2018-08-31 FIRENZE - UFFIZI, LA MADONNA DELL'UMILTÀ DI MASOLINO
2018-08-31 FIRENZE - UFFIZI, LA MADONNA DELL'UMILTÀ DI MASOLINO
ASSISI - IL BOSCO DI SAN FRANCESCO IN PRIMAVERA - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Non una semplice passeggiata fra i boschi o un'escursione naturalistica. La visita al Bosco di San Francesco di Assisi, splendido esempio di paesaggio rurale italiano di 64 ettari e oltre 800 anni di storia, è molto di più. Si tratta di un vero e proprio cammino interiore alla scoperta di quel messaggio di perfetta armonia tra Uomo e Creato che San Francesco insegnò al mondo proprio a partire da questi luoghi.
Per diventare protagonisti di questa nuova forma di pellegrinaggio del Terzo Millennio nella natura, nella storia e nel sacro, siete invitati a percorrere lo stretto sentiero che, partendo dalla Basilica di San Francesco e passando per la Selva di San Francesco, di proprietà della Basilica Papale - Sacro Convento di San Francesco d'Assisi, attraversa terreni boschivi e campi coltivati, radure e oliveti. Giunti a fondovalle, potrete scoprire le testimonianze di un microcosmo abitato, a cavallo tra il XIII e XIV secolo, da monache benedettine che comprende una chiesa, un mulino, i resti di un ospedale e di un monastero e, più avanti, un'antica torre-opificio dalla quale è possibile ammirare e vivere il Terzo Paradiso, la straordinaria opera di Land Art del Maestro Michelangelo Pistoletto realizzata appositamente per il Bosco di San Francesco.
Benché la natura e il paesaggio siano l'anima di questo angolo di Umbria, per comprendere in tutte le varie sfaccettature il messaggio che dal Bosco ha origine è necessario che essi siano letti e compresi confrontandoli con la storia, l'opera dell'uomo e l'attività degli ordini religiosi che qui hanno vissuto e operato.
Tre chiavi di lettura di questo sistema storico - paesaggistico, tre percorsi indipendenti ma fra loro sovrapponibili: il percorso paesaggistico che mette in evidenza il ruolo storico del paesaggio rurale italiano; il percorso storico che racconta la storia del luogo attraverso i suoi edifici originari; il percorso spirituale che favorisce una profonda riflessione sul rapporto storico, attuale e futuro tra Uomo e Natura.
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Not a simple walk in the woods or a nature hike. The visit to the Forest of Saint Francis of Assisi, a splendid example of Italian rural landscape of 64 acres and over 800 years of history, it is much more. It is a real inner journey to discover the message of harmony between Man and Creation that St. Francis taught the world just from these places.
To become the protagonists of this new form of pilgrimage in the Third Millennium in nature, in history and in the sacred, you are invited to walk the narrow path, starting from the Basilica of San Francesco and passing through the Selva di San Francesco, owned by the Papal Basilica - Sacred Convent of St. Francis of Assisi, through woodland and cultivated fields, olive groves and glades. Once in the valley, you will discover evidence of a microcosm inhabited at the turn of the thirteenth and fourteenth centuries, by Benedictine nuns which includes a church, a mill, the remains of a hospital and a monastery, and later, an old tower-mill from which you can admire and enjoy the Third Heaven, the extraordinary work of Land Art of the Master Michelangelo Pistoletto created specifically for the Bosco di San Francesco.
Three tracks, one message
Although the nature and the landscape are the soul of this corner of Umbria, to understand all the various facets of the message that originates from Bosco is necessary that they be read and understood by comparing them with the history, the work of man and the activities of religious orders who have lived and worked here.
Three interpretations of this historical system - landscaping, three paths are independent but mutually superimposed: the scenic route that highlights the historical role of the Italian countryside, the historic route which tells the story of the place through its original buildings, the spiritual journey that encourages deep reflection on the relationship historic, current and future between Man and Nature.
Ceramiche Torretti - Ceramica Made in Umbria
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Ceramiche Torretti è stata coinvolta nell'entusiasmante progetto Ceramica Made in Umbria, patrocinato dalla Regione Umbria Servizio per il credito e Internazionalizzazione delle Imprese e frutto della mente creativa della Designer Elisabetta Furin.
Insieme ad altre aziende del territorio, accuratamente selezionate per la propensione allo sviluppo ed internazionalizzazione del settore ceramico, Ceramiche Torretti ha partecipato alla realizzazione della collezione Il Banchetto Contemporaneo: il simposio è un elemento centrale della cultura classica ed etrusca nel territorio umbro.
Collezione voluta come forte ritorno della maiolica alle sue origini funzionali coinvolgente vari settori merceologici dalla tavola al complemento di arredo, dal gift all'arredamento outdoor, Ceramiche Torretti presenta la sua Giulia Cornice.
Come trovarci: S.S. E45 Km 55,600 Uscita Deruta Sud, Deruta, 06053 Deruta PG
Tel: 075 971 1342
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Lavoratori disperati in lotta per il loro futuro
***** Grado (2/2) GRADO VECCHIA: Basilica di S. Eufemia Battistero, Basilica di S. Maria d. Grazie
La basilica paleocristiana di Sant'Eufemia venne costruita su di una chiesa preesistente, la Basilichetta di Petrus, di cui si possono osservare alcuni resti all'interno dell'edificio. I lavori di costruzione iniziarono all'inizio del V secolo per interessamento del vescovo Niceta e vennero portati a termine nel 579 ad opera del vescovo Elia che dedicò la basilica a Santa Eufemia, martire di Calcedonia. Lo stile semplice, lineare e severo della costruzione viene esaltato dai mattoni chiari a vista che la ricoprono.
L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate da due file di colonne, tutte diverse tra di loro. Notevoli sono i mosaici della pavimentazione, che per il prevalere dei motivi geometrici testimoniano l'influenza bizantina su Grado.
Una volta nella Basilica era conservata una stupenda cattedra vescovile in avorio molto probabilmente donata alla città da Alessandria d'Egitto per ordine di Eraclio II, e le cui tavolette eburnee, note come Avori di Grado, andarono disperse nel XV secolo; le poche rimaste sono oggi divise tra alcuni importanti musei, italiani e non.
Sul lato destro della chiesa si eleva il campanile, visibile a distanza, sormontato dall’anzolo, una statua in rame di San Michele Arcangelo che i veneziani donarono alla città nel 1462.
A sinistra, staccato dal corpo della chiesa, sorge il Battistero (V secolo), a pianta ottagonale, al cui interno è collocata una vasca battesimale esagonale. Davanti al Battistero, in un piccolo giardino, sono conservati alcuni sarcofagi romani risalenti al II e III secolo d.C.
A breve distanza dalla basilica, al limite meridionale del castrum romano, sono visibili tramite un sistema di passarelle i mosaici e i resti di muratura della più antica Basilica della Corte, la cui prima costruzione risale alla metà del IV secolo.
La Basilica paleocristiana di Santa Maria delle Grazie si affaccia sul campo dei Patriarichi, a pochi passi dal Battistero e dalla Basilica di Santa Eufemia. La prima edificazione risale alla metà del V secolo ed è oggi testimoniata dal pavimento musivo della navata destra e dell'abside, decorato con motivi geometrici. La chiesa è stata quindi riedificata, a un livello rialzato di circa un metro, alla fine del VI secolo dal Patriarca Elia.
La facciata in pietra e mattoni è ingentilita da una trifora. L'interno a tre navate ha un forte slancio verticale ed è diviso da due file di cinque colonne marmoree di provenienza diversa. Nella navata sinistra è custodita una statua lignea della Madonna delle Grazie.
Saepinum (Sepino)
Saepinum è un'area archeologica di epoca romana ubicata nella regione Molise, in provincia di Campobasso, e situata nella piana alle falde del Matese aperta sulla valle del fiume Tammaro. Il sito, localizzato lungo l'antichissimo tratturo Pescasseroli-Candela, sorge 3 km a nord dell'attuale borgo di Sepino, cinto da mura medievali e posto a circa 700 m s.l.m.. Una collocazione geografica certamente favorevole e strategica, perché posizionata in un'area di cruciale importanza economica, la piana di Boiano, su un nodo stradale che collegava già tra il IV ed il III sec. a.C. il Sannio Pentro con il territorio dei Peligni a nord e l’Irpinia a sud, con un agevole accesso sia in Campania sia in direzione della costa adriatica della Daunia, secondo importanti direttrici economiche, come risulta documentato dalla presenza consistente non solo di monete campane, ma anche epirote ed illiriche, che testimoniano i contatti tra il Sannio interno e le aree commerciali dell’Egeo. Tale vantaggiosa condizione favorirà un precoce sviluppo economico del centro sannitico, legato strettamente al sistema viario, e ne garantirà il benessere economico per lungo tempo.
