Complesso Monumentale Santa Maria La Nova a Napoli Restaura La Nova
Restaura La Nova, dona il tuo contributo per il Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova di Napoli, uno scrigno di arte, storia e religiosità. Con un mistero: la tomba di Dracula...
Matrimonio al Complesso Monumentale di S Maria la Nova
Visita guidata in LIS al Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova di Napoli
L'Associazione Oltre il Chiostro Onlus offre la possibilità di visita guidata in lingua dei segni
“Illuminiamo i Monumenti”, a Santa Maria la Nova esperti e tecnici per “Napoli dall’800 ad oggi”
Docenti universitari, urbanisti, architetti, esperti e tecnici si sono riuniti nell’aula consiliare del complesso monumentale di Santa Maria la Nova per il primo dei tre convegni sul tema “Napoli dall’800 ad oggi” programmati nell’ambito di “Illuminiamo i Monumenti dentro e fuori”, la rassegna messa in campo dalla Città Metropolitana di Napoli per valorizzare il patrimonio architettonico della città ed in particolare dell’Ente.
Un’occasione per sapere Napoli cos’è stata e cos’è, ma soprattutto per capire cosa dovrà essere.
Complesso Monumentale di S. Maria La Nova a Napoli: area cimiteriale.
Un video in esclusiva che documenta le prime fasi di esplorazione dell'area cimiteriale sottostante alla grande Chiesa Monumentale ed accessibile dal Cappellone di S. Giacomo della Marca.
Chiostro Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova
Napoli 24 Aprile 2016 - Chiesa S Maria La Nova
#Napoli - La chiesa di Santa Maria la Nova è una chiesa monumentale di Napoli, situata nel centro storico, nelle vicinanze di piazza Giovanni Bovio e facente parte dell'omonimo complesso monumentale.
Storia
A seguito della decisione di Carlo d'Angiò di costruire il Maschio Angioino, durante la metà del XII secolo, si rende necessario l'abbattimento della chiesa di Santa Maria ad Palatium, risalente al 1216, per avere spazio a sufficienza per il nuovo castello: il sovrano tuttavia, vicino alle esigenze dei frati Minori che gestivano il tempio, dona loro, il 10 maggio 1279[1], un terreno nei pressi di una torre a guardia del porto, per l'edificazione di una nuova chiesa con annesso l'omonimo convento. I lavori iniziano nel 1279[2], storicamente sotto la direzione di Giovanni Pisano, anche se diversi studi negano tale ipotesi, mettendo in dubbio anche il fatto che lo stesso architetto toscano sia mai stato a Napoli: probabilmente questi sono seguiti da qualche architetto francese venuto al seguito di Carlo d'Angiò[3]; in alcuni documenti del 1280 risulta che la fabbrica è già in fase avanzata di realizzazione: la nuova chiesa, che per distinguerla dalla precedente viene chiamata con l'appellativo la Nova, è in stile gotico e suddivisa in tre navate, anche se altri storici ritengono che abbia una forma simile a quella che verrà costruita successivamente[.
Il bassorilievo sulla facciata
A seguito dei danni provocati dai terremoti del 1456, 1538 e 1569 e soprattutto dallo scoppio di una polveriera, avvenuto il 13 dicembre 1587, nonostante all'inizio del XVI secolo fosse stata interessata dall'edificazione del cappellone di San Giacomo della Marca che portano all'abbattimento e alla modifiche di diverse cappelle, si decide la totale ricostruzione della chiesa, la quale versa già in precarie condizioni di conservazione: questa deve rispecchiare il gusto del periodo, ossia il nascente barocco e seguire i canoni dettati dalla controriforma; i lavori vengono affidati a Giovanni Cola di Franco ed iniziati nel 1596 per terminare tre anni più tardi nel 1599, come riportato sul fregio delle facciata[3]. In realtà, data la brevità del protrarsi dei lavori, l'edificio non può essere stato costruito ex novo, ma sicuramente sono stati riutilizzati strutture e materiali delle vecchia costruzione: a vantaggio di questa tesi anche la costante insufficienza di fondi economici, tant'è che i frati devono ricorrere alle elemosine cittadine, influenzate anche dalla guarigione miracolosa di uno storpio il 17 agosto 1596, attribuita al quadro della Madonna delle Grazie custodita nella chiesa]. Le rifiniture interne continuano negli anni successivi: nel 1603 è completato il soffitto ligneo, nel 1620 il coro, nel 1633 inizia l'abbellimento degli interni in stile barocco con l'uso di stucchi e dorature, mentre nel corso del XVII secolo viene rifatta la facciata.
