Monaldo Leopardi al conte Francesco Cassi, 16 aprile 1839. - Voce di Sergio Carlacchiani
Sergio Carlacchiani è nato a Macerata nel 1959, vive a Civitanova Marche, è attore, regista, doppiatore, poeta, performer e pittore. Direttore artistico di varie rassegne teatrali :Donna/Modello, Poeti e Poesie da Decl/Amare, Live Poetry, Vita Vita e Poesia in Vita. Si è occupato di poesia lineare, visiva, concreta, sonora, di mail art e performance art. Ha scritto diversi libri di poesia e creato libri/oggetto. Si è esibito come performer in Italia, Francia, Inghilterra Spagna e Austria. Si è formato in seguito, come attore, presso la scuola del Minimo Teatro di Macerata. Ha seguito diversi corsi di perfezionamento e specializzazione, tra i quali ricordiamo quelli con: Eugenio Barba, Franco Ruffini, Riccardo Cucciolla, Cora Herrendorf, Tony Cotz, Giuliano Scabia, Lucia Poli, Rebecca Murgi, Eugenio Sideri, Sergio Scarlatella. Ha conseguito il diploma di impostazione ed uso della voce e tecnica del doppiaggio cinematografico, sotto la guida del maestro Renato Cortesi.E’ stato voce narrante in diversi films, cortometraggi, documentari e più volte ospite di importanti trasmissioni radiofoniche, oltre a quelle televisive,in Rai ed emittenti regionali e locali. Da molti anni si occupa di porgere la poesia in maniera interdisciplinare e spettacolare. Sul suo canale You Tube sono presenti circa 4000 ( 500 e più i poeti, scrittori e personaggi illustri trattati dall' origine dell'umanità a oggi, di tutti i paesi del mondo ) sue interpretazioni di poesie, prose, ed altro, registrate dal vivo o in studio. I suoi recital sono quasi sempre accompagnati da musiche, video-proiezioni, canti, danze, eseguite perlopiù in diretta da artisti che ha conosciuto e con i quali stabilmente o occasionalmente collabora. Tra questi ricordiamo: Alda Merini, Margherita Hack, Joyce Lussu, Eugenio Finardi, Sergio Rubini, Enzo Jannacci, Vincenzo Cerami, Raiz, Luigi Cinque, Fabrizio Bosso, Antonello Salis, Lello Voce, Tiziano Scarpa, Cesare Bocci, Luciano Biondini, Fausto Cigliano, Marco Poeta, Lorenzo Di Bella, Daniele Di Bonaventura, Massimo Mazzoni, Mike Melillo, Gastone Pietrucci e la Macina... Moltissimi gli spettacoli rappresentati nelle varie città d’Italia, altrettanti i riconoscimenti che ha conseguito, ultimo in ordine, non d’importanza, il Premio CreativaMente 2009 assegnatagli dal Presidente della Provincia di Macerata: “Un premio ai maceratesi che hanno dedicato la propria vita all’arte e lo spettacolo e che hanno reso e rendono grande la propria terra con la loro creatività...”. Altro riconoscimento di grande importanza, quello di essere stato invitato dal Centro Sudi Leopardiani e dal Comune di Recanati, presso il Colle dell’Infinito, il 29 Giugno 2010, in occasione delle Celebrazioni Leopardiane (prima di lui Gassman, Bene, Albertazzi, Lavia, Giannini, Bucci...) a presentare: “Chopin & Leopardi, il Poeta del pianoforte e il Poeta dei poeti”; spettacolo su Giacomo Leopardi che ha visto Carlacchiani come voce recitante ed ideatore, insieme al maestro Lorenzo Di Bella, pianista di riconosciuta fama. I due protagonisti hanno entusiasmato il folto ed esigente pubblico presente e numerosi sono stati i commenti positivi, tra i quali quello della discendente del poeta, la contessa Olimpia Leopardi. Visto il consenso di pubblico e critica ottenuto dall’ attore, Casa Leopardi gli ha poi chiesto d’interpretare, in sala d’incisione, una selezione di Canti leopardiani. La Giacomo & Giacomo SRL nel 2011 ha editato il cd “O graziosa luna, io mi rammento...” Il motivo di tale “azzardo”, se così si può definire, è ben descritto nella nota introduttiva al cd del Professor Lucio Felici: Sergio Carlacchiani è un artista versatile che da tempo si dedica alla lettura pubblica dei poeti. Nel cimentarsi con i Canti di Leopardi, egli ha lavorato tenacemente sui testi, schivando – come raramente accade – l’enfasi teatrale e calandosi, di volta in volta, nelle “situazioni” delle 18 poesie trascelte. Nel 2014 Carlacchiani è tornato al Colle dell’Infinito per essere protagonista di “A voi gentili anime” recital dedicato al grande poeta recanatese, con le musiche eseguite dal vivo dal Quartetto delle Marche.” Il 29 Luglio , nell’ambito del Futura Festival di Civitanova Marche , presso il Teatro Annibal Caro, ha proposto al pubblico, coadiuvato dal quartetto d’ archi Eudora : E il dì futuro del dì presente… spettacolo anch’esso dedicato a Giacomo Leopardi. Sempre al poeta dell’Infinito, insieme alla studiosa Loretta Marcon e al chitarrista Daniele Cecconi, Carlacchiani ha presentato a Monte San Giusto il 25 Ottobre 2014, lo spettacolo: “ Comento fatto per noi...
