Mostra di Marcello Sestito nel Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro RTC TELECALABRIA
Intervista a Marcello Sestito (Architetto e docente Univ. Mediterranea RC)
INAUGURATA AL COMPLESSO SAN GIOVANNI DI CATANZARO LA MOSTRA SU BERNINI E IL BAROCCO ROMANO
Un progetto originale promosso per la prima volta in Italia da 4culture e e-bag
Ha aperto ufficialmente i battenti a Catanzaro la mostra “Il trionfo delle meraviglie. Bernini e il barocco”. Ad ospitare la straordinaria esposizione che arriva in Calabria - per la prima volta in Italia dopo il successo riscosso alla National Gallery di Tbilisi in Georgia e alla National Art Gallery di Sofia in Bulgaria - sono i prestigiosi spazi espositivi del Complesso Monumentale del San Giovanni che si conferma centro propulsore delle arti e della cultura in Calabria.
Un progetto originale firmato da e-bag srl, in stretta cooperazione con 4culture, che si integra con la mostra “Bernini e il Barocco Romano” curata da Palazzo Chigi in Ariccia ed in collaborazione con la società Glocal Project. L’allestimento offre la possibilità di ammirare una selezione di opere riferibili al genio poliedrico e multiforme del Bernini, così come di altri grandi maestri del ‘600, italiani e stranieri, in gran parte provenienti dal Palazzo Chigi di Ariccia (Roma), - come Mattia Preti, Carlo Maratta, Andrea Sacchi, Pier Francesco Mola, Pietro da Cortona, Il Baciccio, Jacob Ferdinand Voet, Andrea Pozzo - offrendo un quadro d’insieme sull’evoluzione della pittura romana per circa un secolo. Non solo, la mostra propone un punto di vista inedito sul contributo, poco conosciuto e valorizzato, che la Calabria diede nell’ambito del barocco con il suo ricco patrimonio di storia e tradizioni.
AL COMPLESSO SAN GIOVANNI DI CATANZARO LA MOSTRA SU BERNINI E IL BAROCCO ROMANO
a Catanzaro la mostra “Il trionfo delle meraviglie. Bernini e il barocco”. Ad ospitare la straordinaria esposizione che arriva in Calabria - per la prima volta in Italia dopo il successo riscosso alla National Gallery di Tbilisi in Georgia e alla National Art Gallery di Sofia in Bulgaria - sono i prestigiosi spazi espositivi del Complesso Monumentale del San Giovanni che si conferma centro propulsore delle arti e della cultura in Calabria.
Un progetto originale firmato da e-bag srl, in stretta cooperazione con 4culture, che si integra con la mostra “Bernini e il Barocco Romano” curata da Palazzo Chigi in Ariccia ed in collaborazione con la società Glocal Project. L’allestimento offre la possibilità di ammirare una selezione di opere riferibili al genio poliedrico e multiforme del Bernini, così come di altri grandi maestri del ‘600, italiani e stranieri, in gran parte provenienti dal Palazzo Chigi di Ariccia (Roma), - come Mattia Preti, Carlo Maratta, Andrea Sacchi, Pier Francesco Mola, Pietro da Cortona, Il Baciccio, Jacob Ferdinand Voet, Andrea Pozzo - offrendo un quadro d’insieme sull’evoluzione della pittura romana per circa un secolo. Non solo, la mostra propone un punto di vista inedito sul contributo, poco conosciuto e valorizzato, che la Calabria diede nell’ambito del barocco con il suo ricco patrimonio di storia e tradizioni.
L’inaugurazione della mostra è stata preceduta da un’anteprima, riservata ai giornalisti e agli addetti ai lavori, a cui sono intervenuti Simona Cristofaro di 4Culture, Andrea Perrotta di e-bag e il direttore artistico Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia. A portare i saluti istituzionali anche il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Ivan Cardamone; il dirigente generale del Dipartimento Urbanistica e Beni culturali della Regione Calabria, Domenico Schiava; il responsabile amministrativo dell’assessorato alla cultura della Regione Calabria, Salvatore Bullotta; il dirigente del Segretariato Regionale MiBACT Calabria, Salvatore Patamia.