Dal 2010 l’area è stata oggetto di una serie di scavi archeologici che hanno riportato alla luce quasi integralmente la cinta muraria: tuttavia è stato possibile concentrare gli interventi esclusivamente sulle aree ormai acquisite al demanio dello Stato. Alcuni di questi interventi sono stati realizzati anche grazie ai finanziamenti provenienti dal gioco del lotto, in base al comma 83 della legge 662/96.
Nel 2017 il sito archeologico ha fatto registrare 20 305 visitatori. L'ingresso è gratuito ad esclusione del museo.
Tg3 Lazio - Mostra Etruschifano
Servizio del TG3 del 7 febbraio 2019 sulla mostra ETRUSchifano - Mario Schifano a Villa Giulia: un ritorno che sarà aperta fino al 10 marzo 2019.
Rai3 TGr Umbria H.14:00 - Intervento Direttore Regionale Tullio Gualtieri - (29-08-2013)
Intervento Direttore Regionale Tullio Gualtieri
Fonte: Rai
Macchie - Italia nei Borghi
Alla scoperta di un piccolo paese del comune di Amelia.
Macchie con la sua genuinità ed il suo calore ti saprà conquistare.
Tuscania cosa vedere e cosa visitare
VISITA IL NOSTRO SITO:
Foto della città di Tuscania, in provincia di Viterbo.
Tuscania è un paese situato lungo la riva destra del fiume Marta, emissario del lago di Bolsena. Fu un importante centro etrusco grazie alla sua ottima collocazione tra dei corsi d’acqua che rendevano il terreno fertile. Il suo centro storico, oggi di aspetto medievale, è ricco di angoli caratteristici, chiese romaniche e non, torri e mura con merlature ghibelline e panorami stupendi.
TUSCANIA COSA VEDERE: I 10 POSTI DA NON PERDERE
1) LA BASILICA DI SAN PIETRO
Sorge sul colle dell’antica acropoli, circondata da due torri medievali e dal palazzo episcopale. Alcuni dei punti principali della Chiesa sono: il rosone, con i simboli dei quattro evangelisti; il portale centrale, che conserva la decorazione a mosaico. All’interno della chiesa , invece, sono di notevole rilievo, tra le altre cose, il pavimentocosmatesco e la cripta formata da 28 colonne.
2) LA CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE
Si trova ai piedi del colle di San Pietro, l’interno è diviso in tre navate e l’abside è affrescata completamente da una scena del giudizio universale. Di notevole interesse sono anche la vasca battesimale, posta su tre gradini, e il pulpito.
3) PARCO TOR DI LAVELLO
Il Parco Tor di Lavello si trova nel centro storico, ai piedi della Torre di Lavello . Qui è possibile passeggiare e rilassarsi stando immersi nel verde e godendo di uno stupendo panorama sulla valle e sul Colle di San Pietro. Al suo interno, inoltre, si trova una meridiana e un piccolo anfiteatro.
4) MUSEO ARCHEOLOGICO
Vi si possono trovare i reperti di tombe etrusche delle varie necropoli tuscanesi (Madonna dell’Olivo e Carcarello, Pian di Mola, Ara del Tufo e Scalette).
5) FONTANA DELLE SETTE CANNELLE
Questa è la fontana più antica della città e si trova in una bellissima piazza in cui è collocato anche un antico lavatoio.
6) LA VIA CLODIA
La via Clodia fu costruita per collegare Roma con l’Etruria nord-occidentale verso la fine del III secolo a.C.. Quello che rimane oggi è un tratto di grosse pietre (basoli) per lo più di basalto.
7) NECROPOLI ETRUSCHE
Tuscania è anche ricca di necropoli etrusche: l’Ara del Tufo, collocata lungo il fiume Marta, Pian di Mola, con tombe rupestri a casa con portico.
8) VIA DEGLI ARCHI E LARGO BELVEDERE
Via degli Archi è una delle vie più caratteristiche di Tuscania grazie ai suoi archi a tutto sesto che collegano gli edifici nonché per il silenzio in cui è immersa grazie all’assenza delle macchine.
9) PIAZZA BASILE
Piazza Basile è un’altra meta da visitare. Ospita il palazzo comunale, la chiesa dei Santi Martiri (patroni di Tuscania), la Biblioteca Comunale ed un balcone da cui è possibile affacciarsi e godere del panorama sul parco.
10) ABBAZIA DI SAN GIUSTO
A circa 4 km dal centro di Tuscania, sorge l’abbazia di San Giusto, di origine benedettina, in cui i monaci abitavano in solitudine coltivando i loro orti. Ma tra il XI e il XII secolo, i monaci abbandonarono questa sede a causa delle lotte tra i sostenitori di papa Gregorio VII e Alessandro III.