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Per seguire l’opera di Sergio Carlacchiani
SANTUARIO DI SAN GIRIO (POTENZA PICENA, MACERATA, MARCHE, ITALY)
SANTUARIO DI SAN GIRIO A POTENZA PICENA (COSTA ADRIATICA CENTRALE).
Riprese video effettuate lunedì 18 maggio 2015 con un sentito ringraziamento a don Aldo Marinozzi per la cortese collaborazione e disponibilità.
La frazione S.Girio si trova lungo la strada provinciale che collega Potenza Picena con la strada “Regina”: il luogo è ricco di alberi e circondato da una campagna molto bella e rasserenante dove vi si trova l’omonimo Santuario. Il complesso fu edificato probabilmente nel 1298 sulla tomba del “santo”, poi ricostruito nel 1560 e ristrutturato nella prima metà del secolo scorso. All’interno si possono ammirare affreschi che rievocano la vita del religioso ed una tela del 1791 che lo raffigura. Il luogo è molto frequentato il 25 maggio di ogni anno in occasione della festa del santo. A poca distanza dal piccolo centro in prossimità del mare si incontrano ampi specchi di acqua salmastra, che grazie alla loro particolare natura sono da considerare una vera e propria oasi naturalistica.
Gerio, o Girio, era un nobile francese originario della Linguadoca il quale lasciò tutti i suoi beni per vivere da eremita. Nato tra il 1270 e il 1274 per una serie di acquisizioni e cessioni territoriali della famiglia divenne conte di Roccaforte. Volendo vivere in solitudine si recò con il fratello in una zona piena di caverne, dove rimasero a lungo isolati per la piena di un fiume: secondo la leggenda furono due serpenti a salvarli portando loro del pane (…). Recatisi nella vicina chiesa per la messa raccontarono il “miracolo”, presto la notizia si diffuse e molta gente li cercò. Partirono allora con il desiderio di recarsi in Palestina, ma prima però vollero visitare Roma. Qui Gerio seppe che ad Ancona un “sant'uomo”, Liberio, aveva intenzione di partire per Gerusalemme. Avendo intenzione di viaggiare con lui andò nelle Marche, ma a Tolentino si sentì male e morì nei pressi di Potenza Picena (l’allora Monte Santo). Secondo la superstizione medioevale in quel momento le campane della pieve di S.Stefano si misero prodigiosamente a suonare. Il corpo di S.Girio venne conteso dalle popolazioni di Recanati e Monte Santo: la disputa fu risolta grazie ad un neonato che “miracolosamente in grado di parlare” (…) sentenziò che la scelta del luogo cui assegnare le spoglie del religioso fosse lasciata a due buoi senza guida (…). I due bovini si fermarono nel punto dove ora sorge il santuario. La sua festa ha tradizioni antiche e il suo momento culminante consiste nell'omaggio dei ceri al santo da parte delle autorità locali e della popolazione. Dagli atti del consiglio comunale tenutosi il 1 gennaio 1371 si deduce che la festa di S.Girio fu fissata il 25 maggio e fu sempre celebrata con grande pompa. Il 1 agosto del 1742 papa Benedetto XIV ne approvò il culto. La rivalutazione di tale tradizione indicò S.Girio, attraverso una delibera comunale, patrono di Potenza Picena. Tra le curiosità di questo comune il fatto che i residenti invece di inneggiare alla pace tra i popoli abbiano intestato una delle piazze principali ad un criminale di guerra primo teorico ed esecutore dei bombardamenti aerei terroristici sulle città e le popolazioni civili (piazza Dohuet).