Spot Convento di San Francesco drone
Location per matrimoni, Convento di San Francesco. Dimora storica per matrimoni ed eventi, con chiesa interna e disponbiità di ricevimenti interni fino a 300 persone.
Il monastero di S. Benedetto e S. Scolastica a Subiaco (RM)
I nostri “due passi” si avventurano oggi in un percorso fatto di storia, spiritualità, leggenda, arte e mistero. Non sappiamo quale di queste componenti possa prevalere sull’altra, tanto sembrano fondersi insieme per dare origine a quella che il Petrarca definì “la soglia del Paradiso”. Ci troviamo a Subiaco, in provincia di Roma, nella Valle del fiume Aniene, ma non ci fermiamo nel pittoresco e vivace borgo in pianura perché dobbiamo salire sul Monte Taleo. Qui sorge un monastero agganciato direttamente alla roccia (626 m di altitudine), sorto sulla primitiva grotta che (secondo la tradizione) accolse per tre anni l'asceta Benedetto, considerato il fondatore del monachesimo benedettino, il patriarca del monachesimo occidentale. Ma il primo cenobio si stabilì poco più in basso, in quello che oggi è il Monastero di Santa Scolastica (510 m di altitudine), disposto longitudinalmente e parallelamente alla valle, dove, per secoli eremiti e monaci, vissero in contemplazione e preghiera, tanto da far meritare al luogo il nome di Valle Santa....Nella Chiesa Inferiore del Monastero di S. Benedetto, all'interno della Cappella di San Gregorio, si trova la vera effigie di San Francesco d'Assisi, raffigurato senza le stimmate, che sarebbe dunque il suo più antico ritratto integrale (ante 1224). Il Monastero di Santa Scolastica è il più antico monastero benedettino d'Italia e del mondo, l'unico superstite dei 12 (o 13) cenobi fondati da San Benedetto nel territorio sublacense.
Franciscans-Conventuals: Sacro Convento San Francesco,Assisi (Italy) • Abbeys and Monasteries
Anyone who visits the basilica of the Sacro Convento, with its famous frescos of Giotto and Cimabue, is impressed and astonished by the sight of its richness, which is so in contrast with the teaching of 'il poverello' Francis. The tomb of Francis lies in the lowest part of the basilica. The inhabitants of the monastery do not call themselves Franciscans but Conventuals. They see themselves as keepers of his tomb, as protectors and promotors of his thoughts. The Franciscanbs who live in the sanctuary Eremo delle Carceri. Honour Francis in a different way: they liven in poverty.
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SUBIACO (RM) IL PONTE DI SAN FRANCESCO
Chi giunge a Subiaco da Roma, trova subito a destra il Ponte Medioevale di S. Francesco, così detto per la vicinanza al convento omonimo ma una volta chiamato di Campo d'Arco.
Sullo sfondo di secolari pioppi neri, il ponte, dalla tipica sagoma trecentesca con una gobba slanciata e assai pronunciata, scavalca le acque dell'Aniene che assumono in quel punto colorazioni diverse.
Costruito in pietra locale detta cardellino abbronzata dagli anni, consta di una sola arcata lunga trentasette metri ed è munito di una torre quadrangolare di controllo.
Fu restaurato per la prima volta nel 1386 e una seconda alla fine del 1700 per opera di Pio VI.
SACRO SPECO DI SUBIACO, il monastero di San Benedetto
Subiaco [Roma], 22 settembre 2019.
Lezione del padre Fabrizio Messina Cicchetti, della comunità monastica di Santa Scolastica di Subiaco, alla comunità laica e religiosa del monastero benedettino di Sant'Atto [TE].
Santuario del Sacro Speco
Il Monastero di San Benedetto è uno dei più significativi luoghi spirituali per la Chiesa. Edificato quasi mille anni fa, ha il compito di custodire la grotta in cui il giovane Benedetto da Norcia trascorse un periodo di vita eremitica, prima di dedicarsi alla vita cenobitica. Oggi come allora, il Sacro Speco pone il visitatore a cospetto dell’intensa e coraggiosa scelta spirituale del giovane Benedetto.
Monastero di San Benedetto
Caratterizzata dal complesso rapporto fra l’architettura e la roccia, la struttura è il frutto delle continue modificazioni che si sono susseguite nel corso di mille anni di storia. Di particolare pregio, al suo interno, sono gli affreschi di Scuola Popolare Romana (XIII secolo) e di Scuola Senese (XIV secolo). Nell’incredibile ricchezza decorativa delle chiese, spicca il più antico ritratto esistente di San Francesco d’Assisi, giunto qui nel 1223.
[fonte:
St Benedict's Sacro Speco (Holy Cave) | Italia Slow Tour
The so called Sacro Speco in Subiaco is a place of hermitage that has become work of architecture and art. Here is the cave where the young Benedict took refuge from Rome and where he remained for three years, in prayer. First there was nothing, just the cave with some hermitages here and there. Then, in 1200, a spectacular structure was built and it became a place of pilgrimage, and St Francis passed here too, by his time. You know, this place is important because here the journeys of the two Saints combines. St Benedict and St Francis had in common the idea of peace as their main teaching purpose.
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Cascate del Laghetto di San Benedetto di Subiaco
Subiaco: Monastero e le cascate del laghetto di San Benedetto e il ponte di San Francesco
Racconto del viaggio:
Il vero ritratto di San Francesco
Tra il 1223 e il 1224 San Francesco d'Assisi visitò il Monastero di Subiaco vicino a Roma. In quest’occasione, un artista ha ritratto il Santo, in quello che è considerato il più antico e il più vicino alla realtà.
Monastero di S. Benedetto - Subiaco (RM) - 13 Dicembre 2018
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Il monastero di San Benedetto, o Santuario del Sacro Speco, è un antico monastero benedettino che si trova nel territorio di Subiaco, nella Città metropolitana di Roma Capitale, nel Lazio.
Il monastero si erge nella curvatura di una immensa parete di roccia del Monte Taleo ed è sorretto da nove alte arcate, in parte ogivali.
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Per informazioni:
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Sito Web:
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L'interno, complicato labirinto di ambienti, chiesette, cappelle, talvolta ricavate dalla roccia, è ricoperto da una preziosa decorazione a fresco di varie epoche, dalle prime opere bizantine (VIII secolo) al prezioso ritratto di san Francesco (1223), prima fedele raffigurazione del Santo realizzata prima ancora che fosse assurto alla gloria degli altari, alle pitture di Magister Consolus (XIII secolo), ai notevoli affreschi di scuola senese e umbro-marchigiana che decorano la chiesa superiore e altri ambienti (secoli XIV e XV).
L'affresco che ritrae Francesco d'Assisi, ritenuto la prima nonché la sua più fedele raffigurazione, fu realizzato 3 anni prima della sua morte probabilmente durante il suo soggiorno nel 1223-1224 e riporta un Francesco privo di stimmate e di aureola. Notevole anche la statua di San Benedetto, opera di Antonio Raggi (1657).
Valle dell'Aniene - La Via della Fede
Scopri i percorsi religosi della Valle dell'Aniene su
La pura bellezza dei paesaggi della Valle dell’Aniene è stata da tempo cornice ideale di esperienze religiose di grande valore, prima fra tutte (ma non unica) quella benedettina. Dal punto di vista cronologico, il più antico “luogo del sacro” nacque sul Monte Autore e, con ogni probabilità, occupava proprio il luogo sul quale nel Medioevo sorse il Santuario della SS. Trinità di Vallepietra. Successivamente, nei primi secoli del cristianesimo, la valle santa dell’Aniene ospitò un numero rilevante di eremiti e di monaci, in gran parte di origine orientale. Per tutto il periodo medievale la valle fu sotto l’influenza spirituale di San Benedetto. Dai primi decenni del Duecento una nuova ondata religiosa riportò un profondo senso mistico con il passaggio di San Francesco, del quale resta una traccia indelebile con monasteri e conventi a lui dedicati.
Nella Valle dell’Aniene si possono ritrovare i luoghi sacri più rappresentativi della fede cristiana, aperti a visite e mete di pellegrinaggi.
