FIESOLE Teatro Romano + Area Archeologica + Museo Civico Archeologico
Il Museo Civico Archeologico nasce nel 1878 come struttura necessaria a raccogliere l’enorme mole di preziosi reperti che, in quegli anni, emergevano dagli scavi effettuati nella vasta area dell’antico Foro Romano: testimonianze del passato etrusco, romano e longobardo della cittadina di Fiesole, che, grazie all’istituzione del Museo Civico Archeologico sono ancora oggi conservate direttamente in loco. All’inaugurazione del 1878, il Museo risiedeva in due stanze dell’attuale sede municipale di Palazzo Pretorio; venne trasferito nella attuale sede, appositamente progettata all’architetto Cerpi, nel 1914.
Il percorso di visita del Museo Civico Archeologico si articola su due itinerari:
il primo prevede otto sale in cui sono conservati i reperti emersi dagli scavi nell’area dell’adiacente Foro romano e nei dintorni di Fiesole;
il secondo si compone invece di cinque sale che raccolgono le collezioni antiquarie ed archeologiche di opere d’arte e reperti provenienti da altre parti del mondo
Il percorso dei reperti “fiesolani”, quelli scavati nelle aree archeologiche di questo comprensorio, raccoglie suppellettili, decorazioni, oggetti di uso quotidiano, corredi funerari e votivi che raccontano le varie epoche che si sono stratificate nella medesima area dell’antico Foro romano oppure negli immediati dintorni. Eco quindi reperti che testimoniano la presenza della città e della necropoli etrusca, della colonia romana e infine della presenza longobarda, che si riflette nella grande quantità di preziosi reperti funerari emersi dall’area archeologica che, nel VI secolo d.C. fu appunto adibita a vasta area di inumazione dei defunti.
Il Museo Civico Archeologico nasce nel 1878 come struttura necessaria a raccogliere l’enorme mole di preziosi reperti che, in quegli anni, emergevano dagli scavi effettuati nella vasta area dell’antico Foro Romano: testimonianze del passato etrusco, romano e longobardo della cittadina di Fiesole, che, grazie all’istituzione del Museo Civico Archeologico sono ancora oggi conservate direttamente in loco. All’inaugurazione del 1878, il Museo risiedeva in due stanze dell’attuale sede municipale di Palazzo Pretorio; venne trasferito nella attuale sede, appositamente progettata all’architetto Cerpi, nel 1914.
Il percorso di visita del Museo Civico Archeologico si articola su due itinerari:
il primo prevede otto sale in cui sono conservati i reperti emersi dagli scavi nell’area dell’adiacente Foro romano e nei dintorni di Fiesole;
il secondo si compone invece di cinque sale che raccolgono le collezioni antiquarie ed archeologiche di opere d’arte e reperti provenienti da altre parti del mondo
Il percorso dei reperti “fiesolani”, quelli scavati nelle aree archeologiche di questo comprensorio, raccoglie suppellettili, decorazioni, oggetti di uso quotidiano, corredi funerari e votivi che raccontano le varie epoche che si sono stratificate nella medesima area dell’antico Foro romano oppure negli immediati dintorni. Eco quindi reperti che testimoniano la presenza della città e della necropoli etrusca, della colonia romana e infine della presenza longobarda, che si riflette nella grande quantità di preziosi reperti funerari emersi dall’area archeologica che, nel VI secolo d.C. fu appunto adibita a vasta area di inumazione dei defunti.
Fra i principali reperti emersi dagli scavi fiesolani, vanno segnalati al visitatore:
il torso di leonessa in bronzo, di età etrusca ellenistica (IV secolo a.C.)
i reperti emersi dallo scavo dell’area del Tempio, cioè le antefisse in terracotta dipinta, la stipe votiva contenente statuette di bronzo raffiguranti parti anatomiche (probabilmente si tratta di ex-voto)
la statua di Ercole fanciullo emersa dal frigidarium delle Terme
le decorazioni del frons scenae del Teatro romano
la tomba longobarda scavata in Piazza Garibaldi nel 1998. La tomba, che è stata trasportata e perfettamente ricostruita nei locali del Museo Civo Archeologico, ha restituito non solo lo scheletro ma anche una quantità di oggetti appartenenti al corredo funebre.
Al percorso antiquario dei reperti non fiesolani appartengono da un lato le collezioni di ceramiche attiche, etrusche e della Magna Grecia donate dal professor Costantini, che occupano due sale del Museo, e quelle di statue, buccheri etruschi e reperti archeologici provenienti da tutta Italia che occupano altre tre sale.
Il Museo Civico Archeologico si trova in via Portigiani 1: l’ingresso è collocato subito alle spalle della Cattedrale di San Romolo, proprio di fronte al portone del Museo Bandini. Si tratta di un edificio in stile neo-classico, che funge da porta di ingresso alla vasta area archeologica che occupa gran parte del centro storico di Fiesole.
Il Museo Civico Archeologico e l’area degli scavi dell’antico Foro romano sono dunque raggiungibili a piedi da qualsiasi posizione nel centro di Fiesole, visto che si trovano a pochi passi da Piazza Mino.
Da Winckelmann a Michelucci. Etruschi a Fiesole
Da un'idea di Marco Dezzi Bardeschi
L’iniziativa dal titolo “Da Winckelmann a Michelucci. ETRUSCHI A FIESOLE” intende restituire e valorizzare la complessiva vicenda fondativa della componente etrusca del patrimonio culturale fiesolano grazie a un percorso di visita in più tappe accompagnato dalle note di osservatori di eccellenza di diverse epoche.
L’architetto Marco Dezzi Bardeschi, il curatore del Museo Archeologico di Fiesole, Marco De Marco, e la responsabile degli Archivi della Fondazione Michelucci, Nadia Musumeci, saranno i ciceroni di una narrazione alla ricerca dell’identità etrusca di Fiesole in compagnia di alcuni ‘testimonial’ di eccezione: dallo studio e gli insegnamenti settecenteschi di Anton Francesco Gori e Johann Joachim Winckelmann, passeranno alle lettere di Angiolo Maria Bandini e la cura progettuale e documentaria di Giuseppe del Rosso, per arrivare infine alle lezioni universitarie dell’architetto Giovanni Michelucci.
Curatori scientifici:
Marco Dezzi Bardeschi - architetto e direttore della rivista 'ANANKE
Marco De Marco - Comune di Fiesole/Museo Archeologico
Nadia Musumeci - Fondazione Giovanni Michelucci
Coordinamento:
Andrea Aleardi - Fondazione Giovanni Michelucci
con gentile partecipazione di:
Pierluigi Panza - giornalista e scrittore
Giovanni Uterberger - musicista e fondatore di Lizard accademie
con la collaborazione di
Wanda Butera, Duccio Dezzi Bardeschi
Alessandro Masetti, Loretta Baldi
Marta Castellini, Giulia Farncini, Sara Priolo, Manuel Salvietti