PELLEGRINO SANTUCCI “Finale”
Alberto Guerzoni esegue il “Finale” (dai Sette piccoli pezzi per organo su motivi gregoriani) di Padre Pellegrino Santucci (1921-2010) sull’organo Streussel (1765) Chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria a Hradec Kralové, Boemia, Cecoslovacchia, su sistema hauptwerk.
Alberto Guerzoni performs the Finale (from the Seven small pieces for organ on Gregorian motifs) by Father Pellegrino Santucci (1921-2010) on the Streussel organ (1765) Church of the Assumption of the Blessed Virgin Mary in Hradec Kralové, Bohemia, Czechoslovakia, on hauptwerk system.
PELLEGRINO CESIO SANTUCCI è nato a Montecastello di Mercato Saraceno (FO) il 9 gennaio 1921. Entrato nell'Ordine dei Servi di Maria nel 1933, ha compiuti gli studi teologici a Roma. Ivi fu ordinato sacerdote il 9 luglio 1944. Nel 1945 si iscrive alla scuola di composizione nel Conservatorio Rossini di Pesaro, dove si diploma nel 1949.
Nel 1947 viene chiamato a dirigere la Cappella Musicale Arcivescovile di S. Maria dei Servi di Bologna. Ne rinnova subito gli organici e i programmi e con la stessa Cappella tiene centinaia di concerti in Italia e in Europa. è stato docente di Composizione nei Conservatori Rossini (Pesaro), Benedetto Marcello (Venezia), Cherubini (Firenze) e nel Pontificio Istituto di Musica Sacra (Roma).
è autore di numerose composizioni vocali-strumentali per lo più inedite; altre invece sono state pubblicate dalle editrici Carrara, Berben, Ricordi, Bongiovanni, Laus Decora, Zanibon, Marianum, Nigrizia, Eco, Peters, N.C., Cappella Musicale S. Maria dei Servi, N.S. di Loreto. Diverse di queste composizioni sono state premiate in concorsi nazionali e internazionali. Nel complesso vanno segnalate 60 messe per Coro e Organo; 15 Orator” per Soli, Coro e Orchestra; una Sinfonia Gregoriana per grande orchestra; diversi concerti per strumenti vari e Orchestra. Fra le opere pubblicate: 180 Corali a 4 voci sui 150 Salmi di Davide, 120 Ave Maria da 1 a 12 voci, Hortus Conclusus (52 Preludi corali per Organo su Canto Gregoriano), 10 corali per Organo, 6 Corali per Organo sul Codice Squarcialupi, Sette pezzi per Organo, Otto Antiphon¾ Finales per Organo; inoltre 100 Corali Bach-Santucci, già alla terza edizione.
Nel campo della Musicologia si ricordano: L'Improvvisazione nella Musica (2 voll.); La Madonna nella Musica (2 voll.); L'Opera Omnia Organistica di J. S. Bach; Consonanze e Dissonanze, oltre a centinaia di articoli e di saggi pubblicati su Strumenti e Musica, Collettino Ceciliano, Schola Cantorum, Avvenire d'Italia, Osservatore Romano, Rivista Internazionale di Musica Sacra, Cultura e Scuola. Ha inoltre pubblicato sette libri di argomento socio-religioso, oltre a decine di articoli sullo stesso argomento.
Si deve a P. Santucci la realizzazione dell'Organo monumentale della Basilica di S. Maria dei Servi di Bologna, uno strumento questo su progetto di Luigi Ferdinando Tagliavini, che resta tutt'oggi uno dei migliori del mondo e dalla cui costruzione data in gran parte la rinascita organistica in Italia. Per questa attività gli è stato assegnato il premio alla cultura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Padre Pellegrino (al secolo Cesio) Santucci OSM è mancato a Bologna al Convento di S. Maria dei Servi il 24 luglio 2010 alle ore 16:45. Nella chiesa di Santa Maria dei Servi, gli è stato tributato l'ultimo saluto. Il funerale di padre Pellegrino Santucci è stato celebrato dal Vescovo Vicario di Bologna Ernesto Vecchi nella chiesa di Santa Maria dei Servi, dove esercitava dal 1947; ricordandolo, il Vescovo Vicario, nella sua omelia, ha lanciato un appello alla città affinché non ne dimentichi la figura.
