Invasioni digitali 2016 by Pensiero Attivo - FERRANDINA (MT)
Terza edizione delle #InvasioniDigitali organizzate e promosse dall'Associazione culturale Pensiero Attivo in collaborazione con la community Instagram Igers Matera.
Quest'anno: chiesa e convento di San Francesco d'Assisi a Ferrandina (MT)
Per la realizzazione del video, si ringrazia il bravissimo Tommaso Mastromattei.
Visita turistica Chiesa Madre Ferrandina
FERRANDINA racconto per immagini
Un video realizzato dai partecipanti al corso Racconto per immagini: montaggio e post-produzione videodell'associazione Laboratorio Inchiostro Nero con il supporto del CSV Matera, e con il coordinamento tecnico di Alessandro Veglia.
Riprese Antonio e Carmen Cirigliano, Carmine Menzella.
Riprese aeree Antonio Pecci.
Un ringraziamento particolare agli amici Gigino Palestina, Antonio Pecci e Pinuccio Bitonto.
La poesia Stateve buene tièmbe lundane di Mimì Bellocchio è recitata da Pinuccio Bitonto.
Le immagini sono di esclusiva proprietà dell'associazione Laboratorio Inchiostro Nero
ADDIO TEMPI LONTANI ( Mimì Bellocchio)
Addio, tempi lontani,
sprofondati nel cielo azzurro del passato!
Senza la radio, senza la televisione,
senza dei grattacapi de tutto il mondo,
tra queste strade si sentiva
una pace senza fine e senza confini,
che, lontano, oltre le vigne,
toccava anche l'orizzonte tra la terra e il cielo,
caro paese mio, cara Ferrandina.
Ogni tanto,
tra quella pace che odorava di campagna
si sentiva che qualche ragazzino
prendeva a calci un barattolino,
si sentivano le donne che chiacchieravano
vicino ad una fontana,
arrivava la voce di un merciaio,
giungeva il suono del campanello del lattaio,
si sentiva una chioccia chiamare i suoi pulcini
...cantava un gallo, o volava una vespa.
La notte, tutt'attorno non si sentiva nulla,
tra i profumi di bosco,
ma ogni tanto si sentivano lamentare i gufi,
o passavano tre ragazzi
che cantavano il tirallallì
o giungevano sommessi i lamenti di un pezzente.
Quella pace...la scuoteva il vento
che passava fuggendo come il tempo
e il tempo,
ha ridotto a brandelli e portato via ogni cosa...
Addio, tempi lontani tranquilli,
sprofondati, come il sole
nel cielo dell'antichità!
Questo video non è a scopo di lucro.
Musiche:
Citadels Part 1 - Killer Tracks - Bernard Becker (AdRev for a 3rd Party, Koka)
Il Confino - APM Music - Cézame Music - Cezame Fons Renaud Vincent Garcia(rumblefish APM Music, Cezame)
Ancient Times - Killer Tracks - Arnaud De Boisfleury (AdRev for a 3rd Party, Koka)
Ferrandina una città tutta da scoprire
Tra i secolari ulivi di majatica da cui si origina il finissimo olio extra vergine d’oliva e le olive nere al forno conosciute in tutto il mondo, nella Valle del Basento, tra le interminabili distese dei Calanchi, a circa 500 mt sopra il livello del mare, sorge Ferrandina, una ridente cittadina a pochi passi da Matera Capitale della Cultura 2019, il mare di Metaponto e le bellissime dolomiti lucane.
Il video promozionale - emozionale vuole mettere in risalto la storia e le meraviglie che Ferrandina può offrire ai propri visitatori.
CONTATTI:
Associazione New A.G.E.
email: associazione.newage@hotmail.com
Cell. 3209757360 - 3209725714 - 335494679
FREE FLOW FESTIVAL 2016
Video-story of Free Flow Festival 2016_
Irsina/Matera/Altamura/Gravina in Puglia/Ferrandina/S. Giovanni R.
IT
Sperimentazione e ricerca, suono e struttura sono i quattro pilastri fondamentali su cui è basato il Free Flow Festival nella sua V edizione, i quattro punti cardinali verso cui si muovono le nuove musiche, che vivono e crescono negli spazi “altri”, come i centri culturali, le case private, gli spazi naturali, i luoghi di interesse storico e i luoghi più pertinenti al suono come gli studi di registrazione e i teatri.
