IL CONVENTO CAPPUCCINO DI MORCONE: Dove Francesco Forgione divenne fra Pio da Pietrelcina
A Morcone, una pittoresca cittadina incastonata sul pendio di monte Mucre, in un'area verdeggiante e boscosa d'incomparabile bellezza paesaggistica, sorge il convento dei frati Cappuccini. Qui giunse, il 6 gennaio 1903, un giovane di sedici anni: Francesco Forgione. Il suo nome dice poco, ma entro qualche decennio sarà conosciuto in tutto il mondo con il nome di Padre Pio da Pietrelcina, una delle anime mistiche più straordinarie della Cristianità.
Fra Luigi Lavecchia, dei frati minori cappuccini di Morcone, ci fa conoscere l’inizio del percorso di vita religiosa del Santo di Pietrelcina, raccontando aneddoti ed esperienze vissute, per circa un anno, nel convento di Morcone.
Questo video rappresenta un importante contributo nella scoperta di uno dei periodi meno conosciuti di San Pio da Pietrelcina.
Il noviziato di San Pio a Morcone
Il noviziato di San Pio a Morcone (Benevento).
Dalla puntata di Bel tempo si spera del 24 giugno 2016.
I Frati Cappuccini aprono l'anno giubilare 2018
MORCONE. Omelia di fr. Maurizio Placentino 22 gennaio 2018
In occasione del 115° Anniversario della Vestizione religiosa a Morcone di San pio Pio da Pietrelcina avvenuta il 22 gennaio 1903, fr. Maurizio Placentino, ministro della provincia religiosa di Sant'Angelo e Padre Pio ha presieduto alle 17,30 una Solenne Eucaristia ed ha aperto ufficialmente l'anno giubilare dedicato al Centenario della Stimmatizzazione e al Cinquantenario della morte di San Pio
Siamo Noi - Genova, fraternità San Barnaba
All’interno del convento dei Frati Cappuccini di Genova, don Luca racconta le attività che si svolgono durante l’anno e la devozione verso San Barnaba.
Morcone (Benevento) 2015
Morcone
Documentario Città di Morcone (BN) seconda parte
Documentario trentottesima fiera di Morcone (Benevento)
Padre Pio da Pietrelcina(la tomba cosi come si mostra)
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BIOGRAFIA
Pio da Pietrelcina, ora san Pio da Pietrelcina, meglio noto come padre Pio, al secolo Francesco Forgione (Pietrelcina, 25 maggio 1887 – San Giovanni Rotondo, 23 settembre 1968), è stato un presbitero italiano, dell'Ordine dei frati minori cappuccini; la Chiesa cattolica lo venera come santo e ne celebra la memoria liturgica il 23 settembre, anniversario della morte.
È stato destinatario, ancora in vita, di una venerazione popolare di imponenti proporzioni, anche in seguito alla fama di taumaturgo attribuitagli dai devoti, così come è stato anche oggetto di aspre critiche in ambienti ecclesiastici e non.
Francesco Forgione nacque a Pietrelcina, un piccolo comune alle porte di Benevento, il 25 maggio 1887, da Grazio (detto Orazio) Maria Forgione[1] (1860-1946) e Maria Giuseppa (detta Peppa) di Nunzio (1859-1929). Fu battezzato il giorno successivo nella chiesa di Sant'Anna. Gli venne dato il nome Francesco per desiderio della madre, devota a san Francesco d'Assisi[2]. Il 27 settembre 1899 ricevette la comunione e la cresima dall'allora arcivescovo di Benevento Donato Maria Dell'Olio. La madre era una cattolica molto devota e le sue convinzioni ebbero una grande influenza sulla formazione religiosa del futuro frate. Il giovane non frequentò le scuole in maniera regolare perché doveva rendersi utile in famiglia lavorando la terra. Solo quando ebbe dodici anni cominciò a studiare sotto la guida del sacerdote Domenico Tizzani che, in un biennio, gli fece svolgere tutto il programma delle elementari. Poi, passò alla scuola per gli studi ginnasiali.
