S COSIMATO VICOVARO 3 parte WWW SENTIEROELFI NET VISITA 2 APRILE 2017 1
S COSIMATO VICOVARO 3 parte WWW SENTIEROELFI NET
IL 2 APRILE 2017 ILSENTIERO DEGLI ELFI ha visitato il Complesso Monastico di San Cosimato a Vicovaro che e' uno degli angoli più suggestivi della Valle dell'Aniene, a 45 km da Roma sulla parete rocciosa a picco sul fiume, oasi di tranquillità immersa nella fantastica natura del Parco Regionale dei Monti Lucretili. Con le sue grotte naturali ed artificiali ed i suoi cunicoli degli acquedotti, Marcio e Claudio, in disuso, ospitò nel sec. VI d. C una fiorente laura (cenobio) di anacoreti.
Nel refettorio scavato nella roccia di questa comunità sarebbe avvenuto il tentato avvelenamento di S. Benedetto elettovi abate. Abbracciata nel sec. VI la Regola del Patriarca di Norcia la comunità monastica eresse tra i ruderi romani soprastanti la scogliera, una chiesa ed un monastero dedicandoli ai Ss. Medici Cosma e Damiano (San Cosimato).
Devastato più volte da barbari (sec. VI) e Saraceni (IX) è passato nei secoli dalla guida dei Cluniacensi prima (sec. X) a quella dei Cistercensi poi (XIII) che rimasero fino al 1407, anno in cui il monastero vicovarese fu concesso da Gregorio XII ai Frati Ambrosiani di S. Clemente a Roma, che tra fine XV inizio XVI secolo provvidero a un ampio restauro. Dal 1648 è stato affidato ai Frati del Terzo Ordine Regolare di san Francesco, mentre da pochi anni è gestito da una cooperativa di servizi.
Suggestive le Grotte di San Benedetto, i cunicoli dell'Acquedotto Romano che abbiamo percorso e le Grotte dell'ex oratorio di San Michele da noi visitate.
S COSIMATO VICOVARO 2 parte WWW SENTIEROELFI NET VISITA 2 APRILE 2017
S COSIMATO VICOVARO 2 parte WWW SENTIEROELFI NET
IL 2 APRILE 2017 IL SENTIERO DEGLI ELFI ha visitato il Complesso Monastico di San Cosimato a Vicovaro che e' uno degli angoli più suggestivi della Valle dell'Aniene, a 45 km da Roma sulla parete rocciosa a picco sul fiume, oasi di tranquillità immersa nella fantastica natura del Parco Regionale dei Monti Lucretili. Con le sue grotte naturali ed artificiali ed i suoi cunicoli degli acquedotti, Marcio e Claudio, in disuso, ospitò nel sec. VI d. C una fiorente laura (cenobio) di anacoreti.
Nel refettorio scavato nella roccia di questa comunità sarebbe avvenuto il tentato avvelenamento di S. Benedetto elettovi abate. Abbracciata nel sec. VI la Regola del Patriarca di Norcia la comunità monastica eresse tra i ruderi romani soprastanti la scogliera, una chiesa ed un monastero dedicandoli ai SS. Medici Cosma e Damiano (San Cosimato).
Devastato più volte da barbari (sec. VI) e Saraceni (IX) è passato nei secoli dalla guida dei Cluniacensi prima (sec. X) a quella dei Cistercensi poi (XIII) che rimasero fino al 1407, anno in cui il monastero vicovarese fu concesso da Gregorio XII ai Frati Ambrosiani di S. Clemente a Roma, che tra fine XV inizio XVI secolo provvidero a un ampio restauro. Dal 1648 è stato affidato ai Frati del Terzo Ordine Regolare di San Francesco, mentre da pochi anni è gestito da una cooperativa di servizi.
Suggestive le Grotte di San Benedetto( 1 parte) i cunicoli degli acquedotti che abbiamo percorso (2 parte) e le Grotte dell'ex oratorio di San Michele da noi visitate(3 parte)
Grotte di san Benedetto e Acquedotti Romani
La Grotta del Beato Bonaventura e di San Benedetto sono 2 romitori rupestri risalenti al VI secolo incastonati nella parete rocciosa sopra il quale sorge l'attuale convento di San Cosimato a Vicovaro. Per arrivarci si attraversano gli acquedotti romani dell'Acqua Claudia e dell'Acqua Marcia, che corrono dentro la montagna e che venivano utilizzati per portare l'acqua a Roma.
