Intitolata a Gianfranco Tarabori la parrocchia di Badia
ALTOPASCIO - Sono stati intitolati al fondatori della Tarabori srl i locali recentemente ristrutturati del complesso parrocchiale della chiesa di Badia Pozzeveri. Tanti cittadini si sono stretti intorno alla famiglia Tarabori durante la cerimonia.
La Parrocchia di Badia a Cerreto
Prosegue il nostro viaggio all'interno della Diocesi di Volterra. Questa volta siamo andati a conoscere don Andrea e la parrocchia di Badia a Cerreto
SOLENNE PONTIFICALE RAI1 | Chiesa di San Giovanni Battista, Badia Polesine | 30/06/2019
RAI1 ha trasmesso il Solenne Pontificale della 13ª Domenica del Tempo Ordinario, in diretta dalla Chiesa di San Giovanni Battista, in Badia Polesine.
Presieduto da Sua Ezza. Mons. Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo
Il Santuario di Santa Croce in Badia
Il santuario di Santa Croce si trova sopra il paese di San Leonardo in Badia del comune di Badia (BZ). Il santuario è situato a 2045 m s.l.m., ai piedi del Sasso di Santa Croce. La chiesa, che sorge su alcuni più antichi resti, è stata consacrata, il 18 maggio 1484 dal vescovo ausiliario della diocesi di Bressanone Konrad. Successivamente, circa a metà del XVII secolo la chiesetta fu ampliata, e restaurata, e accanto vi si costruì il campanile con tre grandi campane. Nel 1718 nei pressi della chiesetta venne costruito un piccolo rifugio come abitazione per il sacrestano ed in seguito per i pellegrini. Ai tempi dell'imperatore d'Austria Giuseppe Il, nel 1786, la chiesetta venne chiusa e quindi sconsacrata. Negli anni successivi venne riutilizzata anche come ovile nonostante il continuo afflusso dei pellegrini. Un contadino di Badia, Pietro Paolo Irsara, nel 1809 rinnovò la chiesetta, e nell'anno 1839 la chiesa venne nuovamente riconsacrata e l'anno seguente, precisamente il 15 giugno 1840, i paesani riportarono al santuario l'immagine di Cristo che porta una croce che mancava dalla chiesa da 54 anni. In memoria dell'avvenimento ogni anno il 15 giugno si celebra un'analoga processione dove i fedeli trasportano la croce dalla chiesa parrocchiale di San Leonardo al santuario. Negli anni 1982/83 il santuario venne restaurato dopo che fu gravemente danneggiato; il 17 giugno 1984 il fu festeggiato il giubileo dei 500 anni. Al suo interno si trovano varie antiche reliquie di alcuni Santi.
Badia Polesine (Rovigo) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La XXI puntata della X serie di Borghi d’Italia ci porta a Badia Polesine (Rovigo). Nel corso del programma visitiamo la millenaria Abbazia della Vangadizza, il centro storico, la maestosa parrocchiale di San Giovanni Battista e il raffinato Teatro Sociale E. Balzan, soprannominato “la piccola Fenice”. Poi parliamo della devozione che la cittadinanza nutre per San Teobaldo e raccontiamo l’eccellente realtà del Rugby locale che porta tanti giovani di Badia Polesine sui campi di gioco. Inoltre percorriamo l’antico itinerario della Romea Strata sugli argini del fiume Adige. In uno dei primi agriturismi della Provincia di Rovigo presentiamo i genuini piatti tradizionali e le altre tipicità di Badia Polesine.
Buona visione!
Badia di Sant’Agata, vista mozzafiato su Catania
⇩ IN QUESTO VIDEO ⇩
A ridosso di piazza Duomo, c’è questa splendida chiesa che dispone di terrazze dalle quali potere osservare dall’alto a 360° la città etnea, emozionando i visitatori con scorci stupendi: in attesa di viverli di persona, potete ammirarli qui
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Abruzzo. Pescocostanzo. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, del Comune di Pescocostanzo provincia dell'Aquila in Abruzzo / Molise. Italy.
Luoghi Visitati.
via dei Mastri Lombardi con Parco Cittadino. Chiesa Parrocchiale. Basilica di Santa Maria del Colle. Centro Storico con Pavimentazione. Piazza Municipio. Municipio di Pescocostanzo. Torre Romana con vista di Pescocostanzo. via Roma nel Centro Storico con Palazzi Medievali. Chiesa Santa Maria delle Grazie. Via Roma ang. via Belvedere dei Sciatori (vedi Pavimentazione). Panoramica sulla vallata.
Ringrazio della Visualizzazione.
Chiesa di San Rocco
La chiesa di San Rocco fu edificata nel 1805 dopo che l'antica Chiesa parrocchiale di Dogliola, la Badia di Santa Maria delle Grazie, iniziò a crollare, negli ultimi anni del 1700.
La chiesa oggi si presenta in stile moderno, ad unica navata, con la volta ornata da quattro dipinti del pittore lancianese Nicola Sigismondi. Anche il campanile è moderno, ultimato solo negli anni '70 del secolo scorso dopo un lungo travaglio e grazie alla forte volontà della comunità locale.
La facciata, di disegno settecentesco, presenta due elementi architettonici dello stesso periodo: il portale e il finestrone superiore in pietra scolpita, opere di maestranze molisane che in questo centro trovarono dimora stabile. All'interno è ancora visibile un antico organo.
Nel giorno di San Rocco, il 20 giugno, i devoti a questo Santo taumaturgo partecipano con offerte e funzione religiose alla Festa e, poiché cade in prossimità della mietitura, addobbano i trattori e i carri con fasci di spighe di grano.
The Church of San Rocco was built in 1805 after the ancient parish church of Dogliola, the Badia di Santa Maria delle Grazie, started to collapse at the end of the eighteenth century.
The church nowadays features a modern style, with a single nave and the vault decorated with four paintings created by artist Nicola Sigismondi of Lanciano. The bell tower is also quite modern in style, since it was completed only in the '70s, after a long struggle and thanks to the iron-will of the local community.
The façade, with an eighteenth century design, shows two architectural elements of the same period: the portal and the upper window in sculpted stone, which were the works of Molise workers who chose to live here permanently. An ancient organ is still visible indoors.
On June 20th, St. Rocco's Day, the faithful honoring this thaumaturge Saint provide offers and participate in religious ceremonies at the Fair and since it all happens at mid-harvest, they also decorate their plows and carriages with ears of wheat.
Una nuova guida per la chiesa della Badia
La Badia di Arezzo festeggia don Soldani, con una nuova guida storico turistica.
Servizio di: Serena Padrini
Immagini: Ioana Pandele
Intervista a: Michele Tocchi - autore guida
don Vezio Soldani - parroco Badia
15. Fraternità monastiche di Gerusalemme alla Badia Fiorentina
Giovedì 12 novembre i delegati del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale visiteranno 30 siti in diversi punti della città di Firenze, individuati dalla diocesi che ospita il Convegno come espressione e testimonianza del proprio impegno spirituale, sociale e culturale.
L'incontro intitolato Fraternità monastiche di Gerusalemme alla Badia Fiorentina (ambito Vita pastorale nella Chiesa fiorentina oggi) si svolge alla Badia Fiorentina sul seguente tema:
Una forma nuova di vita monastica, strettamente intessuta nella vita cittadina, proveniente dalla Francia e da anni radicata a Firenze, e la sua irradiazione nel mondo dei fedeli laici.
Le fraternità Monastich di Gerusalemme propongono un'esperienza di riflessione spirituale e di preghiera.
» Per approfondire:
Mergozzo (2/4) Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Assunta - slideshow
Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Assunta (Sec. XVI).
L'edificio è dedicato all'Assunzione della Beata Vergine. Inaugurato nel 1610 sorge sul luogo della preesistente chiesa romanica, pieve in epoca medievale, come testimonia un documento del 1133.
Il campanile, che conserva lo stile romanico nella parte bassa, fu innalzato nel 1661 fino a raggiungere i 38 metri di altezza.
La statua della Vergine Assunta affiancata da angeli domina la facciata della chiesa.
Il sagrato, sistemato nel 1786, è racchiuso tra due balaustre in granito, che limitano l'ampia scalinata.
L'interno presenta tre navate divise da sei colonne in serizzo. Il soffitto si presenta con volte a vela affrescate a motivi floreali. L'organo, recentemente ristrutturato, risale al 1692.
