Bergesio e Gastaldi (Lega) al cinema Monviso di Cuneo
Cuneo, la Lega al cinema Monviso: gli interventi di Borghezio e Molinari
Cuneo: al cinema Monviso il punto della situazione sul programma ALCOTRA
Daniel Lumera - Dialoghi sul Perdono a Cuneo
Dialoghi sul Perdono a Cuneo, 17 Febbraio 2016
c/o il Cinema Monviso.
Incontro con classi di tutti gli Istituti d'Istruzione Superiore della città.
Cinema gremito; nonostante la sua capienza non ha potuto contenere tutte le classi che avrebbero voluto partecipare.
I Dialoghi sul Perdono, per la prima volta, arrivano in una città che, per la sensibilità dell'Assessore Giordano e del Sindaco Borgna, e di altri con loro, sposa e patrocina il progetto.
Non più i singoli dirigenti insieme ai professori ma un intero Comune.
Monviso Parete Est
Cortometraggio di Simone Alesso, vincitore ex aequo della sezione Visioni alla prima edizione di MAC 3 - Movie Alp Contest.
Il concorso era inserito all'interno degli appuntamenti dell'edizione 2016 del Cuneo Montagna Festival.
3. IL MONVISO
LE ALPI DI MESSNER
Promo - il.PUNTO_SALEWA ROCK SHOW 2013
up-punto.com
...il 20 aprile 2013 tappa a il.PUNTO de SALEWA ROCK SHOW 2013!!!
Ecco il PROMO della nostra tappa, video montato per l'apertura e la chiusura delle proiezioni al Cinema Monviso a Cuneo.
POWER!
Gianluca Cinelli Nuto Revelli 1919-2019
Fonte:
Gianluca Cinelli
Nuto Revelli 1919-2019
nutorevelli.org
convegno internazionale
Cuneo, Cinema Monviso, Via XX Settembre 14
sabato 5, domenica 6 ottobre 2019
Gianluca Cinelli
Close Encounters in War Journal
Il mondo dei vinti in televisione
Storia di un dialogo difficile
Domenica 6 ottobre 2019 - Cuneo
Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Nuto Revelli, il Comitato Nazionale istituto dal Mibac e la Fondazione Nuto Revelli organizzano il convegno internazionale di studi Nuto Revelli protagonista e testimone dell'Italia contemporanea che si svolgerà a Cuneo presso il Cinema Monviso (Via XX Settembre, 14)
Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, è stato un testimone importante del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prima come sottotenente degli Alpini in Russia, poi come partigiano nelle fila delle bande di Giustizia e Libertà, Revelli fu difensore della libertà, ricercatore sul campo della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. Amico di Primo Levi e Mario Rigoni Stern, con cui condivideva una narrazione atipica, schietta e non retorica, la sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – una memoria viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di suggerire, in particolar modo alle giovani generazioni, percorsi contemporanei ispirati alle scelte di chi ha attraversato, giovanissimo, l’orrore della guerra e ha affrontato la responsabilità di combattere per la Liberazione. Nuto Revelli, infine, con la sua attiva presenza oltre che con la sua opera, ha contribuito a creare quella consapevolezza dell’identità antropologica, ancor prima che geografica e culturale, del Cuneese e delle Langhe che costituiscono oggi uno dei fondamenti del fiorire di iniziative, non solo culturali, del territorio.
Ai giovani e a un largo pubblico di lettori vuole ora parlare il convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea. Perché la manifestazione, nel rispetto dell’approfondimento storico, sa toccare temi, oggi più che mai, sensibili perché capaci di unire, ma anche di dividere attorno al dibattito delle idee.
Revelli ha sempre avvertito il dovere di scrivere e raccontare: per quelli che non potevano farlo, perché “vinti” dalla storia ed esclusi dalla società, e per quelli che sarebbero venuti dopo di lui. Conoscere la Storia, farla conoscere ai giovani è consapevolezza e urgenza civile, amore per la giustizia e la libertà.
Sabato 5 ottobre, in mattinata, dopo i saluti delle Autorità, Gastone Cottino, professore emerito dell’Accademia delle Scienze e presidente del Comitato Nazionale del Centenario, ex partigiano e amico, apre i lavori ricordando Revelli personaggio poliedrico, combattente, grande comandante partigiano, memorialista, letterato, antropologo, sociologo. “Un uomo che ha avuto il coraggio e la forza etica di fare un esame autocritico della sua generazione, per superare quella rimozione della memoria che aveva caratterizzato l’Italia dopo la Liberazione, avviandone una profonda rilettura”.