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Heliograph di Chris Zabriskie è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
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Artista:
S COSIMATO VICOVARO 1 parte WWW SENTIEROELFI NET VISITA 2 APRILE 2017
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IL 2 APRILE 2017 ILSENTIERO DEGLI ELFI ha visitato il Complesso Monastico di San Cosimato a Vicovaro che e' uno degli angoli più suggestivi della Valle dell'Aniene, a 45 km da Roma sulla parete rocciosa a picco sul fiume, oasi di tranquillità immersa nella fantastica natura del Parco Regionale dei Monti Lucretili. Con le sue grotte naturali ed artificiali ed i suoi cunicoli degli acquedotti, Marcio e Claudio, in disuso, ospitò nel sec. VI d. C una fiorente laura (cenobio) di anacoreti.
Nel refettorio scavato nella roccia di questa comunità sarebbe avvenuto il tentato avvelenamento di S. Benedetto elettovi abate. Abbracciata nel sec. VI la Regola del Patriarca di Norcia la comunità monastica eresse tra i ruderi romani soprastanti la scogliera, una chiesa ed un monastero dedicandoli ai Ss. Medici Cosma e Damiano (San Cosimato).
Devastato più volte da barbari (sec. VI) e Saraceni (IX) è passato nei secoli dalla guida dei Cluniacensi prima (sec. X) a quella dei Cistercensi poi (XIII) che rimasero fino al 1407, anno in cui il monastero vicovarese fu concesso da Gregorio XII ai Frati Ambrosiani di S. Clemente a Roma, che tra fine XV inizio XVI secolo provvidero a un ampio restauro. Dal 1648 è stato affidato ai Frati del Terzo Ordine Regolare di san Francesco, mentre da pochi anni è gestito da una cooperativa di servizi.
Suggestive le Grotte di San Benedetto, i cunicoli dell'Acquedotto Romano che abbiamo percorso e le Grotte dell'ex oratorio di San Michele da noi visitate.
Vicovaro - Tempietto di S. Giacomo - chiesa di S. Pietro Apostolo - slideshow
Medaglia d'argento al merito civile
«Piccolo centro, occupato dalle truppe tedesche in ritirata, veniva sottoposto a violente razzie ed efferate rappresaglie che provocarono numerose vittime civili. La cittadinanza sopportava con coraggio e dignitosa fierezza le violenze naziste rendendosi protagonista di vari episodi di solidarietà e di resistenza all'oppressore.»
— Vicovaro (RM), 1943 - 1944
Il tempietto di San Giacomo; questo tempio è stato ideato da Giovanni Antonio Orsini, feudatario di Vicovaro e Conte di Tagliacozzo. Il tempio è a forma ottagonale ed è sito di fronte alla chiesa di San Pietro. La zona bassa, creata da Domenico da Capodistria, è occupata dal portale, suddiviso in 24 nicchie con frontoni, pinnacoli, piccole colonne, ecc. . La zona alta è di Giovanni da Traù, il Dalmata, e della sua scuola. Dopo la morte dell'arcivescovo Giovanni, il tempietto di San Giacomo fu lasciato incompiuto, non permettendo così la tumulazione degli Orsini in questo edificio. Nel XX secolo vennero rifatti alcuni intonaci. All'interno è conservata la tela della Madonna di Vicovaro (1738), opera del pittore romano Giacomo Triga (1674-1746).
La chiesa di San Pietro, disegnata dall'architetto romano Girolamo Theodoli (1677-1766); la pianta della chiesa è a croce greca con dipinti su tela di Salvatore Monosilio, mentre all'esterno vi sono altri 2 dipinti sulle facciate, una sul lato sito di fronte al Palazzo Bolognetti ed un altro presso il lato della Cappella di San Giacomo.
La chiesa di San Sabino: costruita su resti di una palazzo in opus mixtum e pavimento in cocciopesto. Gli stipiti siti presso la porta d'accesso sono provenienti da una costruzione non ben identificata andata distrutta.
La chiesa di Sant'Antonio abate: questa chiesa è sita poco fuori il paese. È stata costruita a cavallo tra i secoli XV e XVI, ma rimaneggiata nei secc. seguenti. All'esterno vi è un portico con colonne romane, mentre all'interno è una statua in terracotta di Sant'Antonio abate.
La chiesa di Santa Maria del Sepolcro: questa chiesa, invece, è sita sulla Via Valeria, presso la convergenza del Ronci e dell'Aniene, a qualche chilometro di distanza da Vicovaro. Fu già chiesa e convento dei Francescani del Terz'Ordine Regolare. Sull'altare maggiore vi erano degli affreschi e in una cappella un gruppo della Pietà costituito da statue in terracotta policroma, purtroppo distrutto da vandali alcuni anni fa.
