Quanto dista il mare?
estratto dalla data di Zuglio 21 luglio 2019
Partenza di Quanto dista il mare? dal Foro romano di Zuglio domenica 21 luglio alle ore 18,30 si mette in marcia il Carro di Tespi della Nico Pepe con a bordo attori e danzatori in viaggio lungo la Julia Augusta.
La seconda tappa sarà lunedì 22 luglio 18,30 a Tolmezzo.
Parte domenica 21 luglio alle ore 18,30 da Zuglio l'antica Iulium Carnicum la città romana più settentrionale d'Italia, dall'antico Foro la carovana del progetto Quanto dista il mare. Lunedì 22 luglio seconda tappa a Tolmezzo nell'area verde dietro il Teatro Candoni sempre alle 18,30.
Strutturato in forma di spettacolo itinerante il progetto artistico porta la firma di Claudio de Maglio che insieme ai giovani attori della Nico Pepe ha chiamato a collaborare la compagnia di danza Arearea, guidata da Roberto Cocconi. La carovana che si mette in viaggio è un moderno Carro di Tespi, che dalle tracce romane che incontra trae alimento per costruire la storia: epigrafi e lapidi, la storia della colonizzazione romana, le testimonianze archeologiche, sono gli spunti che intrecciati a suggestioni più contemporanee sono confluiti nella stesura drammaturgica del testo originale. Spiega Claudio de Maglio che Chiunque è in viaggio ha l'occasione di azzerare l'immagine che gli altri, il mondo esterno gli restituisce e può scegliere di presentare un aspetto di sé che è nuovo, diverso.Un austista e dei passeggeri molto particolari si mettono in viaggio con i suoi segreti la sua storia la sua voglia di andare verso il mare. La prima tappa sarà un omaggio a Giulio Cesare il cui nome si intreccia a quello della città che fu fondata durante il suo proconsolato lungo un percorso strategico per Roma.
Il progetto Quanto dista il mare è risultato vincitore del bando della Regione Friuli Venezia Giulia “2200° anniversario della fondazione della città romana di Aquileia” che ha inteso premiare e quindi sostenere la proposta presenta dalla Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.
Oltre ai partners del progetto – i comuni di Zuglio, Tolmezzo, Cassacco, Reana del Rojale, Treppo Grande, Palmanova, Bagnaria Arsa, Terzo di Aquileia – la Fondazione Aquileia e la compagnia Arearea, l'evento ha ricevuto il patrocinio dei comuni di Aquileia, Tricesimo e Udine. Preziosa anche la collaborazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia MIBAC, del Museo Civico Julium Carnicum di Zuglio, della parrocchia di SS.Ermagora e Fortunato di Aquileia, Peres Noleggio Furgoni. Un ringraziamento speciale alla Questura di Udine nella persona della Dott.ssa Manuela De Bernardin.
Molto ampia la composizione del cast che per la Nico Pepe prevede la presenza degli allievi dei tre anni corso corso (primo anno: Andrea Baldoni, Simone Debenedetti, Cristina Greco, Francesco Ippolito, Nicola Lorusso, Giuseppe Losacco, Pietro Macdonald, Giulio Macrì, Alberto Viscardi; secondo anno: Adel Abo Oof, Pietro Cerchiello, Alessandro Colombo, Giulia Cosolo, Giacomo Andrea Faroldi, Girleine Garbaccio Bogin, Andreas Garivalis, Domenico Indiveri, Simone Isa, Andrea Maffetti, Maria Irene Minelli, Radu Murarasu, Pouria Jashn Tirgan, Nizam Pompeo, Sara Setti, Giacomo Tamburini, Dina Mirbach e terzo anno: Sara Baldassarre, Francesca Boldrin, Letizia Buchini Emanuele Caporale, Filippo Capparella, Matteo Ciccioli, Dario Di Carlo, Francesco Garuti, Maria Marra, Gloria Romanin, Filippo Tampieri) della compagnia Arearea con Marta Bevilacqua, Roberto Cocconi Luca Zampar ai quali si uniranno alcuni danzatori (Luca Campanella, Irene Ferrara, Marco Pericoli, Anna Savanelli, Daniele Palmeri, Andrea Rizzo, Angelica Margherita, Nicol Soravito).
Le campane di Gubbio (PG) - Palazzo dei Consoli
Gubbio (PG) - Torretta civica del Palazzo dei Consoli
3+1 campane in Do3 di cui il campanone a slancio e le altre fisse:
Do3 = Giovanni Battista Donati dell'Aquila, Angelo Mari di Torre de' Passeri (PE) e Domenico Fiorelli di Ferentillo (TR), 30 Ottobre 1769
Sol3 = 1678
Fa4 = 1289
La4 (Scoletta) = 1342
Per più informazioni sulle campane guardare la descrizione del seguente video:
Venne costruito fra il 1332 ed il 1349, secondo alcuni studiosi su progetto di Angelo da Orvieto, secondo altri invece su progetto dell'eugubino Matteo Gattaponi. Gli architetti si ispirarono allo scomparso palazzo dei Capitani del Popolo edificato in Arezzo tra il 1270 e il 1278. Il palazzo dei Consoli, a pianta rettangolare, presenta un'articolazione molto complessa essendo impostato sopra una piazza che in realtà, sfruttando l'andamento del terreno, rappresenta la copertura dei livelli inferiori del medesimo edificio. Infatti misurando l'altezza dal piano stradale sul lato meridionale, al di sotto della piazza pensile, fino alla cima del campanile misura ben 98 metri. La facciata verso la piazza, realizzata in conci di pietra, ha nella parte superiore sei finestre con arco a tutto centro a coppie di due divise da lesene mentre la merlatura è sostenuta da archetti ogivali. La parte inferiore ha due bifore che fanno da cornice al portale in stile gotico con un affresco del XVI secolo nella lunetta, preceduto da una scalinata a ventaglio. È presente anche una gabbia di ferro che, in passato, era usata per esporre al pubblico ludibrio ladri e malfattori. Dal portale si accede all'Arengo, grande sala con copertura a botte che in età comunale ospitava le riunioni dei cittadini. Il palazzo fu il primo edificio a possedere l'acqua corrente, usata per alimentare splendide fontana situata all'interno del palazzo. L'edificio dal 1901 è sede del museo civico, suddiviso in pinacoteca, sezione ceramiche, collezione archeologica, collezione orientale e collezione risorgimento, e custodisce nei locali della ex cappella le preziose Tavole eugubine. La torre campanaria è sede del celebre Campanone, fuso da Giovanni Battista Donati il 30 ottobre 1769 e sollevato da piazza Grande il 20 marzo 1770, che insieme alla campana mezzana del 1678 e alla campana piccola del 1289 (più antica dello stesso palazzo), costituisce l'inconfondibile voce di Gubbio. A partire dal 1380 sei sono stati i campanoni che in circa sette secoli hanno scandito con le loro esibizioni, dette Sonate, il calendario della città, grazie alla maestria dei gruppo dei campanari, nati di fatto con la prima campana, ma costituiti in compagnia riconosciuta solo nel 1981.
Suonate:
-Rinterzo solenne egubino eseguito alle ore 7:00 come suonata di apertura del secondo giorno del Raduno Nazionale dei Suonatori di Campane. La suonata è composta da una sbattoccata iniziale e finale con in mezzo la suonata a rinterzo
25 Aprile 2019
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti: