Una chitarra Rovetta del 1850 nella Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo. Donazione Mazzola Angelo
Anno 2005 dono, alla Biblioteca Civica Angelo Mai degli eredi di Angelo Mazzola , di un fondo di cimeli, musiche e documenti relativi alla attività del chitarrista e compositore Angelo Mazzola (1887-1974). Sarto e poeta, oiltre che chitarrista, costituì una delle figure preminenti nel panorama mandolinistico e chitarristico nel XX secolo, non solo bergamasco. Compose molte opere musicali per chitarra, mandolino e chitarra, mandolino e violino, e per orchestra a plettro. Le sue opere sono note altre che in Italia, anche e particolarmente in Giappone.
Il sottofondo musicale del video è ricavato dal brano Nostalgie di Arlecchino - Fantasia - di Angelo Mazzola e suonato, nel 1977, dall'orchestra giapponese Kansai della città di Kobe.
BIBLIOTECA CITTÀ ALTÁ BERGAMO GEOSAPIENS
Palazzo nuovo biblioteca angelo mai
Il Palazzo Nuovo di Bergamo, attuale sede della civica Biblioteca Angelo Mai, si trova nella parte alta della città, sul lato nordorientale della Piazza Vecchia che chiude, così, come una quinta.
La sua posizione è contrapposta al medievale Palazzo della Ragione, con la fontana Contarini che campeggia in mezzo alla piazza, la Torre del Campanone che completa l'architettura medievale del Palazzo della Ragione e i palazzi che chiudono la piazza.
Il Palazzo Nuovo, come viene chiamato in contrapposizione al Palazzo Vecchio o della Ragione, inizialmente destinato a ospitare la sede del comune, fu costruito su disegno dell'architetto Vincenzo Scamozzi,a partire dai primi anni del Seicento e fu completato definitivamente solo nel 1958 con l'apposizione sulla facciata delle ultime opere ornamentali. Si tratta infatti di sei statue, opere di Tobia Vescovi, che furono poste sulle trabeazioni del secondo, quinto e ottavo finestrone della facciata prospiciente Piazza Vecchia.
La loggia d'accesso, che alleggerisce la facciata, fu progettata dall'architetto Andrea Ceresola, detto il Vannone, a cui si deve, fra l'altro, anche la ricostruzione del Palazzo Ducale di Genova.
La facciata in marmo bianco di Zandobbio è opera, 1928, dell'architetto Ernesto Pirovano, che nel suo disegno tenne conto del progetto iniziale dello Scamozzi.
La facciata si sviluppa secondo due ordini sovrapposti: il primo, al piano terra, caratterizzato dagli archi del loggiato e il secondo, superiore, alleggerito da una serie di nove finestre che si aprono dietro una elegante balaustra. Sia le finestre del secondo ordine che gli archi della loggia sottostante sono racchiusi da colonne doriche sovrapposte che ingentiliscono il complesso. Chiude il tutto un mezzanino finestrato con il sovrastante coronamento balaustrato.
Dalla loggia esterna si passa all'atrio, di gusto neoclassico, ornato da marmi e lapidi commemorative che creano un ambiente austero ma rasserenante, quasi a volere invitare alla lettura.
Tra le opere ornamentali più significative dell'atrio si evidenziano la cosiddetta Colonna Camozzi, un leggio scolpito a forma di albero con gli stemmi di Bergamo e di Brescia, il busto marmoreo della poetessa Paolina Secco Suardi,il busto marmoreo di Jacopo da Calepio, detto il busto di Bartolomeo Colleoni e altri meno noti.
Le pareti sono chiuse, in alto, da venti medaglioni in gesso raffiguranti altrettanti personaggi famosi che operarono a Bergamo.
Affreschi a grottesche e allegorici di Pietro Baschenis decorano le sale interne.
La Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo è la principale istituzione di conservazione storica del circuito bibliotecario di Bergamo.
Ha la propria sede nel Palazzo Nuovo di Città Alta, che in posizione contrapposta al Palazzo della Ragione chiude, a nord-est, Piazza Vecchia.
Nasce tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 del secolo XVIII quando fu messo a disposizione della cittadinanza il lascito librario che il cardinale Alessandro Giuseppe Furietti aveva fatto alla città. La sua prima collocazione fu in un locale del Palazzo Nuovo che ospitava il Comune. Trasferita nel 1797 presso la canonica del Duomo, dal 1843 trova sede nel Palazzo della Ragione fino a quando, nel 1928, ritorna nella sede originaria, occupando ora l'intero palazzo.
