San Francesco a San Leo, 800 anni dopo lo storico passaggio
Sono trascorsi 800 anni dalla donazione del monte della Verna da parte del Conte Orlando Cattani da Chiusi a San Francesco d'Assisi e l'evento, che ha segnato in modo profondo le città di San Leo e Chiusi della Verna, viene celebrato con un ricco calendario di appuntamenti.
Si narra che il frate l'8 maggio del 1213 giunse al Palazzo dei Conti Nardini presso San Leo in occasione dell'investitura di un cavaliere, un evento nel quale era presente anche il conte Orlando Cattani da Chiusi. San Francesco in quell'occasione tenne una suggestiva predica che colpì presenti, in particolare il Conte Orlando, che decise di regalare al frate un monte solitario, adatto alla penitenza, conosciuto col nome di Verna. Il santo si riservò di accettare il dono solo dopo aver fatto constatare ai suoi fratelli se il luogo fosse stato adatto alla preghiera e i frati da lui inviati gli riferirono che non v'era luogo più idoneo di quello.
Per ricordare l'avvenimento i Comuni di San Leo, di Chiusi della Verna e il Santuario di Chiusi della Verna hanno per la prima volta unito le forze e creato un ricco calendario di eventi di carattere storico, culturale, religioso e filatelico che abbracciano entrambi i territori da maggio ad ottobre 2013. Un'occasione per riscoprire questi luoghi e per rifocillarsi spiritualmente come ha raccontato Frate Massimo del santuario della Verna.
Il primo appuntamento è a San Leo mercoledì 8 maggio alle 16.30 con la Santa Messa presso l'Oratorio di San Francesco a Palazzo Nardini (già Severini) che aprirà le celebrazioni religiose. Alle 17.30 verrà inaugurata la mostra Arte Francescana a San Leo a Palazzo Mediceo, che si concluderà con un aperitivo. Il pomeriggio vedrà l'arrivo della prima tappa del pellegrinaggio Frate Sentiero, Sora Strada -- in cammino da Rimini a La Verna sulle tracce di San Francesco che condurrà podisti e ciclisti da Rimini al Santuario della Verna in 6 giorni a cura dell'Associazione La Pedivella.
Giovedì 9 e venerdì 10 maggio alle 20.30 nella Chiesa Conventuale di Sant'Igne verrà celebrata la Santa Messa.
Sabato 11 maggio a San Leo, prima grande rievocazione storica dell'incontro fra il Santo Francesco e il Conte Orlando da Chiusi. Alle 10.30 a Palazzo Mediceo aprirà la giornata il saluto del Sindaco di San Leo Mauro Guerra e dell'Assessore alla Cultura e Turismo Carla Bonvicini cui seguiranno due conferenze su San Francesco a cura di Claudia Tripodi e Nicoletta Baldini. Alle 15.30 in Piazza Dante si potrà rivivere l'atmosfera e la suggestione del momento in cui tutto ebbe inizio, grazie alla partecipazione del Gruppo Storico della Pro Loco di Chiusi della Verna, degli alunni della Scuola dell'Infanzia e Primaria di San Leo, del Gruppo Storico di Montecerignone e di Padre Federico Campana. Alle 18, in Cattedrale, la Santa Messa con la partecipazione del Coro di Chiusi della Verna. Alle 21.00 in Piazza Dante il grande spettacolo degli sbandieratori della Federazione Balestrieri Sammarinesi.
Per l'intera giornata, a Palazzo Mediceo sarà in vendita il Francobollo con l'annullo postale del 3 aprile 2013, dedicato all'ottavo centenario della donazione della Verna dall'Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica della Repubblica di San Marino. Domenica 12 maggio i camminatori dell'Associazione L'Umana Dimora si ritroveranno al Convento di Sant'Igne per una giornata all'insegna del rapporto con la natura cui seguirà nel pomeriggio la presentazione del libro San Francesco nel Montefeltro e della guida Il Cammino di San Francesco da Rimini a la Verna.
La seconda grande rievocazione si svolgerà a Chiusi della Verna il 20 e 21 luglio. Sabato il Percorso Enogastronomico Medievale Alla Corte del Conte con animazioni e musiche antiche dal Medioevo, mentre domenica 21 un affascinante corteo in costume partirà dal centro di Chiusi per raggiungere a piedi il Santuario, per assistere all'incontro recitato fra il Conte Cattani e Francesco di Assisi, occasione che si concluderà in modo evocativo con la Santa Messa nella Basilica, animata dal Coro di Chiusi della Verna.
