Affreschi gemelli?S. Stefano a Soleto unito a S.Agata de' Goti?
Eccellente servizio fatto da Mizar (RAI 2) sui meravigliosi affreschi di S.Agata de' Goti, provincia di Benevento, la meraviglia e lo stupore sorprende ancora di più nel notare delle impressionanti similitudini e rimandi sia stilistici che di contenuti con altri meravigliosi affreschi quelli della chiesetta di S. Stefano - S. Sofia di Soleto (Lecce), nella Grecìa Salentina.
Affeschi coevi nella realizzazione, entrambi prodotti a cavallo tra 1300 e 1400, e uniti in maniera sbalorditiva dal complesso pittorico dell'istoriazione del Giudizio Universale, posto nella parete di controfacciata luogo di ingresso e uscita dei fedeli.
Sarà stata la stessa mano a produrre queste due straordinarie opere d'arte?
Video: Mizar - RAI 2
LA CHIESA DEI FRATI MINORI DI SOLETO
Passeggiata a Soleto
Una passeggiata nel centro antico di Soleto, nella Grecìa salentina, tra vicoli, palazzi e vestigia di un glorioso passato, nella cittadina che un tempo fu capoluogo dell'antica Contea di Soleto.
Musiche:
1 - Disco Lounge - Kevin MacLeod
2 - Travel Light - Audionautix
3 - My Sad Old Heart - The 126ers
4 - Humidity - Silent Partner
5 - Oh, My Love - Everet Almond
Basilica di S.ta Caterina d'Alessandria a Galatina - 2016 rainews24
GALATINA gioiello del salento
LA BASILICA DI S. CATERINA IN GALATINA
Armonia di linee, gioco di luci e ombre, sinfonia di colori, visione incantevole del bello, prostrazione di anime pentite, elevazione di estasi sublime: ecco il Tempio di S. Caterina. Padre Adiuto Putignani - 1929 . post-produzione paolo apa
13 reverbs - 3 - Chiesa Santo Stefano
Chiesa Santo Stefano - Soleto (Lecce)
Chiesa bizantina di San Pietro
Monastero di San Nicola di Metsovo
Costruito a sud-ovest di Metsovo, vicino alla riva del fiume Metsovitiko, il monastero di San Nicola è stato uno dei più importanti monasteri della regione. La sua fondazione risale all' epoca bizantina, dal momento che nel 14° secolo si sente parlare per la prima volta del monastero dell' abate di Isaia. Nella sua lunga storia è stato ristrutturato più volte, tuttavia la ristrutturazione radicale avviene intorno al 1700. La sua forma attuale la si deve al lavoro di restauro svolto intorno al 1960, dalla Fondazione del Barone Michael Tosista.
Gli affreschi all'interno sono conservati in buone condizioni e si individuano due fasi della pittura. La prima, alla quale appartengono la maggior parte dei murales, risale al 1702 ed è opera del pittore Eustatius, mentre la seconda, a cui appartengono gli affreschi della parte occidentale della chiesa, ha forti influenze occidentali ed è anteriore.
Cripta di Santa Cristina a Carpignano
La guida Francesco Minni ci guida verso la scoperta della Cripta di Santa Cristina, considerata la Cappella Sistina bizantina
Nuova vita per l'ex chiesa di San Giuliano, nel Tgl Più le immagini in anteprima
Smerillo (Marche)Chiesa di s.Caterina d'Alessandria con affreschi di scuola farfense (manortiz)
La chiesa di S. Caterina fu innalzata nell'area donata ai canonici Lateranensi da un abitante di Smerillo in suffragio della propria anima.
Per questo motivo essa ebbe sempre l'obbligo di chiedere la bolla di approvazione al Capitolo Lateranense, al quale, come atto di sudditanza, doveva pagare annualmente una libbra di pepe.
L'edificazione fu sicuramente compiuta entro il 14 agosto 1387: è infatti così datato un documento attestante che il Comune ne aveva sostenuto le spese acquistando in tal modo il diritto di Giuspatronato. Ancora incerte sono però le circostanze. Una delle ipotesi suggerite è che l'edificio sia stato costruito in occasione della liberazione di Fermo dal tiranno di Monte Verde avvenuta nel giorno della festa di S. Caterina.
Così gli abitanti di Smerillo, per ingraziarsi la città da cui dipendevano, avrebbero deciso di costruire entro le mura un edificio intitolato alla Santa.
Tuttavia è più probabile l'ipotesi che l'erezione di questa chiesa sia avvenuta per pubblico voto emesso in tempo di peste. Infatti risulta largamente documentato che in tutto il piceno nell'anno 1387 imperversò una terribile pestilenza. A Fermo morirono addirittura 3500 persone. Come infatti risulta da iscrizioni e pitture votive nele chiese di Ascoli, Offida, S. Vittoria, Ripatransone e Amandola, Santa Caterina d'Alessandria era spesso invocata a protezione dalla pestilenza.
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Chiesa di San Pietro a Otranto
Videolezione della Dott.ssa Mariangela Sammarco.
La piccola e monumentale chiesa di San Pietro sorge in posizione dominante sul pendio roccioso che si affaccia sull'insenatura orientale del porto. Essa presenta un modello planimetrico tipicamente legato alla tradizione costruttiva bizantina: pianta a croce greca inscritta in un quadrato, con cupola all'incrocio dei due bracci e tre absidi cilindriche aggettanti, le laterali più piccole con monofore, e la mediana più sviluppata, con al centro una trifora. Si posso leggere delle forti affinità con la Cattolica di Stilo, in Calabria, anch'essa ispirata alle più importanti testimonianze architettoniche bizantine di stampo imperiale, per lo più riferibili al regno di Basilio I (867-886). Per questi motivi si fa risalire la chiesa al periodo tra la fine del IX e la metà del X secolo.
1991 Fausto Cigliano e Mario Gangi - La tarantella
La tarantella, di Achille De Lauzieres, Francesco Florimo, 1835
Jammo a vedere ‘nterra a ll’arena
mentre ca spanfia la luna chiena!
È notte, e pare fosse matina,
li piscature de Margellina,
ca te cumbinano ‘na friccicarella,
la tarantella, la tarantella...
E tiritùppete - ttùppete - ttùppete
ttùppete - ttùppete - ttùppete - ttù...
N’ommo e ‘na femmena ‘mmiezo se fanno,
a fà rociello, la gente stanno...
ma co malizia, lo pescatore,
mentre ch’abballa sa’ fà ll’ammore.
Non è sortanto pazziarella,
la tarantella, la tarantella...
Isso la ‘nvita, chell’è scornosa,
po fa la spruceta, po n’è gelosa
e po nc’è ll’appicceco, ‘nguerra se stace,
po s’addonecchiano e po fanno pace.
Tutto specifica, polita e bella,
la tarantella, la tarantella...
Ah, vurria essere ‘nu marenaro
e chillo spasso, ch’è tanto caro,
‘mmiezo a ‘sta chiaja, ch’è ‘nu piacere,
nce pigliarriamo tutte le ssere.
E po vedarrisse si nun è bella,
la tarantella, la tarantella...
La tarantella (italiano)
Andiamo a vedere alla spiaggia,
mentre splende la luna piena,
che è notte e sembra sia mattina,
i pescatori di Mergellina,
che ti preparano, frizzante,
la tarantella, la tarantella.
E tiritùppete – ttùppete – ttùppete
ttùppete – ttùppete – ttùppete – ttù.
Un uomo e una donna vengono in mezzo,
la gente rimane a fare il cerchio,
ma, con malizia, il pescatore,
mentre si balla sa fare l’amore.
Non è soltanto giocosa,
la tarantella, la tarantella.
Lui la invita, lei è scontrosa,
poi fa l’imbronciata, poi è gelosa,
poi c’è il litigio, in guerra si sta,
poi si inginocchiano, poi fanno pace.
Tutta precisa, pulita e bella,
la tarantella, la tarantella.
Ah, vorrei essere un marinaio
e quel divertimento, che è tanto caro,
in mezzo alla Chiaja, che è un piacere,
ci prenderemmo tutte le sere.
Poi vedresti se non è bella,
la tarantella, la tarantella.
