Basilica S. Stefano - Bologna - Sette Chiese
- La Basilica di S.Stefano di Bologna è conosciuta anche come Basilica delle Sette Chiese. Si distingue per i diversi stili degli edifici: romanico, paleocristiano, bizantino, longobardo, franco e ottoniano.
- La Chiesa del Crocifisso risale al 13° secolo ed è di origine longobarda. Sotto l'altare si trova la cripta a cinque navate divise da colonne.
- La Basilica del Sepolcro è l'edificio più antico. Al centro si trova un'edicola che nella partebassa ospita l'urna coi resti del corpo di S. Petronio.
- La Basilica dei SS. Vitale e Agricola ha carattere del romanico - lombardo; contiene le tombe dove erano riposti i corpi dei Santi a cui è dedicata la basilica. La varietà dei capitelli denota le diverse ricostruzioni che ha subito.
- Il cortile e il catino di Pilato si presentano come un quadrilatero piuttosto regolare. Ai lato vi sono due porticati in stile romanico - lombardo con le caratteristiche colonne in mattoni; al centro del cortile si trova la vasca in marmo di stile longobardo.
- Chiesa della Santa Croce o del Calvario o della Trinità. Sorse sull'antico Battistero Longobardo e poi i Franchi la ristrutturarono. Ora è costituita da cinque navate. Al suo interno ospita affreschi e statue.
- Il chiostro testimonia la presenza monastica benedettina. La parte superiore è composta da quattro diverse colonne d'angolo e da colonnine binate; i capitelli sono rappresentati con le teste di animali o da volti umani in atteggiamenti irridenti.
Il pozzo, al centro del chiostro, risale al 1632.
Fifth bee key hidden in wall in Bazzano Italy
I've just planted the 5th bee ???? key ???? in a rock in Bazzano, Italy. Worth a visit to this small charming town 25 k from Bologna. Very close to the Chiesa di Santo Stefano. Perhaps someone at the Bologna Book fair might drop by? #bcbf2018 More clues soon.
Le campane di Bazzano (BO)
Bazzano (BO) - Parrocchia di S.Stefano Protomartire
4 campane intonate in quarto maggiore:
La3 = Giovanni Cavani di Spilamberto (MO), 1917
Si3 = Tommaso Antonio Mariani di Reggio Emilia, 1726
Do#4 = Rinaldo Gandolfi, 1771
Mi4 = Rinaldo Gandolfi, 1771
La Chiesa Parrocchiale sorge alla sommità del paese, ben visibile dalla pianura, tra la Rocca dei Bentivoglio e la torre dell’orologio, all’interno della cerchia delle mura bentivolesche. La prima menzione di un edificio di culto dedicato a Santo Stefano è contenuta in un documento del 789, che nomina una terra sancti Stephani cum cappella in ipsius honore constructa. a chiesa in origine era a una sola navata e orientata verso est. Nel corso del tempo ha subito varie trasformazioni: “girata” tra Cinque e Seicento, ampliata alla fine del ‘700 – quando fu costruita la cappella del Ss. Sacramento dall’architetto Francesco Tadolini –, nuovamente ingrandita alla fine del sec. XIX con l’aggiunta della navata destra, fu infine ulteriormente allargata nei primi decenni del ‘900 con la costruzione della navata sinistra. Tra il 1913 e il 1916 si intraprese la ricostruzione e l’innalzamento del tetto centrale della chiesa, nonché l’esecuzione di una nuova facciata su progetto dell’Ing. Adolfo Pasti; con diverse interruzioni e riprese nel 1939 si arrivò ad avere la chiesa completa con le due navate laterali e con buona parte della facciata in mattoni e rosone centrale. Bombardata nel febbraio del 1945 e ristrutturata nel dopoguerra, la chiesa si presenta oggi con la facciata lineare costruita in quel periodo sul basamento di quella precedente (rimasto intatto nonostante gli eventi bellici) e col campanile neoclassico eretto tra il 1721 e il 1728. Sopra ad esso si trovano collocate 4 campane fuse in epoche differenti. La maggiore è opera del fonditore Giovanni Cavani di Spilamberto Modenese, la mezzana è opera del fonditore reggiano Tommaso Antonio Mariani e le due piccole sono opera del fonditore bolognese Rinaldo Gandolfi. Il complesso campanario e tutto il campanile sono stati recentemente restaurati. La grossa di nota La3 calante, pesa 4,20 q.li ed ha un diametro di 90 cm. La mezzana di nota Si3 leggermente calante, pesa 3,40 q.li ed ha un diametro di 80 cm. La mezzanella di nota Do#4 leggermente calante, pesa 2,40 q.li ed ha un diametro di 73 cm. La piccola di nota Mi4 leggermente calante, pesa 1,30 q.li ed ha un diametro di 60 cm.