Dall'epoca dell'apertura il suo patrimonio librario è andato crescendo in maniera esponenziale, sia attraverso donazioni sia attraverso acquisizioni, fino a raggiungere l'attuale numero di circa 700000 volumi, 11000 periodici, circa 2150 incunaboli, oltre 12000 cinquecentine, un numero rilevante di stampe, autografi, manoscritti, fotografie, beni artistici e altri reperti specialistici che ne fanno una delle più importanti biblioteche storiche d'Italia.
Il catalogo delle opere può essere consultato direttamente in situ e, per le opere acquisite dopo il 1976 e per quelle pregresse oggetto di ricatalogazione, via internet tramite l'OPAC regionale.
O que fazer em Bergamo na Lombardia
A cidade de Bérgamo está divida em duas partes: a cidade baixa , mais moderna e residencial e outra mais antiga, construída nas colinas e circundada por uma muralha de quase 500 anos, a cidade Alta.
A cidade Alta é separada, fisicamente e simbolicamente, da cidade Baixa por muralhas, construídas para defender a cidade na segunda metade do século XVI.Para chegar à cidade Alta, você pode ir de funicular ou subir uma escadaria que fica ao lado do funicular.
Chegamos na hora do almoço, e descobrimos que um dos pratos típicos é a polenta de milho e a polenta taragna, feita com farinha de trigo sarraceno, manteiga e queijo .
Almoçamos em um restaurante que fica na praça Vecchia aonde encontram-se o chafariz Contarini ou fontana Contarini, o prédio da biblioteca cívica (Biblioteca Angelo Mai), o palácio da razão (Palazzo della Ragione), o palácio da corregedoria e a torre cívica (Campanone), tudo em uma praça só.
Caminhando um pouco mais, chegamos a praça Duomo com a capela Colleoni, obra-prima do Renascimento lombardo, que deixa qualquer um de queixo caído. Ao redor da capela estão a basílica de Santa Maria Maggiore, o batistério e a catedral (Duomo) de Bérgamo.
O passeio a Bérgamo é imperdível, muito perto de Milão, com poucas horas, você dá um giro incrível e conhece mais uma cidade .
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biblioteca mai
Biblioteca Civica e di Archiviazione, di grande rilevanza storica e culturale.
Echi e Tuoni della Serenissima
Estratto del servizio video curato da Guido Roberti e Massimo Petronio.
Università Popolare di Trieste - 18 dicembre 2013
Presentazione della pubblicazione (Libro + CD)
Echi e Tuoni della Serenissima
La musica di Giuseppe Cervellini (1744 - 1824)
Abate Irriverente tra il Friuli e la Venezia Giulia napoleonica
Gruppo Strumentale Lumen Harmonicum
con gli interventi di
Silvio Delbello, Marina Petronio, Massimo Favento
Un Flauto per Salisburgo
Lo Stradivario della Discordia
Progetto:
Sonora. Archivi Sonori del Friuli Venezia Giulia
Si ringrazia la direzione e il personale delle istituzioni che hanno reso possibile la presentazione dei documenti qui illustrati:
Biblioteca Civica, Belluno - Biblioteca Civica Angelo Mai, Bergamo - Accademia Filarmonica, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Bologna - Biblioteca del Conservatorio di Musica Luca Marenzio, Brescia - SAK, Skofijski Arhiv Koper ex Archivio della Concattedrale, Capodistria - Museo Archeologico Nazionale, Archivio Capitolare S. Maria Assunta, Cividale del Friuli - Archivio del Duomo, Palmanova - Archivio Storico Santa Maria, Spilimbergo - Archivio di Stato, Archivio Storico Diocesano, Biblioteca del Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini, Biblioteca Civica Attilio Hortis, Archivio Diplomatico, Civico Museo Sartorio e Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl, Trieste - Biblioteca Civica Vincenzo Joppi, Udine - Biblioteca Nazionale Marciana, Biblioteca del Civico Museo Correr e Biblioteca di Studi Teatrali di Casa Goldoni, Venezia - Biblioteca Civica Bertoliana, Vicenza.
Giuseppe Cervellini: chi era costui? Abate Irriverente tra il Friuli e la Venezia Giulia, con tappa anche a Trieste, trapoler impenitente, personaggio da romanzo, contemporaneo di Mozart con cui ebbe in comune il maestro, la vita e la musica di questo personaggio goldoniano, alla Casanova, verranno raccontate oggi con parole e musica alle 17 presso l'Università Popolare di Trieste in piazza Ponterosso in occasione della presentazione del libro con cd Echi e Tuoni della Serenissima. La musica di Giuseppe Cervellini di Massimo Favento (Lumen Harmonicum) con introduzione della saggista Marina Petronio.