PELLEGRINO SANTUCCI “Sanctus Benedictus”
Alberto Guerzoni esegue “Sanctus Benedictus” (dai Sette piccoli pezzi per organo su motivi gregoriani) di Padre Pellegrino Santucci (1921-2010) sull’organo all’organo Volkmann (1898) Chiesa di S.Agostino, Lipiny,Polonia, su sistema hauptwerk.
Alberto Guerzoni performs Sanctus Benedictus (from the Seven small pieces for organ on Gregorian motifs) of Father Pellegrino Santucci (1921-2010) on the organ to the organ Volkmann (1898) Church of St. Augustine, Lipiny, Poland, on the hauptwerk system .
PELLEGRINO CESIO SANTUCCI è nato a Montecastello di Mercato Saraceno (FO) il 9 gennaio 1921. Entrato nell'Ordine dei Servi di Maria nel 1933, ha compiuti gli studi teologici a Roma. Ivi fu ordinato sacerdote il 9 luglio 1944. Nel 1945 si iscrive alla scuola di composizione nel Conservatorio Rossini di Pesaro, dove si diploma nel 1949.
Nel 1947 viene chiamato a dirigere la Cappella Musicale Arcivescovile di S. Maria dei Servi di Bologna. Ne rinnova subito gli organici e i programmi e con la stessa Cappella tiene centinaia di concerti in Italia e in Europa. è stato docente di Composizione nei Conservatori Rossini (Pesaro), Benedetto Marcello (Venezia), Cherubini (Firenze) e nel Pontificio Istituto di Musica Sacra (Roma).
è autore di numerose composizioni vocali-strumentali per lo più inedite; altre invece sono state pubblicate dalle editrici Carrara, Berben, Ricordi, Bongiovanni, Laus Decora, Zanibon, Marianum, Nigrizia, Eco, Peters, N.C., Cappella Musicale S. Maria dei Servi, N.S. di Loreto. Diverse di queste composizioni sono state premiate in concorsi nazionali e internazionali. Nel complesso vanno segnalate 60 messe per Coro e Organo; 15 Orator” per Soli, Coro e Orchestra; una Sinfonia Gregoriana per grande orchestra; diversi concerti per strumenti vari e Orchestra. Fra le opere pubblicate: 180 Corali a 4 voci sui 150 Salmi di Davide, 120 Ave Maria da 1 a 12 voci, Hortus Conclusus (52 Preludi corali per Organo su Canto Gregoriano), 10 corali per Organo, 6 Corali per Organo sul Codice Squarcialupi, Sette pezzi per Organo, Otto Antiphon¾ Finales per Organo; inoltre 100 Corali Bach-Santucci, già alla terza edizione.
Nel campo della Musicologia si ricordano: L'Improvvisazione nella Musica (2 voll.); La Madonna nella Musica (2 voll.); L'Opera Omnia Organistica di J. S. Bach; Consonanze e Dissonanze, oltre a centinaia di articoli e di saggi pubblicati su Strumenti e Musica, Collettino Ceciliano, Schola Cantorum, Avvenire d'Italia, Osservatore Romano, Rivista Internazionale di Musica Sacra, Cultura e Scuola. Ha inoltre pubblicato sette libri di argomento socio-religioso, oltre a decine di articoli sullo stesso argomento.
Si deve a P. Santucci la realizzazione dell'Organo monumentale della Basilica di S. Maria dei Servi di Bologna, uno strumento questo su progetto di Luigi Ferdinando Tagliavini, che resta tutt'oggi uno dei migliori del mondo e dalla cui costruzione data in gran parte la rinascita organistica in Italia. Per questa attività gli è stato assegnato il premio alla cultura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Padre Pellegrino (al secolo Cesio) Santucci OSM è mancato a Bologna al Convento di S. Maria dei Servi il 24 luglio 2010 alle ore 16:45. Nella chiesa di Santa Maria dei Servi, gli è stato tributato l'ultimo saluto. Il funerale di padre Pellegrino Santucci è stato celebrato dal Vescovo Vicario di Bologna Ernesto Vecchi nella chiesa di Santa Maria dei Servi, dove esercitava dal 1947; ricordandolo, il Vescovo Vicario, nella sua omelia, ha lanciato un appello alla città affinché non ne dimentichi la figura.