Il convegno si apre con uno sguardo d’insieme su Nuto Revelli nel panorama letterario nazionale e internazionale, introdotto da Ezio Mauro, che vede in lui “Lo scrittore dei senza nome”: efficace definizione della scelta di stare, umanamente e politicamente, dalla parte dei perdenti; e Giovanni Tesio, che traccia il profilo di un outsider del panorama letterario italiano, sottolineandone soprattutto la statura morale di scrittore atipico.
La mattinata riprende poi con interventi che vanno dal tema del paesaggio all’impegno letterario, dal “riconoscimento dell’umanità del nemico” alla collaborazione con la casa editrice Einaudi, a cura di: Serenella Iovino, Fiona Stewart, Amedeo Cottino e Alessandro Martini.
Il sabato pomeriggio, moderato da Gianluca Cinelli, è dedicato a uno dei temi centrali del lavoro di Revelli: Raccontare le guerre, con cui si misurano: Luigi Bonanate, Corrado Stajano, Chiara Colombini, la scrittrice Laura Pariani, Cristoph Schminck Gustavus, Carlo Gentile, con in chiusura Giovanni De Luna.
La giornata di domenica 6 ottobre, moderata da Beatrice Verri, si apre su Lo sguardo sulla società e il mondo contadino, con interventi di: Maurice Aymard, Lucia Carle, Alessandro Casellato, Gianluca Cinelli, Ada Cavazzani, Vito Teti, Michele Calandri e Alessandra Demichelis che racconterà l’epistolario, recentemente ritrovato, tra Nuto e la moglie Anna, “anello forte” nella vita dello scrittore.
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’opera di Revelli è la costante capacità di parlare al presente, e il pomeriggio della domenica è infatti dedicato a dare conto di una ricerc
Global Mafia: un documentario sulla 'ndrangheta
Sara Manisera e Dario Parazzoli (redattori del blog Stampo Antimafioso) sono stati ospiti il 29 maggio 2013 al Cinema Monviso di Cuneo per il primo film della rassegna gratuita nell'ambito del progetto Scuola di Legalità. Il loro documentario Global Mafia racconta la 'ndrangheta in Italia e all'estero, dal punto di vista criminale, economico e culturale
MAURO CORONA- Scrittori in città'-Cuneo
Orazione di Mauro Corona a SCRITTORI IN CITTA'.
CUNEO-cinema teatro Monviso- 15 Novembre 2013
PER ALTRI OCCHI - Trailer ufficiale italiano
Per altri occhi il nuovo documentario di Silvio Soldini e Giorgio Garini sui non vedenti.
Lucia Carle Nuto Revelli 1919-2019
Fonte:
Lucia Carle
Nuto Revelli 1919-2019
protagonista e testimone dell’Italia contemporanea
nutorevelli.org
Lucia Carle
Università di Firenze
Le Langhe di Nuto Revelli oggi
Domenica 6 ottobre 2019
convegno internazionale
Cuneo, Cinema Monviso, Via XX Settembre 14
sabato 5, domenica 6 ottobre 2019
Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Nuto Revelli, il Comitato Nazionale istituto dal Mibac e la Fondazione Nuto Revelli organizzano il convegno internazionale di studi Nuto Revelli protagonista e testimone dell'Italia contemporanea che si svolgerà a Cuneo presso il Cinema Monviso (Via XX Settembre, 14)
Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, è stato un testimone importante del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prima come sottotenente degli Alpini in Russia, poi come partigiano nelle fila delle bande di Giustizia e Libertà, Revelli fu difensore della libertà, ricercatore sul campo della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. Amico di Primo Levi e Mario Rigoni Stern, con cui condivideva una narrazione atipica, schietta e non retorica, la sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – una memoria viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di suggerire, in particolar modo alle giovani generazioni, percorsi contemporanei ispirati alle scelte di chi ha attraversato, giovanissimo, l’orrore della guerra e ha affrontato la responsabilità di combattere per la Liberazione. Nuto Revelli, infine, con la sua attiva presenza oltre che con la sua opera, ha contribuito a creare quella consapevolezza dell’identità antropologica, ancor prima che geografica e culturale, del Cuneese e delle Langhe che costituiscono oggi uno dei fondamenti del fiorire di iniziative, non solo culturali, del territorio.
Ai giovani e a un largo pubblico di lettori vuole ora parlare il convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea. Perché la manifestazione, nel rispetto dell’approfondimento storico, sa toccare temi, oggi più che mai, sensibili perché capaci di unire, ma anche di dividere attorno al dibattito delle idee.
Revelli ha sempre avvertito il dovere di scrivere e raccontare: per quelli che non potevano farlo, perché “vinti” dalla storia ed esclusi dalla società, e per quelli che sarebbero venuti dopo di lui. Conoscere la Storia, farla conoscere ai giovani è consapevolezza e urgenza civile, amore per la giustizia e la libertà.
Sabato 5 ottobre, in mattinata, dopo i saluti delle Autorità, Gastone Cottino, professore emerito dell’Accademia delle Scienze e presidente del Comitato Nazionale del Centenario, ex partigiano e amico, apre i lavori ricordando Revelli personaggio poliedrico, combattente, grande comandante partigiano, memorialista, letterato, antropologo, sociologo. “Un uomo che ha avuto il coraggio e la forza etica di fare un esame autocritico della sua generazione, per superare quella rimozione della memoria che aveva caratterizzato l’Italia dopo la Liberazione, avviandone una profonda rilettura”.
Il convegno si apre con uno sguardo d’insieme su Nuto Revelli nel panorama letterario nazionale e internazionale, introdotto da Ezio Mauro, che vede in lui “Lo scrittore dei senza nome”: efficace definizione della scelta di stare, umanamente e politicamente, dalla parte dei perdenti; e Giovanni Tesio, che traccia il profilo di un outsider del panorama letterario italiano, sottolineandone soprattutto la statura morale di scrittore atipico.
La mattinata riprende poi con interventi che vanno dal tema del paesaggio all’impegno letterario, dal “riconoscimento dell’umanità del nemico” alla collaborazione con la casa editrice Einaudi, a cura di: Serenella Iovino, Fiona Stewart, Amedeo Cottino e Alessandro Martini.
Il sabato pomeriggio, moderato da Gianluca Cinelli, è dedicato a uno dei temi centrali del lavoro di Revelli: Raccontare le guerre, con cui si misurano: Luigi Bonanate, Corrado Stajano, Chiara Colombini, la scrittrice Laura Pariani, Cristoph Schminck Gustavus, Carlo Gentile, con in chiusura Giovanni De Luna.
La giornata di domenica 6 ottobre, moderata da Beatrice Verri, si apre su Lo sguardo sulla società e il mondo contadino, con interventi di: Maurice Aymard, Lucia Carle, Alessandro Casellato, Gianluca Cinelli, Ada Cavazzani, Vito Teti, Michele Calandri e Alessandra Demichelis che racconterà l’epistolario, recentemente ritrovato, tra Nuto e la moglie Anna, “anello forte” nella vita dello scrittore.
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’opera di Revelli è la costante capacità di parlare al presente, e il pomeriggio della domenica è infatti dedicato a dare conto di una ricerca che continua
Ada Cavazzani Nuto Revelli 1919-2019
Fonte:
Ada Cavazzani
Nuto Revelli 1919-2019
protagonista e testimone dell’Italia contemporanea
nutorevelli.org
Domenica 6 ottobre 2019
Ada Cavazzani
La grande lezione di Nuto Revelli per comprendere la cultura contadina di ieri e di oggi
convegno internazionale
Cuneo, Cinema Monviso, Via XX Settembre 14
sabato 5, domenica 6 ottobre 2019
Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Nuto Revelli, il Comitato Nazionale istituto dal Mibac e la Fondazione Nuto Revelli organizzano il convegno internazionale di studi Nuto Revelli protagonista e testimone dell'Italia contemporanea che si svolgerà a Cuneo presso il Cinema Monviso (Via XX Settembre, 14)
Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, è stato un testimone importante del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prima come sottotenente degli Alpini in Russia, poi come partigiano nelle fila delle bande di Giustizia e Libertà, Revelli fu difensore della libertà, ricercatore sul campo della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. Amico di Primo Levi e Mario Rigoni Stern, con cui condivideva una narrazione atipica, schietta e non retorica, la sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – una memoria viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di suggerire, in particolar modo alle giovani generazioni, percorsi contemporanei ispirati alle scelte di chi ha attraversato, giovanissimo, l’orrore della guerra e ha affrontato la responsabilità di combattere per la Liberazione. Nuto Revelli, infine, con la sua attiva presenza oltre che con la sua opera, ha contribuito a creare quella consapevolezza dell’identità antropologica, ancor prima che geografica e culturale, del Cuneese e delle Langhe che costituiscono oggi uno dei fondamenti del fiorire di iniziative, non solo culturali, del territorio.
Ai giovani e a un largo pubblico di lettori vuole ora parlare il convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea. Perché la manifestazione, nel rispetto dell’approfondimento storico, sa toccare temi, oggi più che mai, sensibili perché capaci di unire, ma anche di dividere attorno al dibattito delle idee.