La chiesa di San Rocco; la chiesa è del Cinquecento, ma fu restaurata nel tardo XVII secolo, per poi raggiungere l'aspetto odierno nel secolo seguente
La chiesa di San Salvatore; questa chiesa è stata costruita su ruderi romani preesistenti. la cappella gotica oggi è dedicata a Loreto.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie;
Il convento di San Cosimato; nel VI secolo ospitò un monastero di proseliti. Il nome San Cosimato parrebbe essere una contrazione dei nomi: Santi Cosma e Damiano. Nel VI secolo fu distrutto dalle scorrerie dei barbari (tra i quali Totila, Autari e Agilulfo) e dei saraceni. Questi ultimi, secondo una leggenda furono battuti dalle milizie di Giovanni X nel 916. In seguito il tempio risorse come abbazia cluniacense nel X secolo sotto un certo Alberico, ma nel [1241] fu aggregato all'abbazia di San Sebastiano alle Catacombe per intercessione di Gregorio IX. Mediante la Riforma Innocenziana, nel 1656 l'abbazia fu interamente abbandonata per essere di nuovo occupata nel 1668 dai frati Francescani Riformati dei Ritiri o Recolletati La chiesa è stata restaurata di recente. La chiesa ospita nell'interno:
nella 1ª cappella: un parapetto di marmo del XII - XIII secolo.
nella 3ª cappella: un trittico di D. Monacelli del 1868.
nella 4ª cappella: degli affreschi di arte sacra del tardo XV secolo.
nella 5ª cappella (in stile gotico): altri affreschi, dello stesso periodo di quelli della cappella precedente.
sull'altare maggiore del Cipriani vi è un crocifisso ligneo.
nella cappella di Sant'Anna (restaurata nel 1628) un altare, delle tempere e un cenotafio.
nell'absidiola dell'altare vari affreschi, tra cui alcuni raffiguranti storie francescane e benedettine.
Mentre all'esterno ospita un'edicoletta con un dipinto raffigurante San Benedetto vestito da abate con un mano un libro con su scritto: BENEDICTUS QUI VENIT IN NOMINE DOMINI.
Valle dell'Aniene - La Via della Fede
Scopri i percorsi religosi della Valle dell'Aniene su
La pura bellezza dei paesaggi della Valle dell’Aniene è stata da tempo cornice ideale di esperienze religiose di grande valore, prima fra tutte (ma non unica) quella benedettina. Dal punto di vista cronologico, il più antico “luogo del sacro” nacque sul Monte Autore e, con ogni probabilità, occupava proprio il luogo sul quale nel Medioevo sorse il Santuario della SS. Trinità di Vallepietra. Successivamente, nei primi secoli del cristianesimo, la valle santa dell’Aniene ospitò un numero rilevante di eremiti e di monaci, in gran parte di origine orientale. Per tutto il periodo medievale la valle fu sotto l’influenza spirituale di San Benedetto. Dai primi decenni del Duecento una nuova ondata religiosa riportò un profondo senso mistico con il passaggio di San Francesco, del quale resta una traccia indelebile con monasteri e conventi a lui dedicati.
Nella Valle dell’Aniene si possono ritrovare i luoghi sacri più rappresentativi della fede cristiana, aperti a visite e mete di pellegrinaggi.
• Il Monastero di Santa Scolastica (Subiaco)
• Il Monastero di San Benedetto (Subiaco)
• Il Santuario della SS. Trinità (Vallepietra)
• Il Convento di San Francesco (Bellegra)
• Il Monastero di San Francesco (Subiaco)
• La Chiesa di Sant’Anatolia (Gerano)
• Il Convento di San Cosimato (Vicovaro)
Il Cammino di San Benedetto
La Valle dell’Aniene vide la presenza di San Benedetto, che richiamò nel corso degli anni un gran numero di suoi discepoli. Nei trent’anni circa di permanenza a Subiaco, egli fondò nella valle ben tredici monasteri, tra cui il Monastero di San Benedetto o Sacro Speco, luogo dove il santo si ritirò in preghiera quando era ancora adolescente e dettò la Regola dell’ordine “Ora et Labora” (preghiera e lavoro) e il Monastero di Santa Scolastica, il più antico monastero benedettino d’Italia e del mondo e simbolo importante per la diocesi di Tivoli. Nella Valle si trovano diverse tappe del famoso Cammino di San Benedetto, che rievoca il carattere spirituale dei luoghi visitati dal Santo: 300 km da Norcia a Cassino passando per Subiaco, percorribile a piedi o in bicicletta.
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Offre strategie e progetti utili ad Enti Pubblici e Imprese con l’obiettivo di dare visibilità al territorio. Sviluppo di siti web responsive, analisi e sviluppo di strategie di marketing digitale e territoriale, impianti di cartellonistica, segnaletica turistica e commerciale d’avanguardia con QR code integrato, installazione di elementi di arredo urbano per la valorizzazione del territorio.
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Piazza San Cosimato 19 Dicembre 2010 (04)
Attività per i bambini a Piazza San Cosimato in occasione della raccolta dei giocattoli per la BEFANA DELLA GIOIA
Saint Benedict's Hermitage (L'Eremo di San Benedetto)
The first video channel is dedicated to the hermitage of 'Saint Benedict' at Vicovaro. Just 20 minutes from Rome, the hermitage is a little gem nestled in the greenery of Central Italy.
