ESPLORIAMO L'EX CONVENTO DI NICOSIA! HO ROTTO IL CERCHIO MAGICO!!
Si dice che S. Agostino di notte, prendesse le sembianze di una leonessa per massacrare delle belle e giovani donne che si recavano al convento in cerca di riparo nelle notti tempestose. In realtà le fanciulle erano il diavolo personificato in figure femminili che aveva l’intento di corrompere e indurre i frati in tentazione.
Questa assume sicuramente i connotati della leggenda, ma quel che è certo, è però che una leonessa fu tenuta nel convento e accudita con cura dai frati. Molti anziani, del luogo, infatti, ricordano ancora i suoi ruggiti che risuonavano nella valle come ad invitare il popolo a stare in allerta.
Visitando esternamente il convento, ad oggi chiuso, quel che notiamo è una sbarra del cancello piegata si racconta dal diavolo, che più volte aveva tentato di entrarvi.
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Flash mob - Coloriamo insieme il futuro di Nicosia
Flash mob con musiche dal vivo per promuvere crowdfunding per il Convento di Nicosia a Calci (PI) in occasione delle Camelie del Chiostro 2017.
Con musiche della Premiata Filarmonica Giuseppe Verdi di Calci, coreografie di BodyLab Fitness and Dance Village, video a cura di Napovideo
Il Presepe che cresce versione 2015
IL PRESEPIO CHE CRESCE
Parrocchia di S.Agostino - Nicosia di Calci (PI)
La tradizione dei grandi presepi a Calci si rinnova con quello di Nicosia, molto suggestivo.
Viene costruito, ogni anno diverso, all’interno della chiesa, unica parte restaurata di un grande convento abbandonato.
E’ stato definito “Il Presepio che cresce” perché ogni anno vede aggiungersi nuovi personaggi e nuove ambientazioni.
E’ ambientato in Palestina. Costruito interamente a mano.
Ogni anno vengono realizzati nuovi personaggi e ambientazioni (da qui il nome “Il Presepio che cresce”). Negli anni si sono aggiunti infatti tre ragazzini, i Magi, l’Angelo del Signore, la donna che va ad attingere l’acqua al pozzo, due pastori con il loro gregge, la famiglia di un falegname, la raccoglitrice delle olive ed il frantoiano, il vasaio, la filatrice, la lavandaia, il pescatore, lo scalpellino, la donna che prepara il formaggio, una persona cieca, la scena dell’Annunciazione, quella del viaggio verso Betlemme per il censimento. il seminatore e il sarchiatore e la scenografia della locanda con il locandiere che dice Non c'è posto.
I personaggi (alti 60/65 centimetri) e le parti scenografiche sono realizzati con sistemi artigianali da due sorelle calcesane. Le parti visibili delle statue sono in gesso modellato a mano e successivamente dipinto.
Molta cura viene dedicata ai particolari, ai dettagli, riprodotti con precisione in miniatura.
Per le scenografie, ogni anno diverse, vengono usati materiali naturali come sughero, radici di alberi, borraccina, canne, tronchetti, tutte cose che si trovano facilmente sui nostri monti e che, immagazzinate dopo lo smontaggio, vengono riutilizzate l’anno successivo.
Anche le piante inserite nel Presepio sono vere, coltivate in dimensioni adatte e riutilizzate anno dopo anno.
Al montaggio del Presepio prendono parte altre persone della parrocchia.
E' ormai consuetudine cominciare il suo smontaggio dopo la Candelora. Fino a questa data il Presepio è visitabile nei giorni festivi subito dopo la S.Messa che inizia alle ore 10,15.