L’obiettivo degli organizzatori è quello di proporre un nuovo modo di fruire l’arte attraverso il connubio tra didattica, tecnologia e innovazione in modo da avvicinare soprattutto le fasce giovanili. Sono previsti, infatti, effetti speciali e immersivi che consentono di rivivere l’atmosfera barocca dei fecondi luoghi d’origine delle opere in mostra.
La mostra sarà aperta al Complesso monumentale del San Giovanni fino al 29 febbraio 2020, dal martedì alle domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20. Tutte le informazioni ed i dettagli sono disponibili sul sito dell’evento berninicalabria.it.
Al via il recupero delle gallerie del complesso San Giovanni di Catanzaro RTC TELECALABRIA
CATANZARO. Il sindaco Sergio Abramo ha dato ufficialmente il via, martedì mattina, ai lavori di recupero e riqualificazione delle Gallerie del San Giovanni, nel centro storico di Catanzaro. Ad affiancare il primo cittadino c’ erano l’assessore ai lavori pubblici Giulia Brutto, il dirigente del settore gestione del territorio Gennaro Amato, il direttore dei lavori Francesco Grandinetti e il responsabile del procedimento Francesco Rositani. Erano anche presenti i responsabili della ditta Nitti, aggiudicataria dell’appalto. Le Gallerie del San Giovanni, sorte sui resti del Castello Normanno (1070 circa), hanno subito nel corso dei secoli destinazioni d’uso differenti, prima come ospedale, intorno al XVI sec., grazie alla congregazione dei Bianchi di Santa Croce, poi come convento dai Padri Teresiani, intorno alla metà del XVII secolo, per poi divenire sede degli uffici del genio militare e infine carcere. Il complesso del San Giovanni è costituito da tre livelli: un livello interrato caratterizzato esternamente dall’ottocentesco paramento murario che sostiene la via d’ingresso alla terrazza e perimetra il Corso, costituito da ambienti ipogei; dai veri e propri camminamenti sotterranei, misteriosi e pieni di un passato a molti ancora sconosciuto, riportati in parte alla luce, che dovevano non solo consentire in passato alla Signoria un collegamento agevole con l’altro momento del potere, quello religioso, ma anche permettere l’agevole spostamento di soldati in caso di attacco o di fuga. Un livello terreno invece è costituito da sale espositive che attraverso un cortile interno e mediante un’ apposita scalinata, permette il collegamento al piano superiore, utilizzato anche come area espositiva. I principali interventi previsti sono: riqualificazione di parte delle gallerie e dei contigui locali sotterranei prospicienti il Corso Mazzini, mediante interventi specifici di recupero e risanamento dell’intradosso delle volte, di intonaci, e rifacimento delle pavimentazioni e sottostanti vespai; allestimento di spazi ed ambienti con arredi specifici, distinti in zone differenti (percorso espositivo temporaneo, percorso espositivo permanente, percorso enogastronomico); predisposizione di elementi finalizzati al miglioramento della fruizione degli spazi museali, interni ed esterni (sistemi modulari di copertura rimovibili, sistema segnaletico di orientamento del percorso espositivo); impianti e strumentazioni (impianto elettrico e di illuminazione, impianto antincendio, impianto fonodiffusione, tvcc,rete wi-fi, impianti termo meccanici, sistema divulgativo delle singole mostre, schermi al plasma – punti informativi- eventi proposti- sistema computerizzato- gestione, fornitura hardware). Le soluzioni adottate per il piano interrato prevedono la realizzazione di percorsi enogastronomici ed espositivi, mediante un sistema di arredi, dalla elevata qualità estetica e funzionale. La durata dei lavori prevista è di 180 giorni. Interviste a Sergio Abramo (sindaco di Catanzaro), Giulia Brutto (Assessore comunale Gestione del Territorio)
Catanzaro, riaprono le gallerie del San Giovanni
Riaperte al pubblico le suggestive gallerie del complesso monumentale del San Giovanni, un affascinante percorso lungo la Catanzaro sotterranea.