Just along the A24 for L'Aquila and take the exit for Vicovaro / Mandela
Inside these caves, situated overlooking the River Aniene, he took refuge in the sixth century a group of hermits, who built the present Convent of San Cosimato and, as he writes in the Dialogues St. Gregorio Magno, turned to St. Benedict, who lived in Subiaco, why did their abbot; it is said that as a result of these monks clashed with his idea of spiritual life and in these caves tried to kill him with a poisoned wine cup, killing that St. Benedict foiled with the miracle of the sign of the Cross. Some of the caves can be reached from the front of the church, the other group behind center hole. Visiting the second group will reach the one that you think was the chapel of the Holy Norcia. At the bottom of the caves they are observed Marcio aqueducts and Claudio, fortunately well preserved. Today the whole area is part of the Way of St. Benedict.
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Convento di Celleno (VT)
Convento di Celleno (VT)
Vicovaro 2016
Città metropolitana di Roma Capitale
Grotta di s. benedetto ( santuario della mentorella ) Guadagnolo
I Benedettini abbandonarono quest'abbazia alle fine del XIV secolo ed esso deteriorò fortemente, finché nel XVII° secolo fu riscoperto da uno scienziato tedesco, gesuita, P. Atanasio Kircher, il quale era convinto che la Mentorella appartenesse ai dodici monasteri fondati personalmente da San Benedetto e che il Santo soggiornò per due anni in una grotta naturale che si trova presso il Santuario.
Comune di Roccagiovine (RM)
Il Comune di Roccagiovine sorge su uno sperone roccioso a 520m di altezza ed il suo territorio ricade interamente nel Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili. Sito all’interno della Valle Ustica, Roccagiovine è parte della X Comunità Montana dell’Aniene. Si può attribuire il periodo del primo insediamento nella zona al Neolitico finale (IV mill. a.C.). Grazie ad un’epigrafe muraria sappiamo anche che nella prima fase dell’epoca romana venne edificato un tempio dedicato alla Dea Vacuna, divinità agricola celebrata da Plino il Vecchio, Ovidio e Orazio, poeta molto legato a questi luoghi. Nel periodo medioevale il borgo divenne proprietà del monastero di S. Cosimato, presso Vicovaro. Divenuto possedimento degli Orsini nel XVI secolo, passò alla famiglia Borghese. Dopo varie cessioni, nel 1821, venne infine acquistato dal marchese Del Gallo, i cui discendenti sono gli attuali proprietari del Castello.
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Documentario La valle degli Eremi
Documentario sugli Eremi della valle di Stignano sul Gargano realizzato dal Team Argod in collaborazione con il gruppo La Valle degli Eremi
lavalledeglieremi.it - comitato@lavalledeglieremi.it
Undicesima tappa del Cammino di San Benedetto: Subiaco
Subiaco è il comune più importante della Valle dell’Aniene, Città della Stampa e tappa del Cammino di San Benedetto. Qui si trova il Monastero di Santa Scolastica ed il Monastero di San Benedetto con il Sacro Speco, fondato proprio dal Patrono d’Europa.
Vieni a scoprire Subiaco in Virtual Tour:
Italia Virtual Tour è un portale di marketing territoriale creato per valorizzare le bellezze del nostro paese: siti archeologici, monumenti, chiese, comuni, musei e parchi naturali.
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Pellegrini belgi a Subiaco
Giornale Luce A0323 del 05/1929
Descrizione sequenze:Il folto corteo di pellegrini belgi percorre il sentiero che conduce a Subiaco. Inquadratura ravvicinata dei pellegrini. In p.p. un prete. ; Il portale di ingresso della cittadina. ; Il convento di San Benedetto. Alcuni scorci della cittadina. ; Il monastero di Santa Scolastica. Il campanile romanico. ; Un uomo tira su un secchio da un antico pozzo. ; Un portale ogivale. Il chiostro cosmatesco del monastero di Santa Scolastica. ; Un banchetto all'aperto. Lunghe tavolate dove siedono i pellegrini. ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Vicovaro All Mountain (Direttissima e Monaca)
Altri bei due trail. Tecnici al punto giusto da farmi fare un bel botto.
Ma finchè mi rialzo sono sempre contento di avere trascorso un'altra bella gionata con Bicinatura.
Vicovaro le radici
Una giornata nel paese dove tutto cominciò
Subiaco e i suoi monasteri (prima parte:le foto)
Solo poche foto, il divieto era assoluto e le visite erano guidate
Tecnici con gli speleologi nella condotta della Pietrosa
Tecnici con gli speleologi nella condotta della Pietrosa, sotto il corso Trento e Trieste: è un problema con cui Lanciano dovrà fare i conti.