Cimitero dei Burci
Chi non conosce il cimitero dei Burci.....chi abita nel territorio veneto la maggior parte lo conoscerà, i Burci erano delle grandi imbarcazioni adibite a trasporto, usate anche come dimora dai barcari e le loro famiglie, l'abbandono è avvenuto in un periodo storico economico segnato dall'evento del moderno trasporto su gomma. Sono ora adagiati nella riva del Sile a Casier di Treviso, per gustare la miglior visione dei Burci la marea deve essere più bassa possibile.
Musica di: Thomas Koner & Jana Winderen
A spasso per... il cimitero dei burci lungo il Sile
Il fiume Sile è stato via di collegamento fluviale tra la Marca e Venezia, dal Medioevo all'epoca contemporanea. Il cimitero dei burci è un sito archeologico nel comune di Casier a breve distanza da Treviso: qui, in un'ansa riparata del Sile si trovano i resti di 13 burci (imbarcazioni tradizionali da trasporto) abbandonati negli anni Settanta. Una serie di passerelle pedonali regalano una splendida passeggiata: eccola qui (video pc)
Il cimitero dei burci del Sile
Parco de fiume Sile Casier Treviso
Lungo il fiume Sile in localita' Casier si trova il cimitero dei Burci, siamo nella provincia di Treviso dove quest'anno 2017 la siccità primaverile a reso visibile quello che rimane di queste antiche barche ormai a fondo, un tempo più recente erano a galla e anche se ridotti malalamente risultavano si potevano ammirare.
Detti Burci, utilizzati nella prima metà del novecento per il trasporto di merci pesanti come la ghiaia lungo il fiume, le foci, la laguna arrivavano a Venezia .
ci troviamo nel Parco del fiume Sile, provincia di Treviso, Veneto, Italia.
Cimitero dei Burci, Restera, Fiume Sile, Treviso
January 30th, 2016 - Cimitero dei Burci, Restera, Fiume Sile, Treviso (#Test #Canon #60D)
Alberto Pezzella | Video Journalist | Telecineoperatore | albertopezzella.it | info@albertopezzella.it | (+39) 393 4268812
Cimitero dei burci- Fiume Sile- Rai1 Linea Verde Orizzonti-12_03_2016
Gli archeologi marittimi Claudio Fadda e Marta Laureanti illustrano il Progetto Burcirealizzato grazie alla collaborazione con l'associazione Open Canoe Open Mind ed il supporto tecnico di Giulio e Paolo Ordigoni (foto e riprese aeree) e di Matteo e Moreno Zanatta (rilievo e georeferenziazione)..
Il sito del Cimitero dei burci è stato studiato in una prima fase preliminare tra 2014-15, portando al censimento di 19 relitti, con diverse tipologie di imbarcazioni tradizionali. Fino al momento presente il più antico relitto del cimitero, datato da documenti reperiti in archivio, è del 1937, ma il fiume potrebbe riservare relitti più antichi. Il Progetto Burci continuerà le indagini sul fiume Sile grazie al supporto dell'Università di Southampton, Dipartimento di Archeologia Marittima sotto la supervisione scientifica dei professori Julian Whitewright e Fraser Sturt. Puntata completa di Linea Verde Orizzonti 12/03/2016 disponibile qui:
Silea - Cimitero dei Burci - Via Alzaia del Sile
cimitero dei burci . treviso sile restera dji 3 4k
Descrizione
Ali su Casale sul Sile & Casier
Le due graziose cittadine Venete sulle sponde del Sile in Flycam
Burci Casier di Tv bassa marea che spettacolo
Burci Casier di Tv bassa marea che spettacolo
Testo Parco Fiume Sile
Burcio
Grossa barca il cui fondo, piatto, arrivava fino all'estremità superiore della prua. Di costruzione molto solida, adibita al trasporto e usata nella bassa valle Padana, principalmente sui canali veneti, sul Po sino a Pavia e sul Po di Volano sino a Ferrara. Veniva costruito a Chioggia, Padova, nel Delta, Adria e le sue dimensioni erano molto diverse, con portata variabile dalle 35 alle 180 tonnellate. Armava due alberi incernierati con vele al terzo, di cui quella di poppa più piccola, e a volte i burchi percorrevano tratti di mare tra un'imboccatura di fiume e l'altra. Date le dimensioni, durante la costruzione il burchio non poteva venire capovolto per rivestire il fondo e veniva perciò sbandato da un lato e poi dall'altro per avere lo spazio di sistemare le tavole del fondo Le sue dimensioni massime erano: lunghezza Mt. 35, larghezza m. 6,50, immersione a pieno carico m 1,70.
