PISA CHIESA DEI CAVALIERI Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri - esterni e interni
L' Angelo di S. Stefano
Original soundtrack from Andry Verga's Masterblack full-lenght documentary il Priorato di S. Stefano, la chiesa romanica di Candia Canavese.
Tema di Santo Stefano (I. Ferro)
recorded & mixed at:
ONE BLACK SOCK STUDIO, TURIN, ITALY
Sound engineer: CARLO FAJO GIRARDI
GRESSAN (Valle D'Aosta) Chiesa di Sainte Marie Magdeleine o CAPPELLA DELLA MADELEINE e Castello
La chiesa di Sainte-Marie-Magdeleine, meglio conosciuta come la Cappella della Madeleine, fu costruita nel XII secolo. Dal XIV al XVI secolo la parrocchia della Magdeleine visse un momento di massima floridezza culturale e politica. In quei secoli molto importante fu la presenza dei nobili La Tour de Villa che, grazie al loro prestigio e potere, fecero ricostruire la chiesa arricchendola di nuovi affreschi. Nel 1786 la parrocchia cessò di esistere in quanto tale e fu unita alla parrocchia di santo Stefano; dal quel momento in avanti la chiesa fu relegata al rango di cappella.
La chiesa è costituita da un abside ed un campanile in puro stile romanico del XII secolo, sorretto da un caratteristico sperone, entrato a far parte della composizione da almeno due secoli, mentre la navata fu allungata nel 1460. La facciata della chiesa, lato ovest dell’edificio, è interamente ricoperta di affreschi, raffiguranti nell’ordine: la Messa di San Gregorio, con l’apparizione del Cristo dal cui costato sprizza il sangue che va a riempire il calice sull’altare; San Giorgio mentre combatte il drago; il maestoso San Cristoforo in procinto di attraversare un corso d’acqua e recante sulla spalla il Bambino Gesù, e, in basso a destra, le figure di Santa Marta, S. Maria Maddalena e San Lazzaro. Questi dipinti vengono attribuiti al pittore Giacomino d’Ivrea e portano la data del 1463.
Gli affreschi dell’abside e del sottarco, attribuiti sempre a Giacomino da Ivrea rimasero ricoperti da un intonaco di calce e cemento fino al 1938 quando furono portati a nuova luce. La volta dell’abside è occupata per intero dalla raffigurazione del Cristo benedicente, attorniato dai simboli dei quattro evangelisti. Sulle pareti perimetrali dell’abside, sono raffigurati i dodici apostoli e nel sottoarco che divide il coro dalla navata, è affrescata in quattordici riquadri la leggenda di S. Maria Maddalena. Boniface de La Tour fu il generoso mecenate di queste opere d’arte.
Appartengono alla chiesa ma sono ora esposti presso il museo del tesoro della cattedrale di Aosta: un magnifico crocefisso che risale al XII secolo , placcato oro e recante il Cristo coronato in rilievo, ornato da pietre preziose e smalti; una statua policroma rappresentante la Madonna Mater felicis partus del XVII secolo; un grande crocifisso in legno intagliato e dipinto del XVI secolo.
ARNAD (Valle D'Aosta) località Machaby - Chiesa di San Martino - slideshow
La chiesa si presenta oggi con una pianta trapezoidale e tre absidi, di cui quella centrale più grande.
All'esterno è visibile la muratura in pietra ottenuta con materiali litici di diverso tipo e provenienza locale. La facciata è disposta obliquamente rispetto all'asse della chiesa, è del tipo a salienti, nelle sue proporzioni molto più sviluppata in larghezza piuttosto che in altezza. Tutte le aperture convergono al centro, allineate sull'asse centrale, con l'originale portale, l'oculo e la feritoia a croce, posta sulla sommità.
Il portale, di forma rettangolare, architravato, è inquadrato da una fantasiosa cornice scolpita nel tufo con il motivo ripetuto di due rami d'albero intrecciati che forma uno stemma rovesciato. Alcuni studiosi ritengono che l'intreccio simboleggi l'unione delle due casate di Vallaise e di Challant celebrato con un matrimonio.
Girando intorno alla chiesa, verso il fondo si vede il campanile, anch'esso in pietra. Si tratta di una torre di pianta quadrata e proporzioni massicce, costruito in più fasi: la base risale al XII secolo, il resto della costruzione è del XV secolo, con modifiche nel XVI secolo. La cella campanaria è traforata da monofore e coperta da cuspide ottagonale.
Nel retro della chiesa si possono notare le lesene e gli archetti pensili, tipicamente romanici, che decorano l'abside centrale.
L'interno, è un ambiente particolarmente suggestivo, anche per l'utilizzo, tipicamente romanico, dei giochi di luce e di ombra. Le rare fonti di luce sono le piccole monofore aperte sulle pareti di navata e nel coro oltre all'oculo di facciata. Le navate laterali rimangono in penombra e nella navata centrale il getto luminoso che proviene dalla facciata accompagna il fedele verso l'altare.
