Ricordi Garibaldini a Mentana
Luoghi da non perdere - Il Museo Nazionale della campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma del 1867 a Mentana
Tg Regionale Campania - Basilica di S Angelo in Formis (Capua)
TGR Campania (edizione 17 gennaio 2015) - Puntata dedicata all'arte della città di Capua e alla Basilica di S. Angelo in Formis
ADDOTTIAMO UN GARIBALDINO 16 dicembre 2011 Sala del Consiglio Comunale di Busalla
In occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia l'Assessore alla Cultura, Antonello Barbieri, ha programmato un intervento commemorativo che avesse carattere tangibile; una iniziativa che andasse oltre l'effimero dell'evento per lasciare un segno leggibile anche per le nuove generazioni d'italiani.
Una iniziativa tanto più importante se letta alla luce della situazione politica attuale che ha proposto riletture e svilimento alla grande azione di Giuseppe Garibaldi e dei suoi Mille.
Il progetto nasce dalla considerazione che mentre ci si accingeva a festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia la condizione delle sepolture presso il Campo dei Mille al Cimitero monumentale di Staglieno, necessitavano di un parziale restauro . Consci come siamo che un campo che raccoglie le spoglie mortali di uomini che fecero grande la nostra patria, uomini che combatterono per la nazione unita, è meritevole della nostra riconoscenza incondizionata.
E questa riconoscenza è un dovere di ogni Istituzione e di ogni cittadino italiano.
Da questa considerazione nasce la proposta di adottare la tomba di un garibaldino, restaurarla, riportarla alla condizione che gli è dovuta ed al contempo invitare altre Amministrazioni a fare un piccolo investimento per la storia futura, ad adottare una delle sepolture e riportarla alla dignità che gli è consona.
Per tale ragione ci si è posti alla ricerca degli eredi di un garibaldino, inumato nel Campo dei Mille, che aderissero al progetto di restauro che fossero disponibili a condividere i propri cimeli, le narrazioni familiari sull'antenato; la scelta è caduta sulla figura di Domenico Toscanini uno dei tanti giovani, infiammati dall'avventura patriottica che stava per compiersi e che decise di lasciare la famiglia all'età di 16 anni e seguire i Mille fino a Capua.
Gli eredi: la bisnipote Alba Toscanini ed il di lei figlio, Fulvio Toso hanno fornito il proprio assenso, hanno già collaborato mostrando i preziosi cimeli di famiglia gli abiti, la famosa camicia rossa, che l'allora ragazzo aveva indossato durante l'impresa.
Del coordinamento del restauro si è occupata l'architetto Silvana Balbi ex architetto della Soprintendenza, si è in seguito provveduto ad ottenere tutte le necessarie autorizzazioni: Soprintendenza ai beni culturali di Genova , Comune di Genova e tra breve si sarà in grado di dare il via ai lavori che saranno eseguiti dalla dottoressa Raffaella Stracca, restauratrice abilitata.
Il 16 dicembre prossimo presso la sala consiliare del Comune di Busalla a partire dalle ore 17,00 si terrà la presentazione del progetto rilevando che l'iniziativa s'intende estendere anche alle amministrazioni locali del territorio. Si tratta di un invito formale a farsi carico di un intervento analogo che ha per gli enti un peso economico abbastanza contenuto ma è invece carico di significato simbolico.
Alla manifestazione parteciperanno il sindaco del Comune di Busalla, dott. Mauro Valerio Pastorino, l'assessore alla Cultura, Antonello Barbieri, l'architetto Silvana Balbi, i pronipoti del garibaldino Domenico Toscanini, la restauratrice dott.sa Raffaela Stracca mentre si è i attesa di conferme da parte del sindaco di Genova e di alcuni assessori dello stesso comune, della Provincia di Genova e della Regione Liguria.
Per concludere la giornata dedicata all'Unità d'Italia si proporrà il nuovo spettacolo di Mauro Pirovano che con i Liguriani ha messo in scena per i 150 anni dell'Unità d'Italia uno spettacolo ad hoc intitolato Mauro, garibaldino per caso.
Lo spettacolo avrà ingresso libero ed è realizzata con la Partecipazione della Provincia di Genova - Progetti Interprovinciali Insieme in Liguria 2011
La Basilica di Sant'Angelo in Formis - The Basilica of Sant 'Angelo in Formis
La Basilica di Sant'Angelo in Formis - The Basilica of Sant 'Angelo in Formis - Die Basilika von Sant 'Angelo in Formis
basilica sant angelo in formis
basilica benedettina in sant'angelo in formis (caserta)con affreschi del XI secolo di scuola cassinese dedicata all'Arcangelo Michele.