Il burcio era un'imbarcazione a fondo piatto, adatto alla navigazione fluviale soprattutto per il trasporto commerciale. Costruito con l'impiego di legno duro che garantiva resistenza all'umidità per le strutture principali, e legno dolce, più elastico, per le parti soggette ad urti, aveva un pescaggio a pieno carico di circa due metri; completavano la costruzione del burcio, gli alloggi, i depositi di poppa e prua, l'allestimento di tutta l'attrezzatura.
La parte esterna dello scafo, immersa nell'acqua, impregnata di pece, era di colore nero e i fianchi, di colori vivaci, a volte venivano decorati. I tre uomini necessari per portare il burcio, erano il paròn, il marinéro e il morè. Il paròn era il capitano, il marinéro (marinaio) eseguiva le manovre e il morè (mozzo) si occupava dei pasti e delle pulizie. Due strette aperture quadrangolari (fondèi) con una porticina in legno sul fasciame di coperta, una davanti e una dietro, permettevano di calarsi sotto prora (sòto pròa) o sotto poppa (sòto pupa), dove c'erano gli alloggi di barcari e capobarca. Il burcio era tutto: era la casa e lo strumento di lavoro. Nonostante gli spazi fossero ristretti, non mancava niente. L'alloggio era ricavato a poppa ed era riservato al paròn capobarca per consuetudine marinara, quale segno di rispettosa distinzione. il marinero e il morè erano sistemati sòto pròa, cioè davanti. Per il riposo vi erano delle cuccette, riparate alla meglio dall'umidità con della tela cerata. Tale accorgimento tuttavia serviva a poco e Tante volte dormiimo bagnai... e dormire con le coperte bagnate, soprattutto d'inverno, magari dopo una pioggia che arrivava a penetrare tra le fessure sul legname, non era una bella esperienza. Per scaldarsi però si faceva presto: la cucina economica in cui ardeva la legna garantiva tepore. Invenzione recente, la cucina economica sostituì una specie di braciere quadrato con base in ferro (a volte anche in legno), nel quale veniva disteso uno strato di ghiaia o sabbia; sopra il fuoco veniva acceso, a fiamma libera: ben presto il fumo che ne scaturiva, si spandeva dentro l'alloggio, sino ad imboccare el fondeéto, un'apertura ricavata sul fasciame di coperta. La materia prima che serviva da combustibile per questo rudimentale braciere (foghèra) si rimediava senza troppi problemi lungo gli argini del Sile
Cimitero dei Burci - Progetto di ricerca
DETTAGLI DEL PROGETTO:
Il burcio era una barca locale da lavoro, in Veneto tra il Medioevo e gli anni '70 del '900. All’occorrenza diventava una dimora per i barcari e la loro famiglia. Ormai estinto , esso non è più in produzione presso i cantieri
(squeri). Il cimitero dei burci nel Parco del Sile, rappresenta dunque il sito archeologico più vasto che ospita questa tipologia di imbarcazioni. Questi relitti, se indagati, sono in
grado dunque di fornire informazioni preziose riguardo la loro struttura e tecnica costruttiva, oltre che sulle reali dimensioni e capacità di carico.
Il sito versa in grave situazione di degrado dovuta all'attività erosiva del fiume Sile, unita
ai processi di decomposizione del legno dei relitti.
I burci sono ben noti negli studi e ricerche etnografiche ed antropologiche1, ma di fatto
queste imbarcazioni non sono state studiate ed indagate su basi tecnico-archeologiche.