• Il Monastero di Santa Scolastica (Subiaco)
• Il Monastero di San Benedetto (Subiaco)
• Il Santuario della SS. Trinità (Vallepietra)
• Il Convento di San Francesco (Bellegra)
• Il Monastero di San Francesco (Subiaco)
• La Chiesa di Sant’Anatolia (Gerano)
• Il Convento di San Cosimato (Vicovaro)
Il Cammino di San Benedetto
La Valle dell’Aniene vide la presenza di San Benedetto, che richiamò nel corso degli anni un gran numero di suoi discepoli. Nei trent’anni circa di permanenza a Subiaco, egli fondò nella valle ben tredici monasteri, tra cui il Monastero di San Benedetto o Sacro Speco, luogo dove il santo si ritirò in preghiera quando era ancora adolescente e dettò la Regola dell’ordine “Ora et Labora” (preghiera e lavoro) e il Monastero di Santa Scolastica, il più antico monastero benedettino d’Italia e del mondo e simbolo importante per la diocesi di Tivoli. Nella Valle si trovano diverse tappe del famoso Cammino di San Benedetto, che rievoca il carattere spirituale dei luoghi visitati dal Santo: 300 km da Norcia a Cassino passando per Subiaco, percorribile a piedi o in bicicletta.
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SACRO SPECO DI SAN FRANCESCO.mp4
Lo Speco di San Francesco è uno dei santuari più importanti del francescanesimo, situato nelle vicinanze di Narni a circa 600 m s.l.m.: costruito in prossimità delle grotte ove il santo di Assisi soleva ritirarsi in preghiera, è meta di numerosissimi pellegrinaggi. Lo speco è una spaccatura lunga 60 m che scende quasi verticalmente nella vallata sottostante.San Francesco giunse nel 1213 in questo luogo, che era noto all'epoca come Eremo di Sant'Urbano: fondato dai Benedettini intorno all'anno 1000, comprendeva l'Oratorio di San Silvestro e alcune grotte.
L'eremo divenne luogo di meditazione e preghiera per la comunità francescana; Francesco si ritirava spesso in solitudine nella piccola chiesa, e più in alto nel bosco, in una fenditura della roccia. Trascorse qui anche un periodo di malattia, durante il quale i frati costruirono per lui, accanto allo speco, una celletta in pietra con un letto in legno, tuttora esposto in una teca di vetro, e un piccolo oratorio, per permettergli di raccogliersi in preghiera senza spostarsi in chiesa.
Tommaso da Celano nel Trattato dei miracoli narra alcuni eventi miracolosi che accaddero in questi luoghi. Durante la sua malattia, Francesco chiese del vino, ma poiché non ve ne era, gli fu portata dell'acqua. Egli la benedisse con un segno di croce, e l'acqua acquistò il sapore del vino; dopo averla bevuta, guarì dalla malattia. In seguito, ancora convalescente, si appoggiava ad un bastone; lasciando lo speco, volgendo un ultimo sguardo al bosco, piantò nella terra il bastone: il legno germogliò e diede vita ad un grande albero di castagno, che la tradizione identifica con quello ancora esistente nel prato antistante la cella del Santo(tratto da Wikipedia)
il Monastero di San Benedetto o Sacro Speco - Carlo Manni.wmv
Video Maker - Carlo Manni
La prima chiesa in muratura, che racchiudeva due grotte del Taleo - nelle quali Benedetto restò per tre anni - fu edificata solo nel sec. XI per volere dell'abate Umberto. La vita monastica in forma organizzata vi iniziò nel 1200 circa. La cappella di San Gregorio fu costruita in seguito e consacrata probabilmente nel 1224, alla presenza di Francesco d'Assisi che in quel tempo si trovava a Subiaco. Il monastero com'è attualmente visibile fu costruito nella seconda metà del sec. XIII dagli abati Enrico e Bartolomeo.
Si giunge al Sacro Speco attraverso una scalinata circondata da un boschetto di lecci. Sulla porticina gotica che introduce al loggiato si trova una croce a mosaico del XIII secolo; in fondo si raggiunge una porta con affreschi del XV secolo di scuola umbra e si accede alla Sala del Capitolo Vecchio, ricca di dipinti della scuola del Perugino, risalenti alla prima metà del XVI secolo.
Si accede dunque alla Chiesa superiore (23x5,45 metri). La prima parte - con affreschi della scuola senese - è un rifacimento di una costruzione del sec. XIII operata il secolo successivo: è possibile vederne ancora le tracce. Gli affreschi riproducono scene della vita di Gesù: l'Entrata Trionfale di Gesù a Gerusalemme la domenica delle palme; il Viaggio di Gesù al Calvario; la Crocifissione. La seconda parte della chiesa custodisce affreschi della scuola umbro-marchigiana del sec. XV. Sono scene della Vita di San Benedetto, tra cui il Santo che sanguina tra le spine; l'Attentato dei monaci di Vicovaro; la Guarigione del monaco accidioso.