Venafro
Venafro è un comune italiano di 11 240 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. È la quarta città della regione per popolazione. Ha origini molto antiche, risalenti al popolo italico dei Sanniti, dove nel III secolo a.C. combatterono aspramente contro Roma durante le guerre sannitiche. Nell'89 a.C. Venafrum fu teatro di uno scontro decisivo contro Roma dove guerreggiò il gruppo dei popoli della Lega italica, nella cosiddetta Guerra sociale. Nel Medioevo, fu invasa dai Longobardi, e divenne dal VI secolo sede di una diocesi, nonché importante centro di passaggio da Molise e Abruzzo per Napoli. Dal XV secolo fu di proprietà della famiglia Pandone, che contribuì alla ripresa economica del centro. Nel 1860 ospitò anche Vittorio Emanuele II in viaggio a Teano per l'incontro con Giuseppe Garibaldi. Il centro storico si presenta sotto aspetto di borgo fortificato lungo la scarpata della montagna, distante dall'antico centro romano, identificato nella zona dell'anfiteatro. Il punto più alto del borgo è il Castello Pandone, mentre la Cattedrale, seguendo lo schema delle antiche città normanno-longobarde, si trova fuori le mura. L'assetto urbanistico è molto preciso, scandito da cardo e decumano, e risente dell'influsso architettonico del barocco napoletano. Presso il centro si trovano altri due monumenti importanti: il cimitero militare francese di guerra, e il convento di San Nicandro, divenuto santuario già ai tempi della visita di Padre Pio nei primi anni del '900, necessitando di cure mediche per le sue malattie Benché la sua fondazione sia attribuita a Diomede, personaggio della mitologia greca figlio di Tideo e di Deipile, ha nell'antico nome di Venafrum origini sannitiche[senza fonte]. Nella piana, in diversi punti sono stati rinvenuti numerosi reperti che fanno pensare all'esistenza di insediamenti umani già in epoca preistorica. Durante la Guerra sociale, il frentano Mario Egnazio la espugnò a tradimento e fece strage di sei coorti romane. Anche Silla la rase al suolo. Nel gennaio del 49 a.C. Pompeo Magno venendo da Teano, vi fece sosta[senza fonte]. Ma le prime notizie certe[non chiaro] dell'esistenza di Venafro risalgono al 300 d.C. quando si trovava sotto la giurisdizione dei romani con Massimiliano, rivestendo subito un ruolo importante e strategico tanto da essere Colonia romana con Augusto (Colonia Augusta Julia Venafrum), e recepì la caratteristica sistemazione urbanistica, parzialmente conservata nell'abitato attuale. In epoca augustea molta attenzione fu data all'acquedotto (Rivus Venafranus) che portava l'acqua del fiume Volturno da Rocchetta a Volturno a Venafro. Rinomata per fertilità e amenità, è ricordata da Orazio come luogo di villeggiatura, e Plinio il Vecchio parla di una sorgente diuretica lì situata. In epoca romana vanta di una sviluppata economia con il rinomato olio che secondo la leggenda fu portato da Licinio il quale ne parla in molte sue opere. Sempre della fecondità del suolo e della fama dell'olio venafrano ci da testimonianza Marziale. Fra il 774 ed il 787 la piana di Venafro fu attraversata dalle truppe di Carlo Magno che si scontrarono con quelle dei Longobardi del Principato di Benevento. Subì gravi danni nel terremoto del 1349 ed in quello del 1456. Nel 1495 dette ospitalità alle truppe di Carlo VIII di Francia di passaggio alla conquista del Regno di Napoli (Ferdinando II di Aragona). Dopo il periodo buio del Medioevo che ha visto Venafro sprofondare in miseria e malattie, nei secoli successivi la città visse un'epoca di espansione e di benessere, basti pensare alle numerose costruzioni risalenti a questa epoca che hanno cambiato il volto della città con monumentali chiese e palazzi. Nel 1811 venne istituito il distretto di Piedimonte d'Alife, nel quale andava a ricadere tutta l'area nord-orientale del distretto di Capua ed i circondari di Venafro e Colli distaccati dal distretto di Sora. Con l'occupazione garibaldina e l'annessione al Regno di Sardegna del 1860 il distretto fu soppresso. Il 24 ed il 25 ottobre 1860 Venafro ospitò il re Vittorio Emanuele II di Savoia in viaggio per recarsi a Teano ad incontrare Giuseppe Garibaldi. Il Sovrano proveniva da Isernia dove era giunto il 23 ottobre ed aveva preso alloggio nel Palazzo Cimorelli di Isernia, sito nella via che poi prese il Suo nome, ospite di Vincenzo Cimorelli (*5.4.1796 †9.8.1889. Fu Sindaco di Isernia) (Raffaele de Cesare: La fine di un regno, Milano 1969, p. 963). Il giorno successivo era ripartito giungendo a Venafro dove prese alloggio nel Palazzo Cimorelli di Venafro.
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Rispetto dei monumenti: siamo degni allievi degli hooligan olandesi
Napoli, 5 marzo 2015 - Lo scorso 19 febbraio, in occasione della partita Roma-Feyenoord, gli hooligan olandesi hanno devastato la Fontana della Barcaccia di piazza di Spagna (alla fine si conteranno ben 110 scalfitture sullo storico monumento), e procurato danni per circa 8,5 milioni di euro, considerando anche la delicatezza del centro storico circostante, le numerose attività commerciali interrotte e l’impiego di numerosissimi agenti.
Ma, a quanto pare, non bisogna attendere il nefasto intervento delle “bestie vichinghe”, anche noi sappiamo già bene come distruggere, imbrattare e deturpare i nostri monumenti e le mura dei nostri edifici più prestigiosi e rappresentativi con parole o frasi che spesso denotano la più totale idiozia.
Video, montaggio e testo di Luigi Ventriglia
(Periodico “Lo Strillo”) lostrillo.it
inaugurazione palazzetto s.angelo in formis.wmv
inaugarazione S.in formis
Tg1 - Antimo Cesaro restauro della Basilica di S.Angelo in Formis
Tg1 - Antimo Cesaro restauro della Basilica di S.Angelo in Formis
SANT'ANGELO IN FORMIS- SCUOLA MEDIA PIER DELLE VIGNE- PEPPINO DI CAPRI
Kartodromo sant'angelo in formis, i ragazzi del parco !!!
I ragazzi del parco san vincenzo si sfidano su kart da 48 cc , la spunta chechecco con una guida.... guardate!!!