PELLEGRINO SANTUCCI “Kyrie”
Alberto Guerzoni esegue il “Kyrie” (dai Sette piccoli pezzi per organo su motivi gregoriani) di Padre Pellegrino Santucci (1921-2010) sull’organo Kaminski (2012) a Dluga Koscielna (Polonia) su sistema hauptwerk.
Alberto Guerzoni performs Kyrie (from the Seven Small Organs on Gregorian Motifs) by Father Pellegrino Santucci (1921-2010) on the Kaminski organ (2012) in Dluga Koscielna (Poland) on the hauptwerk system.
PELLEGRINO CESIO SANTUCCI è nato a Montecastello di Mercato Saraceno (FO) il 9 gennaio 1921. Entrato nell'Ordine dei Servi di Maria nel 1933, ha compiuti gli studi teologici a Roma. Ivi fu ordinato sacerdote il 9 luglio 1944. Nel 1945 si iscrive alla scuola di composizione nel Conservatorio Rossini di Pesaro, dove si diploma nel 1949.
Nel 1947 viene chiamato a dirigere la Cappella Musicale Arcivescovile di S. Maria dei Servi di Bologna. Ne rinnova subito gli organici e i programmi e con la stessa Cappella tiene centinaia di concerti in Italia e in Europa. è stato docente di Composizione nei Conservatori Rossini (Pesaro), Benedetto Marcello (Venezia), Cherubini (Firenze) e nel Pontificio Istituto di Musica Sacra (Roma).
è autore di numerose composizioni vocali-strumentali per lo più inedite; altre invece sono state pubblicate dalle editrici Carrara, Berben, Ricordi, Bongiovanni, Laus Decora, Zanibon, Marianum, Nigrizia, Eco, Peters, N.C., Cappella Musicale S. Maria dei Servi, N.S. di Loreto. Diverse di queste composizioni sono state premiate in concorsi nazionali e internazionali. Nel complesso vanno segnalate 60 messe per Coro e Organo; 15 Orator” per Soli, Coro e Orchestra; una Sinfonia Gregoriana per grande orchestra; diversi concerti per strumenti vari e Orchestra. Fra le opere pubblicate: 180 Corali a 4 voci sui 150 Salmi di Davide, 120 Ave Maria da 1 a 12 voci, Hortus Conclusus (52 Preludi corali per Organo su Canto Gregoriano), 10 corali per Organo, 6 Corali per Organo sul Codice Squarcialupi, Sette pezzi per Organo, Otto Antiphon¾ Finales per Organo; inoltre 100 Corali Bach-Santucci, già alla terza edizione.
Nel campo della Musicologia si ricordano: L'Improvvisazione nella Musica (2 voll.); La Madonna nella Musica (2 voll.); L'Opera Omnia Organistica di J. S. Bach; Consonanze e Dissonanze, oltre a centinaia di articoli e di saggi pubblicati su Strumenti e Musica, Collettino Ceciliano, Schola Cantorum, Avvenire d'Italia, Osservatore Romano, Rivista Internazionale di Musica Sacra, Cultura e Scuola. Ha inoltre pubblicato sette libri di argomento socio-religioso, oltre a decine di articoli sullo stesso argomento.
Si deve a P. Santucci la realizzazione dell'Organo monumentale della Basilica di S. Maria dei Servi di Bologna, uno strumento questo su progetto di Luigi Ferdinando Tagliavini, che resta tutt'oggi uno dei migliori del mondo e dalla cui costruzione data in gran parte la rinascita organistica in Italia. Per questa attività gli è stato assegnato il premio alla cultura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Padre Pellegrino (al secolo Cesio) Santucci OSM è mancato a Bologna al Convento di S. Maria dei Servi il 24 luglio 2010 alle ore 16:45. Nella chiesa di Santa Maria dei Servi, gli è stato tributato l'ultimo saluto. Il funerale di padre Pellegrino Santucci è stato celebrato dal Vescovo Vicario di Bologna Ernesto Vecchi nella chiesa di Santa Maria dei Servi, dove esercitava dal 1947; ricordandolo, il Vescovo Vicario, nella sua omelia, ha lanciato un appello alla città affinché non ne dimentichi la figura.
