenico Alberti. Dichiarazione di mons. Giancarlo Rapaccini - parroco di Sansepolcro; mons. Riccardo Fontana - vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
TSD News del 15 ottobre 2018.
Sa Zeppara ha il suo nuovo parroco
La parrocchia Beata Vergine delle Grazie in Sa Zeppara (e Morimenta) ha il suo nuovo parroco, Don Marco Statzu, 40 anni, dal 1° settembre nuovo direttore della Caritas diocesana. Don Marco, è stato ordinato sacerdote a Terralba il 16 ottobre 2004, già coordinatore dell'Istituto diocesano di Formazione Teologica, docente della Facoltà Teologica di Cagliari e direttore spirituale della Comunità diaconale e dei ministeri istituiti. Con la Solennità dell'Immacolata Concezione inizia il suo ministero come parroco di questa comunità. Succede a don Giuseppe Floris che ha servito la comunità in questi ultimi vent'anni, e continuerà a guidare la Cappellania di Montevecchio.
Gli auguri a don Marco per un proficuo ministero sotto lo sguardo di Maria Santissima.
UMBRIA - CITERNA antico borgo medievale [Full HD]
© CLAUDIO MORTINI **
Il borgo medievale di Citerna si trova in provincia di Perugia e sorprende i visitatori con camminamenti di grande suggestione, mura, torri e un complesso sistema di cunicoli.
E' unica tra i borghi del centro Italia per la sua rarissima struttura architettonica organizzata su due livelli urbanistici sovrapposti: il borgo medioevale con strade, vicoli, monumenti, punti panoramici da cui abbracciare l'intera Valle del Tevere e, nel sottosuolo gli ammassi con camminamenti, percorsi, volte e antiche cisterne per la raccolta di acque piovane, che danno origine al nome del borgo.
Di antiche origini etrusche il suo territorio fu densamente popolato anche in età romana come è attestato dai ritrovamenti di fittili e monete in tutto il territorio. Nel periodo medioevale fu aspramente contesa tra la ghibellina Arezzo e la guelfa Città di Castello, divenendo ambito feudo delle più potenti famiglie dell'epoca.
Nel 1463 passò allo Stato Pontificio che nel 1500 la concesse in vicariato alla famiglia Vitelli di Città di Castello che con alterne vicende, arrichendola di monumenti e opere d'arte, la resse fino alla fine del XVII secolo. Nel 1849 ospitò Garibaldi mentre si ritirava verso Ravenna e nel 1860, prima fra tutte le città umbre, entrò a far parte del Regno d'Italia.
Citerna ospita un'opera di grande pregio, che è la Madonna col Bambino di Donatello, opere di Pomarancio, scuola di Raffaellino dal Colle e Signorelli. (testo di:Loredana Corina Bobinca Berbece)
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It is the only village in the Italian center having a rare architectural based on two urban overlapping lyers: the medieval village with its streets, alleys, monuments and viewponts from where to see the entire upper Tibber valley.
In the underground layer there are clusters with walkways, vaulted ancient cisterns for the water gathering that gives the name to village.
With its ancient Etruscan origin its territory was densely populated also in Roman times, as is testified by fictiles and coins, found all around the area. During the Middle Ages it was a bitter bone of contention between Ghibelline Arezzo and Guelph Città di Castello. In 1463 it passed to the Papal - State and in the year 1500 Citerna was given in vicar to the family Vitelli from Città di Castello, which with alternate events and after having it enriched with work of art and monuments, kept it until the end of the XVII century. In 1849, Citerna gave hospitality to Garibaldi whilst he retreated towrds Ravenna and in 1860 it entered, being the first Umbrian town, to be part of the Italian Kingdom.
Citerna hosts a work of great value, which is the Madonna and Child by Donatello, newly restored, works of Pomarancio and Raffaellino dal Colle's school and Signorelli's school.