Revelli ha sempre avvertito il dovere di scrivere e raccontare: per quelli che non potevano farlo, perché “vinti” dalla storia ed esclusi dalla società, e per quelli che sarebbero venuti dopo di lui. Conoscere la Storia, farla conoscere ai giovani è consapevolezza e urgenza civile, amore per la giustizia e la libertà.
Sabato 5 ottobre, in mattinata, dopo i saluti delle Autorità, Gastone Cottino, professore emerito dell’Accademia delle Scienze e presidente del Comitato Nazionale del Centenario, ex partigiano e amico, apre i lavori ricordando Revelli personaggio poliedrico, combattente, grande comandante partigiano, memorialista, letterato, antropologo, sociologo. “Un uomo che ha avuto il coraggio e la forza etica di fare un esame autocritico della sua generazione, per superare quella rimozione della memoria che aveva caratterizzato l’Italia dopo la Liberazione, avviandone una profonda rilettura”.
Il convegno si apre con uno sguardo d’insieme su Nuto Revelli nel panorama letterario nazionale e internazionale, introdotto da Ezio Mauro, che vede in lui “Lo scrittore dei senza nome”: efficace definizione della scelta di stare, umanamente e politicamente, dalla parte dei perdenti; e Giovanni Tesio, che traccia il profilo di un outsider del panorama letterario italiano, sottolineandone soprattutto la statura morale di scrittore atipico.
La mattinata riprende poi con interventi che vanno dal tema del paesaggio all’impegno letterario, dal “riconoscimento dell’umanità del nemico” alla collaborazione con la casa editrice Einaudi, a cura di: Serenella Iovino, Fiona Stewart, Amedeo Cottino e Alessandro Martini.
Il sabato pomeriggio, moderato da Gianluca Cinelli, è dedicato a uno dei temi centrali del lavoro di Revelli: Raccontare le guerre, con cui si misurano: Luigi Bonanate, Corrado Stajano, Chiara Colombini, la scrittrice Laura Pariani, Cristoph Schminck Gustavus, Carlo Gentile, con in chiusura Giovanni De Luna.
La giornata di domenica 6 ottobre, moderata da Beatrice Verri, si apre su Lo sguardo sulla società e il mondo contadino, con interventi di: Maurice Aymard, Lucia Carle, Alessandro Casellato, Gianluca Cinelli, Ada Cavazzani, Vito Teti, Michele Calandri e Alessandra Demichelis che racconterà l’epistolario, recentemente ritrovato, tra Nuto e la moglie Anna, “anello forte” nella vita dello scrittore.
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’opera di Revelli è la costante capacità di parlare al presente, e il pomeriggio della domenica è infatti dedicato a
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FESTA DEL MONVISO 2010, la Lega Nord a Pian del Re, della Regina, a Paesana e la novità della corsa ciclistica Monviso - Venezia
SICUREZZA STRADALE UNESCO
IL CLUB UNESCO DI CUNEO HA PRESENTATO OGGI I RISULTATI DI UN PROGETTO SULLA SICUREZZA STRADALE NELLE SCUOLE DURATO DUE ANNI. NEL CINEMA MONVISO SONO STATI PREMIATI I PARTECIPANTI, STUDENTI CHE ARRIVANO DA TUTTA LA PROVINCIA DI CUNEO.
Andrea Casellato Nuto Revelli 1919-2019
Fonte:
Alessandro Casellato
Nuto Revelli 1919-2019
nutorevelli.org
Alessandro Casellato
Nuto Revelli, la storia orale e il popolo perduto
Domenica 6 ottobre 2019
convegno internazionale
Cuneo, Cinema Monviso, Via XX Settembre 14
sabato 5, domenica 6 ottobre 2019
Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Nuto Revelli, il Comitato Nazionale istituto dal Mibac e la Fondazione Nuto Revelli organizzano il convegno internazionale di studi Nuto Revelli protagonista e testimone dell'Italia contemporanea che si svolge a Cuneo presso il Cinema Monviso (Via XX Settembre, 14)
Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, è stato un testimone importante del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prima come sottotenente degli Alpini in Russia, poi come partigiano nelle fila delle bande di Giustizia e Libertà, Revelli fu difensore della libertà, ricercatore sul campo della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. Amico di Primo Levi e Mario Rigoni Stern, con cui condivideva una narrazione atipica, schietta e non retorica, la sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – una memoria viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di suggerire, in particolar modo alle giovani generazioni, percorsi contemporanei ispirati alle scelte di chi ha attraversato, giovanissimo, l’orrore della guerra e ha affrontato la responsabilità di combattere per la Liberazione. Nuto Revelli, infine, con la sua attiva presenza oltre che con la sua opera, ha contribuito a creare quella consapevolezza dell’identità antropologica, ancor prima che geografica e culturale, del Cuneese e delle Langhe che costituiscono oggi uno dei fondamenti del fiorire di iniziative, non solo culturali, del territorio.
