nona tappa da Signa alla città etrusca sul Bisenzio di Prato Loc. Gonfienti
Stamani eravamo in 6 persone, 4 a piedi e due in bici. Abbiamo seguito l'argine del Bisenzio fino a Campi e poi a Capalle per poi raggiungere la zona archeologica...chiusa di scavo (fermo da anni) di Gonfienti.
L'argine era a tratti impraticabile per l'erba alta...il sole dardeggiava ma a Gonfienti abbiamo avuto una bella ccoglienza dagli amici del Comitato per la città etrusca...domani giorno di riposo
2016-03-17 - DA FIESOLE A GONFIENTI, LA STORIA ETRUSCA IN MOSTRA A PALAZZO PRETORIO
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La via etrusca del ferro
Una due mari dell'antichità che dall'isola d'Elba portava fino a Spina, sull'Adriatico, attraversando tutta la Toscana: è la via Etrusca del ferro, i cui resti sono stati scoperti a Capannori, in Lucchesia, a Gonfienti, vicino a Prato, e presso l'ospedale di Bologna. Nella sede del Consiglio regionale, la presentazione della nuova associazione nata per tutelare e valorizzare l'antico tracciato.
Prato: archeologia in città - Le indagini di Piazza delle Carceri
La Cattedra di Archeologia Medievale dell'Università di Firenze, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Prato e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, è stata incaricata dal Comune di Prato di svolgere un programma di Archeologia Preventiva in occasione dei lavori per la riqualificazione di piazza delle Carceri.
Le indagini, affidate allo spin-off accademico dell'Università di Firenze Laboratori Archeologici San Gallo, hanno interessato (da settembre 2012 a luglio 2013) uno dei principali nuclei storici di Prato, al crocevia fra due dei tre insediamenti altomedievali dalla cui fusione ebbe origine la città: la curtis ed il palatium dei conti Alberti, il castellum dell'Imperatore e la seconda cinta muraria.
Sono state portate alla luce tre aree di particolare interesse archeologico che si confermano di grande rilevanza per la storia medievale della città, con due lastricati e resti di edifici medievali abbandonati probabilmente a partire dalla metà del XIV secolo
Autore: Chiara Marcotulli
Consulenza scientifica: Guido Vannini
Riprese: Fabio Roberto Bassanese, Paolo Boanini, Alessandro Cerbai, Gianluca Savi
Montaggio: Guido Melis
Musica: Dexter Britain Nights Tale; Marcel Pequel Two, Four, August, October
Copyright 2014 Università degli Studi di Firenze - Programma 497/A
L' OMBRA DEGLI ETRUSCHI - Mostra Museo Prato
Servizio di Claudia Guasti
PARCO FLUVIALE - IL FIUME NAVIGABILE - BISENZIO A PRATO in canoa canadese
il bisenzio nel tratto cittadino di Gonfienti presenta un buon percorso di circa un chilometro particolarmente adatto alla canoa canadese dove a secondo della stagione è possibile anche affrontare alcuni tratti di brevi e facili rapide, una buona palestra per iniziare ad utilizzare la canoa canadese su fiume
SPORT IN CITTA' PRATO -SUP E CANOA CANADESE LAGO ETRUSCO
A DUE PASSI DAL CENTRO DI PRATO NEL LAGO ETRUSCO DI GONFIENTI PER PRATICARE TUTTO L'ANNO ATTIVITA' NAUTICA COME VELA, CANOA, KAYAK, SUP E TANTO ALTRO SOLI O IN COMPAGNIA DELLA FAMIGLIA
Archeologia Prato Trovate fornaci di epoca romana
PARCO FLUVIALE - IL FIUME RITROVATO - Il Bisenzio il fiume di Prato
IL BISENZIO, IL FIUME DI PRATO, UN CORSO D'ACQUA DA RISCOPRIRE E DA VIVERE PER TUTTA LA CITTADINANZA ANCHE IN PREVISIONE DELLA CREAZIONE DI UN PARCO FLUVIALE DA SANTA LUCIA FINO A GONFIENTI
Scavi archeologici a Prato della Valle
A Prato della Valle riemergono le tracce dell'antico teatro romano; Federica Stella Mosimann, specializzanda in beni culturali dell'Università degli Studi di Padova, spiega gli obiettivi degli scavi e le opportunità di visitare il cantiere.
Riprese di Daniele Mont D'Arpizio per IL Bo Magazine, il giornale on line dell'Università di Padova
3 giorni sulla Via degli Etruschi: da Artimino a Marzabotto
3 giorni sulla Via degli Etruschi: da Artimino (Prato) a Marzabotto (Bologna) su quasi 100 km di sentieri!
Un ringraziamento particolare al Prof. Enzo Giannecchini che ha ideato e realizzato in questi anni l'intero splendido percorso!
Il percorso ufficialmente inizia dal museo etrusco di Artimino (PO) per terminare al nuovo museo etrusco di Marzabotto (BO). Tutte le info le potete trovare sul sito ufficiale del percorso:
laviadeglietruschi.it
Prato Città dei Parchi
Filmato curato dallo studio dell'Architetto Giuseppe Centauro, sul Sistema dei parchi del territorio pratese (che comprende le aree protette di Monteferrato, Gonfienti -- Alcali, Centro Storico, Cascine di Tavola, Calvana, più parco fluviale del Bisenzio e area umida de Le Pantanelle) e i progetti per il suo sviluppo, in attesa di finanziamenti europei attraverso il bando Life+ (Life Plus). E' prossima l'erogazione di 1 milione di euro spalmato in 3 anni come contributo alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico. Tra i progetti previsti o in corso d'opera vi sono: la sistemazione e la nuova sede del Centro di Scienze Naturali di Galceti, il restauro della rimessa delle barche e dei manufatti delle Cascine di Tavola, il parco archeologico di Gonfienti, il parco velico agli Alcali, il parco minerario a Figline, le connessioni alla rete ciclabile, il recupero del Bastione delle Forche e la risistemazione delle Piazze del centro.