Lo spazio è organizzato in campate, i pilastri a sezione quadrata, bassi e molto robusti, sorreggono profondi archi a tutto sesto. Sulla navata centrale le volte a crociera rinforzate dai costoloni sono state realizzate dopo il 1420.
La chiesa è priva di transetto, ma presenta due cappelle che concludono le navate laterali.
All'interno della chiesa sono ancora visibili diversi affreschi tardogotici, databili intorno al 1420, riferiti dagli studiosi ad un anonimo maestro locale,
detto Maestro di Arnad, autore anche dei dipinti nella chiesa di San Solutore presso Issogne. Nella navata sinistra sono rappresentati San Giorgio e il drago, il Banchetto di Erode, gli Apostoli, la Crocifissione, San Maurizio a cavallo e il Martirio di Santo Stefano. In fondo alla navata si apre la Cappella dei Vallaise, ornata di stucchi e con lo stemma dei Vallaise al centro della cupola.
Nel presbiterio, l'altare maggiore è corredato da un paliotto ligneo e da un grande Crocifisso in legno dipinto.
Nella navata destra , tra la facciata e la porta laterale sono ancora visibili alcuni frammenti di affreschi con San Cristoforo e San Pietro, sempre attribuiti al Maestro di Arnad.
Nella stessa navata altri dipinti, più recenti ed in stato frammentario, con il Martirio di Sant'Agata, il Martirio di San Lorenzo e l'immagine di
San'Antonio abate sull'arcata, sono attribuiti ad un altro artista sconosciuto.
In fondo alla navata destra la Cappella della Confraternita del Rosario, seicentesca, è sovrastata da una cupola a spicchi decorata con affreschi e stucchi di stile barocco. Contiene un sontuoso altare in legno intagliato e dipinto del XVIII secolo.
La chiesa di San Martino contiene anche un piccolo Museo d'Arte Sacra, con sculture, reliquiari, oggetti liturgici, bassorilievi, opere d'oreficeria. Tra
gli oggetti più belli, sono da ricordare il Crocifisso del XIII secolo e due bassorilievi in legno dipinto, probabilmente parti di un altare rappresentano
San Rocco e San Sebastiano. Questi ultimi sono databili al XVI secolo e artribuiti alla bottega dello scultore tedesco Michael Parth.
Riccardo Avanzi - l' anfiteatro morenico (dal Il Priorato di Santo Stefano)
...breve intervento sull'anfiteatro morenico e le sue chiese, un percorso storico e naturalistico.
estratto dal dvd Il Priorato di Santo Stefano.
Ing. Riccardo Avanzi - Referente per i temi del paesaggio dell'Ecomuseo AMI...breve intervento sull'anfiteatro morenico e le sue chiese, un percorso storico e naturalistico.
Estratto dal dvd Il Priorato di Santo Stefano di Candia Canavese.
Budapest 09 ottobre 2017 - Basilica di Santo Stefano - by Giovanni Rosin : John
La basilica di Santo Stefano è situata nella zona di Pest della città di Budapest. È concattedrale dell'arcidiocesi di Esztergom-Budapest. Fu progettata a partire del 1850 e terminata nel 1905. La sua capienza è di circa 8.000 fedeli. (Wikipedia)
ARVIER (Valle D'Aosta) Chiesa di S. Sulpizio + Madonna con Bambino MADONNA DI CHAMIN + museo
La preziosissima statua in ALABASTRO della Madonna con Bambino venne scolpita da Stefano Mossettaz fra il 1421 ed il 1422 per la cappella funeraria del vescovo Oger Moriset nella Cattedrale di Aosta, la statua fu acquistata dal parroco di Arvier nel 1907.
Oggi “la MADONNA DI CHAMIN” è esposta presso il museo del tesoro della chiesa parrocchiale di S. Sulpizio ad ARVIER.
Sita nel centro del paese, sotto il roccione su cui sorge il Castello La Mothe, la chiesa fu eretta verso il XIII secolo, ristrutturata nel corso del XVII secolo (in stile barocco) e verso la metà del XVIII secolo vennero costruite la cupola e le due sacrestie. Dispone di un campanile (risalente all’anno 1450) con fusto slanciato e muratura a vista (a conci regolari) ed una serie di aperture su tre livelli nella sequenza di monofora, bidora e trifora. La cuspide piramidale, è coronata da quattro pinnacoli e risalirebbe al XV secolo.
A navata unica presenta l'altare maggiore in legno intagliato (policromo e dorato) con al centro la pala raffigurante la Vergine ed i Santi Sulpizio ed Antonio Abate (quest'ultimi raffigurati anche nelle due grandi statue poste ai lati). Il tabernacolo, risalente all'anno 1885 è opera dello scultore Valsesiano Giacomo Molino.
Degli originari quattro altari minori (dedicati a: Madonna delle Grazie, Pietà, Santo Rosario e Santi Rocco e Sebastiano) solo due fanno ancora parte dell'arredo della chiesa, collocati sotto i due ampi archi che si aprono sulle pareti laterali del coro. L'altare di San Sebastiano (della prima metà del XVIII secolo) reca al centro una tela raffigurante la Natività ed i Santi Rocco e Sebastiano mentre l'altare ligneo,con decorazione stile rococò, del Santo Rosario (dell'anno 1793) presenta una tela con la Vergine e San Domenico.