Musicista, poeta d'occasione e teatrante nel periodo della caduta di Venezia, la figura di Cervellini (1744-1824) e la sua quotidianità verranno descritte, con l'ausilio di ascolti, dal musicologo triestino, autore di monografie, saggi ed edizioni critiche. Nativo di Noventa di Piave, Cervellini -- ricorda Favento -- era figlio del musicista Giovanni Battista. Formatosi a Venezia e Cividale, dov'era titolare di una mansioneria presso il Capitolo (quindi abate), è stato allievo di Padre Martini a Bologna, il maestro di Mozart, genio che quasi sicuramente conobbe a Salisburgo andando a cercar lavoro nel 1775-1776.
Girovago per mezza Europa con incarichi importanti (come maestro di Cappella dell'ultimo re di Polonia), le sue frizzanti opere furono pubblicate da Artaria (l'editore di Haydn e Beethoven) e Ricordi. Attivo presso i teatri veneziani, fece tappa a Trieste, la nuova regina dell'Adriatico, assieme a tanti colleghi del Teatro Nuovo o Grande (attuale Verdi).
Qui fu organista di Sant'Antonio Nuovo e della filiale parrocchiale in Piazza Grande (oggi Unità), la chiesa di San Pietro adiacente al vecchio Teatro San Pietro dal 1808 fino quasi alla morte a Cividale. Ebbe contatti significativi con i membri dell'Accademia Romano-Sonziaca di Gorizia e Trieste, cioè tutti i notabili della regione. Il 21 aprile 1810, in piena occupazione napoleonica di Trieste, diresse un Requiem di Haydn, il musicista più illustre dell'Imperatore d'Austria, in Santa Maria Maggiore.
Gianfranco Terzoli
1. Scrigno della Memoria - La Civica Biblioteca A. Mai di Bergamo (Parte 1)
La Civica Bilioteca A. Mai di Bergamo detiene un patrimonio di beni, non solo librari, di primaria importanza e preziosità, ed è collocata in un edificio di rilevante valore artistico e storico, nel cuore del centro monumentale della città.
Essa vanta di una storia lunga due secoli e mezzo, e gode per le proprie raccolte di vastissima considerazione a livello internazionale. La conservazione e valorizzazione dei materiali a livello specialistico si coniuga in una brillante programmazione di eventi culturali e didattici che forniscono un'osmosi vitalissima con il dibattito culturale locale, nazionale ed internazionale.
Tutto ciò ci è parso meritasse di essere non solamente enunciato, ma mostrato in una forma consona al fascino del Palazzo Nuovo e dei prezionsi materiali che vi sono custoditi.
Ecco la ragione che ci ha spinto a produrre questo breve documento multimediale, al quale affidiamo il compito di coinvolgere in maniera sempre più stretta tutti, abitanti e visitatori di Bergamo, nella scoperta dei nostri tesori.
La Commissione culturale della Civica Biblioteca A. Mai (Novembre 2008)
Bergamo in 360
Explore the beautiful city of Bergamo in 360 degrees.
Bergamo it's a city in Lombardy not far from Milan in north Italy.
The old city, Citta' Alta (Upper City), is set on top of a hill surrounded by Venetian walls built in the 16th century.
Locations in the video:
00:00 - 00:15 Piazza Vecchia
00:15 - 00:25 Piazza della Cittadella
00:25 - 00:35 Fontana del Gombito
00:35 - 00:45 Piazza Padre Reginaldo Giuliani
00:45 - 00:55 Santa Maria Maggiore
00:55 - 01:05 Biblioteca Civica Angelo Mai
01:05 - 01:15 Porta S. Giacomo
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Bergamo, itinerario in città alta, mura, piazza vecchia, biblioteca Maj
LEGGERE FACILE, LEGGERE TUTTI: ALLA BIBLIOTECA CIVICA TESTI PER IPOVEDENTI
PADOVA - Nuovi testi alla biblioteca civica di Padova per favorire la lettura anche tra le persone con problemi alla vista.
- Intervistati: GIUSEPPE MARINO' (Presidente Biblioteca Italiana Ipovedenti Onlus) - Servizio Filippo Fois, immagini Andrea Benetti, montaggio Francesco Rataj - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
Places to see in ( Bergamo - Italy )
Places to see in ( Bergamo - Italy )
Bergamo is an Italian city northeast of Milan, in the Lombardy region. Its older upper district, called Città Alta, is characterized by cobblestone streets, encircled by Venetian walls and accessible by funicular. It's home to the Duomo di Bergamo, the city cathedral. Also here are the Romanesque Basilica di Santa Maria Maggiore and the grand Cappella Colleoni, a chapel with 18th-century frescoes by Tiepolo.