PELLEGRINO SANTUCCI “Agnus Dei”
Alberto Guerzoni esegue “Agnus Dei ” (dai Sette piccoli pezzi per organo su motivi gregoriani) di Padre Pellegrino Santucci (1921-2010) all’organo Fahter Willis (1892) della cattedrale di Hereford - Inghilterra su sistema hauptwerk.
Alberto Guerzoni performs the Agnus Dei (from the seven small pieces for organ on Gregorian motifs) of Father Pellegrino Santucci (1921-2010) to the organ Fahter Willis (1892) of the cathedral of Hereford - England on the hauptwerk system.
PELLEGRINO CESIO SANTUCCI è nato a Montecastello di Mercato Saraceno (FO) il 9 gennaio 1921. Entrato nell'Ordine dei Servi di Maria nel 1933, ha compiuti gli studi teologici a Roma. Ivi fu ordinato sacerdote il 9 luglio 1944. Nel 1945 si iscrive alla scuola di composizione nel Conservatorio Rossini di Pesaro, dove si diploma nel 1949.
Nel 1947 viene chiamato a dirigere la Cappella Musicale Arcivescovile di S. Maria dei Servi di Bologna. Ne rinnova subito gli organici e i programmi e con la stessa Cappella tiene centinaia di concerti in Italia e in Europa. è stato docente di Composizione nei Conservatori Rossini (Pesaro), Benedetto Marcello (Venezia), Cherubini (Firenze) e nel Pontificio Istituto di Musica Sacra (Roma).
è autore di numerose composizioni vocali-strumentali per lo più inedite; altre invece sono state pubblicate dalle editrici Carrara, Berben, Ricordi, Bongiovanni, Laus Decora, Zanibon, Marianum, Nigrizia, Eco, Peters, N.C., Cappella Musicale S. Maria dei Servi, N.S. di Loreto. Diverse di queste composizioni sono state premiate in concorsi nazionali e internazionali. Nel complesso vanno segnalate 60 messe per Coro e Organo; 15 Orator” per Soli, Coro e Orchestra; una Sinfonia Gregoriana per grande orchestra; diversi concerti per strumenti vari e Orchestra. Fra le opere pubblicate: 180 Corali a 4 voci sui 150 Salmi di Davide, 120 Ave Maria da 1 a 12 voci, Hortus Conclusus (52 Preludi corali per Organo su Canto Gregoriano), 10 corali per Organo, 6 Corali per Organo sul Codice Squarcialupi, Sette pezzi per Organo, Otto Antiphon¾ Finales per Organo; inoltre 100 Corali Bach-Santucci, già alla terza edizione.
Nel campo della Musicologia si ricordano: L'Improvvisazione nella Musica (2 voll.); La Madonna nella Musica (2 voll.); L'Opera Omnia Organistica di J. S. Bach; Consonanze e Dissonanze, oltre a centinaia di articoli e di saggi pubblicati su Strumenti e Musica, Collettino Ceciliano, Schola Cantorum, Avvenire d'Italia, Osservatore Romano, Rivista Internazionale di Musica Sacra, Cultura e Scuola. Ha inoltre pubblicato sette libri di argomento socio-religioso, oltre a decine di articoli sullo stesso argomento.
Si deve a P. Santucci la realizzazione dell'Organo monumentale della Basilica di S. Maria dei Servi di Bologna, uno strumento questo su progetto di Luigi Ferdinando Tagliavini, che resta tutt'oggi uno dei migliori del mondo e dalla cui costruzione data in gran parte la rinascita organistica in Italia. Per questa attività gli è stato assegnato il premio alla cultura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Padre Pellegrino (al secolo Cesio) Santucci OSM è mancato a Bologna al Convento di S. Maria dei Servi il 24 luglio 2010 alle ore 16:45. Nella chiesa di Santa Maria dei Servi, gli è stato tributato l'ultimo saluto. Il funerale di padre Pellegrino Santucci è stato celebrato dal Vescovo Vicario di Bologna Ernesto Vecchi nella chiesa di Santa Maria dei Servi, dove esercitava dal 1947; ricordandolo, il Vescovo Vicario, nella sua omelia, ha lanciato un appello alla città affinché non ne dimentichi la figura.