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: 18 Vecchie e 12 Lisce
-Doppio: 18 di S.Paolo
17 Gennaio 2018, suonate per la Santa Messa in onore di S.Antonio Abate (molto venerato da questa Parrocchia)
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Bazzano, Comune di Valsamoggia, Bologna
Rocca di Bentivoglio e chiesa di S.Stefano
Video 1/2 Rocca Bentivoglio
23 Aprile 2017
La Rocca di Bentivoglio e la chiesa di S.Stefano.
Bazzano, Valsamoggia, Bologna
Gruppo di Lode Chiesa di Dio Modena
Gruppo di Lode Chiesa di Dio Modena ,Crociata di Fede insieme con fratelli africani..
Lavagna 2 giugno 2011 - suoni e voci per Italia unita
Il 2 giugno 2011 per ricordare l'anniversario dell'Unità d'Italia e la Festa della Repubblica Italiana si è svolta a Lavagna una festa musicale con la partecipazione di tre bande, due cori e dei campanari liguri che hanno suonato le campane di quattro campanili. Il concerto itinerante per le vie della città si è concluso nella piazza della cattedrale in cui è stato intonato l'Inno Nazionale.
La festa della famiglia
12PORTE - 16 aprile 2015: Festa della famiglia: ogni due anni si celebra questo importante evento diocesano, occasione per riflettere e sensibilizzare i vicariati della diocesi sui temi della pastorale famigliare. Domenica scorsa si è tenuto l’appuntamento culminante nella parrocchia di Crespellano per il Vicariato di Bazzano.
COGENERATORE A BIOMASSE UN GRAVE RISCHIO PER LA NOSTRA SALUTE
enerdi 19 febbraio 2010
presso il Teatro Accademico Bagni di Lucca (LU)
Conferenza Ambientale
Dott. Stefano Montanari
direttore scientifico laboratorio Nanodiagnostics di Modena
COGENERATORE A BIOMASSE UN GRAVE RISCHIO PER LA NOSTRA SALUTE
CARATTERISTICHE DELL'IMPIANTO E DANNI PROVOCATI DALLE
NANOPARTICELLE EMESSE IN ATMOSFERA
Visita il sito:
Vendita Palazzo, Capestrano, L Aquila, Italia, via arco de julis
Il complesso edilizio è ubicato nello splendido borgo antico di Capestrano (prov.AQ) situato su una collina a 500 m. slm. che si affaccia sulla valle del fiume Tirino, dalle limpide acque ricche di trote, con i suoi vigneti di Montepulciano d’Abruzzo e i mandorleti collinari.
il suo territorio ha un'estensione di Ha 4308 di cui 2521 ricompresi nel perimetro del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Il paese si trova sulla strada dall’AQUILA a Bussi sul Tirino (11 KM da casello dell’ autostrada Roma–Pescara, da cui dista 63 km, e a poca distanza dai campi di sci. Un paese che offre tutte i servizi di prima necessità ((banca,pptt,scuole,farmacia ,bar ristoranti,e negozi vari.)
