Cimitero Monumentale Austro-Ungarico di Bondo
Il cimitero, fatto costruire a partire dal 1916 per iniziativa del comandante austriaco Theodor Spiegel, ospita 697 salme di soldati (5 ignoti) e presenta una struttura architettonica di grande interesse. Il progetto e la direzione dei lavori si devono a Frate Fabiano Barcatta.
I Caduti sono raggruppati in riquadri irregolari, con cippi di calcestruzzo contrassegnati da numerazione progressiva; i nomi corrispondenti sono riportati su vicine croci dipinte di nero. Realizzato utilizzando blocchi di marmo e granito estratti dalle vicine cave di Breguzzo è anticipato da una grandiosa scalinata d'ingresso che invita alla riflessione.
Ogni anno vi si svolge una cerimonia commemorativa quale monito perenne alla pace. Il progetto di restauro e la valorizzazione del Cimitero monumentale austro-ungarico di Bondo è tra gli interventi più significativi del Progetto Grande Guerra promosso dalla Provincia Autonoma di Trento. I lavori di restauro sono stati condotti dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e si accompagnano alla valorizzazione, ad opera del Comune di Bondo, dell'intera area.
BARCATTA Martino (padre Fabiano), * Valfloriana (Trento) [29.3].1868, U Schwaz 1954, scultore. - Entra nell'ordine dei Frati minori di san Francesco assumendo il nome di Fabiano. Esegue nel 1907 un Busto dell'arciduca Enrico d'Asburgo. Successivamente realizza il Monumento funebre a p. Gredler (U 1912) nel cimitero del convento di Hall: la scultura rappresenta San Francesco che accompagna il vecchio p. Gredler verso la porta del Paradiso. Nel 1916 diventa cappellano militare e viene incaricato di organizzare i lavori di ristrutturazione del cimitero austriaco di Bondo (Trento) dove progetta la monumentale scalinata ed esegue personalmente parte delle opere scultoree.
Bibliografia: SCHEMATISMUS 1903, p. 581; TB 1908, p. 481; NOTHEGGER 1953, p. 311; GRIESSMAIR 1979, p. 443 (illustrazioni); MOGNASCHI 1984; [AKL 1993, p. 15].
Cimitero di guerra austroungarico di Follina
Cimitero di guerra austroungarico di Follina Treviso
Trieste Carso - Cimitero Austro Ungarico
A Visit at the Austro-Ungarian Cemetery near Prosecco in the Carso Area of Trieste in June 2013 Music by Coil Ravenous
697 MADRI: 2 Luglio TGR RAI Trentino Alto Adige
#697madri - 697 uomini sono caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale
sulle cime del gruppo dell’Adamello e sono sepolti nel Cimitero
militare monumentale austroungarico a Bondo in Trentino, ai
piedi delle cime teatro del conflitto al fronte. Stefano Cagol
chiama qui altrettante donne evocando le “697 madri” e i loro figli
e creando simbolicamente un monumento alla vita, al futuro.
Le donne, giunte nel piccolo paese di Bondo presso questo imponente ricordo della Guerra, poseranno lungo l’iconica scalinata in granito che porta al cimitero prendendo parte alla performance partecipativa che verrà immortalata dall’artista e verrà presentata in mostra all’interno dell’Antica Chiesa di San Barnaba a Bondo.
Cagol presenta per la prima volta in Trentino un’opera partecipativa,
dopo aver consolidato in più occasioni questa pratica artistica, e “697 madri” rappresenta anche la più ambiziosa in termini di
coinvolgimento esteso di pubblico. Prosegue così la sua ricerca su temi come le appartenenze e i confini.
Soldati musulmani bosniaci sepolti nel cimitero militare austro-ungarico di Aurisina - Italia
Lettura versetti del Corano di Surah Yaseen per i soldati musulmani bosniaci sepolti nel cimitero militare austro-ungarico di Aurisina - Italia caduti nella Prima Guerra Mondiale.
Costermano, lago di Garda, cimitero militare tedesco
Costermano, Italia, lago di Garda, cimitero militare tedesco.
Questo filmato è apolitico e apartitico.
E' stato interamente realizzato da me, con foto e parole mie.
Non so se sia venuto bene, sicuramente è stato realizzato con amore e rispetto.
Non ho voluto accennare al ruolo che questi ragazzi hanno avuto nella Storia e alle motivazioni proprie o altrui che li hanno spinti, volontariamente o meno, a morire in Italia.
Per questo ci sono gli storici.