Ai giovani e a un largo pubblico di lettori vuole ora parlare il convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea. Perché la manifestazione, nel rispetto dell’approfondimento storico, sa toccare temi, oggi più che mai, sensibili perché capaci di unire, ma anche di dividere attorno al dibattito delle idee.
Revelli ha sempre avvertito il dovere di scrivere e raccontare: per quelli che non potevano farlo, perché “vinti” dalla storia ed esclusi dalla società, e per quelli che sarebbero venuti dopo di lui. Conoscere la Storia, farla conoscere ai giovani è consapevolezza e urgenza civile, amore per la giustizia e la libertà.
La giornata di domenica 6 ottobre, moderata da Beatrice Verri, si apre su Lo sguardo sulla società e il mondo contadino, con interventi di: Maurice Aymard, Lucia Carle, Alessandro Casellato, Gianluca Cinelli, Ada Cavazzani, Vito Teti, Michele Calandri e Alessandra Demichelis che racconterà l’epistolario, recentemente ritrovato, tra Nuto e la moglie Anna, “anello forte” nella vita dello scrittore.
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’opera di Revelli è la costante capacità di parlare al presente, e il pomeriggio della domenica è infatti dedicato a dare conto di una ricerca che continua, presentando case studies di giovani ricercatori: Silvia Giordano, Laura Fossati, Andrea Aimar e Andrea Fenoglio, fino a Raphael Botiveau, del MUCEM di Marsiglia.
L’intervento conclusivo del Nuto Revelli, protagonista e testimone dell’Italia contemporanea è affidato a Marco Revelli, il quale afferma: “Sono convinto che i figli siano le persone meno adatte a celebrare i padri, è giusto che li ricordino in privato, che in pubblico il giudizio sia di altri e non di chi è così strettamente implicato”, e interverrà, dunque, per raccogliere le fila delle tematiche emerse nei due giorni di convegno e immaginare prospettive di prosecuzione sul lavoro dell’opera di Nuto.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
ilpostodelleparole.it
Serenella Iovino Nuto Revelli 1919-2019
Fonte:
Serenella Iovino
Nuto Revelli 1919-2019
nutorevelli.org
convegno internazionale
Cuneo, Cinema Monviso, Via XX Settembre 14
sabato 5, domenica 6 ottobre 2019
Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Nuto Revelli, il Comitato Nazionale istituto dal Mibac e la Fondazione Nuto Revelli organizzano il convegno internazionale di studi Nuto Revelli protagonista e testimone dell'Italia contemporanea che si svolge a Cuneo presso il Cinema Monviso (Via XX Settembre, 14)
Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, è stato un testimone importante del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prima come sottotenente degli Alpini in Russia, poi come partigiano nelle fila delle bande di Giustizia e Libertà, Revelli fu difensore della libertà, ricercatore sul campo della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. Amico di Primo Levi e Mario Rigoni Stern, con cui condivideva una narrazione atipica, schietta e non retorica, la sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – una memoria viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di suggerire, in particolar modo alle giovani generazioni, percorsi contemporanei ispirati alle scelte di chi ha attraversato, giovanissimo, l’orrore della guerra e ha affrontato la responsabilità di combattere per la Liberazione. Nuto Revelli, infine, con la sua attiva presenza oltre che con la sua opera, ha contribuito a creare quella consapevolezza dell’identità antropologica, ancor prima che geografica e culturale, del Cuneese e delle Langhe che costituiscono oggi uno dei fondamenti del fiorire di iniziative, non solo culturali, del territorio.
Ai giovani e a un largo pubblico di lettori vuole ora parlare il convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea. Perché la manifestazione, nel rispetto dell’approfondimento storico, sa toccare temi, oggi più che mai, sensibili perché capaci di unire, ma anche di dividere attorno al dibattito delle idee.