Corso di canoa canadese itinerante
Rimane sempre un corso d’introduzione alla conduzione in piena sicurezza della #canoa canadese su fiumi di classe I. Il corso è adatto a chi si avvicina per la prima volta a questo sport.
Il corso itinerante raggruppa il corso base con l’aggiunta della discesa guidata sul fiume Ticino all’interno del suo parco.
Cavalciotto Prato WALKERA AIBAO DRONE FIUME BISENZIO
francktera
Memoria, oblio e riti del cordoglio.Parte 1
Riprese del 11/11/2005. Seminario di studi sull'attualità in Toscana delle stragi nazifasciste presso il Museo della Deportazione di Prato. Storici, antropologi e archivisti hanno svolto di recente, per iniziativa della Regione Toscana, nuove ricerche sulle stragi nazifasciste compiute ne '44. Impegno di riconoscere il museo da parte della Regione Toscana (0-4'). Ringraziamenti e ricordo dell'eccidio di Figline di Prato e della deportazione di operai tessili di Prato a Mathausen (4'-9'). Introduzione dell'incontro di Pietro Clemente dell'Università degli studi di Firenze-coordinatore della ricerca antropologica. Impossibilità di scrivere sulle stragi nazifasciste. Le stragi dei civili in Toscana. La ricerca antropologica come raccolta della voce dei superstiti che segna una ricerca emozionata che riapre delle ferite. L'obbligo di dover raccontare, una viaggio nella morte e un rito di commemorazione che non abbia più esclusi e che superi la memoria divisa. (0-17'). Memoria condivisa che vada aldilà delle egemonie di rappresentazione (17'-24'). L'antropologia come ascoltatrice di voci. La guerra come elemento comune (24'-28'). Ricerca sulla memoria come momento di costruzione di unità e di identità di una comunità sulla base delle stragi. Dialogo con gli storici (28'-31'). Introduzione di Enzo Collotti dell'Università degli studi di Firenze-coordinatore della ricerca storiografica. Avviare un'indagine attivando le fonti. Importanza delle fonti tedesche completamente assenti nella storiografia italiana fino ad oggi. Problema dei processi, difficoltà di trovare gli imputati e i testimoni (0-24'). Introduzione di Paola Carucci, già Sovrintendente all'Archivio Centrale dello Stato-ccordinatrice della ricerca arcivistica. Spoglio sistematico delle fonti trovate. Non limitare la ricerca alle stragi. Forti lacune nelle fonti. Fonti del Governo Italiano sono utili per ricostruire gli eventi (0-25')
Tappa 16.mbv
21 Giugno 2010: da Ponte San Biagio (Ponte alla Bastia - FE) a Prato Pozzo (Valli di Comacchio - FE).
Si conclude con la 16a tappa il nostro trekking dal Tirreno all'Adriatico sulle tracce degli etruschi.
Il tempo stavolta clemente ha consentito agli amici del CAI di Bologna, del CAI di Argenta e a noi di percorrere tranquillamente i lunghi tratti di argine sinistro del Reno. Paesaggi quieti, il fiume che scorreva poco distante. Poi un lungo tratto su una piccola asfaltata parallela all'argine e poi ancora un lungo tratto sul terrapieno. Il sentiero intitolato a Daniele Zagani ci ha così condotto fino alle Valli con il loro particolare paesaggio.
Stefano ci ha così accolto a Prato Pozzo e ristorato con i piatti semplici e gustosi della tradizione locale.
Ci corre l'obbligo ringraziare di nuovo quanti, sia privati che Enti, ci sono stati accanto in questa avventura a piedi, sia con la loro compagnia che con il loro apporto materiale e che ci hanno con tutto ciò confortato e sollecitato nel nostro viaggio.
Grazie ancora a Tutti e a presto!
Gianfranco e Marco
AntArc2015 - Sessione I - G. Bellandi, A. Mazzucchi, D. Gaudio
Convegno scientifico internazionale
III incontro di studi di Antropologia e Archeologia a confronto
More info at: or at
École française de Rome, 20 maggio 2015
Sessione I
La regola dell'eccezione: la morte atipica, il defunto atipico, il rito atipico
G. Bellandi, A. Mazzucchi, D. Gaudio, Dai campi di battaglia risorgimentali alla memoria della morte “gloriosa”: il caso dell’Ossario di Custoza
At the instigation of the town of Sommacampagna (VR, Italy), with the active support of the Custoza community and the permission of the Province of Verona (responsible for the site) and the Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Veneto, we created a database of anthropological information on 342 of the 1489 crania housed in the Ossario di Custoza. These crania - and other associated skeletal elements - are the remains of the fallen of both sides from two battles of the Italian Risorgimento (wars of independence). The first took place in 1848 and the second in 1866. The dead had been buried collectively without distinction of rank or nationality on the battlefield and were subsequently exhumed and the remains rehoused in the crypt of the Ossario di Custoza.
In this paper, we present preliminary analyses of 10 particularly interesting crania. The battle dead were young men, but not mere adolescents. Most were in generally good health with few dental or skeletal pathologies but markers of metabolic stress were common. The crania bear the marks of a changing military technology: larger bore flintlocks and smaller bore rifles, bayonets but also sabres. The continued evolution of these military technologies led to the tragedy of the Great War - and the devastating injuries inflicted on its combatants.
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