Le gallerie San Giovanni a Catanzaro
Catanzaro: Gallerie San Giovanni aperte al pubblico
Il Castello di Catanzaro (HD)
CatanzaroTv dedica uno speciale al Castello normanno della città, di cui è rimasto poco di visibile, sufficiente però a legittimarne le suggestioni della sua storia. Un gruppo di appassionati, tra i quali Giovanni e Giuseppe Matarese,studiano da decenni la storia e le vicende storiche della città, soprattutto quelle legate al Castello. Siamo andati a trovarli tra cimeli, reperti storici, ricostruzioni fedeli e soprattutto un enorme plastico che ricostruisce nella sua magnifica interezza l'espansione della fortificazione. Senza tralasciare una puntatina ai cunicoli sotterranei. Ne viene fuori una grande ricchezza di conoscenza che non sfugge alle centinaia di turisti che affollano ogni estate l'nfo-Storia Point Mirabilia allestito volontariamente e gratuitamente dal Gruppo. Una ricchezza storica che Catanzaro può e deve sfruttare sotto il profilo culturale e turistico. Magari tutto l'anno!
Catanzaro, riaperte al pubblico le Gallerie del San Giovanni
Andrea Cefaly. Il maestro ritrovato
Mostra antologica dedicata al Maestro Andrea Cefaly jr.
9 ottobre 2004 - 6 gennaio 2005
Catanzaro, Complesso Monumentale del San Giovanni
Fondazione IMES
Fondazione Politeama
Regione Calabria -- Assessorato alla Cultura
Comune di Catanzaro - Assessorato alla Cultura
RTC - Catanzaro, inaugurata la mostra sulla Shoah Solo per colpa di essere nati
E’ stata inaugurata domenica, nel Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, la mostra “Solo per colpa di essere nati”. Si tratta di una mostra inedita ed originale che abbraccia storia, divulgazione, tecnologia ed innovazione. Un percorso altamente evocativo in cui molteplici linguaggi comunicativi si intersecano per raccontare la Shoah, una delle pagine piu’ complesse e tragiche del Novecento. “Solo per colpa dì essere nati” è un progetto culturale inedito, promosso dalla 4culture Srls in collaborazione con E-bag Srl.
Gode del sostegno della Regione Calabria grazie ad un contributo rivolto al supporto di iniziative culturali di grande rilievo, del patrocinio dell'UCEI - Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Fondazione Museo della Shoah di Roma, del'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria e delle partnership con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, l'Archivio Storico Comunale E. Zinzi di Catanzaro, la Biblioteca Comunale F. De Nobili di Catanzaro e con il MARCH - Museo Archeologico e Numismatico Provinciale di Catanzaro.
All'interno delle sale espositive del Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, dal 27 gennaio al 25 aprile 2019, sarà esposto un ciclo di 30 dipinti dell’artista newyorkese Frank Denota, dedicati alla Shoah, ai valori della memoria e della resistenza e numerose saranno le attività culturali di approfondimento tematico rivolte al pubblico di tutte le età, dai bambini agli adulti.
Best Attractions and Places to See in Catanzaro, Italy
Catanzaro? Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Catanzaro?. We have sorted Tourist Attractions in Catanzaro? for You. Discover Catanzaro? as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Catanzaro?.