Sulla navata di destra si trovano: la cappella dedicata a San Carlo, una croce in legno d'ulivo con madreperla risalente al XVIII sec. e la pala d'altare dedicata alla Madonna del Rosario dipinta del pittore novarese Carolus Canis nel 1623. La tela raffigura la Vergine con Santa Caterina e San Domenico ai lati ed ai suoi piedi l'immagine dell'abitato di Mergozzo con l'olmo già presente.
Al centro: altare e balaustra in marmi policromi e la statua ottocentesca della Vergine giunta a Mergozzo attraverso il lago il 25 luglio 1875.
Sulla navata di sinistra: il battistero in marmo policromo chiuso da una cancellata applicata nel 1717, il confessionale barocco, il pulpito ligneo risalente al 1629 e la cappella con la statua lignea di Sant'Antonio da Padova, co-patrono della Parrocchia.
Cappelle della Via Crucis
Nel 1821 vengono erette le tredici cappelle della Via Crucis affrescate dal varesino Giovan Battista Ronchelli. Il porticato è di epoca posteriore. Tra il 2002 e il 2005, a cura della Sovrintendenza per i Beni architettonici ed artistici, è stato eseguito un restauro strutturale che ha riportato alla luce i colori originali settecenteschi: le tonalità pastello grigio-azzurro, l'ocra e il verde chiaro che i precedenti restauri del 1865, del 1911 e del 1932 avevano pesantemente modificato.
Adiacente al Porticato delle cappelle c'è la casa del Predicatore Quaresimalista, costruita nel 1724, che fu sede di municipio nel 1867, successivamente adibita ad edificio scolastico ed oggi di proprietà della Parrocchia.
Concerto di campane alla Badia di Ganna
Domenica 3 febbraio la Federazione Campanari Ambrosiani ha preso parte alla festa patronale della Badia di San Gemolo a Ganna (Valganna, VA) con un concerto di campane a corda.
Un grazie a tutte le persone accorse e al Parroco per la bellissima accoglienza.
La Badia di Ganna possiede 6 campane in Mi bemolle3.
Le cinque maggiori sono montate all'ambrosiana e sono state fuse da Angelo Bianchi di Varese ne 1901, la campana più piccola è montata fissa ed è stata fusa sempre dal Bianchi nel 1935.
Nota: Alcuni Campanari presenti nel video, non rappresentano più in alcun modo la nostra associazione.
Dogliola
Dogliola è situata sulle rive del fiume Trigno. La prima attestazione documentaria del paese è del 1115, quando l'abitato fu donato da una potente famiglia di origine longobarda all'abate del monastero benedettino di Sant'Angelo in Cornacchiano. Nonostante la perdita di numerosi elementi del centro storico, tra cui la Chiesa parrocchiale, anticamente denominata Badia di Santa Maria delle Grazie, crollata alla fine del 1700, l'abitato conserva il suo aspetto medioevale nelle case-mura e nei sottoportici.
Nel 1805 fu edificata la nuova chiesa intitolata a San Rocco, in stile moderno, a navata unica, con la volta ornata da quattro dipinti di Nicola Sigismondi. La facciata, di disegno settecentesco, è impreziosita dal portale e da un finestrone in pietra scolpita, opere di maestranze molisane che in questo centro trovarono dimora stabile. La chiesa funge da centro di aggregazione e punto di riferimento per la comunità. La festa patronale San Rocco cade il 20 giugno, in prossimità della mietitura e, durante i festeggiamenti, carri e trattori vengono ornati con fasci di spighe di grano.
Anche a Dogliola, come in altri centri del Vastese, predominano tra i prodotti tipici i salumi, come ventricina e soppressata, insieme a piatti come le polpette cacio ed uova.
Dogliola is situated on the Trigno River banks. The first sources on this village date back to 1115, when the town was handed over by a powerful Lombard family to the abbot of the Benedictine monastery of Sant'Angelo in Cornacchiano. In spite of the loss of several town possessions, such as the parish Church, previously called Badia of Santa Maria delle Grazie collapsed at the end of the 18th century, the village still preserves its medieval features in the houses-walls and in the arcades.
In 1805 the new church dedicated to San Rocco was built in a modern style, with one nave and the vault decorated with four painting by Nicola Sigismondi. The façade, with an 18th-century design, is embellished by the portal and a sculpted stone window, works of Molise masters who chose to live here permanently. The church serves as a meeting centre and point of reference for the community. Saint Rocco' Day is on June 20th, approaching the harvest time and, during the celebration, vans and tractors are decorated with wheat ears.
As in other towns of the Vastese area, also in Dogliola cold meats such as the ventricina and the soppressata predominate among the typical dishes, together with cheese and egg rissoles.
Le campane di Trecate (NO) Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta
Trecate, Parrocchia di Santa Maria Assunta
Diocesi di Novara
Concerto di 8 campane in Reb3
Fuse da:
1^-2^-3^-4^-5^: Pasquale Mazzola nel 1878
6^-7^-8^: Paolo Capanni nel 1992
Sistema: Ambrosiano
Concerto Solenne ad 8 campane per la Santa Messa della Vigilia delle 18 nella Solennità del Santo Natale (h.17.30)
- Ringrazio il Sacrestano per la gentile disponibilità! -
Ed eccoci al video della Vigilia!! Dovendo andare a Novara per fare delle compere e vedere qualche presepe, ho pensato di riprendere le campane di Trecate, che già Paolo (Campane Ambrosiane) aveva ripreso, però in Versione Notturna e qui purtroppo non mi è andata benissimo perchè il campanile non è proprio ben illuminato, però qualcosa si vede! Mi scuso per non aver messo la presentazione ma mi sono dimenticato! Inoltre informo voi tutti che non pubblicherò le campane di Gaggiano poichè alle fine alle 19 non hanno suonato! A presto e Buon Natale!
- La musica iniziale è Christmas in Love cantata da Renee Olstead -
Mileto e le sue Chiese in 4k: Cattolica, SS Trinità dell'antica Badia e Cattedrale
#Mileto #ProvinciaDiViboValentia
Nel centro storico di Mileto troviamo il Santuario Maria SS. della Cattolica nelle vicinanze della Cattedrale del paese.
La costruzione del primo edificio risale al 1785 intitolato alla Maria SS. della Cattolica, nel 1929 la Confraternita di Maria SS. della Cattolica fece costruire la torre campanaria esterna. Nel 1998 la chiesa venne elevata a Santuario diocesano.
L'abbazia della Santissima Trinità (fino al XII secolo conosciuta come abbazia di San Michele Arcangelo) di Mileto fu un'abbazia benedettina esistita tra il 1070 e il 1783.
Fondata da Ruggero I di Sicilia nel 1081. Nel 1659 l'abbazia fu colpita dal primo dei sismi che doveva poi distruggerla completamente. Il terremoto provocò il crollo sia della chiesa che del monastero, i cui materiali e beni vennero poi saccheggiati.Il terremoto del 1783 segnò la totale distruzione della SS. Trinità.
L'antica cattedrale di Mileto, nella quale si fondevano l'architettura normanna con la cultura bizantina e musulmana, andò distrutta nel terremoto del 1783 che rase al suolo l'intera Mileto. La costruzione di una nuova cattedrale si protrasse per oltre 30 anni. La chiesa era a croce latina, con cupola, era arricchita di marmi pregiati di gusto barocco e raccoglieva le opere più importanti provenienti dall'antica cattedrale. I successivi terremoti del 1905 e del 1908 distrussero anche l'edificio ottocentesco. La nuova ed attuale chiesa è stata edificata sulle spoglie del precedente edificio, su progetto dell'architetto Faustino Roncoroni ed è stata consacrata il 25 ottobre 1930. Nel 2016 è stata elevata al rango di basilica minore.
Chanting at the Badia Fiorentina, Firenze, Italia
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San Marco d'Alunzio, Monastero Benedettino detto Badia Grande presso la Chiesa di S.Salvatore
Monastero Benedettino detto Badia Grande presso la Chiesa di S.Salvatore di San MArco d'Alunzio Anno di realizzazione: 1175
Messa per i 50 anni della chiesa di Pieve al Toppo
Il video integrale della Messa presieduta da S. Ecc. mons. Riccardo Fontana per i 50 anni dall'inaugurazione della chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista in Pieve al Toppo
Monteleone di Puglia (Foggia) - Borghi d'Italia (TV2000)
La XXVI puntata stagionale della X serie di Borghi d’Italia ci porta alla scoperta di Monteleone di Puglia (Foggia), un comune da sempre votato all’accoglienza e alla pace. Nel corso del programma visitiamo il centro storico, la parrocchiale, le chiese della Madonna del Carmelo dell’Addolorata e di San Rocco patrono di Monteleone di Puglia. Poi in una caratteristica locanda del borgo antico presentiamo i piatti tradizionali e le altre tipicità del luogo. Inoltre raccontiamo la positiva esperienza del Centro SPRAR che vede gli immigrati ben integrati in paese.
Buona visione!
Campane di Venezia, Parrocchia di San Francesco della Vigna (02)
Venezia, Sestiere di Castello, Chiesa Parrocchiale di San Francesco della Vigna
Patriarcato di Venezia
Vicariato di San Marco - Castello
Suonate per la messa solenne delle 10.30 nella solennità dell'Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo (6 gennaio 2020):
- battiore delle 10 e plenum (dura circa 1.20 minuti)
- distesa della piccola alle 10.15 - non presente nel video
Concerto di 5 campane alla veronese in scala diatonica maggiore di Si2, di diverse epoche e fusioni, probabilmente elettrificate dalla Morellato di Musano di Trevignano (TV), in manutenzione da Paolo e Nicola Campane:
I: Si2 (batte le ore). Fusa da De Poli di Vittorio Veneto nel 1956. Ha una massa di 2205,8 kg
II: Do#3. Fusa da De Poli di Vittorio Veneto nel 1956. Ha una massa di 1579,5 kg
III: Re#3 (batte le mezze). Rifusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1982, probabilmente coeva alla precedente campana di De Poli Vittorio del '56 a causa di un'incrinatura. Ha una massa di 1108,5 kg
IV: Mi3. Fusa da De Poli di Vittorio Veneto nel 1956. Ha una massa di 925,7 kg
V: Fa#3. Fusa da De Poli di Vittorio Veneto nel 1956. Ha una massa di 625 kg
L'alto campanile di San Francesco della Vigna venne costruito nel 1543; nel 1581 Bernardino Ongarin eresse la parte finale e fu obbligato a tamponare le aperture verso l'Arsenale (l'architetto fu poi sepolto ai piedi dell'immensa struttura); il 21 settembre 1758 l'edificio fu colpito da un fulmine e venne restaurato di lì a due anni. Nel 1779 però la guglia fu completamente ricostruita come la preesistente. È alto circa 70 metri.
Ecco gli ultimi due video di queste vacanze natalizie, girati all'Epifania 2020! Il pomeriggio di domenica 5 gennaio, Campanaro 2004 mi ha chiesto se potevo riprendere qualche chiesa di Venezia assieme a lui. Ho chiesto ai miei se potevo andare in treno e hanno detto di sì. Arrivato il giorno, mi sveglio alle 7 di mattina, prendo due biglietti di andata e ritorno per Venezia, mi avvio verso la stazione e aspetto il treno. Dopo circa 1 ora di viaggio, arrivo alla Stazione Venezia Santa Lucia e aspetto Elia. Quando è arrivato, ci avviamo verso la chiesa di San Francesco della Vigna. Ci siamo fermati un po' per riprendere le 2 campane della chiesa degli scalzi (il nome vero è Santa Maria di Nazareth) per la messa delle 9.30. Alle 9 non ha suonato nulla e per non arrivare tardi a San Francesco, ci siamo di nuovo incamminati. Arrivati lì circa 20/15 minuti prima delle 10, abbiamo fatto le riprese interne. Successivamente siamo usciti e ci siamo diretti al Campo De La Celestia, dove si trova la chiesa del Cristo Re. Abbiamo preparato tutte le attrezzature e abbiamo aspettato. Prima che cominciasse la suonata, hanno iniziato a suonare le campane di San Martino di Castello. Successivamente a San Francesco batte le ore sulla grande, seguito poi dal plenum delle 5 campane! Devo dire che sono molto belle e solenni! Meritano molto (ma non tanto quanto quelle di Sant'Elena ;-)) ). Dopo una durata godibile (1 minuto e 20 secondi contro i 40 nei giorni ordinari a causa delle lamentele [le solite]), cominciano a fermarsi. Peccato per la grande che è andata bassa mentre suonava. O il motore non ce la fa a mandarla più alta o che hanno abbassato apposta perché il campanile e di poco pendente (penso per la prima perché non ha dato mai problemi). Successivamente faccio una ripresa esterna lato 2 campane maggiori. Poi ci siamo diretti alla prossima chiesa (dove abbiamo ripreso anche in cella campanaria).
Ringrazio Elia (campanaro 2004) il quale dedico il video per la bella giornata trascorsa assieme
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