DORGALI, VETRINA PER L'AGNELLO SARDO «PIÙ SPAZIO IN CUCINA» - Videolina -
Bacco e l'Agnello: Si è chiusa con un bilancio decisamente positivo la prima rassegna dell'agroalimentare dorgalese. Nella competizione culinaria tra Chef, Stefano Aldreghetti ed Enzo Cannatà, primi ex aequo.
Grande successo per la prima rassegna Bacco e l'agnello, rassegna dedicata all'Agnello di Sardegna Igp, ai vini ed all'enogastronomia del territorio, organizzata, lo scorso fine settimana, dal comune di Dorgali, con il patrocinio della Regione Sardegna, e la collaborazione dell'Accademia Epulae.
La manifestazione si è aperta con un convegno di alto profilo, moderato da Angelo Concas, giornalista enogastronomo, e da Maria Stefania Podda, esperta in comunicazione, marketing e turismo enogastronomico, nel corso del quale sono intervenuti per l'amministrazione del Comune di Dorgali, il sindaco, Angelo Carta, l'assessore all'ospitalità e allo sviluppo e qualità ambientale Stefano Lavra, l'assessore all'Agricoltura, nonché presidente della cooperativa Dorgali pastori, Serafino Lai. Hanno poi contribuito al buon esito del convegno, Salvatore Bussu, presidente del consorzio Agnello di Sardegna Igp, Francesco Pira, presidente della Cantina di Dorgali, Aldo Manunta, direttore provinciale della Coldiretti di Nuoro e Ogliastra e i relatori Mario Liberto e Walter Cricrì, agronomi, Iole Nieddu, nutrizionista e Alessandra Guigoni, antropologa culturale.
Alla fine del convegno, sotto i porticati dell'Hotel Nuraghe Arvu di Cala Gonone, bellissima struttura nella quale si è svolto il convegno e la competizione gastronomica L'Agnello di Sardegna IGP a Tavola, gli ospiti, hanno scoperto e degustato i prodotti tipici del territorio dorgalese proposti dall'associazione agriturismi Montes e Mares. Inoltre, i presenti, come in vera e propria gara gastronomica che ha anticipato la vera competizione pomeridiana tra chef, hanno potuto apprezzare e valutare anche le proposte culinarie a base di Agnello di Sardegna IGP preparate dai quattro chef. Tra le quattro ricette preparate per gli ospiti, che hanno poi votato, ha vinto quella proposta da Andrea Dosa, chef laziale coadiuvato dalla chef Anna Rita Dosa.
Difficile il compito della giuria tecnica, composta da Ivo Palazzari, Walter Cricrì, Mario Liberto, Alessandra Guigoni e Iole Nieddu, e presieduta dal giornalista enogastronomo Angelo Concas, presidente nazionale dell'Accademia Epulae, che ha dovuto valutare le quattro proposte degli chef in concorso.
Gli chef, giunti a Dorgali da diverse regioni italiane, si sono confrontati sul tema della gara gastronomica che ruotava intorno ad uno degli alimenti più legati alla tradizione di queste zone: la carne d'agnello di Sardegna Igp.
L'agnello fra tradizione e innovazione, un tema che ha stimolato i partecipanti che si sono esibiti in vere prove d'autore. Per il Lazio, lo chef Andrea Dosa, coadiuvato dalla chef Anna Rita Dosa, ha presentato delle Costolette di agnello alle erbe aromatiche, con fondue di pecorino e millefoglie di pane carasau, con dadolata al basilico e menta, per la Calabria lo Chef Enzo Cannatà, coadiuvato dallo chef Nicola Alessi, ha proposto dei Medaglioni di agnello sardo con erbe del mediterraneo al profumo di liquirizia con schiacciatina di patate e carciofi, per il Veneto lo chef Stefano Aldreghetti, assistito dallo chef Gianfranco Asunis, ha preparato l'Agnello in acquario con rollè a costoletta di tonno d'agnello e riso al cuore fondente di composto d'agnello, infine, per la Sicilia, il giovane chef Giuseppe Luca Papa, coadiuvato dallo chef Luciano Burriesci, ha proposto delle costolette di agnello al pistacchio di Bronte su vellutata di carciofi al basilico, tortino di patate zecchinette e pecorino sardo con riduzione di vino rosso profumato al cardamomo.
Al termine delle presentazioni e delle relative degustazioni, la giuria ha deciso di premiare, primi a pari merito, Enzo Cannatà -- per aver proposto una pietanza, nella quale è emerso forte il legame con la tradizione che ha saputo esaltare impiegando le erbe spontanee del territorio- e Stefano Aldreghetti -che ha proposto una pietanza nella quale si esaltavano la creatività e l'innovazione-, seguiti, con pochissimi punti di scarto, da Giuseppe Luca Papa e Andrea Dosa, secondi a pari merito.
Domenica, nella piazza del municipio, Angelo Concas, Maestro Sommelier enogastronomo, esperto in analisi sensoriale degli alimenti e delle bevande, Presidente Nazionale dell'Accademia Epulae, e Walter Cricri, agronomo, analista sensoriale e Direttore Nazionale dell'Istituto Assaggiatori Pani, hanno condotto gli opifici del gusto e del sapere, durante i quali il pubblico ha imparato a cogliere l'importanza dell'analisi sensoriale ed ha apprezzato i vini, gli oli, i formaggi e il pane del territorio.
Molti i turisti, tanti anche gli ospiti stranieri, che hanno potuto assaporare le prelibatezze e i prodotti del territorio nei banchi di assaggio e negli stand degli espositori.
Proteste per il latte, pastori sardi in piazza a Montecitorio contro le speculazioni degli industria
Ecco come funziona la speculazione sul latte che provoca la protesta dei pastori sardi arrivata a Roma, in piazza Montecitorio. Battista Cualbu, pastore sardo e presidente di Coldiretti Sardegna, punta il dito contro gli industriali: Sono gli industriali quelli che decidono il prezzo perché dicono il prezzo lo fa il mercato. Un cavolo; il prezzo lo fanno in pochi. Prendono appalti di pecorino romano anche per un anno a basso prezzo perché sanno che poi qualche cooperativa messa male che ha necessità di svendere la trovano. Prendono alla gola l'allevatore singolo che in autunno ha necessità di un po' di liquidità, gli danno magari qualche migliaia di euro di caparra e lui non ha più nessun potere contrattuale, firma un contratto dove la cifra la mettono gli industriali. Non bisogna passare dalla ragione al torto, bisogna usare la testa, creare meno disagi possibili ma bisogna andare avanti finché non otteniamo quello che è un nostro diritto sacrosanto, la dignità. Abbiamo già i costi certificati ISMEA che sono 0,74 (centesimi); si immagini continuare a produrre a 0,60 che copre solo una parte dei costi di produzione. Noi vogliamo un euro al litro più Iva, altrimenti non tornano i conti, tornano solo a pochi a discapito di molti. Non vogliamo elemosine; vogliamo che il nostro prodotto sia pagato. E finché ci faranno il prezzo gli altri non riusciremo mai a svoltare. I pastori della Sardegna devono essere tutti uniti, altrimenti creiamo danno anche ai pastori del Continente perché stanno portando il latte a costo basso, e costringendo a vendere al ribasso anche i nostri conterranei sardi e allevatori che ci sono sparsi in tutta Italia. Basta con la speculazione perché qui ci sono migliaia e migliaia di famiglie che hanno il diritto di andare avanti.