Revelli ha sempre avvertito il dovere di scrivere e raccontare: per quelli che non potevano farlo, perché “vinti” dalla storia ed esclusi dalla società, e per quelli che sarebbero venuti dopo di lui. Conoscere la Storia, farla conoscere ai giovani è consapevolezza e urgenza civile, amore per la giustizia e la libertà.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
ilpostodelleparole.it
Marco Revelli Nuto Revelli 1919 - 2019
Fonte:
Marco Revelli
Nuto Revelli 1919 - 2019
protagonista e testimone dell’Italia contemporanea
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convegno internazionale
Cuneo, Cinema Monviso, Via XX Settembre 14
sabato 5, domenica 6 ottobre 2019
Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, è stato un testimone importante del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prima come sottotenente degli Alpini in Russia, poi come partigiano nelle fila delle bande di Giustizia e Libertà, Revelli fu difensore della libertà, ricercatore sul campo della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. Amico di Primo Levi e Mario Rigoni Stern, con cui condivideva una narrazione atipica, schietta e non retorica, la sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – una memoria viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di suggerire, in particolar modo alle giovani generazioni, percorsi contemporanei ispirati alle scelte di chi ha attraversato, giovanissimo, l’orrore della guerra e ha affrontato la responsabilità di combattere per la Liberazione. Nuto Revelli, infine, con la sua attiva presenza oltre che con la sua opera, ha contribuito a creare quella consapevolezza dell’identità antropologica, ancor prima che geografica e culturale, del Cuneese e delle Langhe che costituiscono oggi uno dei fondamenti del fiorire di iniziative, non solo culturali, del territorio.
Ai giovani e a un largo pubblico di lettori vuole ora parlare il convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea. Perché la manifestazione, nel rispetto dell’approfondimento storico, sa toccare temi, oggi più che mai, sensibili perché capaci di unire, ma anche di dividere attorno al dibattito delle idee.
Revelli ha sempre avvertito il dovere di scrivere e raccontare: per quelli che non potevano farlo, perché “vinti” dalla storia ed esclusi dalla società, e per quelli che sarebbero venuti dopo di lui. Conoscere la Storia, farla conoscere ai giovani è consapevolezza e urgenza civile, amore per la giustizia e la libertà.
Sabato 5 ottobre, in mattinata, dopo i saluti delle Autorità, Gastone Cottino, professore emerito dell’Accademia delle Scienze e presidente del Comitato Nazionale del Centenario, ex partigiano e amico, apre i lavori ricordando Revelli personaggio poliedrico, combattente, grande comandante partigiano, memorialista, letterato, antropologo, sociologo. “Un uomo che ha avuto il coraggio e la forza etica di fare un esame autocritico della sua generazione, per superare quella rimozione della memoria che aveva caratterizzato l’Italia dopo la Liberazione, avviandone una profonda rilettura”.
Il convegno si apre con uno sguardo d’insieme su Nuto Revelli nel panorama letterario nazionale e internazionale, introdotto da Ezio Mauro, che vede in lui “Lo scrittore dei senza nome”: efficace definizione della scelta di stare, umanamente e politicamente, dalla parte dei perdenti; e Giovanni Tesio, che traccia il profilo di un outsider del panorama letterario italiano, sottolineandone soprattutto la statura morale di scrittore atipico.
La mattinata riprende poi con interventi che vanno dal tema del paesaggio all’impegno letterario, dal “riconoscimento dell’umanità del nemico” alla collaborazione con la casa editrice Einaudi, a cura di: Serenella Iovino, Fiona Stewart, Amedeo Cottino e Alessandro Martini.
Il sabato pomeriggio, moderato da Gianluca Cinelli, è dedicato a uno dei temi centrali del lavoro di Revelli: Raccontare le guerre, con cui si misurano: Luigi Bonanate, Corrado Stajano, Chiara Colombini, la scrittrice Laura Pariani, Cristoph Schminck Gustavus, Carlo Gentile, con in chiusura Giovanni De Luna.
La giornata di domenica 6 ottobre, moderata da Beatrice Verri, si apre su Lo sguardo sulla società e il mondo contadino, con interventi di: Maurice Aymard, Lucia Carle, Alessandro Casellato, Gianluca Cinelli, Ada Cavazzani, Vito Teti, Michele Calandri e Alessandra Demichelis che racconterà l’epistolario, recentemente ritrovato, tra Nuto e la moglie Anna, “anello forte” nella vita dello scrittore.
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’opera di Revelli è la costante capacità di parlare al presente, e il pomeriggio della domenica è infatti dedicato a dare conto di una ricerca che continua, presentando case studies di giovani ricercatori: Silvia Giordano, Laura Fossati, Andrea Aimar e Andrea Fenoglio, fino a Raphael Botiveau, del MUCEM di Marsiglia.