Anche le pitture del Transetto appartengono alla scuola umbro-marchigiana e tra queste si notano l'Ultimo colloquio di San Benedetto con Santa Scolastica prima della morte della Santa e la Visione di San Benedetto che vede volare in cielo l'anima della sorella Scolastica sotto forma di colomba.
Scendendo i gradini davanti all'altare maggiore si raggiunge la Chiesa inferiore, a due piani. Le pareti sono ricoperte di pitture della scuola popolare romana, in gran parte opera del Magister Conxolus, artista del secolo XIII. Sulla parete sinistra sono rappresentati il Prodigio in Affile del Santo; l'Incontro con San Romano e il Ritiro nella grotta. Più in basso, il Miracolo del Goto e, sulla porta del Coro, il Miracolo di San Placido.
Dalla Chiesa inferiore si accede al Sacro Speco (o Santa Grotta) dove S. Benedetto trascorse tre anni di vita eremitica. Il paliotto dell'altare (secolo XIII) è opera dei Cosmati e il mosaico dell'abside della scuola vaticana. Sullo sfondo si può ammirare la statua di San Benedetto nella grotta, scolpita nel 1637 da Antonio Raggi. Tutto intorno, la roccia nuda richiama alla riflessione e alla preghiera.
Una scala a chiocciola conduce alla cappella di San Gregorio. Nell'atrio si trova un affresco del Conxolus che rappresenta Santa Chelidonia, eremita benedettina vissuta nella grotta di Morra Ferogna nel XII secolo. Interessante è, inoltre, l'affresco di San Francesco d'Assisi, rappresentato senza aureola né stimmate, e dunque dipinto prima del 1224 (anno in cui ebbe le stimmate), quando il Santo era ancora in vita.
Dalla cappella di San Gregorio si scende lungo la Scala Santa, entrando alla cappella della Madonna. In questa cappella si conservano le ossa del Beato Lorenzo Loricato, morto nel 1243 e trasportato nel Sacro Speco nel 1724.
Dalla cappella della Madonna si scende ancora verso la Grotta dei Pastori, dove S. Benedetto impartiva lezioni di dottrina cristiana ai pastori dei dintorni. Sulla roccia viva si può notare un frammento di pittura bizantina dell'VIII secolo, raffigurante la Madonna col Bambino e due santi ai lati.
Uscendo all'aperto, infine, si accede a quello che, fino al 1870, era il piccolo cimitero dei monaci dello Speco. Adiacente a esso è il Roseto di San Benedetto, il roveto fra le cui spine San Benedetto si gettò per vincere la tentazione, e dove poi San Francesco, durante la sua visita al Sacro Speco nel 1224, innestò delle rose. L'episodio di cui è protagonista San Francesco è raffigurato su una parete da un affresco del XVII secolo, opera del Manenti.
Dal Roseto è possibile ammirare il complesso architettonico del santuario e le varie strutture che lo caratterizzano.
I monasteri benedettini di Subiaco
Scopriamo insieme all'Abate Mauro Meacci, come funziona la regola benedettina a Subiaco, luogo simbolo di San Benedetto. Puntata del 17 agosto 2015 di Bel tempo si spera
Sacro Speco e Monastero di Santa Scolastica a Subiaco
#sacrospeco #sanbenedetto #norcia #santascolastica
Camminando tra Spiritualita’ Arte e Natura alla scoperta del Monastero di San Benedetto denominato “Sacro Speco”
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“Soglia del Paradiso”, come lo definì il Petrarca; “Nido di rondini”, come apparve a Pio II nel 1461, sorge addossato all’aspra parete rocciosa del monte Talèo, a dominio della Valle Santa del fiume Aniene. E’ costituito da due chiese sovrapposte e da cappelle, volte, scale, associate in modo irregolare, seguendo la curvatura della roccia. Luogo fondamentale del monachesimo benedettino e prima grande meta del Cammino di San Benedetto.
Nascosto alla vista da una Natura rigogliosa, con una Spiritualità latente ed un’arte sublime … lo sguardo è rapito, il respiro si mozza, il cuore perde un battito davanti a tanta bellezza. E vieni improvvisamente catapultato ai tempi di Benedetto e Francesco.