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List of Best Things to do in Catanzaro?, Italy
Parco della Biodiversita Mediterranea
Statua del Cavatore
Ponte Bisantis
Cascata Campanaro
Parco Commerciale Le Fontane
Museo Storico Militare Brigata Catanzaro
Teatro Politeama
Complesso Monumentale San Giovanni di Catanzaro
Museo Marca
Villa Trieste
La FONTANA monumentale del CAVATORE a CATANZARO ♥
Realizzato nella seconda metà del Novecento, dal noto artista calabrese Giuseppe Rito, il Cavatore(ossia l’uomo che scava la roccia) è un’imponente scultura in bronzo su base di granito, posta in una nicchia incastonata nelle mura del Complesso monumentale del San Giovanni. Interessante il contrasto cromatico che si crea fra il bronzo della statua e il granito del bassorilievo, da cui sgorga l’acqua della Fontana. La statua domina su Piazza Matteotti, e simboleggia il duro lavoro, nonché la forza e la costanza dei catanzaresi, che da secoli affrontano i disagi di una terra povera e i disastri provocati da una natura severa.
Era il 4 settembre 1984 quando, alle ore 7.50, il Cavatore fu ricollocato all’interno della fontana di piazza Matteotti, dopo essere stata spostata e “confinata”, in una desolata e desolante incuria, nel cortile della casa del custode di “Villa Trieste” per ben 14 anni. In quegli anni fu forte la denuncia in merito allo stato di completo abbandono del bronzo di Rito.
La statua giaceva lì sin dal 1970 da quando, per effetto del crollo di parte del muraglione di cinta ottocentesco delle vecchie carceri, fu rimosso per motivi di sicurezza. Fu la visita pastorale di Giovanni Paolo II che spinse l’amministrazione comunale del tempo a riprendere e a rinnovare il maquillage della città e, tra i tanti interventi, fu compreso il ripristino della monumentale fontana del Cavatore.
«Coricato per terra come un gigante schiantato dalla folgore nella tetra carcere di un magazzino» lo vide per la prima volta Lionello Fiumi che così lo definì in un suo articolo del 1954, favorevolmente colpito dalla possenza del bronzo appena arrivato dalla Fonderia Chiurazzi di Napoli e in attesa della definitiva collocazione, avvenuta, successivamente, nel gennaio del 1956. L’idea di collocare un “gigante di bronzo” nelle mura ottocentesche di quello che fu il “Castel S. Giovanni” e, precisamente, nell’esedra centrale prospiciente la piazza Matteotti, fu proprio di Rito e lo testimonia Bruzzi al quale lo stesso scultore, durante una delle tante passeggiate serali di ritorno a casa, disse: «Vedi questa nicchia? Non ti sembra l’ovale naturale d’una grande cornice? In questa anche se non mi daranno una lira … questi … amministratori del Comune e della Provincia, voglio collocare un gigante: un gigante di bronzo, un artiere bruzio che a colpi di piccone faccia spillare un torrente d’acqua viva e pura dalla Sila, dalla terra dei Bruzi, la terra dei tuoi avi». Il progetto, in effetti, si concretizzò e Rito, tra il 1951 e il 1954, lavorò alacremente al suo Cavatore e su mandato di quegli amministratori i quali, inconsapevolmente, con il progetto della fontana monumentale eressero quello che, indiscutibilmente da sempre, rappresenta per la città il suo stesso simbolo quello cioè «del vero proletariato del Sud, con i muscoli possenti, tranquillità serena di volto, fortezza di espressione, impeto cosciente di lavoro, senza rassegnazione e senza fatalismi, senza l’assillo della miseria e la ricerca dell’emigrazione, ad ogni costo, ma come fattore determinante di una vita nuova: più tranquilla».
La scultura fu voluta dal Comune, dall’Amministrazione Provinciale e dall’Ente del Turismo, la sistemazione complessiva della fontana fu redatta dall’ingegnere del comune Gustavo Pavone, mentre il progetto, come testimoniano alcune foto d’archivio, fu pensato e ideato dallo stesso scultore attraverso un modellino in creta. L’idea di Rito non fu mai tradita, anche se, esigenze di natura tecnica, portarono a ridurre l’ammasso roccioso granitico sul quale doveva ergersi l’opera dello scultore. In realtà, nel bozzetto preparatorio, la figura vigorosa del Cavatore è immersa in un ambiente roccioso, il cui picco più alto doveva raggiungere l’imposta del catino della grande nicchia, nel quale Rito oltre a «impersonare …tutta la Calabria, di questa che fu detta “la Montagna del Mediterraneo”», voleva «soprattutto, lasciare ai posteri, ai figliastri di “questa roccaforte bizantina, costruita su di un colle come la vollero i fondatori, occhio di falco fra Tirreno e Ionio, con il vento, che agro, vien già da una Sila selvosa e selvatica”, il mio nome».
