NOTO e i presepi estivi • Sicilia Orientale ???? Ep.4
In questa quarta giornata di esplorazione in Sicilia abbiamo visitato la splendida città barocca di NOTO. E' una di quelle cose che non devono mancare nel vostro itinerario in Sicilia essendo davvero una perla bellissima. In primis abbiamo visto L’Arco di Trionfo (Porta Reale o Ferdinandea) per poi proseguire lungo Corso Vittorio Emanuele fino alla bellissima Chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata. Abbiamo poi proseguito visitando il convento/chiesa di Santa Chiara, la Basilica Minore e Palazzo Nicolaci, alla cui base si svolge la splendida usanza dell' infiorata.
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Il Sacro Speco di S. Francesco a Narni (TR)
Nel cuore dell'Umbria, a breve distanza da Narni (in provincia di Terni), si erge il Santuario francescano più antico della Valnerina e uno dei Santuari più ricchi di fascino della regione: lo Speco di Sant'Urbano, poi divenuto noto come Sacro Speco di S. Francesco. Qui, in un giorno del 1213, il santo di assisi arrivò, proveniendo a piedi da Narni con alcuni compagni, e fu attratto da una spaccatura nella roccia (speco), dove lasciò l'impronta viva della sua presenza e della sua solitaria contemplazione.
Il sito web ufficiale è assisiofm.it
Uscita della madonna immacolata a Ragusa ibla 2016
Uscita della beata vergine Immacolata dalla chiesetta di san Francesco all immacolata di Ragusa ibla ore 7:30 giorno 8 dicembre 2016
Gaeta – Chiesa di San Francesco (in attesa di ulteriore restauro)
Il convento è stato fondato dallo stesso S. Francesco nel 1222. Fu generosamente sostenuto dal Re Carlo II d'Angiò, il quale era molto legato all'ordine francescano. La grande chiesa gotica fu terminata nel corso dal XIV sec.: aveva una grande navata coperta da sei campate coperte da volte ed anche due navate laterali più basse, la chiesa era conclusa da un presbiterio quadrato e con molta probabilità da una complessa abside.
Come tutte le altre chiese maggiori di Gaeta, fu arricchita da opere d'arte tra il XVI e il XVIII sec., essendo per altro sede di cappelle e di sepolture delle famiglie nobili e dei governatori spagnoli. L’aspetto esterno è noto per la presenza di vari dipinti dei secc. XVIII e XIX, tra cui quello celeberrimo di F. Vervloet raffigurante la benedizione di Papa Pio IX alla guarnigione di Gaeta.
Con l'invasione napoleonica anche questo convento fu requisito e la chiesa cadde in rovina dopo la soppressione degli ordini religiosi (1809). L’abbandono perdurò anche dopo la restaurazione. Il restauro della chiesa iniziò nel 1854, su disegno dell'architetto G. Guarinelli e andò avanti rapidamente sotto il diretto patrocinio reale e con il concorso tra i medesimi artisti che avevano lavorato in S. Francesco di Paola a Napoli. Nel 1858 si concluse il restauro.
Con l'assedio del 1860-1861 subì lievi danni. Verso il 1870 il governo italiano si occupò di far eseguire i lavori per portarla a termine. Venne affidata nel 1927 ai salesiani che vi hanno tenuto una propria comunità fino a pochi anni or sono. Durante la II guerra mondiale fu nuovamente danneggiata, e restaurata tra il 1951 e il 1952. La chiesa è rimasta aperta anche dopo la rinuncia dei salesiani, grazie a un gruppo di volontari;
Si accede alla chiesa da una scalinata monumentale con al centro la statua della Religione; il soprastante piazzale, famoso per lo splendido panorama, è chiuso da una balaustra neogotica. La facciata ha al centro un grande portale con ampio strombo marmoreo con motivi floreali; ai lati le statue di: Carlo II d'Angiò e Ferdinando II; nel timpano Allegoria della restaurazione del papato; sulla cornice, da sinistra a destra, S Bernardo, S. Ambrogio, S. Francesco, S. Agostino e S. Tommaso d'Aquino. All'interno, (vasto e luminoso) vi sono grandi statue in gesso dei Santi Apostoli sui pilastri, nel fondo l'abside del Redentore, il pavimento marmoreo con riquadri intarsiati e per finire il grandioso altare disegnato da Giacomo Guarinelli. Inoltre ci sono diversi dipinti provenienti da Capodimonte: sulla parete d'ingresso la grande tela umiltà di S. Francesco; nel presbiterio, le tavole barocche Vergine Assunta, Sacra famiglia al riposo in Egitto; la Circoncisione e Adorazione dei Magi e sugli altari laterali due tele di scuola napoletana del XIX sec.: le tre Marie e crocifissione. Ai lati del presbiterio ci sono due ampi matronei che fungevano da palco reale e da cantoria...Salendo lungo il fianco sinistro della chiesa si accede all'edificio che fu sede del convento. Tuttora vi è il chiostro di origine trecentesca e alcuni vasti ambienti oratoriali che costituivano le Scuole Salesiane. Sul vasto cortile sono presenti diversi spazi ricreativi all'aperto, tra cui un campo di calcio e vari edifici ottocenteschi (alcuni dei quali erano utilizzati a fini militari).