L’intervento conclusivo del Nuto Revelli, protagonista e testimone dell’Italia contemporanea è affidato a Marco Revelli, il quale afferma: “Sono convinto che i figli siano le persone meno adatte a celebrare i padri, è giusto che li ricordino in privato,
Nuto Revelli 1919 - 2019
Fonte:
Nuto Revelli 1919 -2019
protagonista e testimone dell’Italia contemporanea
convegno internazionale
Cuneo, Cinema Monviso, Via XX Settembre 14
sabato 5, domenica 6 ottobre 2019
Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, è stato un testimone importante del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prima come sottotenente degli Alpini in Russia, poi come partigiano nelle fila delle bande di Giustizia e Libertà, Revelli fu difensore della libertà, ricercatore sul campo della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. Amico di Primo Levi e Mario Rigoni Stern, con cui condivideva una narrazione atipica, schietta e non retorica, la sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – una memoria viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di suggerire, in particolar modo alle giovani generazioni, percorsi contemporanei ispirati alle scelte di chi ha attraversato, giovanissimo, l’orrore della guerra e ha affrontato la responsabilità di combattere per la Liberazione. Nuto Revelli, infine, con la sua attiva presenza oltre che con la sua opera, ha contribuito a creare quella consapevolezza dell’identità antropologica, ancor prima che geografica e culturale, del Cuneese e delle Langhe che costituiscono oggi uno dei fondamenti del fiorire di iniziative, non solo culturali, del territorio.
Ai giovani e a un largo pubblico di lettori vuole ora parlare il convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea. Perché la manifestazione, nel rispetto dell’approfondimento storico, sa toccare temi, oggi più che mai, sensibili perché capaci di unire, ma anche di dividere attorno al dibattito delle idee.
Revelli ha sempre avvertito il dovere di scrivere e raccontare: per quelli che non potevano farlo, perché “vinti” dalla storia ed esclusi dalla società, e per quelli che sarebbero venuti dopo di lui. Conoscere la Storia, farla conoscere ai giovani è consapevolezza e urgenza civile, amore per la giustizia e la libertà.
Sabato 5 ottobre, in mattinata, dopo i saluti delle Autorità, Gastone Cottino, professore emerito dell’Accademia delle Scienze e presidente del Comitato Nazionale del Centenario, ex partigiano e amico, apre i lavori ricordando Revelli personaggio poliedrico, combattente, grande comandante partigiano, memorialista, letterato, antropologo, sociologo. “Un uomo che ha avuto il coraggio e la forza etica di fare un esame autocritico della sua generazione, per superare quella rimozione della memoria che aveva caratterizzato l’Italia dopo la Liberazione, avviandone una profonda rilettura”.
Il convegno si apre con uno sguardo d’insieme su Nuto Revelli nel panorama letterario nazionale e internazionale, introdotto da Ezio Mauro, che vede in lui “Lo scrittore dei senza nome”: efficace definizione della scelta di stare, umanamente e politicamente, dalla parte dei perdenti; e Giovanni Tesio, che traccia il profilo di un outsider del panorama letterario italiano, sottolineandone soprattutto la statura morale di scrittore atipico.
La mattinata riprende poi con interventi che vanno dal tema del paesaggio all’impegno letterario, dal “riconoscimento dell’umanità del nemico” alla collaborazione con la casa editrice Einaudi, a cura di: Serenella Iovino, Fiona Stewart, Amedeo Cottino e Alessandro Martini.
Il sabato pomeriggio, moderato da Gianluca Cinelli, è dedicato a uno dei temi centrali del lavoro di Revelli: Raccontare le guerre, con cui si misurano: Luigi Bonanate, Corrado Stajano, Chiara Colombini, la scrittrice Laura Pariani, Cristoph Schminck Gustavus, Carlo Gentile, con in chiusura Giovanni De Luna.
La giornata di domenica 6 ottobre, moderata da Beatrice Verri, si apre su Lo sguardo sulla società e il mondo contadino, con interventi di: Maurice Aymard, Lucia Carle, Alessandro Casellato, Gianluca Cinelli, Ada Cavazzani, Vito Teti, Michele Calandri e Alessandra Demichelis che racconterà l’epistolario, recentemente ritrovato, tra Nuto e la moglie Anna, “anello forte” nella vita dello scrittore.
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’opera di Revelli è la costante capacità di parlare al presente, e il pomeriggio della domenica è infatti dedicato a dare conto di una ricerca che continua, presentando case studies di giovani ricercatori: Silvia Giordano, Laura Fossati, Andrea Aimar e Andrea Fenoglio, fino a Raphael Botiveau, del MUCEM di Marsiglia.