Il desiderio di diventare sacerdote fu sollecitato dalla conoscenza di un frate del convento di Morcone, fra' Camillo da Sant'Elia a Pianisi, che periodicamente passava per Pietrelcina a raccogliere offerte. Le pratiche per l'entrata in convento furono iniziate nella primavera del 1902, quando Forgione aveva 14 anni, ma la sua prima domanda ebbe esito negativo. Solo nell'autunno del 1902 arrivò l'assenso. Forgione sostenne di aver avuto una visione, il 1º gennaio 1903 dopo la comunione, che gli avrebbe preannunciato una continua lotta con Satana[3]. La notte del 5 gennaio, l'ultima che passava con la sua famiglia, dichiarò di aver avuto un'altra visione in cui Dio e Maria lo avrebbero incoraggiato assicurandogli la loro predilezione[4].
Il 22 gennaio dello stesso anno, a 15 anni, vestì i panni di probazione del novizio cappuccino e diventò fra' Pio.[5] Concluso l'anno del noviziato, fra Pio emise la professione dei voti semplici (povertà, castità e obbedienza) il 22 gennaio del 1904. Nell'ottobre 1905 raggiunse San Marco la Catola per lo studio della filosofia. Nell'aprile 1906 ritornò a Sant'Elia a Pianisi (CB) per gli studi ginnasiali. Si racconta che quell'anno la sangiovannese Lucia Fiorentino (1889-1934), mentre era assorta in preghiera, ebbe una visione immaginaria premonitrice dell'arrivo di padre Pio a S. Giovanni Rotondo.[6]
IN CONVENTO, DAI FRATI DOMINICANI
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LA BELLA ITALIA - FIORDALISO LIVE 2018 - MORCONE CONTRADA PIANA - BN - 16.9.18
Marina FIORDALISO
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Il Presepe Nel Presepe by D. Pientrodangelo
Arrampicandosi lungo il versante del Tammaro si arriva a Morcone, uno dei più suggestivi paesi del Sannio e dell'intera Campania. Poggiata a ventaglio sulle ripide falde del monte Mucre sul versante di nord-est del Matese, Morcone - l'antica Mucre, cittadella fortificata dei Sanniti Pentri divenuta nel Medioevo Morcone - domina il versante destro della valle del Tammaro. Paese di scale scenografiche, stradine tortuose e di slarghi improvvisi, di volte e di archi rampanti, di ombre misteriose e di tagli di luce che irrompono improvvisi dalle valli.
Morcone va risalita come un fiume, seguendone i rami, i salti altimetrici, le balze. Ogni scalinata, ogni vicoletto, ogni andito riserva sorprese. E non sono da meno le tortuose strade principali, come il corso Italia o via dei Caffè, che conduce al santuario della Madonna della Pace dove si trova una statua lignea della Vergine risalente al milleduecento. Da vedere la chiesa cinquecentesca di San Bernardino - ora tarsformata in auditorium.
Affacciato su una maestosa scalea, il convento dei Cappuccini del 1603 arricchito di splendidi altari lignei del settecento. Il convento è meta di pellegrinaggi in quanto segnato dalla figura di Padre Pio che vi trascorse il noviziato e vi ricevette l'ordinazione. Il tessuto urbanistico di Morcone è impreziosito da splendidi esempi di architettura civile come palazzo Sannia.
Il Presepe vivente di Morcone è nato da un'iniziativa di alcuni giovani della locale Azione Cattolica che, agli inizi degli anni Ottanta, intesero dare un senso diverso alle loro festività natalizie. Dopo le prime ambientazioni intorno al castello medievale, esso trovò definitiva collocazione nel tipico centro storico che, per le sue caratteristiche, ben si adatta ad una manifestazione di questo tipo e, da allora l'organizzazione fu affidata al comitato Il Presepe nel Presepe.