Dopo 70 anni, due soli sentimenti devono pervadere gli animi dei visitatori di questo luogo: la pietà e il desiderio di riconciliazione tra i popoli.
Che possiate riposare in pace per l'eternità, ragazzi...
Il cimitero di Rovereto - provincia di Trento - Italia
Cimitero di Rovereto - Provincia di Trento - Italia
Grande Guerra: Cimiteri austroungarici del carso Sloveno cento anni dopo
Viaggio nella storia della Prima Guerra Mondiale, dopo cent'anni dalla fine del tremendo conflitto, attraversiamo i cimiteri Austro Ungarici del Carso Sloveno.
697 MADRI: 15 Luglio TG RTTR
697 MADRI. Stefano Cagol
Dal 16 luglio sarà finalmente possibile vedere i risultati di questo intenso progetto in una mostra nell’Antica Chiesa di San Barnaba di Bondo. Protagonista è proprio l’affollata performance che l’artista ha immortalato in opere video e fotografiche ora presentate al pubblico. Nuovo altare ideale diviene una gigantografia con le donne raccolte sulla scalinata in granito del monumento, mentre una proiezione evoca questo eccezionale raduno.
Negl spazi delal chiesa è posizionata anche una grande installazione in alluminio con un intervento sonoro ispirati ai luoghi aspri e letali della guerra bianca: e in particolare la simbolica caverna del Corno di Cavento, scavata dalle truppe austro-ungariche e solo recentemente liberata dai ghiacci.
“697 madri” è il titolo del progetto personale che Stefano Cagol ha pensato coinvolgendo un imponente e significativo monumento storico nel paese alpino di Bondo in Trentino, dove si trova il Cimitero militare monumentale risalente al 1916 e dedicato a 697 caduti.
L’artista ha deciso di evocare la loro perdita e il vuoto lasciato nelle loro famiglie invitando le donne a trovarsi (il 2 luglio scorso) sulla scalinata in granito per un raduno simbolico capace di ricordare la sofferenza e di celebrare la vita.
All’invito hanno risposto in alcune centinaia che hanno preso parte all’opera partecipativa. Questo successo ha decretato “697 madri” con la prima opera partecipativa massiva di Stefano Cagol e la prima opera partecipativa realizzata da Stefano Cagol in Trentino.
697 MADRI. Stefano Cagol
697 uomini sono caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale sulle cime del gruppo dell’Adamello e sono sepolti nel Cimitero militare monumentale austroungarico a Bondo in Trentino, ai piedi delle cime teatro del conflitto al fronte. Stefano Cagol ha chiamato qui tutte le donne evocando le “697 madri” e i loro figli e creando simbolicamente un monumento alla vita, al futuro.
Le donne, giunte a Bondo presso questo imponente ricordo della Guerra, hanno posato lungo l’iconica scalinata in granito che porta al cimitero, divenendo così parte della performance partecipativa immortalata dall’artista.
La mostra “697 madri” nasce dal territorio, si sviluppa attraverso un contatto con il territorio e si porge a esso. La performance partecipativa ha infatti dato vita a un’opera video e una gigantografia fotografica.
All’interno della chiesa è esposta anche un’installazione sonora e scultorea (in alluminio plasmato a mano) che evoca i luoghi dove i 697 ragazzi persero la vita, quindi le montagne dell’Adamello e in particolare la simbolica caverna del Corno di Cavento, scavata dalle truppe e solo recentemente liberata dai ghiacci.
L’artista Stefano Cagol appena celebrato da una mostra personale dal Mart nella sede della Galleria Civica di Trento sulla sua ventennale carriera, quest’estate parteciperà a Manifesta 11 a Zurigo, oltre che in mostre e progetti a Shanghai, a Milano presso Mars, e a Cambridge in occasione del Cambridge sustainability residency.
Stefano Cagol, (Trento, 1969) Si forma all’Accademia di Brera e alla Ryerson University di Toronto. Ha esposto alla 55. Biennale di Venezia nel 2013 invitato dal Padiglione Maldive, alla 54. Biennale di Venezia con un evento collaterale personale, a Manifesta7 nel 2008 e alla 1° Biennale di Singapore. Nel 2015 il progetto “The Body of Energy (of the mind)” è stato presentato al Maxxi di Roma, al Madre di Napoli, al Maga di Gallarate, a Museion di Bolzano, alla Kunsthalle di San Gallo, allo ZKM di Karlsruhe e al Museum Folkwang di Essen. Nel 2014 ha vinto il premio Visit della fondazione tedesca RWE e nel 2009 il Premio Terna per l’Arte contemporanea. Tra il 1995 e il 2015 ha partecipato a numerose residenze d’artista e ricevuto borse di studio fra le quali: International Center of Photography a New York; International Studio and Curatorial Program ISCP a New York; BAR International a Kirkenes, nell’Artico.