Essi sono stati parte della storia socio-economica del Sile e dei territori afferenti.
L'abbandono dei burci è avvenuto in un periodo storico-economico segnato dall'avvento del moderno trasporto su gomma, trasformando completamente il paesaggio fluviale e le attività ad esso legate.
Per questi motivi si ritiene necessaria una documentazione dell'area prima della inevitabile distruzione dei relitti.
Documentare questi relitti è anche e soprattutto un tentativo doveroso di ripercorrere e far rivivere la memoria degli uomini e delle donne del territorio, che per generazioni hanno costruito, armato e navigato su queste imbarcazioni. La presente indagine rappresenta a livello regionale ed extraregionale il primo caso studio in situ sul tema delle imbarcazioni tradizionali fluviali da lavoro.
Obbiettivo principale dell'intervento:
Censimento preliminare dei relitti presenti nell'area del Cimitero dei Burci, all'interno del
Parco del Sile. Le operazioni sono supervisionate e coordinate dagli archeologi marittimi Claudio Fadda e Marta Laureanti.
This page is designed to share and invite people to share memories about the burci's cemetery ( burci , Venetic dialect for a kind of barges), and to inform on the research in progress.
DETAILS OF THE PROJECT:
The burcio was a local working boat used in Veneto (North of Italy) between the Medieval Times to 1970'. They usually were the home of boatmen and their families. Now extinct, they are no longer in production at the shipyard (squeri). The cemetery of the barges in the Natural Park of the Sile River, is therefore the most extensive archaeological site that hosts this type of craft. These wrecks, if investigated, are therefore able to provide valuable information regarding their structure and construction technique, as well as on the actual size and load capacity.
The site is facing serious state of deterioration due to activity in the erosive action of the river Sile, combined to the processes of decomposition of wood from the wreckage.
The barges are well known in the studies and ethnographic and antropologiche1, but in fact
these boats have not been studied and investigated based on technical and archaeological methodologies.
They were part of the socio-economic history of the Sile and territories belonging.
The abandonment of barges took place in a period marked by the advent of modern economic road transport, completely transforming the rcultural iver landscape and activities related to it.
For these reasons it is considered necessary documentation of the area before the inevitable destruction of the wrecks.
Documenting these wrecks is also and above all a duty to attempt to retrace and revive the memory of the men and women of the area, who for generations have built, armed and sailed on these boats. This survey is a regional and extra-regional first case study on the subject of traditional working boats in situ.
The main objective of the intervention:
Preliminary Survey of the wrecks in the area of the Burci's Cemetery, inside the
Sile Park. The research is supervised and coordinated by two maritime archaeologists: Claudio Fadda and Marta Laureanti
Parco naturale fiume Sile - Anima Critica
Treviso, Casier, Casale sul Sile. Il Sile è il più lungo fiume di risorgiva d’Europa: prende vita a quota 23 metri sul livello del mare ed attraversa placido e sinuoso la Marca trevigiana per sfociare nel litorale veneziano. L’anello che collega Treviso a Casale sul Sile segue le sponde del corso d’acqua in uno dei tratti più suggestivi dove il rapporto uomo – fiume si sviluppa tra modernità e tradizione.
Interessante il percorso lungo la passerella dei Burci affondati...una bellezza storica paesaggistica, che racconta le antiche tradizioni commerciali sul fiume Sile.
TG TREVISO (20/08/2016) - SILEA: PASSERELLE DEI BURCI SI’, MA NON PER TUTTI
TG TREVISO (sabato 20 agosto 2016) - Eccoli qui i paletti della discordia. Sono all’inizio della passeggiata dei burci, tanto amata, contestata, ammirata, discussa e chi più ne ha più ne metta. Idea del presidente De Poli e’ diventata istituzione e soprattutto meta di attrazione per trevigiani e non solo, anzi vengono da tutto il mondo per gustarsi il fiume silente nel tratto dove custodisce gli antichi tir acquei. Lasciando perdere per una volta le polemiche sulla ristrutturazione della passerella, sugli sfalci e in genere sul parco Sile, nemmeno il tempo di gustarsi, per il presidente Nicola Torresan, quella che lui stesso ha definito l’impresa epica di recupero del percorso, che salta fuori il guaio. Che poi sono due, ovvero questi ferri. Come si vede sono stati posizionati ai capi del percorso per far smontare i ciclisti che fino a prima sfrecciavano anche sulle traversine. Bella idea indubbiamente, peccato che blocchi anche altra gente.
