18 Best Things to do in Verona, Italy & BEYOND!
Looking for unique Verona travel tips? Here are 18 best things to do in Verona, Italy & BEYOND that extend fare beyond Verona's fame for being the city of Shakespeare’s Romeo + Juliet. For more information on the places in this video, plus where to stay & where to eat, visit
Top 18 Things to do in Verona, Italy & BEYOND!
1. Castelvecchio Bridge, Museum, and Gallery
2. Arco dei Gavi
3. Basilica di San Zeno Maggiore
4. Piazza Delle Erbe
5. Piazza dei Signori / Piazza Dante
6. Scaliger Tombs (Arche Scaligere)
7. Basilica of Saint Anastasia
8. Ponte Pietra
9. Verona Cathedral (Complesso della Cattedrale Duomo)
10. Funicolare di Castel San Pietro
11. Roman Arena
12. Torre dei Lamberti
13. Casa di Giulietta and Juliet’s Balcony
14. Romeo’s House
15. Giusti Gardens
16. Juliet’s Tomb at San Francesco al Corso Monastery
17. Scaliger Castle in Sirmione on Lake Garda
18. Sanctuary of Madonna della Corona
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GUBBIO - Chiesa di San Francesco
Gubbio - Chiesa di San Francesco in 4K
Ostuni - Chiesa di San Francesco
Restauro del Teatro Ristori di Verona
Una delle scommesse più grandi dello Studio Daniela Campagnola è stata quella di riuscire a fare di un gruppo di collaboratori preparati una squadra affiatata e capace di entusiasmo e dedizione. Perché è così, con entusiasmo e dedizione, che tutto cominciò. Attenta a non lasciarsi sfuggire le rare possibilità degli anni successivi al diploma, Daniela Campagnola partecipa al concorso decisivo della sua vita e nel 1983, dopo vari stages formativi tra il Friuli Venezia Giulia e l'Emilia Romagna, fonda a Verona uno studio proprio che, nel giro di dieci anni, cresce e si afferma dentro e fuori i confini cittadini. Di pari passo le esperienze si fanno sempre più interessanti: lo studio è chiamato a restaurare opere prestigiose fra le quali i tempietti del parco di Villa Pallavicini, a Genova, e la chiesa dei Santissimi Martiri, a Torino. Oggi, nel laboratorio sul Lungadige Galtarossa, tra il fiume e la ferrovia, due elementi simbolo del fluire del tempo, dalle pieghe del tempo escono, rinati, dipinti su tela e tavola, sculture lignee dorate e policrome, e preziose cornici antiche. Mentre fuori, nei diversi cantieri all'opera, tornano a respirare chiese ed edifici di grande importanza storica e artistica. Lo Studio Daniela Campagnola si occupa anche di opere monumentali, delle quali cura ogni cosa: dall'affresco al bassorilievo, dalle sculture alle mura. Per tutti questi interventi vige la stessa filosofia di conservare e valorizzare ciò che è rimasto, il che significa inoltre rendere chiari i segni di ciò che non c'è più, si tratta insomma di ripristinare non tanto l'effettivo aspetto originario, quanto l'armonia che esso esprimeva. Mirabile esempio non solo delle capacità di Daniela Campagnola e della sua équipe ma anche della filosofia conservativa dello studio, è stato il complesso intervento di restauro degli affreschi della scuola di Giotto della basilica di Santa Chiara ad Assisi, gravemente danneggiata dal terremoto del 1997.
L'inevitabile traguardo di questo percorso professionale è la possibilità di fornire un servizio peritale esaustivo, utile per il privato, per il committente ecclesiastico e per il mercante d'arte, con la valutazione economica e la carta d'identità dell'opera d'arte, comprensiva delle indicazioni materiali e culturali che la riguardano.
L'altra grande scommessa dello Studio Daniela Campagnola, è stata quella della versatilità. Una competenza ed una sensibilità maturate fra studi sempre più specialistici e varie e significative esperienze in tutta Italia, un utilizzo sapiente della più moderna tecnologia, rendono oggi lo Studio Campagnola una realtà in grado di affrontare qualsiasi intervento col massimo grado di affidabilità.
Tolta ogni falsità, le opere dopo il restauro sembrano come purificate, ordinate e, soprattutto, quello che vediamo è quanto di più vicino si possa avere all'opera voluta dagli antichi autori.
Per lo Studio Daniela Campagnola, infatti, è la storia che va salvaguardata, la storia che, volenti o nolenti, è entrata nel mondo dell'opera d'arte.
Infatti restaurare non è rendere piacevole, tanto meno, lo abbiamo visto, ripristinare l'aspetto originario. Non si tratta di cancellare il tempo: passato e presente devono coesistere.
Ma solo uno studio veramente capace riesce anche a far sì che passato e presente si valorizzino a vicenda, rendendo lo scorrere del tempo una ricchezza aggiuntiva dell'opera.
Ed è con questo nobile scopo che Daniela Campagnola guarda avanti.
p luca santato
la testimonianza di p. luca santato, cappuccino, che partecipa al 70° corso africa al CUm di Verona. p. Luca è in partenza per il Mozambico.
Romeo Montague video resume curriculum vitae cv Romeo and Juliet
Romeo Montague
Video Resume
Sole Heir of the Noble Montague Family of Verona, Italy
Official Family Biographer: William Shakespeare.
eBook available online at Amazon.
title: Romeo and Juliet Comic Book Quick Read for Students, ASIN: b00oo8z7aw
PS
Update: Thou may not be able to contacteth me in Verona, Try contactething me in Mantua, Italy at Palazzo Ducale, Piazza Sorello 40, Care of Noble Gonzaga Family.
Personal References: asketh Faiar Lawrence of church of Saint Francesco al Corso.
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Tempio e Collegio San Francesco di Lodi
Il Tempio di San Francesco è una delle chiese più antiche di Lodi, costruito dai francescani nel luogo del palazzo della famiglia Pocalodi. All'interno la più vasta e completa rassegna lodigiana di pittura trecentesca di pregevole valore artistico, tra cui la splendida cappella di San Bernardino di influenza giottesca.
Dal'ottocento la chiesa è officiata dai Padri Barnabiti che hanno istituito il Collegio, prestigio della città di Lodi ancora oggi. Al suo interno un'offerta formativa completa dal nido alla scuola secondaria bilingue. Vi si può inoltre trovare un ricchissimo museo di scienze naturali, la collezione di strumenti scientifici e la biblioteca.
Il tempio e il collegio sono da sempre simboli di Lodi, la chiesa in particolare, grazie alla sua particolare facciata incompleta fa da sfondo a molte raffigurazioni sulla città.
Scoprendo Lodi è un programma realizzato da Vaghi per il mondo ( scritto e diretto da Fabrizio Vaghi, condotto con Laura D'Angiolella, prodotto da Domenico Bardelli (
Canale ufficiale: Sono disponibili i sottotitoli in lingua straniera; la versione del video doppiata in inglese è disponibile a questo indirizzo:
Tutti i diritti riservati.
San Pier Maggiore a Firenze
Riscopri San Pier Maggiore, la chiesa abbattuta torna a nuova vita.
Alla mensa dei poveri - Convento di San Bernardino a Verona
Ha fatto scalpore quanto accaduto giorni fa alla mensa dei frati del Convento di San Bernardino a Verona, dove due ladruncoli due minorenni si sono introdotti all'interno del patronato e hanno rubato cibo di vario genere. I due sono stati identificati dalla Polizia di Stato ma il fatto ha riportato in primo piano la situazione di povertà e bisogno che cresce nella nostra città e il ruolo fondamentale di una delle storiche mense di Verona dove piu' di 100 persone, tutti i giorni, ricevono un pasto caldo. Tra loro anche italiani di mezza età che hanno perso il lavoro.