SCHEDA DELLA MOSTRA
Titolo:
697 madri
Cimitero militare monumentale austroungarico
Artista: Stefano Cagol
Dove: Bondo – Trentino
Performance partecipativa:
sabato 3 luglio h 14 c/o Cimitero militare monumentale austroungarico
Mostra:
Antica Chiesa di San Barnaba
17 luglio – 17 settembre 2016
Inaugurazione: sabato 16 luglio h 18.00
Orari: 10.30-12, 16-19, 20.30-22, lunedì chiuso
Un progetto di: Stefano Cagol
Ricerca materiale storico iconografico a cura di: Giulia Robol
Ente promotore: Scuola Musicale Giudicarie
Con il supporto di: Comune di Sella Giudicarie, Consorzio BIM del Chiese, BIM Sarca - Mincio - Garda
Con la partecipazione di: Associazione nazionale alpini, Croce nera austriaca
Bondo: è situato a 823 metri s.l.m. nelle Valli delle Giudicarie ed è raggiungibile da Madonna di Campiglio (35 km), Riva del Garda (40 km), Trento (45 km), Brescia (80 km)
Info:
Info:
348.7081417 - info@697madri.eu
#697madri
Cimitero austro ungarico Fogliano Redipuglia
Son passati cinquant'anni dall'ultima visita a questo cimitero dove la nonna mi portava spesso da bambino. Sulla lapide di Fernando Edlingler mi fermavo spesso e c'era sempre qualche fiore fresco, ma nessuno mai è riuscito araccontarmi perchè quell'angioletto si trovava fuori dal coro. Durante le riprese fotografiche due distinte delegazioni ungherese e slovena hanno reso omaggio ai caduti, accompagnate da autorità italiane.
697 MADRI: 18 Luglio TGR RAI Trentino Alto Adige
697 MADRI. Stefano Cagol
Dal 16 luglio sarà finalmente possibile vedere i risultati di questo intenso progetto in una mostra nell’Antica Chiesa di San Barnaba di Bondo. Protagonista è proprio l’affollata performance che l’artista ha immortalato in opere video e fotografiche ora presentate al pubblico. Nuovo altare ideale diviene una gigantografia con le donne raccolte sulla scalinata in granito del monumento, mentre una proiezione evoca questo eccezionale raduno.
Negl spazi delal chiesa è posizionata anche una grande installazione in alluminio con un intervento sonoro ispirati ai luoghi aspri e letali della guerra bianca: e in particolare la simbolica caverna del Corno di Cavento, scavata dalle truppe austro-ungariche e solo recentemente liberata dai ghiacci.
“697 madri” è il titolo del progetto personale che Stefano Cagol ha pensato coinvolgendo un imponente e significativo monumento storico nel paese alpino di Bondo in Trentino, dove si trova il Cimitero militare monumentale risalente al 1916 e dedicato a 697 caduti.
L’artista ha deciso di evocare la loro perdita e il vuoto lasciato nelle loro famiglie invitando le donne a trovarsi (il 2 luglio scorso) sulla scalinata in granito per un raduno simbolico capace di ricordare la sofferenza e di celebrare la vita.
All’invito hanno risposto in alcune centinaia che hanno preso parte all’opera partecipativa. Questo successo ha decretato “697 madri” con la prima opera partecipativa massiva di Stefano Cagol e la prima opera partecipativa realizzata da Stefano Cagol in Trentino.
697 MADRI. Stefano Cagol
697 uomini sono caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale sulle cime del gruppo dell’Adamello e sono sepolti nel Cimitero militare monumentale austroungarico a Bondo in Trentino, ai piedi delle cime teatro del conflitto al fronte. Stefano Cagol ha chiamato qui tutte le donne evocando le “697 madri” e i loro figli e creando simbolicamente un monumento alla vita, al futuro.
Le donne, giunte a Bondo presso questo imponente ricordo della Guerra, hanno posato lungo l’iconica scalinata in granito che porta al cimitero, divenendo così parte della performance partecipativa immortalata dall’artista.
La mostra “697 madri” nasce dal territorio, si sviluppa attraverso un contatto con il territorio e si porge a esso. La performance partecipativa ha infatti dato vita a un’opera video e una gigantografia fotografica.