Week end al museo - Città di Catanzaro - Video 2 - Assessorato Cultura
“WEEK END AL MUSEO” - CITTA' DI CATANZARO-ASSESSORATO ALLA CULTURA
Link video ✅ ✅
L’evento “Week end al Museo”, in programma per il 15 e 16 dicembre 2017, e’ organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Catanzaro. Partners istituzionali e privati coinvolti: Provincia di Catanzaro, Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, Mudas, Fondazioni Guglielmo, Fondazione Mimmo Rotella, 4Culture, Ufficio Scolastico Provinciale, Amc, Rete Museale Regionale As.Ar.P.
DATA ED ORARI: 15 e 16 Dicembre 2017 - dalle ore 09:00 alle ore 20:00
MUSEI: Musmi, Marca, March, Mudas, Complesso Monumentale del San Giovanni, Gallerie del San Giovanni, Casa della Memoria Rotella's House, Museo del Rock, ex Stac.
INGRESSO: gratuito strutture museali; a pagamento mostra “Imperatores” e mostra “Calabria antica in miniatura e fiera europea del Presepe XIV edizione”.
SERVIZI: Trasporto pubblico di collegamento tra le varie strutture, accoglienza, guide turistiche.
ATTIVITA': 1) Intrattenimento musicale, 2)Rievocazioni storiche.
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Ivan Cardamone
Assessore alla Cultura - Città di Catanzaro
Artisti nello spazio Catanzaro
Appuntamento al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, per vivere alcuni tra gli spazi d'artista più significativi del '900. La mostra resterà aperta fino al 29 dicembre 2013 tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00 -- Lunedì chiuso.
Gli artisti in mostra: Claudio Abate, Vincenzo Agnetti, Mario Airò, Getulio Alviani, Giovanni Anceschi, Studio Azzurro, Massimo Bartolini, Manfredi Beninati, Cesare Berlingeri, Carlo Bernardini, Alberto Biasi, Agostino Bonalumi, Davide Boriani, Enrico Castellani, Alik Cavaliere, Loris Cecchini, Gianni Colombo, Gino De Dominicis, Gabriele Devecchi, Chiara Dynys, Luciano Fabro, Flavio Favelli, Lucio fontana, Pinot Gallizio, Piero Gilardi, Jannis Kounellis, Ugo La Pietra, Fabio Mauri, Giuliano Mauri, Mario Merz, Aldo Mondino, Liliana Moro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Alfredo Pirri, Paolo Scheggi, Paolo Scirpa, Nanda Vigo, Luca Vitone.
Complesso San Giovanni. Il Castello Fortezza a Catanzaro. Mirabilia
#Catanzaro #ComplessoSanGiovanni #CastelloFortezza
Il Castello fortezza lo volle Roberto il Guiscardo come presidio militare a controllo dell'istmo poi definito di Catanzaro. In principio, intorno al 1060, una grande torre , il donjon, aveva ospitato un contingente di guardia, solo successivamente, nel 1701, dotato di una cortina muraria, fu residenza del primo Signore, Ugone Falluk.
Divenne nel tempo proprietà esclusiva del Signore, e pertanto simbolo di un forte potere feudale e fucina di trame e grandi progetti di autonomia e indipendenza.
Rimarcò la sua funzione di castello-fortezza dotandosi nel tempo di una consistente cinta muraria esterna attrezzata di torri, baluardi, feritoie arciere e balestriere ed altri elementi carateristici, e soprattutto di una fitta rete di sotterranei strutturati in più livelli e divenuti essi stessi postazioni armate in casamatta.
Nel XIII secolo fu sentinella e difesa di Pierto II Ruffo, potentissimo conte angioino, durante gli aspri assedi e battaglie combattute ai piedi della città a margine dei così detti Vespri siciliani
Per tal motivo venne notevolmente irrobustito e dotato di cinte torrite e merlate. Fu ulteriormente potenziato da Antonio Centelles nel 1444.
Nel 1446 sulla torre principale campeggiava un grande orologio fatto installare dal Conte.
Al Castello era associata, immediatamente sotto le mura nel lato sud, anche la Corte bassa, il Borgo Paradiso (oggi Case Arse) ove abitavano gli inservienti impegnati nel sostentamento del Signore e di tutti gli altri occupanti.
Essi utilizzavano un accesso riservato e protetto, visibile ancora oggi.
In quattrocento anni di vita vide succedersi ben 25 Signori, anche se alcuni di essi non vi misero mai piede.
Persa nel XV secolo la funzione di residenza del Signore, mantenne quella di fortezza armata e venne gradualmente integrata più intimamente nel complesso sistema difensivo fortificato della città.
Fu in questo contesto che le torri vennero capitozzate, probabilmente per ridurne l'esposizione alle nuove artiglierie da fuoco.
Fu teatro di congiure e violente rivolte, resistette a molti assedi, ma si cedette alla furia distruttrice dei catanzaresi nella notte del 6 giugno 1461. Da allora divenne cava di materiali impiegati per la costruzione della Chiesa di San Giovanni sull'area ceduta intorno al 1470 da Re Ferrante al Papa, del Convento dell'Osservanza, per abbellimento della Cattedrale e altre strutture ancora.
Nel 1556, la Congregazione dei Bianchi di Santa Croce, realizzò nell'area del padiglione adibito ad ospedale. Nel 1663 I padri Teresiani vi costruirono il loro convento. Nell'800 ospitò le Carceri borbniche.
Si ringrazia l'Associazione Storica Mirabilia per la documentazione storica del Castello - Fortezza di Catanzaro
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Gallerie del San Giovanni - Città di Catanzaro - Assessorato alla Cultura
ASSESSORATO ALLA CULTURA/CITTÀ DI CATANZARO: Complesso Monumentale del San Giovanni.
Affascinanti e partecipati weekends trascorsi in collaborazione con: Guide Turistiche Catanzaresi, Coldiretti, Mirella Leone e Francesca Ciliberti.
“Le macchine di Leonardo da Vinci. Intuizioni di un genio”
E' il titolo della mostra che è stata inaugurata al complesso monumentale San Giovanni di Catanzaro. Ben 20 macchine esposte, alcune delle quali saranno interattive e potranno essere messe in moto dai visitatori.
Cancellazione Scritte Castello San Giovanni Catanzaro
Grazie al contributo di alcuni privati Catanzaro nel Cuore gratuitamente ha dimostrato come sia importante il Decoro Urbano
Catanzaro - Musolino il brigante di Calabria
Si è discusso di brigantaggio e della figura di Giuseppe Musolino, durante il convegno che si è tenuto ieri al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro dal titolo “Giuseppe Musolino, eccellenza calabrese”. La storia di Musolino inizia il 28 ottobre 1897 a seguito di una rissa nell'osteria della Frasca a Santo Stefano in Aspromonte; arrestato per tentato omicidio scappa e compie tutta una serie di assasini contro quelli che l'hanno accusato e tradito, nascondendosi tra le montagne, nei boschi, e persino nei cimiteri, godendo dell'appoggio della gente del posto, sia contadini, caprari e gente benestante, che lo vede come simbolo dell'ingiustizia in cui la Calabria allora versava. All’evento hanno partecipato il giornalista e storico Mario Saccà, l’insegnante Giuseppe Grisolia ed il pronipote del brigante Pietro Romeo.