Intervista a:
Fra STEFANO DE CAO
Responsabile mensa San Bernardino
Servizio di Marina Zerman
Dario Fo in Lu santo jullàre Françesco
Dario Fo in Lu santo jullàre Françesco estratto video di una serata del Maestro Fo nel Marzo 2011
Verona - Chiesa di San Giovanni in Foro, risalente al XII secolo
La chiesa di San Giovanni in Foro è una chiesa di Verona, situata lungo il Corso Porta Borsari, risalente all'incirca al XII secolo. La chiesa confinava direttamente con il Foro romano, oggi piazza Erbe, come fa intuire anche il nome dell'edificio religioso, che, sempre per la sua vicinanza al Foro, ebbe anche il titolo di basilica.
Come ricorda l'iscrizione incisia in un trittico marmoreo sulla parete esterna, conbusta est civitas Verone, la chiesa venne gravemente danneggiata dall'incendio che distrusse parte di Verona nel 1172.
In viaggio con 600 turisti ungheresi attraverso l'Italia.
Giornale Luce B0870 del 22/04/1936
Descrizione sequenze:veduta di Assisi ; la Basilica di San Francesco tra gli altri monumenti ; arrivo di un treno alla stazione di Assisi ; il gruppo di turisti ungheresi scende dal treno ; cartello appeso al finestrino del treno con la scritta:'Treno turistico ungherese- Agenzia Chiari Sommariva' ; il gruppo di turisti esce dalla stazione e si avvia ai pulmini ; veduta della Basilica di San Francesco ; immagini del portico e della chiesa Superiore ; arrivo dei pulmini di turisti davanti alla chiesa ; i turisti scendono dai pulmini ; veduta dell'ingresso della Basilica ; i turisti si avviano verso l'ingresso ; immagine dei campanili della chiesa e della facciata ; ingresso dei turisti nella chiesa ; rosone romanico ; bifora ; portico ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Festa di don Bosco
Oggi ricorre la Festa liturgica di San Giovanni Bosco, padre e maestro dei giovani. Fondatore della Società di S. Francesco di Sales, i Salesiani. Noi vi raccontiamo le celebrazioni che si sono svolte questa mattina all’Istituto Scolastico Salesiano di Verona
Don MATTEO CHIARANI – salesiano- resp. Elementari e Medie Ist. Salesiano Verona
MICHELE LAURIOLA – Preside Ist. Don Bosco – Verona
TAMARA MORSUCCI – insegnate Ist. Salesiani Verona
Fano, Tombe Malatestiane, Portico ed ex Chiesa di san Francesco (manortiz)
Le Tombe Malatestiane
Occupano il sottoportico da cui si accede all'interno della ex Chiesa di S. Francesco, ora ridotta alle condizioni di rudere monumentale, privo di copertura e corroso dalle intemperie.
Le tombe furono qui trasferite e ricomposte nel 1659, spostandole dall'interno della chiesa che era stata prescelta dai Malatesti per ospitare le proprie sepolture. Così come appare oggi, il portico è però il risultato di una ricostruzione neogotica, portata a termine nel 1850 dall'ingegner Filippo Bandini. Delle strutture originarie restano infatti solo le paraste in pietra addossate al muro di fondo e lo splendido portale trecentesco dalla caratteristica strombatura decorata a tortiglioni. Sulla sinistra dell'osservatore è la grandiosa Tomba di Paola Bianca Malatesti (la 'Gran Signora' che fu la prima moglie di Pandolfo III, morta nel 1398). Originariamente posta nel coro della chiesa, fu qui trasferita nel sec. XVII con l'intero apparato scultoreo (statuette, mensole, archetti pensili e colonnette tortili) che ne costituiva la parte ornamentale a coronamento della bellissima immagine della defunta, giacente sul coperchio dell'elaboratissimo sarcofago.
Si tratta di un autentico capolavoro della scultura tardogotica d'importazione veneziana: i documenti dicono infatti che la realizzazione dell'opera fu affidata a Maestro Filippo di Domenico veneziano, noto allievo e collaboratore dei fratelli Pier Paolo e Jacobello dalle Masegne.
Gotiche sono anche, sulla parete laterale che delimita ad oriente il portico, la più modesta Tomba di Bonetto da Castelfranco, voluta da Sigismondo Malatesti per ospitare le spoglie del suo fedelissimo medico, morto nel 1434, e la soprastante pietra tombale in marmo rosso veronese, autentico capolavoro di scultura araldica per lo stupendo liocorno crestato che sormonta il cimiero e lo stemma malatestiano.
Sul lato opposto del portale domina la rinascimentale Tomba di Pandolfo III Malatesti - foto a pag. 30 -(già a lato dell'altare maggiore), voluta dal figlio Sigismondo che nel 1460 (a ben trentatrè anni dalla scomparsa del padre) ne affidò con ogni probabilità il disegno a Leon Battista Alberti, allora impegnato nella realizzazione del Tempio Malatestiano di Rimini.
Fatta eccezione per l'arca superiore in granito che si sa essere un sarcofago medievale sopralavorato, l'alto basamento in pietra con il motivo dei pilastri scanalati e rudentati è infatti composto secondo la tipologia più tipica del repertorio classico caro all'Alberti. Un prodotto, quindi, del ricordato cantiere albertiano riminese, ma per il quale i documenti d'archivio fanno solo il nome di Matteo de' Pasti in relazione al trasporto e alla messa in opera dei singoli pezzi.
Va aggiunto che nel corso dei recenti restauri a cui è stato sottoposto l'intero complesso monumentale non è mancata la sorpresa dell'inaspettato ritrovamento del corpo mummificato di Pandolfo III.
La chiesa, iniziata sotto gli auspici di S. Bonaventura a metà circa del secolo XIII e consacrata nel 1336, fu tra le maggiori e più belle della città. Era una tipica Chiesa ad aula, con copertura a capriate e profondo presbiterio affiancato da due cappelle minori. Perdette però il suo aspetto originario nel secolo scorso in seguito ad una radicale trasformazione in maestose linee neoclassiche su disegno dell'architetto senigalliese Giuseppe Ferroni.
Le vecchie murature, sopralzate e appesantite, finirono purtroppo per minacciare rovina dopo il terremo del 1930 e sono state in buona parte abbattute.
Pizzo - Italy walking tour in 4K | Calabria
Pizzo walking tour in the morning! Pizzo is a seaport and comune in the province of Vibo Valentia (Calabria, southern Italy), situated on a steep cliff overlooking the Gulf of Saint Euphemia.
Fishing is one of the main activities, including that of tuna and coral.
You will see the attractions of the Pizzo - Piazza della Repubblica and . You admire beautiful views of the Pizzo Coast on the way. Enjoy a hiking trip in the Pizzo Italy.
Shortcuts:
► 0:18 - View of the city of Pizzo and the sea
► 1:29 - Via M. Salomone.
► 5:42 - Piazza della Repubblica, City Center.
► 7:22 - Monumento ai Caduti, War Memorial.
► 8:29 - A Umberto I.
► 10:24 - View of the lower town of Pizzo and the sea.
► 10:47 - Castello Murat.
► 12:12 - Next view of the lower town of Pizzo and the sea.
► 16:19 - Corso Giuseppe Garibaldi.
► 18:35 - Fontana Garibaldi.
► 21:38 - Via S. Francesco.
► 23:40 - Church of Saint Francis of Paola.
► 31:38 - We are going towards the fishing port.
► 37:31 - A small fishing harbor.
► 44:01 - Beach.
► 45:24 - Promenade.
► 48:27- Via Vittorio Emanuele.
► 49:44 - Hello guys! Time to relax :)
My name is Kamil Kondel and I am a traveler and blogger. Subscribe to my channel and you will not miss new movies.
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I sapori della fede
Sono tante a partire dai prossimi giorni le proposte per vivere in pienezza la Quaresima. A Verona, anche quest'anno, tornano, a partire dal 12 marzo prossimo, i mercoledì di Quaresima, ovvero gli incontri promossi dal Convento di S. Bernardino. Tema conduttore di quest'anno I sapori della Fede.
A parlarcene il servizio di: Francesca Martini
Intervista a: Padre GIAMPAOLO CAVALLI (Guardiano Convento San Bernardino -- Verona)
COLORI - Ortodossi Russi
In questo terzo appuntamento del ciclo dedicato alle chiese che appartengono al consiglio delle Chiese Cristiane di Verona, andiamo a conoscere la Comunità Ortodossa Russa “San Nicola taumaturgo” di Verona. Scopriremo com’è nata e come oggi accompagna spiritualmente e umanamente i suoi fedeli. Andremo a visitare la chiesa di S. Salvatore Vecchio dove si svolge la preghiera comunitaria e dove si tiene la scuola parrocchiale per bambini
Interviste:
Tatiana Samodurova
Yeromonaco Afanasiy (Potapov), responsabile Comunità “San Nicola taumaturgo”
Alexandru Daniliuc
Jessica Simanel
Elena Savka, insegnante di musica
Olga Rylova, responsabile scuola parrocchiale
Tatiana Kalenkova, insegnante di lingua e cultura russa
The Francesco Bianchini's Meridian line in Santa Maria degli Angeli (manortiz)
La Merdidiana di Bianchini, lo strumento scientifico della misurazione del tempo più prezioso del mondo
Dettero luogo all'esecuzione della Meridiana gli studi che Papa Albani, cioè Clemente XI, fece compiere verso il 1700 da una Commissione presieduta dal Cardinale Norris e della quale era segretario il Canonico Francesco Bianchini, matematico, astronomo, archeologo e storico, allo scopo di verificare ulteriormente la validità della Riforma Gregoriana del Calendario, anche ai fini della determinazione della data della Pasqua
I At the beginning of the eighteenth century, Pope Clement XI commissioned the astronomer, mathematician, archaeologist, historian and philosopher Francesco Bianchini to build a meridian line, a sort of sundial, within the basilica. Completed in 1702, the object had a threefold purpose: the pope wanted to check the accuracy of the Gregorian reformation of the calendar, to produce a tool to predict Easter exactly, and, not least, to give Rome a meridian line as important as the one Giovanni Domenico Cassini had recently built in Bologna's cathedral, San Petronio. This church was chosen for several reasons: (1) Like other baths in Rome, the building was already naturally southerly oriented, so as to receive unobstructed exposure to the sun; (2) the height of the walls allowed for a long line to measure the sun's progress through the year more precisely; (3) the ancient walls had long since stopped settling into the ground, ensuring that carefully calibrated observational instruments set in them would not move out of place; and (4) because it was set in the former baths of Diocletian, it would symbolically represent a victory of the Christian calendar over the earlier pagan calendar.
Diagram of Bianchini's meridian in Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, from his De Calendario... (1703). The ray on the right comes from the sun, and hits the line at solar noon through the year. The ray on the left is from Polaris.
Bianchini's gnomon projects the sun's image onto his line just before solar noon, around 11:54 in late October
Bianchini's sundial was built along the meridian that crosses Rome, at longitude 12° 30' E. At solar noon, which varies according to the equation of time from around 10:54 a.m. UTC in late October to 11.24 a.m. UTC in February (11:54 to 12:24 CET), the sun shines through a small hole in the wall to cast its light on this line each day. At the summer solstice, the sun appears highest, and its ray hits the meridian line at the point closest to the wall. At the winter solstice, the ray crosses the line at the point furthest from the wall. At either equinox, the sun touches the line between the these two extremes. The longer the meridian line, the more accurately the observer can calculate the length of the year. The meridian line built here is 45 meters long and is composed of bronze, enclosed in yellow-white marble.
