Dosso di San Rocco Val di Peio - Chiesetta e cimitero austro-ungarico
Peio (o Pejo) Trento - La chiesetta di San Rocco sorge in posizione isolata, a 1.600 metri di altitudine, fuori dal centro abitato di Peio Paese. Nel dosso su cui si eleva, detto appunto San Rocco, era localizzato un antico castelliere celto-retico; vennero infatti rivenuti in tale sito armi e suppellettili risalenti alla cultura celtica.
La chiesa, consacrata nel 1500, era luogo di pellegrinaggio, così come testimoniano gli Atti Visitali, in cui si legge che “in summitate fere montis posita supra Peium, quo solet devotionis ergo magnus excursus populi convenire et saepe in ea res divina peragitur”. Si trattava inizialmente di un semplice sacello; un voto popolare, fatto in occasione della grande moria di bestiame, grazie al quale il giorno di San Rocco sarebbe stato festeggiato ogni anno con rinnovata devozione, contribuì, insieme alla peste scoppiata nel ‘600, a far sì che la chiesa fosse rinnovata con l’aggiunta dell’aula nel 1646 ed arricchita con donazioni e lasciti.
Si sa inoltre che nel 1649 i visitatori ordinarono di “sbianchezzare” gli affreschi che impreziosivano l’abside dell’edificio sacro, contribuendo così a spogliare la chiesetta dei suoi attributi decorativi.
L’aspetto esterno della chiesa è alquanto singolare: appare infatti cinta da un muro merlato che in facciata ne costituisce il pronao. L’ingresso è preceduto da una tettoia in legno. La copertura della chiesa è in scandole; sulla sommità si erge una cella campanaria che sostituisce il campanile.
L’interno è ad una sola navata, con volte a crociera, cui si aggiunge il presbiterio quadrato, sempre con volata a crociera, nel quale è posto l’unico arredo della chiesa, ossia l’altare maggiore. Quest’ultimo è dedicato a San Rocco, la cui effige è posta nella specchiatura centrale: l’ancona è alquanto rovinata a causa dell’umidità del luogo. È stata attribuita, dalla Leonardi, alla bottega dei Bezzi.
Accanto alla chiesa si trova il monumento ai caduti a ricordo dei cento e più soldati di varie nazionalità che caddero combattendo o a causa delle valanghe sulle montagne della Val di Pejo e che qui furono provvisoriamente inumati.
Una grigia piramide di pietra, elevata nel 1916 porta sul suo apice l’aquila asburgica rivolta a monito verso i territori italiani, la terra di quello che allora fu il nemico dell'Impero Austroungarico... e oggi l'alta, slanciata piramide con l'aquila ammonitrice deve farci riflettere sulle tragiche conseguenze di una guerra che recò lutti e miseria immensi anche nella nostra valle e deve richiamarci all'impegno per la risoluzione pacifica di ogni conflitto. Attualmente il cimitero ospita i tumuli dei soldati imperiali emersi dai ghiacci del Piz Giumella a partire dall’agosto del 2004 e deceduti nelle battaglie più alte della Grande Guerra, durante gli insensati scontri per la conquista italiana e riconquista austriaca della cima del San Matteo nell'ultimissimo periodo del conflitto, nell’agosto e nel settembre 1918, proprio alla vigilia della cessazione delle ostilità .
Inizio vacanze a Peio (trento)
Chiesetta di Sant'Apollonia e fonte di acqua minerale bicarbonato-ferruginosa a Ponte di Legno.
A circa 4 km a nord da Ponte di Legno, a quasi 2000 m lsm, nella Valle delle Messi, accanto al torrente Frigidolfo sorge la chiesetta romanica di S. Apollonia (secondo altri S. Apollonio) che risale al secolo XI.
Ne pressi, si trova la fonte (8°C) di acqua minerale bicarbonato-ferruginosa di S. Apollonia. Il sapore è fortemente caratteristico.
Rifugio Costapiana e chiesetta di San Dionisio
Rifugio Costapiana e chiesetta di San Dionisio
Val di Peio nello Zaino dei sapori
Settimana in Val di Peio sui sentieri del Parco nazionale dello Stelvio, alla scoperta di alcune specialità del Trentino Alto Adige
Alla chiesetta della Madonna dell'Adamello
La Chiesetta della Madonna dell'Adamello, è situata sul pendio nei pressi del bellissimo Lago Venerocolo, dove sorge il Rifugio Garibaldi (2548 m). Fu costruita durante la prima Guerra Mondiale, ed è l'unico esempio di manufatto di origine militare ancora visibile nei pressi del Rif. Garibaldi.
Nel contesto dell'escursione di due giorni al Rif. Garibaldi , al Passo e Punta del Venerocolo (3323 m) nel gruppo dell'Adamello il 14-15 agosto 2016
Lago di Pian Palù - Val di Peio - Trentino Alto Adige
ll lago di Pian Palù è un bacino artificiale vicino a Peio, in Trentino Alto Adige, che sfrutta le acque del torrente Noce, per rifornire di acqua la centrale elettrica di Cogolo.
VAL DI PEJO Inverno & Estate
Descrizione
Chiesa di San Lussorio 4K Fordongianus OR Sardegna
Edificata intorno al 1110-1120 dai monaci Vittorini di San Vittore di Marsiglia, la chiesa di San Lussorio sorse sulle rovine di un preesistente luogo di culto paleocristiano dedicato al Santo, che secondo la tradizione fu martirizzato a Fordongianus durante le persecuzioni di Diocleziano.
Il giovane Lussorio, ufficiale romano intorno al 304 d.C., si convertì al cristianesimo e si fece battezzare, contravvenendo in tal modo alle leggi che vietavano di professare la religione cristiana; fù perciò processato a Karales e condannato a morte per decapitazione.