Il progetto promosso dall’Ass. Culturale Muzic Plus di Altamura è un Festival Internazionale di Musica Improvvisata, Musica Elettroacustica e Musica Contemporanea.
EN
Experimentation and research, sound and structure are the main pillars of the 5th Free Flow Festival, the four cardinal points toward which new musics move, those ones that live and grow in small clubs, squots, private houses, natural places, places of culture and the few places where sound is the main actor like recording studios and theatres.
The project promoted by the Cultural Association Music Plus Altamura is an International Festival of Improvised Music, Electroacoustic Music and Contemporary Music.
Artists:
Jens Pollheide__basso el., ney, kaval, flauto traverso (Germania)
Lothar Stahl__batteria (Germania)
Mik Quantius__voce (Germania)
Christian Ferlaino__sax contralto (Italia)
María Moníca Gutierrez__voce (Colombia)
Kike Mendoza__chitarra elettrica (Colombia)
Kike Harker__contrabbasso (Colombia)
Jorge Sepúlveda__batteria (Colombia)
Paulo Chagas__oboe, sax contralto, flauto traverso (Portogallo)
Francesco Massaro__sax baritono, clarinetto basso (Italia)
Mariasole de Pascali__flauto traverso (Italia)
Almudena Vega__flauto traverso (Spagna)
Luiz Rocha__clarinetto, clarinetto basso (Brasile)
Carlo Mascolo__trombone (Italia)
Achille Mascolo__voce, tromba (Italia)
Raffaele Marcosano__fagotto (Italia)
Azzurra Carrozzo__flauto traverso (Italia)
Michele Russo__pianoforte, sintetizzatore (Italia)
Domenico Saccente__fisarmonica (Italia)
Donato Maragno__contrabbasso (Italia)
Domenico Acquaviva__basso elettrico, cupa cupa (Italia)
Felice Furioso__batteria, cupa cupa (Italia)
Fabrizio Elvetico__elaborazione elettronica (Italia)
Pietro Santangelo__sax tenore, soprano (Italia)
Renato Fiorito__elaborazione elettronica (Italia)
Sergio Naddei__chitarra acustica (Italia)
Alfredo Cornacchia__pianoforte (Italia)
Carlos Zingaro__violino (Portogallo)
Abdul Moimême__chitarra elettrica preparata, oggetti (Portogallo)
Sofia Kakouri__danza contemporanea, tromba (Grecia)
Anna Kölle__violino (Germania)
Quinto Fabriziani__violino (Italia)
Silvia Corda__pianoforte (Italia)
Adriano Orrù__contrabbasso (Italia)
Mauro Medda__tromba (Italia)
Natalia Bonello__flauto (Italia)
Pino Colonna__flauto (Italia)
Giuseppe Scarati__tuba, serpentone (Italia)
Iula Marzulli__voce (Italia)
Dario Nitti__batteria (Italia)
Giacomo Mongelli__batteria, percussioni (Italia)
Jacques Levavasseur__batteria (Francia)
Andreas Fulgosi__chitarra elettrica (Svizzera)
Tobias Klein__sax contralto (Olanda)
John Dikeman__sax tenore (USA)
Jasper Stadhouders__chitarra elettrica (Olanda)
Gonçalo Almeida__basso elettrico (Portogallo)
Philipp Moser__batteria (Olanda)
L' evento è organizzato dall'Ass. Culturale Muzic Plus, sotto la direzione artistica di Carlo Mascolo.
Video editing: Michele Russo
Giornate FAI di Primavera, a Matera alla riscoperta del mulino Alvino
TRM h24 - Su Sky al canale 519; Digitale Terrestre: Puglia e Basilicata canale 16
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Olearia San Giorgio - Gli ulivi ciclopici dell' Aspromonte meta dei motociclisti di Multistrada Team
Continua il viaggio dei saperi e dei sapori dei motociclisti del Multistrada Team. Un po' società sportiva, un po' associazione culturale, il Team viaggia alla scoperta di quanto di meglio il territorio offra. Nella migliore tradizione Ducati e in completo slancio agonistico partecipa, e vince, alla Targa Florio motociclistica, per poi andare alla ricerca di occasioni di natura culturale ed enogastronomica.
Nascono così viaggi in Aspromonte tra natura incontaminata, paesaggi mozzafiato e momenti culturali. Le Dolomiti di Canolo, l'Orchestra di Fiati Paolo Ragone, il Monastero Ortodosso di Seminara, i tre pizzi di Ciminà, le chiese di Gerace, le caldaie del latte e la rocca del drago di Roghudi antico, in piena area grecanica, solo alcune delle mete del Team.