Il complesso edilizio, in origine dei baroni de Julis, in via ARCO DE JULIS, costituisce un “elemento” rilevante del sistema centro storico di Capestrano e una “emergenza” fortemente significativa del “profilo urbano” visto dalla valle.
(ved. planimetrie e foto panoramiche).
Il complesso è costituito da due edifici costruiti in epoche differenti: il primo è ascrivibile al XV-XVI secolo, il secondo è del XVII-XVIII sec.; i due palazzi sono connessi da un corpo di fabbrica più piccolo ed arretrato - che comprende anche la cappella gentilizia dedicata a Santa da Lima - il quale si affaccia sul grande cortile interno in pietra, dove sorgono interessanti episodi architettonici e scultorei come l’antico pozzo, le gradinate, il grande portico, i terrazzi, tutti in pietra. Il piano nobile del palazzo settecentesco è in parte abitabile. Gran parte dell’unità settecentesca è stata restaurata e consolidata con il rifacimento delle coperture, il restauro delle facciate con particolare cura degli elementi architettonici in pietra (timpani delle finestre e balconi, balaustre, stemmi gentilizi..), e con il restauro di parte dei pavimenti in cotto originale, dei soffitti lignei, degli infissi, degli arredi interni (camini in pietra, mostre porte..), mentre la parte più antica (1400/1500) è stata consolidata ed è da ristrutturare negli interni. Il complesso è completato da un sistema di cantine, scavate nella roccia, con accesso dalla strada porticata lungo le antiche mura.
Il complesso rientra nel programma di intervento prioritario in corso della Regione Abruzzo (Ambito 1 Piano di Ricostruzione Borgo Medioevale) per il suo valore storico-monumentale, (ufficialmente è considerato uno dei due edifici di pregio del nucleo storico) e per completare ed integrare il consolidamento e il restauro interno ed esterno.
L’intero complesso presenta elevate potenzialità di destinazione ed uso, per la sua struttura, per la qualità architettonica, per le visuali sulla valle e sui monti circostanti, sia come ricettivo turistico di qualità, sia come centro benessere, centro studi-congressi, residence.
Abbazia S.M.del Lago-Moscufo(PE)
Chiesa Abbaziale di Santa Maria del Lago di Moscufo (Pescara)
Visita alla chiesa rinascimentale di San Panfilo a Tornimparte (AQ)
La chiesa è dedicata a S.Panfilo, vescovo di Valva e Sulmona, è una delle più belle e più antiche di Tornimparte.
Per mancanza di documenti è impossibile stabilire con precisione la data di costruzione, probabilmente il primo nucleo architettonico risale intorno al 1000.
Nella chiesa sono presenti lo stile barocco e quello romanico.
La facciata è preceduta dal sagrato e da un portichetto con copertura a capanna, ha un piccolo portale principale d’ ingresso dove sono presenti elementi romanici.
sp_internoQuesta chiesa ha la particolarità di essere a quattro navate: una centrale e tre laterali. Ci sono inoltre due cappelle, quella del Crocifisso e l’ altra della Visitazione, e sei altari di cui cinque minori ed uno maggiore. Quest’ ultimo si trova in fondo alla navata centrale ed è dedicato alla Madonna Addolorata. Gli altari sono in pietra finemente lavorata a rabeschi della fine del XV secolo.
sp_affrescoGli affreschi della chiesa sono stati realizzati intorno al 1495 da Saturnino Gatti. In mezzo alla volta si può osservare la rappresentazione del Paradiso, l’ Eterno Padre è la figura centrale circondato da Angeli e Beati. Nell’ arco sovrastante l’ altare maggiore sono raffigurati i Profeti che predissero la venuta del Redentore, mentre lateralmente si vede l’ Arcangelo Gabriele nell’ atto di annunciare alla Vergine la nascita del Figlio di Dio. Attorno all’ abside, in cinque riquadri, sono riprodotti i momenti della Redenzione:
La cattura di Gesù e il bacio di Giuda.