La sentenza fu eseguita a Forum Traiani ed il suo corpo venne sepolto in un ipogeo, utilizzato originariamente per il culto pagano delle acque: nacque così la cripta di San Lussorio, meta di pellegrini da tutta l’isola, che ancora oggi conserva l’originaria struttura paleocristiana affrescata e decorata con mosaici di eccezionale importanza.
La cripta subì diversi ampliamenti e fu anche utilizzata come luogo di sepoltura collettivo, finchè non venne edificato un santuario in onore di Lussorio, del quale attualmente sono visibili solo l´abside affrescata e alcuni tratti del pavimento.
Il tempio sacro attuale, in stile romanico-pisano, è ad una navata con copertura a capriate in legno; all’abside sono addossate due colonnine con basi scolpite: quella di sinistra presenta una figura arcaica con il braccio sinistro sollevato. Accanto all’altare si trova la scalinata che conduce alla cripta dove, secondo la leggenda, fu martirizzato San Lussorio.
La semplice ma suggestiva facciata in stile gotico-aragonese risale al '500 ed è caratterizzata dai colori bianco e rosa delle pietre dal taglio regolare.
fonte
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Chiese di legno della terra di Arad - Chiesa della Nascita della Vergine di Poiana Varfurile
La chiesa fu costruita nel 1751 a navata semplice con abside rettangolare sganciato. La chiesa, come tante altre, è costruita con travi unite da chiodi di legno e quelle del tetto gettano la gronda lontano dalla base. L'unica finestra originale è quella della parete nord ancora minita di sbarre di ferro che erano a quel tempo motivo di bellezza. Le antiche pitture sono scomparse e l'interno ridipinto, è decoroso e accogliente. A differenza di altre la chiesa è tutt'ora in uso, all'interno c'è una stufa e ogni tre settimane arriva iol prete per celebrare la messa.
Gaspare Mirrione Legnami: tre generazioni di amanti del legno.
Lasciatevi avvolgere ed incantare dalle mille forme e dagli innumerevoli racconti di queste opere d’arte create col cuore
Riola di Vergato (Appennino Bolognese) chiesa S. Maria Assunta (arch. Alvar Aalto) - slideshow
La chiesa di Santa Maria Assunta di Riola, che si trova sull'Appennino sulla strada Porrettana, fu progettata dall'architetto finlandese Alvar Aalto.
Il progetto risale al 1966 la chiesa fu realizzata fra il 1977-78. L’architettura dell’edificio costituisce una sintesi dei motivi di Aalto nel campo dell’architettura religiosa. È stata concepita come risposta alla richiesta del cardinale Giacomo Lercaro di una chiesa, la prima, che fosse architettonicamente rispondente alla rinnovata liturgia post conciliare. La richiesta (il primo progetto risale al 1966) era di ottenere la più stretta correlazione possibile tra l’altare, il coro, l’organo e il fonte battesimale.
La volta asimmetrica convoglia la luce all’interno dell’unica navata, e soprattutto sull’altare verso il quale si apre il battistero. L’architetto ne ha disegnato non solamente le strutture, ma anche tutti gli arredi interni.
La costruzione, iniziata nel 1975, a causa di difficoltà finanziarie fu terminata solo nel 1980 e con dimensioni ridotte rispetto al progetto originale. Nel 1994 fu possibile completarla con la costruzione del campanile. La chiesa è stata inaugurata nel 1978.
ANCORA FIAMME A VALLEMIANO
Ancora roghi, degrado e paura nel quartiere Vallemiano ad Ancona, dove la notte scorsa è stato appiccato il fuoco in una chiesetta di legno...Guarda il servizio di Lucio Cristino.
64 LA CHIESA DI LEGNO „SAN NICOLA”
Comune di Sanza - Chiesa di San Francesco d'Assisi
Nob. Cav. Attilio De Lisa - Prof. Giuseppe Laveglia chiamato Peppino onorano la chiesa San Francesco d'Assisi del Comune di Sanza prima della riapertura avvenuta il 2 aprile 2017.
Il Complesso Conventuale di San Francesco nuovamente fruibile grazie all’importante progetto di riqualificazione e di recupero posto in essere su di un’area tra le più rilevanti dell’intero territorio comunale di Sanza.
Dopo oltre cinque anni di chiusura, riapre al culto la chiesa di San Francesco, annessa all’area conventuale, grazie alla proficua collaborazione tra il Comune di Sanza, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e la diocesi di Teggiano-Policastro.
Annessa ad un soppresso convento di Minori Osservanti dedicato a Santa Maria della Neve, fondato nel 1618, sorse su una chiesa preesistente appartenuta alla suddetta Arciconfraternita. L'edificio, restaurato ed ampliato negli anni Cinquanta del Novecento, conserva un bel portale datato 1610. Degli antichi arredi la chiesa custodisce soltanto un dipinto del XVIII secolo con l'effigie del Servo di Dio Padre Angelo da Maiori, vissuto a lungo e morto nel convento sanzese (1738), e una bella statua in legno di San Pasquale Bailon realizzata da Sabino Peluso nel 1749. Notevole infine è il ciborio lapideo, scolpito da Andrea Carrara, forse in origine inserito nel principale altare della primitiva chiesa francescana.
Terrazza Panoramica di San Petronio
All'interno del progeto iosostengosanpetronio.it ecco la Terrazza Panoramica dove durante il periodo estivo ci saranno aperitivi, cene e tanti altri eventi
Un'associazione di volontariato ha ripulito il cimitero di Faro Superiore nel ricordo di Loredana
IMPERIA CASTELVECCHIO: PREOCCUPAZIONE PER LA CAPPELLA DEL CIMITERO PERICOLANTE