Abbazia di Follina e il suo Presepe 2019 - by Giovanni Rosin - John
26 dicembre 2019, Santo Stefano
Costruita su una precedente struttura benedettina del XII secolo, l’attuale basilica presenta il tipico disegno a pianta latina con la facciata rivolta a ponente e l’abside a levante.
Dal 1915 nel monastero di Follina si sono insediati i Servi di Maria che ancor oggi vi abitano.
All’interno della basilica sono presenti varie pregevoli opere tra cui : l’affresco di Francesco da Milano raffigurante la “Madonna con Bambino tra due Santi” risalente al 1527, un notevole crocefisso ligneo risalente ad età barocca e soprattutto la statua in arenaria della Madonna del Sacro Calice da sempre oggetto di venerazione e pellegrinaggio da parte dei fedeli provenienti da tutta Italia.
Lo splendido chiostro dell’abbazia, di età precedente al resto della struttura e perfettamente conservato, fu portato a termine nel 1268, al momento dell’insediamento dei monaci cistercensi. Disposto a quadrato ha, al centro, la tradizionale fontana. La fuga delle colonne è ricca di movimento: tortili, binate, semplici o annodate, presentano capitelli di variegato disegno e una molteplicità di fregi. Sul chiostro si aprono varie sale: la sacrestia, la sala del capitolo e il grande refettorio, ora monumento ai caduti.
Completa il complesso il campanile risalente all’epoca della chiesa duecentesca: a pianta quadrata secondo lo schema lombardo, presenta ad ogni lato della cella campanaria una grande bifora con colonnine in pietra bianca.
PREVIEW| L'umanista. Incontro con Jannis Kounellis
PREVIEW| L' umanista. Incontro con Janis Kounellis, di Marco Petricca.16 luglio 2016, Pesaro. Produced by Bed and Art Edizioni.
Dal 16 luglio la Pescheria accoglie le opere dell’artista greco che ha fatto parte del movimento dell’Arte Povera per sviluppare poi una ricerca sull’uso dei materiali che rimandano all’archeologia industriale e al mondo classico.
Per il Centro Arti Visive, Kounellis ha progettato un’installazione di forte valore simbolico che fa riferimento alla realtà industriale di Pesaro.
Gli spazi della Pescheria accolgono le opere di Kounellis dopo un importante restauro che ha restituito alla chiesa del Suffragio la sua originale pianta dodecagonale (è l’unico edificio religioso dodecagonale esistente in Italia) modificata alcuni decenni fa da alcuni interventi murari, oggi eliminati.
Nella sua lunga ed eclettica carriera iniziata alla fine degli anni cinquanta - quando Kounellis lascia la Grecia per trasferirsi a Roma dove attualmente vive e lavora - l’artista ha fatto parte del movimento dell’Arte Povera , teorizzato da Germano Celant nel 1967, per poi sviluppare una ricerca basata sull’uso di materiali che rimandano da una parte all’archeologia industriale e dall’altra al mondo classico. Carbone, acciaio, putrelle di ferro, sacchi di juta e pietre compongono sculture ed installazioni caratterizzate da un aspetto solenne, quasi epico, per suscitare riflessioni sulla vita e sul destino dell’umanità.
Per la Pescheria, Kounellis ha progettato una nuova installazione che fa riferimento alla realtà industriale di Pesaro, dove l’artista ha visitato alcune aziende. Un intervento di grande valore simbolico, che interpreta una delle vocazioni della città marchigiana con un linguaggio forte ed evocativo, caratteristico dell’immaginario dell’artista che ha esposto due volte in tempi recenti nel territorio pesarese: nel 2007 alla galleria di Franca Mancini con Li Marinari e nel 2011 al convento dei Servi di Maria a Monteciccardo.