All’interno della chiesa è esposta anche un’installazione sonora e scultorea (in alluminio plasmato a mano) che evoca i luoghi dove i 697 ragazzi persero la vita, quindi le montagne dell’Adamello e in particolare la simbolica caverna del Corno di Cavento, scavata dalle truppe e solo recentemente liberata dai ghiacci.
L’artista Stefano Cagol appena celebrato da una mostra personale dal Mart nella sede della Galleria Civica di Trento sulla sua ventennale carriera, quest’estate parteciperà a Manifesta 11 a Zurigo, oltre che in mostre e progetti a Shanghai, a Milano presso Mars, e a Cambridge in occasione del Cambridge sustainability residency.
Stefano Cagol, (Trento, 1969) Si forma all’Accademia di Brera e alla Ryerson University di Toronto. Ha esposto alla 55. Biennale di Venezia nel 2013 invitato dal Padiglione Maldive, alla 54. Biennale di Venezia con un evento collaterale personale, a Manifesta7 nel 2008 e alla 1° Biennale di Singapore. Nel 2015 il progetto “The Body of Energy (of the mind)” è stato presentato al Maxxi di Roma, al Madre di Napoli, al Maga di Gallarate, a Museion di Bolzano, alla Kunsthalle di San Gallo, allo ZKM di Karlsruhe e al Museum Folkwang di Essen. Nel 2014 ha vinto il premio Visit della fondazione tedesca RWE e nel 2009 il Premio Terna per l’Arte contemporanea. Tra il 1995 e il 2015 ha partecipato a numerose residenze d’artista e ricevuto borse di studio fra le quali: International Center of Photography a New York; International Studio and Curatorial Program ISCP a New York; BAR International a Kirkenes, nell’Artico.
SCHEDA DELLA MOSTRA
Titolo:
697 madri
Cimitero militare monumentale austroungarico
Artista: Stefano Cagol
Dove: Bondo – Trentino
Performance partecipativa:
sabato 3 luglio h 14 c/o Cimitero militare monumentale austroungarico
Mostra:
Antica Chiesa di San Barnaba
17 luglio – 17 settembre 2016
Inaugurazione: sabato 16 luglio h 18.00
Orari: 10.30-12, 16-19, 20.30-22, lunedì chiuso
Un progetto di: Stefano Cagol
Ricerca materiale storico iconografico a cura di: Giulia Robol
Ente promotore: Scuola Musicale Giudicarie
Con il supporto di: Comune di Sella Giudicarie, Consorzio BIM del Chiese, BIM Sarca - Mincio - Garda
Con la partecipazione di: Associazione nazionale alpini, Croce nera austriaca
Bondo: è situato a 823 metri s.l.m. nelle Valli delle Giudicarie ed è raggiungibile da Madonna di Campiglio (35 km), Riva del Garda (40 km), Trento (45 km), Brescia (80 km)
Info:
Info:
348.7081417 - info@697madri.eu
#697madri
Commemorazione Italiani caduti in divisa austro-ungarica - Medea 2014
Medea e il centenario della Prima Guerra Mondiale, 17 maggio - ARA PACIS MUNDI 1914-1918. In memoriam. Cerimonia di commemorazione degli italiani delle nuove Province caduti e dispersi in divisa austro-ungarica e di testimonianza del valore supremo della pace Deposizione delle Terre raccolte nei cimiteri di guerra italiani dell' Ucraina Occidentale (Gallizia) Consegna onorificenze Österreichisches Schwarzes Kreuz: Paolo Rumiz , giornalista e scrittore italiano, inviato speciale de Il Piccolo di Trieste - editorialista de La Repubblica Alberto Bergamin, Sindaco di Medea
il rapimento dell austroungarico
il rapimento dell austroungarico
ILLACRIMATE SEPOLTURE - Trentino
Illacrimate sepolture
Negli ultimi anni dai cimiteri del Trentino stanno lentamente scomparendo le lapidi scolpite nell'Ottocento e nel Novecento, alcune di esse sono dei piccoli capolavori artistici. Lapidi ottocentesche, lapidi in stile Liberty, lapidi in stile Decò, considerate a torto arte minore, vanno indistintamente a finire nelle discariche. Si tratta di lavori eseguiti da abili scalpellini che oggi nessuno sarebbe più in grado di realizzare. Vi sono esempi di ignoti artigiani che hanno unito materiali che sembrano incompatibili tra loro, come il marmo e il cemento, creando delle tombe di un' eleganza inusitata. Non sono da trascurare le fonti iconografiche che hanno ispirato la realizzazione di questi manufatti, che spesso denotano l'intervento di una colta committenza. Alcuni cimiteri sono stati smantellati indiscriminatamente, come il piccolo cimitero di Nago destinato a diventare uno dei tanti anonimi parcheggi del Trentino. Per fortuna ci sono delle eccezioni: il comune di San Lorenzo in Banale ha lasciato intatto il vecchio cimitero e ne ha costruito uno nuovo dotandolo di un insieme decorativo di tutto rispetto, di cui fa parte il Cristo in bronzo creato dall'artista Don Luciano Carnessali. I regolamenti cimiteriali dei comuni non si curano dell'aspetto artistico delle tombe e la Provincia di Trento da questo punto di vista fa ben poco perché solo una piccola parte di queste lapidi è interessata da un vincolo storico-artistico. La scomparsa di queste lapidi è forse paragonabile alla costruzione del nuovo pavimento nel Duomo di Trento, realizzato nel 1893, che comportò lo smantellamento, la dispersione ed in alcuni casi la distruzione delle lastre tombali che da secoli erano incastonate nella pavimentazione gotica.