Nuovi lavori di restauro si rendono necessari durante la metà del XIX secolo, in particolare dal 1859 dopo che i frati hanno trovati i fondi sempre tramite le elemosine; l'opera è affidata all'architetto Federico Travaglini, che ha avuto la meglio su Francesco Saponieri e Errico Alvino: questo in un primo momento vuole riportare la chiesa al suo aspetto originario, cioè prima dell'aggiunta delle decorazioni barocche del 1633, poi, visti gli alti costi, è costretto a rivedere il progetto e a ridecorare tutte le parti danneggiate e consolidare maggiormente le vecchie decorazioni, anche in quei punti della chiesa dove la pietra è ancora a vista. Restauri al soffitto e alle opere d'arte sono nuovamente effettuati tra il 1922 ed il 1926.
Illuminiamo i monumenti dentro e fuori, la Città Metropolitana si accende d''arte
Dal 19 ottobre al 7 gennaio, i patrimoni d'arte di proprieta' della Citta' Metropolitana di Napoli - Palazzo Matteotti, la Reggia di Portici, il Complesso di Santa Maria La Nova e lo Storico Caffe' Gambrinus - saranno protagonisti di un ricco programma di valorizzazione.
Il mistero della tomba di Dracula a Napoli
Si troverebbe nel complesso monumentale di Santa Maria la Nova nel cuore antico di Napoli, la tomba in cui potrebbero esserci le spoglie del conte Vlad III noto come Dracula. La ricerca, condotta da un gruppo di studiosi internazionali, ha analizzato una tomba del 1500 della famiglia nobiliare dei Ferrillo di cui uno dei discendenti sposò Maria Balsa una donna dalle origini sconosciute. Sul monumento mortuario compaiono le immagini dell'ordine del dragone, fondato dal padre di Dracula, e strani simboli esoterici. Alle spalle della tomba, una effige muraria è stata scritta in una lingua ancora sconosciuta e che diversi esperti stanno provando a decifrare. I mistero fitto quello della tomba di Dracula che è possibile visitare grazie all'associazione CurioCity nel complesso di Santa Maria la Nova.
NAPOLI E DINTORNI - Complesso Monumentale S.Maria della Pace
Realizzato intorno al palazzo di ser Giovanni Caracciolo del 1400, i frati ospedalieri di S.Giovanni di Dio, nel 1587 fondarono l'ospedale e l'annessa chiesa-La struttura del palazzo originario è ancora visibile nel portale d'ingresso, costituito da un grande arco polilobato stile gotico. La costruzione della chiesa iniziò nel 1629 e ultimato circa 30 anni dopo, proprio nell'anno in cui fu sancita la pace tra Luigi XIV di Francia e Filippo IV di Spagna, la chiesa fu intitolata S. Maria della Pace in ricordo della fine delle ostilità-
Nell'ospedale troviamo la sala del LAZZARETTO - un'opera che per la sua grandezza e bellezza ci fa restare senza parole- 60mx10m.x12m.di altezza completamente affrescata con dipinti di G.Diano e A.Viola, raffiguranti la Vergine Maria e i Santi dell'Ordine di S.Giovanni di Dio.
Sede Pegaso, Napoli Santa Maria La Nova: il trailer
Napoli: Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova
Unipegaso a Napoli ha scelto anche il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova, che, voluto da Carlo D'Angiò nel 1279, oltre all’omonima chiesa basilicale, comprende anche il Chiostro Maggiore e quello Minore. E proprio i magnifici ambienti del chiostro minore, progettato da Cola Di Franco alla fine del XVI secolo, ospitano la sede di Unipegaso. Pur nel cuore del centro storico, qui pare di essere fuori dal tempo. E l’animazione della vita accademica, col vocio degli studenti che percorrono l’antico ambulacro, non disturba la magica atmosfera di quiete e di raccoglimento che il luogo ancora sprigiona. E’ la magia di Unipegaso: tra tradizione e innovazione, è sempre un viaggio nella grande bellezza dell’arte italiana.
Chiostro Santa Maria la Nova
Il Chiostro Maggiore non è visitabile e conserva resti di decorazioni ed è caratterizzato da una pianta quadrata con nove arcate per ciascun lato; una parte del chiostro è sede dell'Amministrazione provinciale. Il Chiostro Minore della chiesa risale invece alla fine del 1500, su disegno dell'artista Cola Di Franco. Esso è di forma rettangolare con puteale al centro.
Le colonne ioniche che sorreggono l'ambulacro del chiostro poggiano sul muretto che percorre ininterrottamente il perimetro del chiostro stesso, interrompendosi solo in quattro punti dove sono presenti cancellate di ferro battuto. Sulla volta dell'ambulacro sono presenti affreschi del pittore Simone Papa che raccontano la vita di San Giacomo la Marca.
Nel chiostro sono conservati anche monumenti funebri risalenti alla chiesa precedente. Oltre l'omonima chiesa basilicale e il Chiostro, il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova ospita il Museo A.R.C.A. - Museo d'Arte Religiosa Contemporanea, inaugurato nel dicembre 2006 e che attraverso suggestivi percorsi che si snodano nell'antico convento francescano, espone opere di artisti di fama internazionale contemporanei e del secolo scorso.
NAPOLI E LE SUE CHIESE. Chiesa S . Maria La Nova
Documentario informativo
Premio Napoli 2016 nel complesso di Santa Maria la Nova (22.06.16)
- Napoli - Carlo Ginzburg, Igor Tuveri, Sergio Finzi, Armando Punzo e il duo Rezza Mastrella. Sono questi i vincitori del Premio Napoli 2016, premiati per la cultura e la lingua italiana.
Il Premio, giunto ormai alla sua 62esima edizione, è il primo riconoscimento italiano consegnato alle personalità che si distinguono per il loro contributo alla lingua e alla cultura indipendentemente dalla produzione letteraria.
Tra lezioni, esibizioni e discussioni letterarie promosse tra platee diverse e animate dal gusto della cultura, la Fondazione si fa da anni promotrice di numerose iniziative tra le scuole, le accademie, i teatri, le piazze delle città e le carceri. Infatti quest'anno i vincitori saranno protagonisti di questi incontri.
Un'altra novità dell'edizione di quest'anno è la nuova sede che si sposterà dal Palazzo Reale al complesso monumentale di Santa Maria la Nova, di proprietà della città metropolitana di Napoli.
Alla presentazione c’erano il presidente della Fondazione Napoli, Gabriele Frasca e il consigliere metropolitano David Lebro. (22.06.16)
Napoli, Complesso monumentale di San lorenzo
La basilica di San Lorenzo Maggiore è una delle più antiche chiese di Napoli. Si trova nel centro antico della città, presso piazza San Gaetano, ovvero nella zona in cui sorgeva l'agorà greca. Risale al XIII secolo e conserva l'interno gotico.
“Prostituzione. Quale libertà?”, convegno a Santa Maria la Nova per dire no alla legalizzazione
Si è tenuto nella sala del Consiglio Metropolitano di Santa Maria la Nova a Napoli il Convegno sul tema “Prostituzione. Quale libertà?”, nel corso del quale è stato affrontato il tema della ‘legalizzazione dello sfruttamento’ attraverso anche la riapertura delle cosiddette ‘case chiuse’, tornato recentemente al centro del dibattito politico nazionale.
L’evento ha costituito anche l’occasione per presentare i libri “Il mito di pretty woman”, scritto dalla giornalista britannica Julie Bindel, e “Stupro a pagamento”, di Rachel Moran.
Con le autrici hanno discusso, tra le altre, la Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli, Isabella Bonfiglio, promotrice dell’iniziativa, la Consigliera Metropolitana Delegata, Elena Coccia, Ilaria Baldini, attivista di Resistenza Femminista, Stefania Cantatore, dell’Unione Donne Italiane (UDI), la sociologa Maria Esposito e la Senatrice Valeria Valente, appena nominata Presidente della Commissione Femminicidio del Senato. Tutte unite per dire no allo sfruttamento e sì all’abolizione della prostituzione.
S. Maria del Purgatorio ad Arco
MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITA': CONFERENZA PROGRAMMATICA A NAPOLI
Si è tenuta presso il Complesso monumentale di Santa Maria la Nova in Napoli la prima Conferenza Programmatica Regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità.
I temi trattati hanno riguardato l’ambiente, il territorio, la sanità, il turismo e l’agricoltura in regione Campania, affidati ai dirigenti del Movimento Daniele Masala, Carlo Farucci, Rosario Lopa, Marco Cerreto ed Ettore de Conciliis.
La responsabile delle politiche del Mezzogiorno del MNS ha, dopo le relazioni, moderato una tavola rotonda di dibattito: ospiti della iniziativa Domenico De Siano (coordinatore regionale di Forza Italia), Gianluca Cantalamessa (segretario regionale di Noi con Salvini), Daniela Nugnes (responsabile regionale del Movimento IDEA), Salvatore Ronghi (segretario regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità) e Luca Capasso (Direzione Italia).
La Tomba di Dracula a Santa Maria La Nova
Un week end a Napoli
Torniamo insieme a Napoli, per scoprire 5 tra i luoghi puù belli e particolari del capoluogo partenopeo: dalla Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi al Complesso monumentale di Santa Maria la Nova, passando per la Chiesa del Gesù Nuovo, la Basilica di Santa Chiara e il particolarissimo cimitero delle fontanelle!
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