Bergamo is a city in Lombardy, Italy, about 40 km (25 mi) northeast of Milan and 30 km (19 mi) from the lakes Como and Iseo. The foothills of the Bergamo Alps begin immediately north of the town. Bergamo is the seat of the Province of Bergamo. With a population of around 120,000, Bergamo is the fourth-largest city in Lombardy. The metropolitan area of Bergamo extends beyond the administrative city limits.
Bergamo is well connected to several cities in Europe and the Mediterranean through Il Caravaggio International Airport, the third-busiest airport in Italy with 10.5 million passengers in 2015, and the motorway A4 stretching on the axis between Milan, Verona, and Venice. The town has two centres: Città alta (upper city), a hilltop medieval town, surrounded by 16th-century cyclopic defensive walls, and the Città bassa (lower city). The two parts of the town are connected by funicular/cable car, roads, and foot-paths. Parking spaces are very limited in the upper city.
The upper city, surrounded by Venetian walls built in the 16th century, forms the historic centre of Bergamo. Città Alta is an extremely expensive place to live in, with properties being sold for five to twelve thousand euro per square meter. This has numerous places of interest including:
Cittadella (Citadel), built by the Visconti in the mid-14th century.
Piazza Vecchia (old square)
Palazzo della Ragione. This was the seat of the administration of the city in the age of the communes. Currently it houses a selection of paintings from the Accademia Carrara.
Palazzo Nuovo (Biblioteca Civica Angelo Mai). It was designed by Vincenzo Scamozzi in the early 17th century but only completed in 1928.
Basilica di Santa Maria Maggiore (Saint Mary Major). The dome has frescoes by Giovanbattista Tiepolo. Noteworthy are the great Crucifix and the tomb of Gaetano Donizetti.
Cappella Colleoni (Colleoni chapel), annexed to Santa Maria Maggiore, it contains the tomb of the condottiere Bartolomeo Colleoni.
The Battistero (Baptistry), an elegant octagonal building dating from 1340.
Bergamo Cathedral (Duomo).
Rocca (Castle). It was begun in 1331 on the hill of Sant'Eufemia by William of Castelbarco, vicar of John of Bohemia, and later completed by Azzone Visconti.
San Michele al Pozzo Bianco.
Museo Civico Archeologico (Archaeological Civic Museum) This is housed in the Cittadella.
Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi (Caffi Natural Science Museum) This is also housed in the Cittadella.
Orto Botanico di Bergamo Lorenzo Rota (botanical garden).
Città Alta and its surroundings are part of the Parco dei Colli di Bergamo
The lower city is the modern centre of Bergamo. At the end of the 19th century Città Bassa was composed of residential neighborhoods built along the main roads that linked Bergamo to the other cities of Lombardy. The main boroughs were Borgo Palazzo along the road to Brescia, Borgo San Leonardo along the road to Milan and Borgo Santa Caterina along the road to Valle Seriana. The city rapidly expanded during the 20th century. In the first decades, the municipality erected major buildings like the new courthouse and various administrative offices in the lower part of Bergamo in order to create a new center of the city. After World War II many residential buildings were constructed in the lower part of the city which are now divided into several neighborhoods such as Longuelo, Colognola, Malpensata and Boccaleone, Redona and Valtesse among many others. The shopping district developed shortly after, now commonly known as the street the shops are located on Via 20 Settembre. The church Santo Spirito exhibits the altarpiece by Lorenzo Lotto Madonna and Child with Saints. The most relevant sites are:
Pinacoteca dell'Accademia Carrara
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (Gallery of Modern and Contemporary Art), known as GAMeC.
( Bergamo - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting the city of Bergamo . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Bergamo - Italy
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2. Scrigno della Memoria - La Civica Biblioteca A. Mai di Bergamo (Parte 2)
La Civica Bilioteca A. Mai di Bergamo detiene un patrimonio di beni, non solo librari, di primaria importanza e preziosità, ed è collocata in un edificio di rilevante valore artistico e storico, nel cuore del centro monumentale della città.
Essa vanta di una storia lunga due secoli e mezzo, e gode per le proprie raccolte di vastissima considerazione a livello internazionale. La conservazione e valorizzazione dei materiali a livello specialistico si coniuga in una brillante programmazione di eventi culturali e didattici che forniscono un'osmosi vitalissima con il dibattito culturale locale, nazionale ed internazionale.