Pesaro, celebrata per la prima volta una messa in tribunale
Serra S.Abbondio (PU) Eremo di Fonte Avellana (01) v.572
Battiore 17:15 e distesa festiva per la messa delle ore 17:30
Al termine del video da una bella ripresa panoramica il battiore delle 18:00.
Anche questo video è commentato.
Eremo di Fonte Avellana...
In quasi 48 anni di vita non potete immaginare quante volte ci sono stato,da bambino coi nonni e con i genitori,arrivata la prima 500 con gli amici per un pic-nic e la settimana scorsa con mia sorella per una bellissima passeggiata.
E anche se è un eremo e...in certi luoghi trovi veramente una pace ed una tranquillità interiore lontano da traffico e rumori...proprio dove c'è tanta gente,impossibile fermar tutto e immergersi in questo ritaglio di contemplazione!
Ragazzini che giocano e strillano senza remora,moto che rombano,cani che abbaiano...insomma ma...è il bello della diretta!
Ancor prima di iniziar a dirvi dove sono neanche a farci apposta...
Abbaia un cane! E va bè...Pazienza!
Al termine del video mentre riprendo il battiore delle 18:00 una vera e propria reunion tra ragazzini nella strada sottostante...Uffa!
Ma veniamo al video di questo bellissimo eremo a cavallo tra l'Alta val Cesano e il Metauro.
Guardando una planimetria del luogo dove si trova questo bellissimo Eremo dei Frati Camaldolesi noto che l'Eremo si trova a tutti gli effetti prima del Fiume Metauro andando verso Nord che sulla SS.16 delimita il confine tra la provincia di Ancona e quella di Pesaro-Urbino.
Quindi a tutti gli effetti l'Eremo di Fonte Avellana e il suo comune Serra S.Abbondio sulla carta sarebbero in provincia di Ancona!
A dir il vero non lo sapevo neanche io se non vedevo quel cartello sul parcheggio sopra L'Eremo e l'ho sempre giustamente considerato in provincia di Pesaro-Urbino,cosa che a tutti gli effetti..è!
Ma veniamo al video,la settimana scorsa,come già detto,mia sorella voleva fare una gitarella e l'idea è stata subito presa per l'Eremo di Fonte Avellana.
Ottima tappa per una bella passeggiata lontano dal caos della città ma...perchè non far anche un bel video sulle campane,visto che a oggi non c'è ancora un video sulle campane di questo Eremo risalente al 980 e situato a quasi 1000mt di altitudine sotto il Monte Catria,appena arrivi sei preso da un senso di quiete e tranquillità.
Ne vale la pena amici di YouTube,ci si può arrivare sia da Sassoferrato che da Pergola.
L'Eremo è stato anche visitato da Dante Alighieri infatti su una lapide posta sopra l'ingresso (da me ripresa e commentata) c'è un Canto del Paradiso il XXI .
Ci tengo a precisarlo:questo video con la citazione dell'Eremo nel XXI° Canto del Paradiso,è andato in rete proprio nel 750° Anniversario della nascita del vate Dante Alighieri.
Dopo una bella videata al cancello d'ingresso e sulla facciata compresa la lapide col canto del Paradiso passando sotto l'arco mi avvio su una ripida strada su una stradina di pietre e mi avvicino all'imponente campanile romanico,ho il fiatone,non sono uno che fa le cose con calma,corro sempre e...quasi sempre me ne succede una,infatti prima di questa salita alle 16:58 ne avevo già fatta un'altra pensando di far in tempo,mentre stò avviando la ripresa...DON! il primo rintocco del battiore delle 17:00.
Ma va? Ormai ci ho fatto l'abitudine...Questione di secondi,altro che minuti! Mah...Pazienza.
E così altra sgroppata,altra salita,stavolta qualche minuto prima,becco il battiore delle 17:15 e quindi la distesa festiva.
Belle eh? Peccato non si vedano molto bene anche se quando tornerò forse troverò un'altra posizione.