In un'ampia nicchia della navata è allestito il Museo d'arte sacra che espone e raccoglie le opere di pregio della chiesa e delle Cappelle di pertinenza, tra cui importanti oreficerie sacre.
Il Priorato di Santo Stefano di Candia Canavese (trailer)
Trailer del documentario Il Priorato di Santo Stefano.
Il documentario è stato prodotto dalla Masterblack di Andry Verga con il supporto dell' Associazione Amici di Santo Stefano del monte di Candia Canavese - Onlus.
Il documentario della durata di 63 minuti è completo di interviste ad esperti e studiosi, immagini suggestive del canavese e una voce fuori campo (Fabio Irato) ripercorrerà la storia e le vicende del priorato dedicato al protomartire Stefano.
Regia e Montaggio di Andry Verga.
Musiche originali di Igor Ferro.
Fotografia di Gabriele Deny.
Voci fuori campo: Micaela Ester Perardi, Fabio Irato, Luigi Genesio.
Mezzi mobili di ripresa (crane e quad) Pirex e Buzz.
Per info:
Fimi x8 se-volo sulla chiesa di Moncucco-Santo Stefano Belbo
26 Dicembre 2018 Santo Stefano Protomartire - Santa Messa ore 11:00 LIVE
26 Dicembre 2018 Santo Stefano Protomartire - Santa Messa celebrata alle ore 11:00 presso la Chiesa di Santo Spirito in Sassia, Santuario della Divina Misericordia in Roma dal Rettore Mons. Jozef Bart
Acciottolato e nuovo granito, piazza Santo Stefano si rifà il look
Intervento realizzato a seguito della posa del teleriscaldamento da parte di A2A. Assessore Rozza: “Coniugata la modernizzazione con la tutela delle parti storiche”
Concerto di S.Stefano a Poppi
La Thuile on a snowy day
A nice snowy day in La Thuile, Italy.
Canale d'Alba | uno scrigno d'arte tra le colline del Roero
Comune in provincia di Cuneo, il cui territorio, situato tra le colline del Roero ai confini con l'Astigiano, si trova in posizione sottoposta rispetto alle frazioni e, come molti altri centri edificati durante il corso del Medioevo, si presenta a struttura concentrica. L'economia si basa principalmente sulle coltivazioni, in particolar modo della vite, da cui si ricavano ottimi vini, quali Roero ed Arneis e delle pesche, che hanno reso il paese famoso. Alle pesche da tempo è dedicata una fiera; notevole è anche la produzione di tartufi. Il centro è meta di turisti amanti della tranquillità e dei buoni prodotti enogastronomici.
Canale fu fondato nella seconda metà del XIII secolo dal Comune di Asti sui territori controllati dal Vescovo della città. Vi confluirono gli abitanti di vari centri limitrofi, danneggiati gravemente durante gli scontri contro i Conti di Biandrate. Fu feudo dei Biandrate; divenne territorio del comune di Asti e passò successivamente ai Visconti di Milano, ai Conti Roero dal 1379 ed infine, nel XVI secolo, ai Conti Malabaila di Castellinaldo.
Da vedere:
La parrocchiale di San Vittore, già esistente nel XIII secolo, originariamente era dedicata a S.Stefano. Fu oggetto di frequenti ricostruzioni, di un ampliamento alla fine del XVII secolo e nel XVIII. A tale ultimo intervento si deve l'attuale facciata in stile barocco.
La chiesa di San Giovanni Decollato fu edificata in forme barocche nel Settecento. Presenta facciata con suddivisione in due piani distinti, arricchiti da coppie di colonne. La struttura è affiancata da un campanile caratterizzato da più piani e sormontato da una copertura quasi sferica.
La chiesa di San Bernardino, già citata nel Cinquecento, fu ricostruita in forme barocche nel Settecento.
La chiesa della Madonna di Loreto.
Il santuario di Mombirone.
Il castello Malabaila, risalente alla seconda metà del XIII secolo, fu edificato a scopo difensivo, originariamente era circondato da un fossato, poi fu destinato a divenire dimora nobiliare. È circondato da un vasto parco.
La Torre Civica è l'unico elemento sopravvissuto dell'antica cinta muraria. Fu soprelevata per ospitare la cella campanaria.
La Pieve di Sorano
Itinerari turistici - La Pieve
Emarèse - Dove batte il sole
Le Terre del Cervino, Comunità Montana Monte Cervino - Valle d'Aosta, Italia.
Chiesa San Bernardino di Ivrea
Fuochi D'artificio, Valle D'Aosta, Arnad, Anviey. Buon 2014
Video Matrimonio Alice e Andrea - Valle d'Aosta
Per maggiori dettagli sui nostri servizi visita: matrimoniovalledaosta.it
Cerimonia solenne per la nuova caserma a Santo Stefano