E se alla fine passa il passeggino, non passa invece il carrozzino, quando si parla di disabilità. A segnalarlo diverse associazioni ma anche tante famiglie che con questi ferri non possono più portare in passeggiata lungo uno dei tratti più belli della marca. Come dire passerelle si, ma non per tutti. (
Parco naturale del Sile
PARCO NATURALE SILE
Il Parco Naturale Regionale del fiume Sile si estende su una superficie di 4.152 ettari, compresa all'interno di 11 territori comunali distribuiti nelle province di Padova, Treviso e Venezia.
Durante il percorso, tra Casale e Casier è possibile vedere i resti dei burci, circondati dalla fauna locale, Tartarughe, cigni, anatre, aironi e tanto altro.
i burci erano imbarcazioni utilizzate prevalentemente per il trasporto commerciale di sementi, ghiaia e merci - affondate negli anni 60 davanti alla Chiari&Forti per protesta contro il trasporto su camion.
L'area delle sorgenti si trova tra Casacorba di Vedelago (Treviso) e Torreselle di Piombino Dese (Padova) originando il più lungo fiume di risorgiva d'Italia: 70 km circa da Casacorba di Vedelago (Treviso) a Portegrandi di Quarto d'Altino (Venezia), la foce naturale nella Laguna di Venezia, prima dello scavo del Taglio del Sile.
Fin dai tempi più remoti il clima mite dell'area, la navigabilità delle acque, la vicinanza con il mare, la copiosità di risorgive e la ricchezza boschiva del territorio circostante (il paesaggio, per quanto simile, non era comunque quello attuale) attraggono al Sile popolazioni che si fermano lungo le sue rive.
Music: Stefano Mocini - leaving you
Video soggetto a Copyright Ⓒ
Mountain bike lungo le alzaie del Sile, da Treviso fino a Casale sul Sile passando per Casier.
Un bel percorso in bici immerso nel verde della provincia di Treviso lungo il fiume Sile è percorrere le alzaie del Sile, raggiungere il paese sull’acqua di Casier, dove è presente anche il famoso cimitero dei Burci, per poi infine arrivare a Casale sul Sile seguendo sempre il fiume di risorgiva.
Per tutti i dettagli dell'itinerario:
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attiraglio del burcio
La Restera
Treviso vanta un percorso ciclopedonale immerso nella nauta dove, con la bella stagione ormai vicina, è possibile percorrere una piacevole passeggiata, lontani dallo smog cittadino e in armonia con la flora e fauna circostante. Il tragitto realizzato sulle alzaie e gli argini del Sile, parte da Treviso ed arriva a Casale sul Sile
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Navigazione Stefanato
Questo filmato racconta come può essere una giornata a bordo delle navi Silis e Altino, che effettuano minicrociere giornaliere sul fiume Sile (antica via d'acqua che collega Treviso a Venezia) e nella laguna Veneta, comprese di pranzo a bordo. Sul Sile sorgono molti porti fluviali, fra cui Portegrandi, Quarto d'Altino, Casale e il più grande Casier. Per informazioni sui giorni di partenza e sulle tariffe: info@navigazionestefanato.it - oppure sul sito: navigazionestefanato.it
INAUGURATA LA GREENWAY DEL SILE DA TREVISO ALLA LAGUNA: «ORA TOCCA AI BURCI»
Inaugurato tratto ciclabile da Treviso alla Laguna a Portegrandi, 16 km ciclabili nella loro totalità.
Servizio Reteveneta con intervista al Governatore Luca ZAIA. la Regione ha finanziato l'opera nella quasi totalità con 3 milioni di euro.
3 ottobre 2015