Copyright © 19-09-2014 by Maria Vaudo
Fonte testo: prolocogaeta.it
Guarda qui (Video su FB - 1):
Guarda qui (Video su FB - 2):
Guarda qui (Video su FB - 3):
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Campane del Santuario del Sacro Tugurio di Rivotorto di Assisi (PG) (04) - Ripresa Notturna, v.294
Rinterzo festivo delle 18:15, col campanone a bicchiere e le altre a scampanio, per la messa domenicale delle 18:30.
Concerto di 4 campane in accordo Magnificat, con il campanone a battaglio cadente e le altre a slancio, di cui I-III fuse dalla Marinelli, e II-IV preesistenti, elettrificate dalla OES Brevetti Scarselli:
I: La3
II: Si3 calante
III: Re4
IV: Mi4 calante
Ed eccoci qui con un nuovo video sulle mitiche campane di Rivotorto, ma stavolta… In versione notturna… Come a San Francesco e Santa Maria degli Angeli. Con l’attuale videocamera ormai posso permettermi qualsiasi scenario, e anche quello notturno è diventato piuttosto appetibile, soprattutto quando i campanili (in particolare le celle campanarie) sono illuminate. In realtà la suonata è la stessa che ho proposto già parecchio tempo prima (avevo pubblicato anche una versione in cui il martello della piccola non rintoccava perché guasto, poi successivamente soppresso, se volete vi rimando a questo link ma ho voluta cmq riproporla per 2 motivi: il primo è ovviamente lo scenario, in versione notturna, ma soprattutto perché… Come noterete durante la suonata, pur mantenendo i soliti limiti della meccanica OES (il doppio tocco da una parte durante il bloccaggio a bicchiere, e i martelli tarati molto male che fanno addirittura muovere leggermente le campane), questa volta il campanone non ricade e si blocca discretamente bene, direi. Purtroppo, però, noto anche che qualche cambiamento nella disposizione delle suonate c’è stato. Ad ex per gli Angelus, al posto della II-IV che ho ripreso nel video (02) e (03) suona il 3-4-5-1 sul campanone. Inoltre, come ho constatato 2 domeniche fa, la suonata delle 18:00 è stata soppressa. Pensavo ad un guasto al programmatore, o addirittura all’impianto elettrico della zona (di fatto all’improvviso era saltata la luce della chiesa e dei fari sulla strada), ma alle 18:15 con le stesse condizioni, la suonata era partita. Anche se nutro ancora qualche dubbio in quanto il parroco è convinto che le campane suonino ancora alle 18:00. In principio pensavo anche che le suonate le avessero traslate di 15 minuti, perché anche quando capitai a Viole nel giorno dell’Immacolata (dove feci un flop clamoroso) non sentivo suonare nulla da Rivotorto alle 10:30 (e da lì si sentono bene), ma al contrario le ho sentite alle 10:45 e 11:00, ovvero l’ora dell’inizio della messa. A rigor di logica la stessa situazione si sarebbe dovuta verificare stasera, ma alle 18:30 aspetto ma… Non suona nulla. Peccato perché una sola suonata per la messa mi sembra un po’ poco… Anche se non è la prima chiesa assisiate che fa un solo segno prima della messa.
Prima della suonata ripresa dal solito angolo frontale vicino ai campi coltivati, ho voluto fare una ripresa panoramica all’abside, dove faccio vedere uno scorcio della vetrata, la cella campanaria illuminata, e poi… Il mitico paesaggio assisiate in notturna, con un primo piano sulla Rocca Maggiore, la Torre del Popolo, e la mitica basilica di San Francesco.
Un po’ miserino il video per questa domenica, in realtà avrei girato anche quello di San Rufino, ma purtroppo la ripresa è molto mossa a causa di forti raffiche di vento che si erano accentuate proprio in quel lasso di tempo, per poi calmarsi a Rivotorto. Vabbè, tanto la sfiga è sempre dalla mia parte…
LITURGIA DI ELEZIONE DEL MINISTRO - PROCLAMAZIONE DELL'ELETTO
Il Visitatore generale ratifica l'elezione e immette il neo-eletto nell'ufficio di Ministro Provinciale
Campane della Basilica di S.Giuseppe da Copertino in Osimo (AN) (02) v.475
Distesa delle 18:30 con III-IV (dura 1 minuto) per la messa feriale delle ore 19:00.