Ed il 3 e 4 gennaio di ogni anno, come per magia, Betlemme rivive nelle stradine di Morcone, che di notte pare un grappolo di luci appeso al cielo. Gli antichi mestieri che hanno dato lustro alla cittadinanza, rivivono nei vecchi ambienti... ed il passato restituisce le sue ombre. Le piazzette si prestano mirabilmente ad accogliere piccoli mercati, si riaprono le antiche case signorili per riproporre calde scene di vita familiare.
La manifestazione, denominata Presepe nel Presepe perché s'innesta perfettamente in un contesto urbano-architettonico veramente unico, prevede nella seconda parte la rivisitazione delle tappe che hanno segnato il più grande evento dell'umanità: la nascita del Salvatore.
Ed in un ambiente naturale suggestivo dominato dalla maestosa Prece un pubblico straripante segue in religioso raccoglimento l'Annunciazione, il viaggio di Maria e Giuseppe, la Natività, l'Annuncio ai Pastori, l'arrivo dei Re Magi e la lunga e sinuosa fiaccolata dei pastori che si recano a portare doni a Gesù, rappresentato dall'ultimo bambino nato in Paese.
Presenza dei Frati Cappuccini dell'Emilia Romagna in Georgia
Fra Kilian Ngtir, Frati Cappuccini del Camerun
Fra Kilian Ngtir, Vice Custode dei Frati Cappuccini del Camerun, ci parla in modo particolare della Scuola “Sant’Antonio di Padova” di Mbohtong.
Grazie al sostegno dei nostri benefattori abbiamo realizzato questa Scuola Superiore Onnicomprensiva frequentata da più di 500 studenti, che offre la possibilità agli alunni che provengono dai villaggi più lontani di essere accolti nel campus senza dover fare ogni giorno ore di cammino.
Attualmente stiamo organizzando la costruzione dei Laboratori per rendere ancor più completo il piano di studi dei numerosi ragazzi che sosteniamo ogni anno, garantendo loro un futuro migliore.
45^ Fiera di Morcone - 01 - Morcone - Viaggio in Molise - Puntata 5767 - Telemolise
Gioventù Francescana - Preghiera e formazione iniziale a cura di Fra Luigi
Giardino del Convento - Morcone 19 Giugno 2016
ESPUMA PARTY KIBANDA 2015, Morcone (BN)
23 Settembre: San Pio di Pietrelcina (Biografia dialogata di Cristian Messina)
San Pio da Pietrelcina (23 settembre)
Francesco Forgione nasce il 25 maggio 1887 nel paesino di Pietrelcina, in provincia di Benevento, da Giuseppa Di Nunzio e Grazio Forgione. Quest’ultimo, per mantenere la famiglia, decise di emigrare oltreoceano.
Di chi stiamo parlando?
Del festeggiato di oggi, meglio conosciuto come “Padre Pio”, colpito ancora ragazzino da quel giovane frate, Camillo da Sant’Elia, che dal convento di Morcone scendeva ogni tanto per fare la questua. Tale figura segnò Francesco al punto che, al momento di scegliere il modo in cui seguire il Signore, optò per i frati “con la barba”, elemento estetico che, seppur non decisivo, aiutò il futuro santo. Così il 6 gennaio del 1903 entrò in noviziato tra i Cappuccini di Morcone, a una trentina di chilometri da Pietrelcina. Ad accoglierlo fu proprio Camillo...
FANTASIA- Morcone, Carnevale 2019
Morcone -- Fiera di Morcone - 827
Ai confini col Molise, a Morcone da 39 anni la Fiera di Morcone, un grande evento con stand di ogni tipo, dall'agricoltura, all'abbigliamento, a tutto ciò che occorre per un matrimonio o più in generale per la propria casa o attività.