Note: La canzone, rielaborata da Francesco Florimo e Achille De Lauzieres nel 1835 su un antichissimo tema popolare, è una descrizione accurata della famosa danza napoletana. Il ritmo è quello classico e i versi presentano le varie figurazioni, con le celebri schermaglie dei danzatori.
La tarantella nacque forse davvero in Puglia, come sostengono molti, che ne attribuiscono il nome alla città di Taranto e ai “tarantolati“, cioè a coloro che, morsi dalla tarantola, vengono presi dal “Ballo di San Vito“, cioè si scatenano senza sosta in un continuo girare in circolo, ma non c’è dubbio che a Napoli acquistò la sua veste definitiva, oramai conosciuta in tutto il mondo.
Chiaja, quartiere di Napoli vicino a Posillipo e San Ferdinando. Nasce nel XVI secolo come borgo indipendente al di fuori delle mura cittadine e deve il suo nome alla parola spagnola playa (spiaggia), che nel tempo è stata modificato dal dialetto in chiaja.
1991 03 17 – Telecom 9404 CD Duo di chitarre Fausto Cigliano e Mario Gangi - Concerto Telecom Rai3, Teatro Sistina
Tg2000 il Post: dopo un lungo restauro verrà riaperta la Basilica di Santa Caterina d'Alessandria
TGPOST.’ SABATO DOPO UN LUNGO RESTAURO VERRA’ RIAPERTA LA BASILICA DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA A GALATINA, IN PROVINCIA DI LECCE. UNO DEI MONUMENTI PIU’ IMPORTANTI DEL ROMANICO PUGLIESE E’ SECONDA SOLO ALLA BASILICA DI ASSISI PER GLI AFFRESCHI DEL PERIODO GIOTTESCO.
Galatina: pacco sospetto in via Soleto
Galatina: pacco sospetto in via Soleto vicino l'ingresso della chiesa Cuore Immacolato di Maria
La scoperta degli affreschi nella chiesa di San Martino
La scoperta dei restauratori a Besano
Basilica Santa Caterina Galatina
Franck prima della Selva di Fasano
Franck è intenzionato a scalare la famosa salita della Selva di Fasano
AcCaSaCcIo - Promotrice d'Armonia
Gianmarco Monteforte - Voce, Ukulele
Emilio Maggiulli - Chitarra, Cori
Davide Corsano - Piano, Organi, Synth
Gioele Nuzzo - Percussioni, Didjeridoo
Peppe Giannuzzi - Violino
Registrato e mixato da Emilio Maggiulli presso il “Five Studio” di Muro Leccese (Le)
Masterizzato da Carlo De Nuzzo presso Audiogrill Production Studio
Riprese e montaggio video a cura di Francesco Russo Filmmaker
Info e Concerti: PagliaccioMatto Eventi
Tel. +39 329 9530917
TESTO
PROMOTRICE D'ARMONIA
Prendo una valigia
Metto dentro il necessario
Già strapiena di ambizioni
salgo in cielo al giusto orario
A fianco a me una vecchietta
Mi sussurra ad alta voce
questa scelta feci a tempo
ora porto in alto la mia croce
Io fossi certo della tua magia
Io ruberei il giusto e il raro
Promotrice d'armonia
Io sono certo della tua magia
Io rubo a te il giusto e il raro
Promotrice d'armonia
Uei uei uei Ahah
Presto attenzione
mi rasserena il suo racconto
Sagge parole han preso vita
è quasi giunto il suo tramonto
Vedo oltre i suoi occhi
e le dono un tulipano
È serenità assoluta
io non faccio un viaggio in vano
Io fossi certo della tua magia
Io ruberei il giusto e il raro
Promotrice d'armonia
Io sono certo della tua magia
Io rubo a te il giusto e il raro
Promotrice d'armonia
DILLI NU LASSA MAI
LA VIA VECCHIA PE QUIDDHRA NOVA
SAPE VIRU CA LASSA
MA NU SAPE QUIDDHRA VA TROVA
Uei uei uei ah ah
(...promotrice d'armonia...)
Figghi te Lecce
Provided to YouTube by TuneCore
Figghi te Lecce · Bruno Petrachi
Lu sangu nunn' è acqua....
℗ 2018 epmusic
Released on: 2018-06-21
Auto-generated by YouTube.