Concerto di 5 campane a slancio, elettrificate per la prima volta dalla Broili di Udine nel 1957, e dopo un periodo di manutenzione da parte della Fraternali (mi pare fino all'87), l’impianto fu interamente rifatto diversi anni dopo dalla De Santis di Fermo:
I: Fa3, rifusa da Domenico Fiorelli di Ferentillo (TR) nel 1781 usando il bronzo della precedente campana fusa nel 1249 dal noto Bartolomeo Pisano. Su di essa sono raffigurati S.Giuseppe da Copertino (santo titolare della chiesa), la Vergine Immacolata e San Francesco al momento delle stimmate. Ha un diametro di 112 cm e un peso di 10 quintali circa.
II: Sol#3 calante, fusa dai Fratelli Baldini di Rimini nel 1822 (Ne “Il Convento e la Basilica di San Giuseppe da Copertino, Osimo” viene citato il costo della campana, 100 scudi di allora, e il fatto che si tratti di una rifusione). Su di essa sono raffigurati un Vescovo benedicente, un Crocifisso, uno stemma coronato con all'interno la scritta PAX, e un’altra immagine sacra. Ha un diametro di 105 cm e un peso di 9 quintali circa.
III: La3 (Campana del Voto), fusa nel 1953 dalla Pasqualini di Fermo. Fu donata dai coniugi Carlo Rossini e Giuseppina Salotti, a ricordo del II centenario della beatificazione di S.Giuseppe da Copertino. Su di essa sono raffigurati la Vergine Immacolata e S.Giuseppe da Copertino. Ha un diametro di 82 cm circa e un peso di 3 quintali.
IV: Si3, fusa da Lucio Broili di Udine nel 1957, anno dell’elettrificazione delle campane. Fu donata anch’essa dai coniugi Carlo Rossini e Giuseppina Salotti, a ricordo del III centenario della venuta di San Giuseppe da Copertino ad Osimo. Su di essa è raffigurato S.Giuseppe da Copertino. Ha un diametro di 75 cm circa e un peso di 2,39 quintali.
V: Re4, fusa da Giuseppe Pasqualini & Figli di Fermo nel 1925 (Ne “Il Convento e la Basilica di San Giuseppe da Copertino, Osimo” viene citato che questa campana sostituisce una precedente, rotta). Su di essa sono raffigurati un santo francescano (probabilmente S.Giuseppe da Copertino), dei motivi floreali, medaglione con all'interno un angelo, Agnus Dei assiso sul Libro dell'Apocalisse di Giovanni (ancora distinguibili sei dei sette medaglioni/sigilli tipici di tale iconografia). Ha un diametro di 50 cm circa e un peso di 1,25 quintali.
N.B. Assieme alla fusione della IV fu realizzato, nello stesso anno, il primo impianto per campane in tutta Osimo (donato dal Comm. Carlo Rossini), che fu inaugurato il 4 ottobre, giorno di S.Francesco d’Assisi. In occasione di tale intervento furono rimosse 2 campane che avevano alloggiato fino ad allora nel campanile:
- Campana di 40 kg, alta 45 cm circa e con un diametro di 40 cm circa, fusa nel 1746 da Baldini di Rimini, data alle suore figlie di Sant'Anna per la chiesa di San Pietro all'Ospedale
- Campana di 8 kg, alta 25 cm, di diametro 20 cm fusa nel 1521, data dal Comune alla scuola rurale di San Biagio
Se volete sapere altre informazioni, come ad esempio le iscrizioni che non sono riuscito a far entrare in descrizione, vi rimando su questo censimento realizzato da Cinquinosuper, che ringrazio infinitamente
Trovandomi ad Osimo per la ripresa speciale al campanone (video precedente), mi sono voluto dedicare anche al suono feriale della vicina basilica di S.Giuseppe da Copertino, di cui ripresi il plenum esclusivo qualche settimana fa. La posizione è praticamente la stessa perché è l’unica che consente di poter vedere tutte le campane. Avevo previsto in un certo senso una suonata del genere, che si è ripetuta anche alle 18:45, ma non l’ho ripresa perché purtroppo il chiostro era chiuso, e mi sarebbe piaciuto far veder bene la IV. Video misero, ma che va a completare quelli già presenti in rete; mancherebbero solo i tocchi messa, il funebre, e il 3-4-5-1, ma le suonate a distesa sono state tutte immortalate (almeno credo…).
Padre Candido l'esorcista della Scala Santa
Padre Candido l'esorcista della Scala Santa