Ma l'attività non si limita esclusivamente al meraviglioso territorio calabrese, spesso infatti il gruppo si sposta, nascono così viaggi ancor più impegnativi: il Barocco Siciliano, la mostra su Tiziano alle Scuderie del Quirinale, i luoghi di Van Gogh in Provenza.
Ma torniamo in Aspromonte e a ieri, meta del viaggio domenicale del Multistrada Team è stato San Giorgio Morgeto. Ci sono cose, che se solo fossero correttamente valorizzate potrebbero, da sole, contribuire al cambiamento che tutti auspichiamo per la nostra Calabria. Potrebbero, da sole, innescare quei meccanismi virtuosi di sviluppo in ambito turistico. Potrebbero, da sole, far parlare di una Calabria diversa e giusta, abbattendo i muri degli stereotipi.
Ci sono Ulivi in Aspromonte che, da soli, raccontano mille anni di storia. Ulivi messi a dimora dai Normanni nel 1100. Ulivi appartenuti poi alle varie baronie ed ancora agli Aragonesi ed ai Borboni. Ulivi che nei secoli hanno creato ricchezza e hanno sfamato intere generazioni di contadini calabresi.
Alberi di mille anni e sedici metri di circonferenza, alberi che riescono a lasciare a bocca aperta anche navigati motociclisti, e che ora sono affidati alle amorevoli cure di Luciano Guerrisi.
E c'è l'Olio, ma non l'olio lampante raccontato a favore dei più blasonati oli liguri o toscani. L'olio di qualità, quello dai mille sentori all'olfatto e delicato al palato. Quello che i fratelli Fazari di San Giorgio Morgeto riescono a produrre e a far conoscere in tutto il mondo. Il Giappone, il Canada, la Germania, l'Australia, i loro mercati.
E la sapienza e la passione di Rosario Franco, agronomo ed esperto di olio, che ci ha accompagnati in un breve corso di analisi sensoriale.
E i prodotti tipici; e il borgo antico di San Giorgio con la sua Fontana Bellissima, il Castello medievale, la chiesa di Santa Maria dell'Odigitria e il Monastero basiliano; e la Limina e lo Zomaro, all'ombra di faggi e lecci, sotto lo sguardo attento di innumerevoli bovini che tranquilli brucano lungo i bordi delle strade; con la visione, assieme, del Mar Jonio da una parte e delle isole Eolie dall'altra; e i piani dello Zillastro che degradano rapidi alla Ferrandina e alla Costa Viola.
Cose vissute in un viaggio di un giorno, che andrebbe raccontato in un mese...
PINO ANFUSO
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La Vecchie e la Morte - Donato Bitetti - Santeramo (BA) Puglia
Santeramo (BA) Puglia
Concorrente Sezione A della Prima edizione del concorso SALVA LA TUA LINGUA LOCALE, abbinato alla Giornata Nazionale del Dialetto istituita dall'Unione Nazionale delle Pro Loco. Info: giornatadeldialetto@unpli.info
PROCESSIONE BANDA VARAZZE 2014
IFTV in trasferta in Riviera per catturare un momento di partecipazione popolare e religiosa
A PROPOSITO DELLA SLA (MARIANGELA LAMANNA)
Un messaggio per il Premier Renzi.
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Please watch: DIAMOCI DEL NOI. CAPRIULO SINDACO PER LA CITTA' CHE VOGLIAMO
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b9 San Severo SanSevero 2008 20 maggio Festa Soccorso fuochi
San Severo SanSevero 2008 - 20 maggio - Festa del Soccorso fuochi via Mario Carli da alessandro marco fusco ( amf.too.it )
Da WIKIPEDIA, l'enciclopedia libera.
Festa del Soccorso (San Severo), festa patronale di San Severo in Puglia ITALIA.
Si celebra la terza domenica di maggio e il lunedì successivo in onore della Madonna del Soccorso e dei santi compatroni principali, san Severino abate e san Severo vescovo. È caratterizzata da due sontuose processioni, in cui si portano a spalla numerosi simulacri di santi, scandite dalle fragorose batterie pirotecniche, dette anche fuochi, incendiate negli oltre venti rioni al passaggio dei sacri cortei.