Il nostro Amatissimo Padre Pio, nasceva il 25 Maggio 1887 a Pietrelcina
San Pio da Pietrelcina, noto anche come Padre Pio, al secolo Francesco Forgione, nasce il 25 maggio 1887 a Pietrelcina, piccolo comune campano vicino Benevento, da Grazio Forgione e Maria Giuseppa Di Nunzio, piccoli proprietari terrieri. La madre è una donna molto religiosa, alla quale Francesco rimarrà sempre molto legato. Viene battezzato nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, l'antica parrocchia del paese, posta nel Castello, nella parte alta di Pietrelcina. La sua vocazione si manifesta sin dalla più tenera età: giovanissimo, a solo otto anni, rimane per ore davanti l'altare della chiesa di Sant'Anna a pregare. Iniziato il cammino religioso con i frati cappuccini, il papà decide di emigrare in America per affrontare le spese necessarie per farlo studiare. Nel 1903, a quindici anni, arriva al convento di Morcone e il 22 gennaio dello stesso anno indossa il saio di cappuccino prendendo il nome di Fra' Pio da Pietrelcina: viene destinato a Pianisi, dove rimane fino al 1905. Dopo sei anni di studi compiuti in vari conventi, tra continui ritorni al suo paese per motivi di salute, viene ordinato sacerdote nel duomo di Benevento il 10 agosto 1910. Nel 1916 parte per Foggia, presso il convento di Sant'Anna, e il 4 settembre dello stesso anno viene mandato a San Giovanni Rotondo, dove vi resterà per il resto della vita. Appena un mese dopo, nella campagna di Piana Romana, a Pietrelcina, riceve per la prima volta le stigmate, subito dopo scomparse, almeno visibilmente, per le sue preghiere. Questo avvenimento mistico porta un aumento del pellegrinaggio, sul Gargano, da ogni parte del mondo. In questo periodo inizia anche a soffrire di strane malattie di cui non si è mai avuta un'esatta diagnosi e che lo faranno soffrire per tutta l'esistenza. Dal maggio del 1919 all'ottobre dello stesso anno riceve la visita di diversi medici per esaminare le stigmate. Il dottor Giorgio Festa ha modo di dire: ...le lesioni che Padre Pio presenta e l'emorragia che da queste si manifesta hanno un'origine che le nostre cognizioni sono ben lungi dallo spiegare. Ben più alta della scienza umana è la loro ragione di essere. A causa del gran polverone sollevato dal caso delle stigmate, nonché dell'inevitabile, enorme curiosità suscitata dal fatto a prima vista del tutto miracoloso, la chiesa gli vieta, dal 1931 al 1933 di celebrare messe. La Santa Sede lo sottopone inoltre a numerose inchieste per accertare l'autenticità del fenomeno e indagare sulla sua personalità. La salute non buona lo costringe ad alternare alla vita conventuale continue parentesi di convalescenza al suo paese. I superiori, d'altronde, preferiscono lasciarlo alla calma dei suoi luoghi natali, dove secondo la disponibilità delle proprie forze, aiuta il parroco.
Dalla sua guida spirituale nascono i Gruppi di Preghiera, che rapidamente si diffondono in tutta Italia e in vari paesi esteri. Nello stesso tempo attua il sollievo della sofferenza costruendo, con l'aiuto dei fedeli, un ospedale, al quale dà il nome di Casa Sollievo della Sofferenza, e che è diventato nel tempo un'autentica città ospedaliera, determinando anche un crescente sviluppo di tutta la zona, un tempo deserta. Secondo varie testimonianze altri doni straordinari accompagnarono Padre Pio per tutta la vita, in particolare, l'introspezione delle anime (era capace di radiografare l'anima di una persona al solo sguardo), il profumo che faceva sentire a persone anche lontane, il beneficio della sua preghiera per i fedeli che ricorrevano a lui. Il 22 settembre 1968, a ottantuno anni, Padre Pio celebra la sua ultima messa e nella notte del giorno 23 muore portando con se il mistero di cui tutta la sua vita è stata in fondo ammantata. Il 2 maggio 1999 Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato Beato. Padre Pio da Pietrelcina è stato canonizzato il 16 giugno 2002.