piazzetta di cetara
Tra i monumenti di maggior pregio artistico e storico, segnaliamo:
- la Torre Vicereale, che domina il lato est della spiaggia di Cetara, edificata dagli Angioini e potenziata successivamente dagli Aragonesi per difendere la popolazione dai continui attacchi dei pirati. Faceva parte dell'ampio sistema difensivo di torri costiere ed era equipaggiata con cannoni e petrieri, bocche da fuoco in grado di tirare verso il basso, in caso di attacco ravvicinato o da terra.
- la Chiesa di San Pietro Apostolo, realizzata nel IX secolo in occasione della cacciata dei Saraceni da parte dei normanni salernitani. Ampiamente rimaneggiata nei secoli successivi, attualmente ha un aspetto barocco con campanile medievale (XII secolo) che passa dalla forma quadrangolare dei primi tre ordini ad una forma ottagonale negli ultimi due. All'interno è custodito un antico organo ed una lapide bilingue (in latino ed in arabo) che commemora Grandenetto d'Ausilio, il cetarese protagonista della liberazione del principe Federico d'Aragona, fatto prigioniero dai baroni di Salerno nel 1484.
- la Chiesa ed il Convento di San Francesco, edificati nel XIV secolo. La Chiesa, ad un'unica navata, presenta affreschi e dipinti di gran pregio, come la Deposizione del pittore locale Marco Benincasa, nonché una raffigurazione di Suor Orsola Benincasa, fondatrice dell'Ordine delle Suore Teatine dell'Immacolata Concezione, di origine cetarese.
- la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, risalente al XIX secolo e parzialmente ricostruita nel 1921 in seguito alla disastrosa alluvione del 1910. Il grazioso campanile è di epoca successiva.
Cosenza: il presepe della chiesa di San Francesco di Paola
Nel cuore del centro storico di Cosenza, a corso Plebiscito, nella chiesa-convento di San Francesco di Paola, è stato inaugurato un suggestivo presepe monumentale che di fatto segna l'inizio delle festività natalizie. Tra i pastori, c'è anche San Francesco, segno evidente della grande devozione dei fedeli, che da oltre 5 secoli hanno fatto della maestosa chiesa uno dei centri di devozione per eccellenza nell'affannosa ricerca dell'Assoluto che il Grande Taumaturgo, con la potenza del suo messaggio d'Amore e di Carità, riesce a trasmettere. Il presepe è frutto del lavoro e dell'impegno di un gruppo di maestri artigiani che, oltre alla tradizione partenopea, hanno proposto anche scorci molto suggestivi della città di Cosenza.
Sorrento. San Francesco
saraci
cetara
Piccolo centro marinaro della costiera amalfitana; è posizionata nella piccola conca ai piedi del monte Falerio. Borgo raccolto, con l'antica torre d'avvistamento che lo domina, colorato da decine di gozzi policromi sulla spiaggia.
Questa bellissima località deve il nome ai Cetari, i formidabili cacciatori di tonni, a cui viene dedicata una famosa Sagra; fu l'ultima città della Federazione Amalfitana, sua porta d'ingresso e suo bastione
Piccolo centro marinaro della costiera amalfitana; è posizionata nella piccola conca ai piedi del monte Falerio. Borgo raccolto, con l'antica torre d'avvistamento che lo domina, colorato da decine di gozzi policromi sulla spiaggia.
Questa bellissima località deve il nome ai Cetari, i formidabili cacciatori di tonni, a cui viene dedicata una famosa Sagra; fu l'ultima città della Federazione Amalfitana, sua porta d'ingresso e suo bastione.
Da segnalare la bella chiesa romanica dedicata al Santo Patrono Pietro e quella di San Francesco con l'annesso convento.
Piccolo centro marinaro della costiera amalfitana; è posizionata nella piccola conca ai piedi del monte Falerio. Borgo raccolto, con l'antica torre d'avvistamento che lo domina, colorato da decine di gozzi policromi sulla spiaggia.
Questa bellissima località deve il nome ai Cetari, i formidabili cacciatori di tonni, a cui viene dedicata una famosa Sagra; fu l'ultima città della Federazione Amalfitana, sua porta d'ingresso e suo bastione.
Da segnalare la bella chiesa romanica dedicata al Santo Patrono Pietro e quella di San Francesco con l'annesso convento.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie - Soncino
La facciata la fa apparire austera e non lascia per nulla intuire la ricchezza decorativa dell'interno. Si tratta di Santa Maria delle Grazie a Soncino, voluta dall'ultimo Duca di Milano Francesco II Sforza. Eppure a questa facciata di mattoni che sembra non promettere nulla corrisponde una controfacciata interna integralmente affrescata, la quale riprende la solida tradizione dei giudizi universali in versione del primo manierismo cinquecentesco e si sviluppa poi in una decorazione integrale dell'intero edificio. opera dell'artista locale (ma non per nulla provinciale) Giulio Campi. Si conclude con una Assunzione della Madonna che contorna l'altare. ma pure l'architettura che all'esterno sembra schietta all'interno si articola in un modo inatteso con una volta a botte della navata sulla quale si affacciano in serie cappelle votive, sono decorate le medesime scansioni che Bramante aveva applicato a Milano in San Satiro. L'opera è sorprendente: le scene pittoriche ad affresco si articolano lungo le cappelle laterali e sono uno dei più belli esempi d'una manierismo nascente che si dimostra a conoscenza del meglio della pittura contemporanea dell'intera penisola. (di Philippe Daverio - Corriere della Sera del 07/02/2015).
The façade makes it look austere and leaves nothing to imagine the decorative wealth of the interior. It is Santa Maria delle Grazie to Soncino, wanted by the last Duke of Milan Francesco II Sforza. Yet this brick facade that does not seem to promise anything corresponds to an entirely freshened interior counterframe, which resumes the solid tradition of universal judgments in the version of the first sixteenth-century mannerism and then develops into an integral decoration of the entire building. The work of the local artist (but not for anything provincial) Giulio Campi. It concludes with an Assumption of Our Lady that tumbles the altar. But also the architecture that appears to be interior inside seems to be unexpectedly united with a barrel vault on which a series of votive chapels are faced, are decorated the same scans that Bramante had applied to Milan in San Satiro . The work is surprising: the fresco paintings are articulated along the side chapels and are one of the most beautiful examples of a nascent manierism that proves to be the best of contemporary painting of the entire peninsula. (By Philippe Daverio - Corriere della Sera on 07/02/2015).
Fra Gigino trasferito al convento di S Francesco al Campo di Nocera Inferiore
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