La notorietà dell'evento, che ogni anno attira a San Severo diverse migliaia di visitatori (non solo italiani), è in costante aumento, anche grazie al rilievo dedicatogli, negli ultimi anni, dalla carta stampata e dalla televisione. Nel 2005 è stato entusiasta spettatore della Festa, tra gli altri, il regista Ferzan Ozpetek.
Per i sanseveresi - residenti e non - la Festa rappresenta un annuale eldorado, una grande e aggregante liturgia barocca in cui essi si riconoscono e si identificano, nonché una valvola di sfogo delle tensioni e delle ansie dell'intera città. Ma essa, grazie alle sue inimitabili caratteristiche, è divenuta anche preziosa occasione di turismo e di promozione economica.
La Madonna del Soccorso
La statua della Madonna del Soccorso. Il culto della Madonna del Soccorso è legato agli Agostiniani, che a San Severo ebbero un monastero (con annessa chiesa di sant'Agostino) attestato dal 1319. Tornati in città nel 1514, dopo un periodo di allontanamento, i monaci vi promossero il culto della Madonna nera, sbocciato a Palermo nel 1306 per l'apparizione miracolosa della Vergine al monaco Nicola La Bruna: secondo la tradizione, la statua sanseverese della Madonna del Soccorso - resa barocca nel 1760 dall'artista Domenico Urbano di Andria - sarebbe giunta dalla Sicilia nel 1564. Quando il monastero agostiniano venne definitivamente soppresso (1652), la devozione alla Madonna fu tenuta viva dai massari di campo (i possidenti), che dopo il 1679 si riunirono in confraternita, canonicamente eretta nel 1704 ed elevata ad arciconfraternita nel 1870.
Quale protettrice dei campi, la Vergine nera, che nella destra tiene alcune spighe di grano, un ramo d'olivo e un grappolo d'uva, fu invocata ogni qual volta siccità, tempeste e altri pericoli minacciassero le coltivazioni sanseveresi. Dopo una prima processione penitenziale nel 1580, la statua della Madonna fu portata per i campi e nelle vie della città negli anni 1737, 1753, 1754, 1762, 1767, 1774 e 1783. Il simulacro fu anche testimone degli eccidi seguenti la rivoluzione giacobina del 1799 quando, per volere dei massari, fu portato in processione per la città a fini di persuasione politica. Nel 1857 la Madonna fu eletta patrona aeque principalis della città e diocesi. L'8 maggio 1937 la sua statua, che dai primi anni dell'Ottocento è rivestita di ricchi abiti in seta ricamata, fu solennemente incoronata con diademi d'oro tempestati di pietre preziose. Nonostante l'incarnato della Madonna sia bruno, il Bambinello ch'essa reca in braccio è di fisionomia europea: l'originale fu sostituito con uno di colore bianco una prima volta nel 1760 e poi, dopo una rovinosa caduta, nel 1828.
Le batterie
L'esorcizzante culto dello scoppio delle batterie, tuttora in uso in diversi comuni pugliesi (e non solo), caratterizza le feste sanseveresi almeno dall'età barocca. La prima testimonianza del fenomeno è un documento del 1707, pur se indubbiamente in uso già nella seconda metà del Seicento. Col tempo le batterie sono diventate sempre più l'insostituibile colonna sonora della festa patronale che, dalla prima metà del Novecento, si è arricchito di un elemento: durante l'incendio delle batterie i fujenti corrono appresso il fuoco, sfidando scintille, inseguiti da deflagrazioni in una dionisiaca fuga dalla morte e dal dolore. Dal 1968 si è di cancellare le batterie o di ridurne la potenza, anche nel 1986, 1989 e 1990; mentre nel 2002 il locale commissariato di Polizia intese applicare con estrema durezza una circolare ministeriale sulla sicurezza pubblicata il 22 gennaio 2001. La protesta non si fece attendere, e la domenica della festa patronale un gruppo di cittadini insorse bloccando la processione e costringendola a un indecoroso rientro anticipato. Un comitato si fece dunque carico di salvare la tradizione, ottenendo apposita delibera dalla Commissione consultiva centrale del Ministero dell'Interno (11/03E del 29 aprile 2003), che diede parere favorevole alla non classificazione delle batterie sanseveresi tra i manufatti esplodenti, definendole serie di colpetti a salve per impiego da strada tipica di San Severo (ovvero colpetti a salve alla sanseverese).