Tutto ciò ci è parso meritasse di essere non solamente enunciato, ma mostrato in una forma consona al fascino del Palazzo Nuovo e dei prezionsi materiali che vi sono custoditi.
Ecco la ragione che ci ha spinto a produrre questo breve documento multimediale, al quale affidiamo il compito di coinvolgere in maniera sempre più stretta tutti, abitanti e visitatori di Bergamo, nella scoperta dei nostri tesori.
La Commissione culturale della Civica Biblioteca A. Mai (Novembre 2008)
Biblioteca Tiraboschi
La Biblioteca Civica “Antonio Tiraboschi” si trova in Via S. Bernardino ed è stata inaugurata nel 1975. Grande edificio dai mattoni rossi, è il luogo ideale per studiare in tutta tranquillità, scelto sia dagli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo sia da gli studenti delle scuole superiori. La “Tiraboschi” ha un’ampia raccolta di libri: infatti raccoglie ben 152.820 volumi. È anche dotata di uno spazio all’aperto e gli orari sono flessibili, a prova di ogni studente. Ecco voi le impressioni di alcuni frequentatori.
Bergamo e la conquista dell’Etiopia: fra consenso, volontarismo legionario e dissenso antifascista
Rodolfo Vittori, Liceo Mascheroni di Bergamo
31 marzo 2017
Per il ciclo
L’Italia e l’Africa: il dominio coloniale italiano tra 800 e 900
CORSO DI FORMAZIONE
L’ITALIA E L’ AFRICA: IL DOMINIO COLONIALE ITALIANO TRA 800 e 900
Il corso di aggiornamento intende approfondire le vicende dell’espansione coloniale italiana in Africa, collocandole nel contesto della storia nazionale e delle vicende dell’espansione europea nella prima metà del Novecento.
Una storia complessa che, se deve tener conto delle vicende diplomatiche e politiche-militari, necessariamente indaga le spinte economiche e i cambiamenti sociali apportati dalla presenza italiana nei territori coloniali. Una storia resa ancora più difficoltosa dal ritardo con cui gli studi storici hanno indagato le vicende coloniali italiani.
Il corso propone quindi una lettura di lungo periodo delle peculiarità del colonialismo italiano, e delle relazioni dell’Italia con l’Africa.
Il quadro generale proposto nella lezione introduttiva sarà articolato grazie alle lezioni successive dal racconto delle vicende militari di conquista, e dal consenso che esse seppero suscitare in Italia, dalle modalità di costruzione della società coloniale sia dal punto di visto economico che sociale, dalla costruzione di uno specifico diritto coloniale che vede esemplari le leggi razziali.
Il racconto della fine del colonialismo italiano, delle relazioni che l’Italia ha mantenuto con le sue ex colonie, il racconto, ricco più di ombre che di luci, che in Italia è stato fatto delle vicende coloniali, la memoria che si è stratificata in Italia e in Africa della presenza coloniale italiana possono aiutare a comprendere le eredità del colonialismo italiano e fornire alcune chiavi di lettura della storia attuale (dalla riparazione dei danni inflitti dal colonialismo in Libia alla restituzione dell’obelisco di Axum all’Etiopia, solo per fare alcuni esempi).
Il corso si conclude, come di consuetudine, con una proposta di approfondimento in ambito locale: l’ultima lezione tenuta dal prof. Rodolfo Vittori e il laboratorio, condotto in parallelo dai Servizi educativi del Museo storico di Bergamo e dal Gruppo di ricerca sul colonialismo italiano della Biblioteca civica Angelo Mai, offrono spunti di ricerca e materiali didattici di grande interesse e spessore.
museodellestorie.bergamo.it
VISITANDO... BERGAMO ALTA (centro storico) - 8.11.2015
Tornare indietro nel tempo. E' questa la sensazione che si ha visitando Bergamo Alta ed il suo centro storico concentrato in Piazza Vecchia. piazza principale della cittadina dovei sono ubicati tutti gli edifici di maggior interesse: il palazzo della Ragione, la torre civica, anche detta “il Campanone”, il palazzo della biblioteca, il Palazzo Nuovo. Al centro della piazza si trova invece la Fontana Contarini di Piazza Vecchia. Attraversando la piazza e infilandosi nel il porticato al di sotto del Palazzo della Ragione, si sbuca in piazza Duomo che custodisce quattro bellezze vere e proprie come il Duomo di Bergamo, la Cappella del Solleoni, il Battistero e la Basilica di Santa Maria Maggiore.