Porta del Paradiso, Nido di rondine, Culla del Monachesimo…. Questo e tanto altro è IL SACRO SPECO. 3 settembre 2017
Walking between Spirituality Art and Nature at the discovery of the Monastery of St. Benedict called Sacred Spec
Paradise Threshold, as Petrarch defined it; Swallow Nest, as Pius II appeared in 1461, stands out against the rocky wall of Mount Talèo, dominated by the Aniene River Valley. It is made up of two overlapping churches and chapels, vaults, stairs, unevenly associated, following the curvature of the rock. It is a fundamental place of Benedictine monasticism and the first great destination of St. Benedict's Way.
Hidden from the view of a luxuriant Nature with a latent Spirituality and a sublime art ... the look is abducted, the breath shakes, the heart loses a beat in front of such beauty. And come suddenly catapulted to the times of Benedict and Francis.
Heavenly Gate, Swallow Nest, Cradle of Monasticism .... This and much more is THE SACRED SPECO.
LE VIE SACRE DELLA CALABRIA - IL CAMMINO DI SAN FRANCESCO DI PAOLA
Il Sacro Speco di San Benedetto a Subiaco
Soglia del Paradiso, come lo definì il Petrarca; nido di rondini, come apparve a Pio II nel 1461, sorge addossato all'aspra parete rocciosa del monte Talèo, a dominio della Valle Santa del fiume Aniene. E' costituito da due chiese sovrapposte e da cappelle, volte, scale, associate in modo irregolare, seguendo la curvatura della roccia. Luogo fondamentale del monachesimo benedettino e prima grande meta del Cammino di San Benedetto.
IL sacro speco di Subiaco
Il monastero di San Benedetto, o Santuario del Sacro Speco, è un antico monastero benedettino che si trova nel territorio di Subiaco, nella Città metropolitana di Roma Capitale, nel Lazio. Il monastero si erge nella curvatura di una immensa parete di roccia del Monte Taleo ed è sorretto da nove alte arcate, in parte ogivali. L'interno, complicato labirinto di ambienti, chiesette, cappelle, talvolta ricavate dalla roccia, è ricoperto da una preziosa decorazione a fresco di varie epoche, dalle prime opere bizantine (VIII secolo) al prezioso ritratto di san Francesco (1223), prima fedele raffigurazione del Santo realizzata prima ancora che fosse assurto alla gloria degli altari, alle pitture di Magister Consolus (XIII secolo), ai notevoli affreschi di scuola senese e umbro-marchigiana che decorano la chiesa superiore e altri ambienti (secoli XIV e XV). L'affresco che ritrae Francesco d'Assisi, ritenuto la prima nonché la sua più fedele raffigurazione,[senza fonte] fu realizzato 3 anni prima della sua morte probabilmente durante il suo soggiorno nel 1223-1224 e riporta un Francesco privo di stimmate e di aureola. Notevole anche la statua di San Benedetto, opera di Antonio Raggi (1657). Il complesso del Monastero di San Benedetto è sorto nel luogo del Sacro Speco, la grotta nella quale il Santo aveva vissuto in penitenza ed in contemplazione (sec. VI). Al di sopra della grotta, alla fine del sec. XII, fu costruita la Chiesa Inferiore con il nucleo originale del Monastero; ancora al di sopra, verso la metà del sec. XIV, venne aggiunta la Chiesa Superiore. Il Monastero di San Benedetto e quello vicino di Santa Scolastica costituiscono un complesso di grande rilevanza religiosa e artistica, in una cornice di notevole valore anche naturalistico (è territorio del Parco Regionale dei Monti Simbruini). Entrando nel monastero, sul lato destro dell'imponente arco che dal parcheggio delle auto introduce il visitatore al complesso monastico, si nota inciso sul muro (e, in verità, abbastanza consumato) il Sigillo di San Benedetto in forma ovale, anziché nella classica forma circolare. Questo emblema, la cui invenzione è attribuita al celebre santo di Norcia, ha potenti proprietà di esorcismo e di protezione. Lo stesso sigillo, di fattura più pregiata, lo troviamo inciso su una placca di marmo all'interno del monastero, lungo la parete della scalinata che scende verso la chiesa inferiore, laddove si trova la grotta del Santo. Ve ne sono anche altri, naturalmente, sparsi nel complesso, come in molti altri luoghi di culto che sono o sono stati benedettini. A questo importante sigillo è dedicata una pagina apposita ed una galleria d'immagini