Un'iniziativa che ha riscontrato anche l'approvazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, per l'impegno profuso nelle iniziative dell'ottavo centenario del Passaggio di Francesco, ha insignito l'Amministrazione Comunale di San Leo della prestigiosa Medaglia del Presidente della Repubblica. I cittadini leontini, che hanno appositamente creato un comitato organizzativo per le celebrazioni, rappresentano per l'Assessore Carla Bonvicini Un esempio encomiabile per il loro contributo importante e corale che ha rivelato quanto la città sia profondamente legata al passaggio di Francesco.
Le celebrazioni si concluderanno il 12 ottobre a San Leo con il convegno di studi San Francesco, San Leo, il Montefeltro.
Il calendario completo ed aggiornato dell'evento è consultabile all'indirizzo
Gita a San Leo
San Leo (San Lé in romagnolo), è un comune italiano di 3.017 abitanti della provincia di Rimini, in Emilia-Romagna.
Il paese si trova su uno sperone di roccia della Valmarecchia da cui si domina San Marino e il Marecchia.
Erede del castrum Monteferetron, ricordato da Procopio nella cronaca della Guerra Gotica, solo a partire dal IX-X secolo acquisisce il nome dall'eremita Leo (proclamato poi santo...), un dalmata compagno di (san) Marino.
Il toponimo Monteferetron è di probabile origine umbra, a testimonianza che il masso era già frequentato in epoca preromana.
Del periodo romano rimangono sporadici reperti, riutilizzati nelle costruzioni medievali e che non danno l'idea di quale fosse la dimensione e la tipologia dell'antico insediamento.
Molti storici lo identificano come un antico centro sacro fin dalle origini, grazie alla sua particolare conformazione morfologica e non solo...
Con la nascita della diocesi di Montefeltro (sec. IX), il toponimo del centro venne utilizzato per tutto il territorio sotto la giurisdizioine del vescovo. Quando avvenne il cambio con il nuovo nome San Leo, l'antico toponimo rimase alla diocesi e di conseguenza a tutto il suo territorio.
Da allora, San Leo rimane capitale storica della regione del Montefeltro.
Fu luogo di passaggio di San Francesco nel 1213 e Dante nel 1306, prigione di Felice Orsini e di Cagliostro, San Leo ha avuto anche l'onore di essere capitale d'Italia o, meglio, del Regno Italico di Berengario II, il quale fu sconfitto a Pavia nel 961 d.C. da Ottone I di Sassonia e che poi si rifugiò a San Leo, dove resse l'assedio per mesi prima di cedere all'avversario. Il centro fu dominio dei Montefeltro (dall'antico nome di San Leo), dei Malatesta, dei Medici, conteso con i Della Rovere, fino al passaggio sotto lo stato pontificio nel 1631.
Nell'Italia unita il comune di San Leo è appartenuto alle Marche (provincia di Pesaro e Urbino) fino al 15 agosto 2009, quando ne è stato distaccato congiuntamente ad altri sei comuni dell'Alta Valmarecchia in attuazione dell'esito di un referendum svolto il 17 e 18 dicembre 2006. Contro la variazione territoriale la Regione Marche ha proposto ricorso alla Corte costituzionale, ma questa lo ha ritenuto infondato.
Forte di San Leo
Monumenti e luoghi d'interesse
• Il duomo di San Leo in stile romanico, costruito da maestri lombardi e datato attorno al 1173. Con classica pianta a croce latina, costruita con tre navate e transetto, ampio presbiterio e cripta, originariamente era comunicante col palazzo vescovile poi distrutto attraverso la torre campanaria.
• La pieve di Santa Maria Assunta
• Il forte di San Leo
• La torre campanaria, costruita sulla cima rocciosa del monte della guardia, la seconda sommità del Masso di San Leo, inglobando alla base una costruzione a pianta circolare più antica. Originariamente la torre, oggi isolata, era parte della cittadella vescovile di Montefeltro, distrutta dai Malatesta a metà secolo XIV.
• Il palazzo mediceo, costruito fra il 1517 e 1523 per il governatore della repubblica fiorentina, il giglio, stemma di Firenze, è scolpito sulla facciata, con la data 1521. Pure presente lo stemma di papa Giulio II della famiglia Della Rovere che, a cavallo dei secoli XVI e XVII, ampliarono il palazzo costruendovi una sala teatrale. Il palazzo nel secolo XXI contiene un museo d'arte sacra.
• Il Convento di sant'Igne del secolo XIII, edificato al di fuori dell'abitato, nel periodo francescano, conserva nella chiesa un frammento dell'olmo sotto il quale predicò San Francesco durante la sua visita a San Leo. La chiesa contiene inoltre un affresco di madonna in trono con Bambino e Santi databile al 1535. Nel complesso religioso si annovera un chiostro e una sala capitolare del convento con due finestre monofore trilobate in stile gotico.