Videoripresa e montaggio di Antonio Garbisa
Bergamo Città Alta e Sotto il Monte, Giovanni XXIII
Bergamo
Bèrghem in dialetto bergamasco è un comune italiano capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia e quarto centro più popoloso della regione dopo Milano, Brescia e Monza. Soprannominata «la città dei Mille» per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi – circa 180 – che presero parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, episodio cruciale del Risorgimento.
Città Alta
Bergamo Alta è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile.
La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo Alta è Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, la Torre civica (detta il Campanone), che ancora oggi alle ore 22 scocca 100 colpi - quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete - e altri palazzi che la circondano su tutti i lati. Imponente, sul lato opposto al Palazzo della Ragione, il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca civica Angelo Mai. Al di là del palazzo della Ragione si trovano il Duomo di Sant'Alessandro, la Cappella Colleoni dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo con i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea, il Battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore con i suoi bei portali laterali nord e sud, pure di Giovanni da Campione. Quest'ultima chiesa, cittadina, già antica chiesa battesimale, ora non più della Diocesi, all'interno reca i segni architettonici dei vari periodi che si sono susseguiti dall'epoca della sua costruzione. Degni di nota gli intarsi raffiguranti scene bibliche realizzate in legni di vari colori, i cui disegni sono quasi tutti opera di Lorenzo Lotto, e un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. La chiesa ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti che a Bergamo ebbe i natali nel 1797.
Papa Giovanni XXIII
Angelo Giuseppe Roncalli nacque in via Brusicco a Sotto il Monte, provincia di Bergamo, il 25 novembre 1881, da Giovanni Battista Roncalli e da Marianna Mazzola, quarto di tredici fratelli; da una famiglia di umili origini: i suoi parenti infatti lavoravano come mezzadri. Si trasferì al seminario del Collegio di Sant'Apollinare di Roma, l'attuale Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove completò brillantemente gli studi.
In Bulgaria
Nel 1925 papa Pio XI lo nominò visitatore apostolico in Bulgaria, elevandolo alla dignità episcopale e affidandogli la sede titolare, pro illa vice con titolo arcivescovile, di Areopoli.
A Istanbul
Nel 1934 fu nominato arcivescovo titolare di Mesembria, antica città della Bulgaria, con l'incarico di delegato apostolico in Turchia e in Grecia e inoltre di amministratore apostolico di sede vacante del Vicariato apostolico di Istanbul.
A Parigi
Nel 1944 papa Pio XII nominò monsignor Roncalli nunzio apostolico a Parigi. Nel frattempo, con l'occupazione tedesca dell'Ungheria, erano incominciate le deportazioni e le esecuzioni di massa anche in quel Paese. La collaborazione del nunzio apostolico e del diplomatico svedese Raoul Wallenberg consentì a migliaia di ebrei di evitare la camera a gas.
Il Patriarcato di Venezia
Nel 1953, oltre a essere creato cardinale da papa Pio XII nel concistoro del 12 gennaio di quell'anno, fu nominato patriarca di Venezia, dove poté esercitare il lavoro pastorale immediato, a stretto contatto con i sacerdoti e il popolo che aveva desiderato fin dal giorno dell'ordinazione sacerdotale.
Cause e obiettivi dell’espansione coloniale dell’Italia in Africa
Antonio M. Morone, Università di Pavia
Primo incontro
Per il ciclo
L’Italia e l’Africa: il dominio coloniale italiano tra 800 e 900
CORSO DI FORMAZIONE
L’ITALIA E L’ AFRICA: IL DOMINIO COLONIALE ITALIANO TRA 800 e 900
Il corso di aggiornamento intende approfondire le vicende dell’espansione coloniale italiana in Africa, collocandole nel contesto della storia nazionale e delle vicende dell’espansione europea nella prima metà del Novecento.
Una storia complessa che, se deve tener conto delle vicende diplomatiche e politiche-militari, necessariamente indaga le spinte economiche e i cambiamenti sociali apportati dalla presenza italiana nei territori coloniali. Una storia resa ancora più difficoltosa dal ritardo con cui gli studi storici hanno indagato le vicende coloniali italiani.
Il corso propone quindi una lettura di lungo periodo delle peculiarità del colonialismo italiano, e delle relazioni dell’Italia con l’Africa.
Il quadro generale proposto nella lezione introduttiva sarà articolato grazie alle lezioni successive dal racconto delle vicende militari di conquista, e dal consenso che esse seppero suscitare in Italia, dalle modalità di costruzione della società coloniale sia dal punto di visto economico che sociale, dalla costruzione di uno specifico diritto coloniale che vede esemplari le leggi razziali.