nella sezione dei simbolismi. Dalla chiesa inferiore, percorrendola Scala Santa, si scende nella Cappella della Madonna, e da questa ancora nella grotta dei Pastori. Da qui, poi, si esce all'aperto giungendo al Roseto di San Benedetto (foto 1). Secondo la tradizione, prima delle rose in questo luogo si trovava un groviglio di rovi ed ortiche, nel quale San Benedetto si era gettato per vincere la tentazione di abbandonare la vita monastica. In seguito, quando giunse in visita San Francesco d'Assisi, questi innestò le rose sui rovi, per ricordare come anche lui, ad Assisi, si era gettato nelle spine per lo stesso scopo e da queste era nato, prodigiosamente, un roseto.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera Musica:
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License. ( CC BY - SA )
Il Sacro Speco di S. Francesco a Narni (TR)
Nel cuore dell'Umbria, a breve distanza da Narni (in provincia di Terni), si erge il Santuario francescano più antico della Valnerina e uno dei Santuari più ricchi di fascino della regione: lo Speco di Sant'Urbano, poi divenuto noto come Sacro Speco di S. Francesco. Qui, in un giorno del 1213, il santo di assisi arrivò, proveniendo a piedi da Narni con alcuni compagni, e fu attratto da una spaccatura nella roccia (speco), dove lasciò l'impronta viva della sua presenza e della sua solitaria contemplazione.
Il sito web ufficiale è assisiofm.it
Sacro Speco di San Francesco - Saint Francis of Assisi, The Holy Cave
website:
Lo Speco di San Francesco è uno dei santuari più importanti del francescanesimo costruito in prossimità delle grotte ove il santo di Assisi soleva ritirarsi in preghiera, situato nelle vicinanze di Narni a circa 600 m s.l.m. è meta di numerosissimi pellegrinaggi.. Lo speco è una spaccatura lunga 60 m che scende quasi verticalmente nella vallata sottostante.
Fu fondato da San Francesco nel 1213 ma il luogo fu probabilmente abitato già dall'anno mille, ad opera dei benedettini, che gestivano la Cappella di San Silvestro. Ora vi vivono i Frati minori, nel convento fatto costruire da san Bernardino da Siena.
Bellissima la piccola cappella con affreschi raffiguranti episodi che qui ebbero luogo, la piccola cella dove dormì il Santo, il letto del Santo, il castagno nato dal bastone del santo, il chiostro del '400, la splendida Cappella di San Silvestro con affreschi del '300, il pozzo di cui parlano i Fioretti di San Francesco e Tommaso da Celano dove fu attinta l'acqua che S.Francesco malato trasformò in vino.
Negli orti e nel chiostro di tale Santuario Pier Paolo Pasolini girò alcune scene di Uccellacci e uccellini.
Al di là della motivazione religiosa che spinse San Francesco ad una scelta così radicale, quello che mi interessa di un luogo tanto particolare è la sensazione di assoluto che si respira all'interno dela grotta, nella cella, nel magnifico castagneto, una pace ed un silenzio che hanno accompagnato la vita di un uomo che ha saputo trovare in se stesso e nella fede un valore così profondo da rinunciare a tutto il resto. Sarebbe bello che ognuno di noi trovasse un valore altrettanto forte, non necessariamente legato alla fede religiosa, qualcosa in cui credere così profondamente da darci uno slancio verso l'asssoluto della vita, non per spogliarci delle vesti quotidiane, ma per arricchirle di passione e forza....
donni
Francis of Assisi (Giovanni Francesco Bernardone; born 1181/1182 October 3, 1226) was a friar and the founder of the Order of Friars Minor, more commonly known as the Franciscans.
He is known as the patron saint of animals, the environment and Italy, and it is customary for Catholic churches to hold ceremonies honouring animals around his feast day of 4 October.
In 1209 Francis heard a sermon that changed his life. The sermon was about Matthew 10:9, in which Christ tells his followers that they should go forth and proclaim that the Kingdom of Heaven was upon them, that they should take no money with them, nor even a walking stick or shoes for the road. Francis was inspired to devote himself to a life of poverty. The Holy Speco is the place where he lived for a long time.
ROBERTO PACILIO, S.CONVENTO ASSISI - CON EUTELSAT PER IL MESSAGGIO DI S.FRANCESCO IN ULTRA HD
Descrizione