1 minuto a Sant'Igne - Dji Phantom 2 & GoPro hero 3+
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1 minuto al convento di Sant'Igne
San Leo (RN) - ITALY -
Just 1 minute flight in the beautiful location of Sant'Igne, a small convent near San Leo (RN) ITALY
Sotto A Chi Tocca! - Film Completo by Film&Clips
Sotto A Chi Tocca! - Film Completo by Film&Clips
Director: Gianfranco Parolini (as Frank Kramer)
Writers: Renato Izzo, Gianfranco Parolini
Stars: Dean Reed, Ignazio Spalla, Aldo Canti
Sotto a chi tocca! è un film di Gianfranco Parolini del 1972. Il film è stato girato a San Leo, all'epoca in provincia di Pesaro, e nella Chiesa e Convento di Sant'Igne. Colonna sonora di Sante Maria Romitelli.
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Icaro Tv. 800 anni fa il passaggio di San Francesco nel Montefeltro
In tanti domenica 12 maggio al convento francescano di Sant'Igne nel Montefeltro hanno preso parte ad una delle iniziativi promosse in occasione dell'800esimo anniversario del passaggio di san Francesco in Romagna. A promuoverla l'associazione Umana Dimora di Rimini.
Escursione Alta Val Marecchia
Alta Val Marecchia - Monte Penna del Gesso e Monte Gregorio con sosta al Convento di Sant'Igne
SAN LEO: La Capitale del Montefeltro - di Sergio Colombini (Video 4K)
San Leo luogo strategico e determinante per le vicende storiche e militari del medioevo e del Rinascimento. Legato al culto pagano e poi cristiano, ospitò a vita eremitica il dalmata Leone che con Marino, ritiratosi sul Monte Titano, contribuì all'avvento del cristianesimo nel Montefeltro nel IV secolo.
Dall'Anno 1000 il nome di questo luogo divenne San Leo e l'antico nome di Montefeltro passò alla Diocesi. Divenne sede vescovile dal X secolo e luogo di rifugio di Berengario II.
Il medioevo vede lo splendore della città e della famiglia che fece di San Leo la sede della propria dinastia, i Montefeltro.
Il passaggio di San Francesco nel 1213 e di Dante nel 1306 contribuiscono ad arricchire la storia di questo importante centro.
La città di San Leo, fu dominata e contesa nel corso dei secoli, dai Malatesta e dai Montefeltro, dai Medici e dai Della Rovere, fino al dominio diretto dello Stato Pontificio dal 1631. Con Cagliostro l'itinerario alla scoperta di questa città rafforza le sue tinte magiche e misteriose.
Dal volantino dell'Ufficio Turistico.
#SanLeo #EmiliaRomagna #Borghi
Calling All Cars: Curiosity Killed a Cat / Death Is Box Office / Dr. Nitro
The radio show Calling All Cars hired LAPD radio dispacher Jesse Rosenquist to be the voice of the dispatcher. Rosenquist was already famous because home radios could tune into early police radio frequencies. As the first police radio dispatcher presented to the public ear, his was the voice that actors went to when called upon for a radio dispatcher role.
The iconic television series Dragnet, with LAPD Detective Joe Friday as the primary character, was the first major media representation of the department. Real LAPD operations inspired Jack Webb to create the series and close cooperation with department officers let him make it as realistic as possible, including authentic police equipment and sound recording on-site at the police station.
Due to Dragnet's popularity, LAPD Chief Parker became, after J. Edgar Hoover, the most well known and respected law enforcement official in the nation. In the 1960s, when the LAPD under Chief Thomas Reddin expanded its community relations division and began efforts to reach out to the African-American community, Dragnet followed suit with more emphasis on internal affairs and community policing than solving crimes, the show's previous mainstay.
Several prominent representations of the LAPD and its officers in television and film include Adam-12, Blue Streak, Blue Thunder, Boomtown, The Closer, Colors, Crash, Columbo, Dark Blue, Die Hard, End of Watch, Heat, Hollywood Homicide, Hunter, Internal Affairs, Jackie Brown, L.A. Confidential, Lakeview Terrace, Law & Order: Los Angeles, Life, Numb3rs, The Shield, Southland, Speed, Street Kings, SWAT, Training Day and the Lethal Weapon, Rush Hour and Terminator film series. The LAPD is also featured in the video games Midnight Club II, Midnight Club: Los Angeles, L.A. Noire and Call of Juarez: The Cartel.
The LAPD has also been the subject of numerous novels. Elizabeth Linington used the department as her backdrop in three different series written under three different names, perhaps the most popular being those novel featuring Det. Lt. Luis Mendoza, who was introduced in the Edgar-nominated Case Pending. Joseph Wambaugh, the son of a Pittsburgh policeman, spent fourteen years in the department, using his background to write novels with authentic fictional depictions of life in the LAPD. Wambaugh also created the Emmy-winning TV anthology series Police Story. Wambaugh was also a major influence on James Ellroy, who wrote several novels about the Department set during the 1940s and 1950s, the most famous of which are probably The Black Dahlia, fictionalizing the LAPD's most famous cold case, and L.A. Confidential, which was made into a film of the same name. Both the novel and the film chronicled mass-murder and corruption inside and outside the force during the Parker era. Critic Roger Ebert indicates that the film's characters (from the 1950s) represent the choices ahead for the LAPD: assisting Hollywood limelight, aggressive policing with relaxed ethics, and a straight arrow approach.
My Friend Irma: Memoirs / Cub Scout Speech / The Burglar
My Friend Irma, created by writer-director-producer Cy Howard, is a top-rated, long-run radio situation comedy, so popular in the late 1940s that its success escalated to films, television, a comic strip and a comic book, while Howard scored with another radio comedy hit, Life with Luigi. Marie Wilson portrayed the title character, Irma Peterson, on radio, in two films and a television series. The radio series was broadcast from April 11, 1947 to August 23, 1954.
Dependable, level-headed Jane Stacy (Cathy Lewis, Diana Lynn) began each weekly radio program by narrating a misadventure of her innocent, bewildered roommate, Irma, a dim-bulb stenographer from Minnesota. The two central characters were in their mid-twenties. Irma had her 25th birthday in one episode; she was born on May 5. After the two met in the first episode, they lived together in an apartment rented from their Irish landlady, Mrs. O'Reilly (Jane Morgan, Gloria Gordon).
Irma's boyfriend Al (John Brown) was a deadbeat, barely on the right side of the law, who had not held a job in years. Only someone like Irma could love Al, whose nickname for Irma was Chicken. Al had many crazy get-rich-quick schemes, which never worked. Al planned to marry Irma at some future date so she could support him. Professor Kropotkin (Hans Conried), the Russian violinist at the Princess Burlesque theater, lived upstairs. He greeted Jane and Irma with remarks like, My two little bunnies with one being an Easter bunny and the other being Bugs Bunny. The Professor insulted Mrs. O'Reilly, complained about his room and reluctantly became O'Reilly's love interest in an effort to make her forget his back rent.
Irma worked for the lawyer, Mr. Clyde (Alan Reed). She had such an odd filing system that once when Clyde fired her, he had to hire her back again because he couldn't find anything. Useless at dictation, Irma mangled whatever Clyde dictated. Asked how long she had been with Clyde, Irma said, When I first went to work with him he had curly black hair, then it got grey, and now it's snow white. I guess I've been with him about six months.
Irma became less bright as the program evolved. She also developed a tendency to whine or cry whenever something went wrong, which was at least once every show. Jane had a romantic inclination for her boss, millionaire Richard Rhinelander (Leif Erickson), but he had no real interest in her. Another actor in the show was Bea Benaderet.
Katherine Elisabeth Wilson (August 19, 1916 -- November 23, 1972), better known by her stage name, Marie Wilson, was an American radio, film, and television actress. She may be best remembered as the title character in My Friend Irma.
Born in Anaheim, California, Wilson began her career in New York City as a dancer on the Broadway stage. She gained national prominence with My Friend Irma on radio, television and film. The show made her a star but typecast her almost interminably as the quintessential dumb blonde, which she played in numerous comedies and in Ken Murray's famous Hollywood Blackouts. During World War II, she was a volunteer performer at the Hollywood Canteen. She was also a popular wartime pin-up.
Wilson's performance in Satan Met a Lady, the second film adaptation of Dashiell Hammett's detective novel The Maltese Falcon, is a virtual template for Marilyn Monroe's later onscreen persona. Wilson appeared in more than 40 films and was a guest on The Ed Sullivan Show on four occasions. She was a television performer during the 1960s, working until her untimely death.
Wilson's talents have been recognized with three stars on the Hollywood Walk of Fame: for radio at 6301 Hollywood Boulevard, for television at 6765 Hollywood Boulevard and for movies at 6601 Hollywood Boulevard.
Wilson married four times: Nick Grinde (early 1930s), LA golf pro Bob Stevens (1938--39), Allan Nixon (1942--50) and Robert Fallon (1951--72).
She died of cancer in 1972 at age 56 and was interred in the Columbarium of Remembrance at Forest Lawn Cemetery in Hollywood Hills.