Al termine della suonata mi soffermo su un particolare che mi ha sempre incuriosito,su un lato del possente campanile c'è una porta con delle scale...ma come ci si arriva? Il commento è veramente...divertente!
Poi mentre scendo vado all'interno...graziosa è...l'Eremo è grande ma...la chiesetta è veramente piccola e al suo interno...ti senti veramente vicino a Dio.
Il video termina col battiore delle 18:00 ma come diceva il buon Corrado...Non finisce qui.
Alla prima Solennità tornerò di nuovo,vorrei farvi sentire il campanone...avete sentito che bella.
Ah! Vi ho detto tutto ma non ho detto nulla sulle campane:
Sono 4 e sono inceppate a mezzo slancio,l'elettrificazione ora è in manutenzione dall'ALBA ma l'impianto è ancora quello degli anni 70 della Fraternali,quando tornerò se c'è ancora,era giù nella cripta,vi farò vedere il vecchio quadro della Fraternali con gli interruttoroni girevoli,oggi la cripta era chiusa,stava per iniziare la messa.
Anche se per ora non hanno suonato il plenum l'accordo è decisamente umbro, in scala ma con dei salti di notevole effetto.
Immaginate che Ducale veniva se la campana maggiore andava a bicchiere!
Ecco le note: tutte precise.
I° MI 3
II° SOL 3
III° DO 4
IV° MI 4
Sperando che anche questo video vi sia piaciuto,vi saluto e arrivederci alle prossime volte.ciao.
2005 06 Chiesa di San Giuliano Martire Alessandro Giovagnoli
Alessandro Giovanardi parla della chiesa di San Giuliano Martire
Orazio Vecchi Musicista 1550 1605 Modena
Orazio Vecchi (Modena, 6 dicembre 1550 – Modena, 19 febbraio 1605) è stato un compositore e musicista italiano del tardo periodo rinascimentale, noto soprattutto per i suoi madrigali. Nacque a Modena e studiò con Salvatore Essenga, un monaco dell'ordine dei Servi di Maria; contemporaneamente era guidato negli studî spirituali in un monastero benedettino. Prese i voti nel 1577.
Sin dalla fine degli anni settanta del secolo aveva frequenti relazioni coi musicisti della Scuola veneziana, come Claudio Merulo e Giovanni Gabrieli, quindi collaborò con essi nella realizzazione di una sestina per un matrimonio ducale. In questo periodo si trovava in viaggio al séguito del conte Baldassarre Rangoni, da Bergamo a Brescia.
Occupò la carica di Maestro di cappella presso Salò dal 1581 al 1584. Poi divenne direttore di coro a Reggio Emilia fino al 1586. Nello stesso anno si trasferì a Correggio, ove scrisse moltissimo, benché si sentisse isolato dai maggiori centri musicali come Roma, Venezia, Firenze e Ferrara. Per ovviare a ciò tornò a Modena, ove ricoprì la carica di mansionario (sacerdote che cura anche il coro). In questo periodo ebbe delle difficoltà finanziarie, come accennò in alcune lettere.
Nel 1597 visitò Venezia, ove pubblicò una raccolta di canzonette ed una nutrita serie di altre composizioni, verosimilmente i frutti dei sedici anni precedenti a Correggio ed altre città. Una delle più importanti composizioni, che poi rimarrà la più nota, è l'Amfiparnaso, una via di mezzo tra madrigale e melodramma.
Nel 1598 il duca Cesare d'Este chiamò Vecchi come maestro di corte. A Firenze Vecchi udì il nuovo genere dell'opera nell'Euridice di Jacopo Peri.
In séguito tornò a Modena, ove continuò a servire nella cattedrale fino alla sua morte nel 1605.
Macerata Feltria in moda 2011(Trailer Web)
Piccolo trailer web riassuntivo della serata Macerata Feltria in Moda 2011
tenutasi nel ex convento San Francesco di Macerata Feltria
Abbazia di Follina (parte 2)
Si tratta della visita all'abbazia cistercense di Follina (TV) effettuata da due classi del Liceo scientifico di Schio (VI), classi che hanno potuto ascoltare le parole sapienti della guida, padre Ermenegildo Zordan