Le antiche lapidi dei piccoli cimiteri fanno parte della storia delle nostre comunità, con la loro distruzione in discarica finiranno non solo pezzi di marmo ma anche pezzi del nostro passato.
Cerimonia 2011 - Cimitero Militare Italiano a Varsavia, Bielany
Il 4 novembre in occasione della Festa delle Forze Armate e' stato organizzato dall'Ufficio dell'Addetto per la Difesa dell'Ambasciata d'Italia a Varsavia, Generale di Brigata Claudio Fazari, la cerimonia per i caduti presso il Cimitero Militare Italiano a Varsavia, Bielany.
Presso questo sacrario sono sepolti circa 2.300 caduti italiani della I^ e II^ Guerra Mondiale.
Presenti alla cerimonia S.E. Aldo Mantovani Ambasciatore d'Italia in Polonia, autorità militari ed istituzioni italiane ed straniere.
La festa delle Forze Armate e' in ricordo del 4 novembre 1918 anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale per l'Italia.
Solkan- Cimitero militare della Prima Guerra Mondiale
Magnaboschi - cimiteri della Grande Guerra
I cimiteri della Grande Guerra inglese e italo-austriaco di Magnaboschi sull'Altopiano di Asiago.
Grande Guerra - Cimitero Austroungarico di Prosecco (TS), cerimonia in ricordo dei soldati caduti
Oltre 5.000 di questi Caduti, con la divisa austroungarica, riposano oggi (solo 578 con il loro nome) nel Cimitero di Prosecco, sul Carso Triestino, che oggi, nella ricorrenza del 24 maggio, è stato scenario di uno dei cinque eventi - inquadrati nell'iniziativa nazionale L'Esercito combatte - promossi congiuntamente dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dallo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano e dal Ministero dell'Istruzione.
Ravenna cimiterio monumentale
Il cimitero monumentale di Ravenna e' sempre stato nei cuori della cittadinanza.Datato 1817 pura essenza del Risorgimento ravennate, costruito ad immagine delle Certose dell’epoca, soprattutto lombarde. Posto lungo la via del mare, accanto al canale Candiano, il monumentale accoglie il visitatore con un’ampia vista panoramica della sua sontuosa facciata d’ingresso: mattoncini rossi, doviziosi decori, turchesi ceramiche e una ricca statuaria possono ora essere ammirati in sicurezza dopo i recentissimi restauri. Molti dei Ravennati che hanno fatto la storia della nostra citta' riposano qui.
Video e montaggio di Massimo Fiorentini- colonna sonora: Passing Time by Kevin MacLeod from YouTube Audio Library
Mauthausen Parte 1
Ho inserito questo video girato dal nostro amico e socio Marco G. mustang, durante una sua visita al cimitero militare di Reiferdorf, frazione del Comune di Mauthausen. Questo è il più grande Cimitero Militare della Regione dell'Alta Austria, dove sono sepolti soldati, un tempo prigionieri di guerra, che morirono nei Campi di prigionia durante la Prima o la Seconda Guerra Mondiale. Nel Cimitero Militare risalente alla Grande Guerra, costruito nel 1917,sono sepolti 10.845 soldati di diversa nazionalità e nell'annesso Cimitero Militare della Seconda Guerra Mondiale sono sepolti 5.212 soldati di varia nazionalità, di cui 3.212 Italiani. Vedi anche
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