from Wiki
La Meridiana fu costruita con esattezza scientifica e inaugurata dallo stesso Clemente XI il 6 ottobre del 1702; è una grande linea di bronzo inserita in una fascia di marmo imezio, a sua volta contornata da una cornice di giallo di Verona, distesa quasi diagonalmente per circa 45 metri se si considera come punto virtuale di partenza quello su cui cade la perpendicolare proveniente dal centro del foro gnomonico. A destra della linea sono rappresentate, con intarsi di antichi marmi policromi, i segni zodiacali delle costellazioni estive e autunnali; a sinistra quelli delle costellazioni primaverili e invernali. Alle due estremità figurano i segni delle costellazioni del Cancro e del Capricorno. I segni zodiacali furono realizzati su cartoni di Maratta, tratti da immagini di Uranometria Nova di Mayer.
L'immagine del Sole, penetrando per il centro dello stemma araldico di Clemente XI, percorre durante l'anno, a mezzogiorno solare vero, tutta la Linea, partendo dal Cancro al Solstizio d'Estate, raggiungendo il Capricorno al Solstizio d'Inverno e compiendo successivamente il percorso inverso.
L'immagine del Sole, in forma di ellisse, si allunga, nel suo asse maggiore, da circa 21 centimetri al solstizio estivo a circa 111 centimetri al solstizio invernale, compiendo il percorso tra i due tropici, i limiti entro i quali il ministro maggior della natura, come dice Dante, allunga o restringe il suo apparente corso perenne.
from
Brescia città. italy. / 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Brescia. Italy.
Luoghi Visitati.
Via Lattanzio Gambara. Viale Stazione. Piazzale Stazione. Stazione Ferroviaria. Stazione dei Pulman. Piazza della Repubblica. Chiesa Santi Nazario e Celso. Chiesa di Santa Maria dei Miracoli. Chiesa di San Francesco. via San Francesco. via della Pace. Monumento a Giuseppe Garibaldi. Santuario di Santa Maria delle Grazie. Corso Garibaldi. Torre della Pallata. Largo Tommaso Formentone. Orologio in via Cesare Beccaria. Piazza della Loggia. Torre dell'Orologio. Porticato Municipio di Brescia. Chiesa di Sant'Agata. Piazza della Vittoria. Chiesa della Madonna del Lino. Piazza del Mercato. Corso Palestro. Corso Giuseppe Zanardelli. Teatro Grande con Museo. Porticato Corso Giuseppe Zanardelli. Porticato di via X Giornate. Duomo Vecchio. Piazza Paolo VI. Cattedrale Santa Maria Assunta. Palazzo Broletto. Provincia di Brescia. Piazza Broletto. Via dei Musei. Parco Archeologico. Teatro Romano. Basilica Romana. Castello di Brescia. Belvedere della città Sud/Ovest.
Ringrazio della Visualizzazione.
EMILIA-ROMAGNA: Siti Unesco, Ravenna al primo posto in Regione
Salgono a 53 i siti italiani iscritti nella prestigiosa lista dell'Unesco, un primato che porta la nostra nazione ad essere la prima della lista per siti da tutelare con l'aggiunta delle antiche faggete e delle Opere di difesa veneziane».Nella regione Emilia-Romagna Ravenna è al primo posto con i suoi otto monumenti Unesco, la motivazione è «L'insieme dei monumenti religiosi paleocristiani e bizantini di Ravenna è di importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell'arte del mosaico. Essi sono inoltre la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea». Il mausoleo di Galla Placidia, la chiesa di San Vitale, il Battistero Neoniano, la Cappella Arcivescovile, la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani, il Mausoleo di Teodorico e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe rappresentano un vero e proprio unicum al mondo con i loro incredibili mosaici.Gli altri siti Unesco in regione sono Ferrara città del Rinascimento e il suo delta del Po, Modena con cattedrale, torre Civica e piazza Grande. Infine le Foreste primordiali dei faggi di Sasso Fratino nel parco del Casentino.