L’intervento conclusivo del Nuto Revelli, protagonista e testimone dell’Italia contemporanea è affidato a Marco Revelli, il quale afferma: “Sono convinto che i figli siano le persone meno adatte a celebrare i padri, è giusto che li ricordino in privato, che in pubblico il
Amedeo Cottino Nuto Revelli 1919-2019
Fonte:
Amedeo Cottino
Nuto Revelli 1919 -2019
protagonista e testimone dell’Italia contemporanea
nutorevelli.org
Amedeo Cottino
Università di Torino
Buttare via il falso
Nuto Revelli alla ricerca della verità
Sabato 5 ottobre 2019
convegno internazionale
Cuneo, Cinema Monviso, Via XX Settembre 14
sabato 5, domenica 6 ottobre 2019
Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Nuto Revelli, il Comitato Nazionale istituto dal Mibac e la Fondazione Nuto Revelli organizzano il convegno internazionale di studi Nuto Revelli protagonista e testimone dell'Italia contemporanea che si svolgerà a Cuneo presso il Cinema Monviso (Via XX Settembre, 14)
Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, è stato un testimone importante del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prima come sottotenente degli Alpini in Russia, poi come partigiano nelle fila delle bande di Giustizia e Libertà, Revelli fu difensore della libertà, ricercatore sul campo della civiltà contadina, osservatore attento e sensibile degli sviluppi di una società in trasformazione. Amico di Primo Levi e Mario Rigoni Stern, con cui condivideva una narrazione atipica, schietta e non retorica, la sua voce risuona forte oggi più che mai, rilanciando parole che non soltanto conservano la carica della memoria – una memoria viva e attiva, indispensabile nutrimento per la cultura e la consapevolezza – ma hanno anche la capacità di suggerire, in particolar modo alle giovani generazioni, percorsi contemporanei ispirati alle scelte di chi ha attraversato, giovanissimo, l’orrore della guerra e ha affrontato la responsabilità di combattere per la Liberazione. Nuto Revelli, infine, con la sua attiva presenza oltre che con la sua opera, ha contribuito a creare quella consapevolezza dell’identità antropologica, ancor prima che geografica e culturale, del Cuneese e delle Langhe che costituiscono oggi uno dei fondamenti del fiorire di iniziative, non solo culturali, del territorio.
Ai giovani e a un largo pubblico di lettori vuole ora parlare il convegno internazionale Nuto Revelli protagonista e testimone dell’Italia contemporanea. Perché la manifestazione, nel rispetto dell’approfondimento storico, sa toccare temi, oggi più che mai, sensibili perché capaci di unire, ma anche di dividere attorno al dibattito delle idee.
Revelli ha sempre avvertito il dovere di scrivere e raccontare: per quelli che non potevano farlo, perché “vinti” dalla storia ed esclusi dalla società, e per quelli che sarebbero venuti dopo di lui. Conoscere la Storia, farla conoscere ai giovani è consapevolezza e urgenza civile, amore per la giustizia e la libertà.
Sabato 5 ottobre, in mattinata, dopo i saluti delle Autorità, Gastone Cottino, professore emerito dell’Accademia delle Scienze e presidente del Comitato Nazionale del Centenario, ex partigiano e amico, apre i lavori ricordando Revelli personaggio poliedrico, combattente, grande comandante partigiano, memorialista, letterato, antropologo, sociologo. “Un uomo che ha avuto il coraggio e la forza etica di fare un esame autocritico della sua generazione, per superare quella rimozione della memoria che aveva caratterizzato l’Italia dopo la Liberazione, avviandone una profonda rilettura”.
Il convegno si apre con uno sguardo d’insieme su Nuto Revelli nel panorama letterario nazionale e internazionale, introdotto da Ezio Mauro, che vede in lui “Lo scrittore dei senza nome”: efficace definizione della scelta di stare, umanamente e politicamente, dalla parte dei perdenti; e Giovanni Tesio, che traccia il profilo di un outsider del panorama letterario italiano, sottolineandone soprattutto la statura morale di scrittore atipico.
La mattinata riprende poi con interventi che vanno dal tema del paesaggio all’impegno letterario, dal “riconoscimento dell’umanità del nemico” alla collaborazione con la casa editrice Einaudi, a cura di: Serenella Iovino, Fiona Stewart, Amedeo Cottino e Alessandro Martini.
Il sabato pomeriggio, moderato da Gianluca Cinelli, è dedicato a uno dei temi centrali del lavoro di Revelli: Raccontare le guerre, con cui si misurano: Luigi Bonanate, Corrado Stajano, Chiara Colombini, la scrittrice Laura Pariani, Cristoph Schminck Gustavus, Carlo Gentile, con in chiusura Giovanni De Luna.
La giornata di domenica 6 ottobre, moderata da Beatrice Verri, si apre su Lo sguardo sulla società e il mondo contadino, con interventi di: Maurice Aymard, Lucia Carle, Alessandro Casellato, Gianluca Cinelli, Ada Cavazzani, Vito Teti, Michele Calandri e Alessandra Demichelis che racconterà l’epistolario, recentemente ritrovato, tra Nuto e la moglie Anna, “anello forte” nella vita dello scrittore.
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’opera di Revelli è la costante capacità di parlare al presente, e il pomeriggio della domenica è infatti dedicato a