La flagellazione.
La crocifissione ( al centro ).
La resurrezione del Salvatore.
sp_porticoNel corso degli anni vi furono molti lavori di restauro, l’ ultimo dei quali in seguito al terremoto del 1985 dove la chiesa e la casa canonica rimasero seriamente danneggiate.
Nonostante ciò la chiesa di S. Panfilo è l’ unica che è stata conservata nelle sue forme architettoniche originali.
COLLI BOLOGNESI all'alba e al tramonto - Bologna, Italy
Territorio di Valsamoggia ( Montebudello, Monteveglio) e di Savignano S.P.
Le vedute sull'orrizzonte più vasto mostrano a volte il profilo del Monte Cimone.
La chiesa è quella del borgo antico di Savignano.
Bologna, Italy, PIAZZA MAGGIORE, SCRIGNO DI BELLEZZA
Valsamoggia Bike 26.06.16
Tartufesta Savigno 4 nov 07
I Borlenghi del Rondone
Le Campane di S.Agata Bolognese (BO) - 2
S.Agata Bolognese (BO) - Chiesa Arcipretale dei Ss.Andrea e Agata
Il possente campanile romanico della parrocchiale di S.Agata Bolognese, piccolo comune della provincia bolognese noto soprattutto per essere sede dello stabilimento della famosa casa automobilistica Lamborghini, ospita un concerto di 4 campane intonate in modo inusuale per queste zone: compongono infatti l'accordo cosiddetto di sesta minore (o di Parsifal, ovvero con le note Sol3-Sib3-Do4-Mib4.
Il concerto (le cui tre campane minori sono opera di Cesare Brighenti del 1949 mentre la maggiore, che ha sostituito l'originale, è una Marinelli di Agnone del 1978) era stato elettrificato negli anni '60 con un sistema che - pur mantenendo le caratteristiche del suono a distesa a slancio - impediva di fatto l'azionamento manuale da parte dei campanari secondo la tecnica del doppio alla bolognese.
Oggi, per l'interessamento della Parrocchia ed in occasione dei restauri che hanno riparato i danni causati dal terremoto del 2012, il vecchio impianto è stato smantellato e sono stati costruiti un nuovo castello e dei nuovi mozzi in legno, restituendo così la possibilità del suono manuale delle campane secondo il sistema bolognese. In cella non c'è traccia di elettrificazione e le campane sono completamente ad azionamento manuale.
Nel video, l'esecuzione di un Doppio (levata e scappata in quarto; in piedi tre fatte a Campanini e Mezze; calata e buttata in quarto) in occasione della solenne riapertura della chiesa parrocchiale e della consacrazione del nuovo altare da parte dell'Arcivescovo di Bologna S.E. Card. Matteo Maria Zuppi la mattina di domenica 3 novembre 2019.
Visita Bologna - Zamboni
Guida di Bologna dai viali di circonvallazione al centro in 14 percorsi per visitare Bologna
Da porta Zamboni alle 2 Torri
visitabologna.it
di GIovanni Bertini
Sala dei fiocchi - Santuario di San Gerardo Maiella
La sala dei fiocchi nel santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini. Questi fiocchi e foto denotano le grazie ricevute per intercessione di San Gerardo a favore di tante donne e mamme che hanno avuto difficoltà di vario genere legate alla maternità. (stesso filmato già caricato, ma questa volta in alta definizione).
2° pedalata BikeXP - SpecialBikes 22/01/2012
Pedalata organizzata dal sito BikeXP.com - Bike eXPerience, con la collaborazione di Stefano Nicoletti e il suo servizio Salite Test, e di SpecialBikes Bazzano.
Percorso lungo le colline bolognesi: Guiglia, Tiola, Montemaggiore, Monte San Pietro.