Il racconto della fine del colonialismo italiano, delle relazioni che l’Italia ha mantenuto con le sue ex colonie, il racconto, ricco più di ombre che di luci, che in Italia è stato fatto delle vicende coloniali, la memoria che si è stratificata in Italia e in Africa della presenza coloniale italiana possono aiutare a comprendere le eredità del colonialismo italiano e fornire alcune chiavi di lettura della storia attuale (dalla riparazione dei danni inflitti dal colonialismo in Libia alla restituzione dell’obelisco di Axum all’Etiopia, solo per fare alcuni esempi).
Il corso si conclude, come di consuetudine, con una proposta di approfondimento in ambito locale: l’ultima lezione tenuta dal prof. Rodolfo Vittori e il laboratorio, condotto in parallelo dai Servizi educativi del Museo storico di Bergamo e dal Gruppo di ricerca sul colonialismo italiano della Biblioteca civica Angelo Mai, offrono spunti di ricerca e materiali didattici di grande interesse e spessore.
Nostalgie di Arlecchino (Angelo Mazzola)
Orchestral version by MIDI device on BRAT©Яecord.
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trasferito dal canale Bratrecord:
il 18.10.19
pubblicato il 27 iugno 2012
con
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Angelo Mazzola (Bergamo, 11 maggio 1887 -- Bergamo, 2 ottobre 1974)
inizia suonare la chitarra all'età di 12 anni sotto la guida di Antonio Lavezzari.
Nel 1907 è cofondatore e primo chitarrista dell'Estudiantina Bergamasca, storico gruppo musicale lombardo.
Forma successivamente anche il Quartetto Mandolinistico Mazzola, con il quale si esibisce in tutta Italia.
Compositore autodidatta, in breve tempo scrive opere per chitarra sola, per chitarra e mandolino o violino, per quartetto e per orchestra a plettro, sfruttando varie forme come la fantasia, il notturno, la canzone e la serenata, costituendo una delle figure preminenti nel panorama chitarristico e mandolinistico dell'epoca.
La sua overture Wanda, per orchestra a plettro, è scelta nel 1954 come brano d'obbligo nella categoria eccellenza al Grand concours national et international de chant et de musique di Lussemburgo.
Le sue composizioni hanno avuto diffusione soprattutto nella prima metà del Novecento,
ma sono interpretate anche in epoca contemporanea, e in Giappone grazie all'opera del musicologo Mitsutama Okamura.
Il primo catalogo completo delle sue opere viene pubblicato nel 1976 dalla rivista giapponese Frets.
Copia delle sue composizioni per mandolino sono conservate nella collezione della Doshisha University di Kyoto, una delle maggiori al mondo.
La raccolta completa della sua produzione, settantuno opere manoscritte in tre volumi e un compact disc con le registrazioni originali, viene donata nel 2004 alla Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo.
Nella donazione è compresa anche l'antica chitarra di Mazzola, costruita intorno al 1850 dal liutaio Antonio Rovetta di Bergamo, locandine d'epoca e altro materiale storico.
Le foto della città di Bergamo sono state trovate sul sito:
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Revision by Andrea C. Tonolini
La società coloniale: i cambiamenti sociali e le relazioni tra i sessi
Barbara Sorgoni, Università di Torino
10 marzo 2017
Per il ciclo
L’Italia e l’Africa: il dominio coloniale italiano tra 800 e 900
CORSO DI FORMAZIONE
L’ITALIA E L’ AFRICA: IL DOMINIO COLONIALE ITALIANO TRA 800 e 900
Il corso di aggiornamento intende approfondire le vicende dell’espansione coloniale italiana in Africa, collocandole nel contesto della storia nazionale e delle vicende dell’espansione europea nella prima metà del Novecento.
Una storia complessa che, se deve tener conto delle vicende diplomatiche e politiche-militari, necessariamente indaga le spinte economiche e i cambiamenti sociali apportati dalla presenza italiana nei territori coloniali. Una storia resa ancora più difficoltosa dal ritardo con cui gli studi storici hanno indagato le vicende coloniali italiani.
Il corso propone quindi una lettura di lungo periodo delle peculiarità del colonialismo italiano, e delle relazioni dell’Italia con l’Africa.
Il quadro generale proposto nella lezione introduttiva sarà articolato grazie alle lezioni successive dal racconto delle vicende militari di conquista, e dal consenso che esse seppero suscitare in Italia, dalle modalità di costruzione della società coloniale sia dal punto di visto economico che sociale, dalla costruzione di uno specifico diritto coloniale che vede esemplari le leggi razziali.
Il racconto della fine del colonialismo italiano, delle relazioni che l’Italia ha mantenuto con le sue ex colonie, il racconto, ricco più di ombre che di luci, che in Italia è stato fatto delle vicende coloniali, la memoria che si è stratificata in Italia e in Africa della presenza coloniale italiana possono aiutare a comprendere le eredità del colonialismo italiano e fornire alcune chiavi di lettura della storia attuale (dalla riparazione dei danni inflitti dal colonialismo in Libia alla restituzione dell’obelisco di Axum all’Etiopia, solo per fare alcuni esempi).
Il corso si conclude, come di consuetudine, con una proposta di approfondimento in ambito locale: l’ultima lezione tenuta dal prof. Rodolfo Vittori e il laboratorio, condotto in parallelo dai Servizi educativi del Museo storico di Bergamo e dal Gruppo di ricerca sul colonialismo italiano della Biblioteca civica Angelo Mai, offrono spunti di ricerca e materiali didattici di grande interesse e spessore.
Visitare Bergamo e cercare lavoro. Video n.9
Martedì 17 Gennaio 2012 a.D.
Il brano in sottofondo è mia opera e sarà parte del mio album tastieristico di prossima uscita.
In questo video mi trovo a Bergamo alta, la parte più antica e turistica di questo capoluogo lombardo.
Piazza Vecchia, con l'attigua piazza del Duomo, che qui non si vede, forma il centro monumentale di Bergamo alta. Fu costruita negli anni 1440-93, abbellita da una notevole fontana settecentesca (quella che vedete in questo video).
Il palazzo della Ragione è un antico edificio comunale della fine del secolo XII.
La sontuosa architettura bianca sul lato opposto della piazza è il Palazzo Nuovo, progettato nel 1593 e con facciata completata molto dopo, negli anni 1927-28. Ospita la Biblioteca civica, adatta agli amanti della cultura vera.
Il primo giorno l'ho dedicato solo alla visita di Bergamo ed è stata un'ottima scelta. Se pensate di trasferirvi di vostra spontanea volontà in un'altra città per lavoro, dovete almeno apprezzarla un po' se no sarebbe solo un far male a voi stessi.
Nostalgie di Arlecchino (Angelo Mazzola) Big Mandolin Orchestra
trasferito dal canale Bratrecord:
il 18.10.19
pubblicato il 27 iugno 2012
con
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by Angelo Mazzola (アンジェロ・マッゾラ)
(アンジェロ マッツォーラ)(ビッグマンドリンオーケストラ)
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Orchestral version by MIDI device (BRAT©Яecord).
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Angelo Mazzola (Bergamo, 11 maggio 1887 -- Bergamo, 2 ottobre 1974)
inizia suonare la chitarra all'età di 12 anni sotto la guida di Antonio Lavezzari.
Nel 1907 è cofondatore e primo chitarrista dell'Estudiantina Bergamasca, storico gruppo musicale lombardo.
Forma successivamente anche il Quartetto Mandolinistico Mazzola, con il quale si esibisce in tutta Italia.
Compositore autodidatta, in breve tempo scrive opere per chitarra sola, per chitarra e mandolino o violino, per quartetto e per orchestra a plettro, sfruttando varie forme come la fantasia, il notturno, la canzone e la serenata, costituendo una delle figure preminenti nel panorama chitarristico e mandolinistico dell'epoca.
La sua overture Wanda, per orchestra a plettro, è scelta nel 1954 come brano d'obbligo nella categoria eccellenza al Grand concours national et international de chant et de musique di Lussemburgo.
Le sue composizioni hanno avuto diffusione soprattutto nella prima metà del Novecento,
ma sono interpretate anche in epoca contemporanea, e in Giappone grazie all'opera del musicologo Mitsutama Okamura.
Il primo catalogo completo delle sue opere viene pubblicato nel 1976 dalla rivista giapponese Frets.
Copia delle sue composizioni per mandolino sono conservate nella collezione della Doshisha University di Kyoto, una delle maggiori al mondo.
La raccolta completa della sua produzione, settantuno opere manoscritte in tre volumi e un compact disc con le registrazioni originali, viene donata nel 2004 alla Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo.
Nella donazione è compresa anche l'antica chitarra di Mazzola, costruita intorno al 1850 dal liutaio Antonio Rovetta di Bergamo, locandine d'epoca e altro materiale storico.
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Appena riveduta e corretta da Andrea C. Tonolini
Info:
Le foto della città di Bergamo sono state tratte dal sito: