IL DUOMO DI LARINO
Il Duomo, o Cattedrale, consacrata a San Pardo vescovo e Santa Maria Assunta, è la chiesa principale di Larino, provincia di Campobasso. Ha una storia antichissima, legata alla diocesi di Benevento, nel XIII secolo fu restaurata in stile romanico, nel 1319 fu rifatta la facciata in stile gotico dal maestro Francesco Petrini di Lanciano, l'interno è altresì splendido, con affreschi, tra cui uno ritraente l'uccisione dell'imperatore Giuliano l'Apostata. Il professore molisano Franco Valente ci aiuta con questo documentario a scoprire i segreti di questo mirabile monumento molisano
Campanone Duomo S. Pardo di LARINO (CB) Festa San Primiano 3 maggio 2015
a cattedrale di Larino è una delle più importanti opere d’arte dello stile romanico dell’Italia meridionale. L’edificio risale al XII secolo e la data di consacrazione ossia 1319 è riportata nell’architrave del portale centrale in caratteri gotici. La chiesa è dedicata all’ Assunta ed al patrono S. Pardo, vescovo di Larino. La facciata è divisa in due piani da una cornice: la parte superiore presenta le caratteristiche delle chiese romaniche abruzzesi (terminazione orizzontale) ed è caratterizzata dalla presenza di un particolare rosone a tredici raggi (12 apostoli +Cristo). Il rosone è sormontato da una cornice all’interno della quale sono rappresentati i 4 simboli degli evangelisti e l’agnello mistico in posizione centrale. Al vertice della cornice è raffigurato il vescovo S. Pardo in abiti episcopali. La facciata superiore è arricchita da due bifore, anche esse incorniciate e riccamente scolpite. Nella parte inferiore si apre il portale strombato con timpano, decorato con colonnine tortili e con ricchi capitelli, a guardia dell’ingresso ci sono sui lati grifi e leoni simboli della vigilanza. La lunetta rappresenta la scena della crocifissione in cui Cristo crocifisso è incoronato re da un angelo e circondato dalla Madonna e da S. Giovanni apostolo, in cui sono visibili ancora rare tracce di colore sui protagonisti della scena. La posizione di Cristo ricorda una Y, tipico esempio di iconografia religiosa del XI. Il campanile si erge sul lato destro della cattedrale su un imponente arco a sesto acuto risalente al 1451; il campanile è stato edificato su uno più antico, di cui non restano tracce. Affianco all’arco di volta, c’è l’iscrizione con il nome dell’architetto Giovanni da Casalbore. Al primo piano c’è una seconda iscrizione che riporta la data della conclusione dei lavori ossia il 1523. Il campanile si caratterizza per la presenza di bassorilievo di età romana, facenti parte dell’antica città romana di Larino, stemma della città e dei committenti ossia il vescovo Jacopo de Petrucci e il feudatario Pappacoda. Al piano superiore vi è un particolare orologio realizzato nel 1785 ad opera del maestro Paolo Grassi di Casacalenda infine nel terzo piano si trovano le 5 campane di cui 4 inserite nell’ottagono e la più grande sopra l’orologio.
L’interno della cattedrale ha tre navate di larghezza e lunghezza disuguale: tale caratteristica è determinata dalla presenza di un edificio preesistente, dalla pianta generale si nota che le prime tre coppie di pilastri sono perfettamente simmetriche a differenza dei rimanenti (vicino al portale) indicando due differenti fasi costruttive: infatti il portale e le scale adiacenti sono disposte obliquamente rispetto all’altare. L’interno oggi è un tipico esempio di romanico meridionale, con archi a sesto acuto caratterizzati da semplici decorazioni, in passato la chiesa ha subito modifiche stilistiche diventando nei secoli successivi una chiesa barocca, attraverso dei restauri effettuati negli anni 20-30 l’edificio sacro è stato riportato all’aspetto originario. Si conservano tracce di affreschi sulle pareti databili al XIV secolo: l’affresco più importante è costituito da S. Orsola e il rapimento delle Vergini, mentre, quasi completamente illeggibile, è quello dell’annunciazione del 1532. inoltre si possono ammirare alcuni bassorilievi sia in pietra di incerta datazione che in legno: tra quelli in pietra si notano un tabernacolo eucaristico e uno che rappresenta Cristo benedicente tra due angeli; tra quelli in legno di fine 1300 (sacrestia grande) abbiamo la raffigurazione dell’ultima cena, la traslazione del corpo di san Pardo, patrono della città, avvenuta il 26 maggio 842.
La cripta di San Pardo è stata recuperata con i restauri del 1998 ( navata sinistra), con tracce di affreschi estremamente alterate. Sulla navata destra si trova la tela raffigurante san Pardo attribuita a Luca Giordano. Per quanto riguarda la parte presbiteriale si può notare che l’abside è quadrata con volta a crociera, l’altare maggiore di stile barocco oggi non più visibile, attualmente le reliquie di S. Pardo sono conservate all’interno del nuovo altare.
Il Molise raccontato da Franco Valente: Larino e la Cattedrale di San Pardo (parte 3 di 3)
Una serie di documentari per far conoscere la piccola regione del Molise, con l'accompagnamento del professor Franco Valente e di Nicola De Santis.
Il Molise raccontato da Franco Valente: Larino e la Cattedrale di San Pardo (parte 2 di 3)
Una serie di documentari per far conoscere la piccola regione del Molise, con l'accompagnamento del professor Franco Valente e di Nicola De Santis.
Larino, la citta' festeggia i settecento anni della cattedrale
Puntata Marco Polo in Molise: viaggio a Larino (CB)
Estendere la conoscenza su un patrimonio che necessita di essere ulteriormente valorizzato, un patrimonio vasto che comprende il Duomo di San Pardo, Palazzo Ducale, il Museo Civico e l’Anfiteatro Romano per citarne alcuni e che rappresenta una vero e proprio libro di storia aperto sul nostro presente, capace di raccontare una terra ricca di tradizione e cultura. Questa la mission del programma “Weekend” di Marcopolo Tv (canale 222 del digitale terrestre) le cui telecamere sono giunte stamane a Larino proprio per portare nelle case degli italiani le sue indiscusse bellezze. Nella giornata di oggi sono state effettuate le riprese che costituiranno la puntata di 24 minuti dedicata al paese di “San Pardo” che andrà in onda il 26 ottobre alle 20.20 (in replica il giorno successivo nei seguenti orari: 7.45, alle 13.15 e alle 2.55). «Il programma – spiega la giornalista Erika Mariniello, ideatrice e curatrice del programma – dà sostanzialmente dei consigli e delle idee su come passare un fine settimana in un determinato territorio, ed in questo caso abbiamo scelto Larino. Nello specifico in Molise faremo due puntate. L’altra sarà dedicata a Termoli. A Larino abbiamo effettuato un giro nel centro storico per mostrare i principali monumenti, un giro a cavallo nell’area verde del Parco delle Tre Fontane, poi abbiamo assistito alla preparazione dei cavatelli, ed infine abbiamo fatto visita a due botteghe: un’oreficeria e la falegnameria gestita dal carcere». La puntata di Termoli andrà invece in onda il giorno prima, quindi il 25 ottobre, nei medesimi orari. «Per ciò che riguarda Termoli abbiamo cercato di mettere in risalto non solo le sue bellezze ma anche le strutture ricettive, ed in particolare gli alberghi diffusi. Viva soddisfazione è stata espressa da i rappresentanti di Palazzo Ducale. «La trasmissione – ha affermato l’Assessore al turismo di Larino, Alice Vitiello – rappresenta un’altra importante opportunità per promuovere la città e il territorio attraverso un canale televisivo nazionale. E – ha proseguito Vitiello – non saremo soddisfatti fino a quando non riusciremo ad aprire e rendere fruibili ai turisti tutti i nostri siti di interesse storico e culturale. L’impegno dell’amministrazione in questa direzione sarà totale. Non saranno i vincoli e i cavilli burocratici a frenare la volontà di ridare a Larino il prestigio e il valore che merita”.
LARINO ( Campobasso ) - IL CENTRO STORICO - Viaggio nella citta' Antica -
Larino è un comune italiano di 6763 abitanti della provincia di Campobasso in Molise. Sede di alcune istituzioni e servizi pubblici, tra cui il tribunale, il carcere di massima sicurezza e l'ospedale, è uno dei principali centri del Basso Molise. Oltre al terziario, le attività produttive prevalenti sono l'agricoltura e la piccola industria.Notevoli sono le testimonianze storiche delle epoche passate, soprattutto dell'età romana, con siti archeologici di notevole interesse quali l'anfiteatro, le terme, il foro e mosaici, di epoca medievale come la Cattedrale romanico - gotica dedicata al Santo Patrono San Pardo, dal caratteristico e unico nel suo genere rosone a 13 raggi, il Palazzo Ducale fondato nell'XI secolo e nei secoli ampliato e modificato, attualmente sede del Museo Civico, della Biblioteca Comunale e dell'archivio storico, il museo e l'archivio Diocesano all'interno del Palazzo Vescovile, il Convento dei frati Cappuccini e alcuni palazzi e ville nobiliari del XVIII e XIX secolo.La città di Larino vanta anche il primo seminario vescovile della Cristianità, fondato dal vescovo Belisario Balduino (1555-1591) il 26 gennaio 1564, il giorno stesso in cui Pio IV aveva confermato i decreti del Concilio di Trento.
Larino - Festa San Pardo - 04 - Puntata 6194 di Viaggio in Molise
Larino La riapertura della Chiesa di San Francesco 02 Puntata 5608
Il Molise Franco Valente racconta la Crocifissione della Cattedrale S. Pardo di Larino
Il Molise, questa bellissima e piccola regione raccontata in pillole dal professore e archeologo Franco Valente. Nelle sue piccole lezioni di storia, arte e cultura, vedremo descritti in breve, e con sagace minuzia le architetture, le vicende storiche, i monumenti, le chiese e i castelli più interessanti del Molise.
Carrese e festa di San Pardo, Patrono della Città di Larino
Il video della Carrese e della festa di San Pardo, Patrono della Città di Larino.
Larino (CB) dalla messa su RAI 1
La città frentana, municipio romano con il suo anfiteatro e sede vescovile con l'antica cattedrale.
Tradizioni molisane: La storia delle carresi di Larino (Campobasso)
Rai Santa Messa Basilica Cattedrale S. Pardo e S. Maria Assunta (Larino - CB)
Celebrazione del 2019 in occasione dei 700 della consacrazione nel 1319, quando la facciata gotic fu completata da Francesco Petrini da Lanciano
STORIA DELLA CHIESA
La cattedrale di Larino è una delle più importanti opere d’arte dello stile romanico dell’Italia meridionale. L’edificio risale al XII secolo e la data di consacrazione ossia 1319 è riportata nell’architrave del portale centrale in caratteri gotici. La chiesa è dedicata all’ Assunta ed al patrono S. Pardo, vescovo di Larino. La facciata è divisa in due piani da una cornice: la parte superiore presenta le caratteristiche delle chiese romaniche abruzzesi (terminazione orizzontale) ed è caratterizzata dalla presenza di un particolare rosone a tredici raggi (12 apostoli +Cristo). Il rosone è sormontato da una cornice all’interno della quale sono rappresentati i 4 simboli degli evangelisti e l’agnello mistico in posizione centrale. Al vertice della cornice è raffigurato il vescovo S. Pardo in abiti episcopali. La facciata superiore è arricchita da due bifore, anche esse incorniciate e riccamente scolpite. Nella parte inferiore si apre il portale strombato con timpano, decorato con colonnine tortili e con ricchi capitelli, a guardia dell’ingresso ci sono sui lati grifi e leoni simboli della vigilanza. La lunetta rappresenta la scena della crocifissione in cui Cristo crocifisso è incoronato re da un angelo e circondato dalla Madonna e da S. Giovanni apostolo, in cui sono visibili ancora rare tracce di colore sui protagonisti della scena. La posizione di Cristo ricorda una Y, tipico esempio di iconografia religiosa del XI. Il campanile si erge sul lato destro della cattedrale su un imponente arco a sesto acuto risalente al 1451; il campanile è stato edificato su uno più antico, di cui non restano tracce. Affianco all’arco di volta, c’è l’iscrizione con il nome dell’architetto Giovanni da Casalbore. Al primo piano c’è una seconda iscrizione che riporta la data della conclusione dei lavori ossia il 1523. Il campanile si caratterizza per la presenza di bassorilievo di età romana, facenti parte dell’antica città romana di Larino, stemma della città e dei committenti ossia il vescovo Jacopo de Petrucci e il feudatario Pappacoda. Al piano superiore vi è un particolare orologio realizzato nel 1785 ad opera del maestro Paolo Grassi di Casacalenda infine nel terzo piano si trovano le 5 campane di cui 4 inserite nell’ottagono e la più grande sopra l’orologio.
L’interno della cattedrale ha tre navate di larghezza e lunghezza disuguale: tale caratteristica è determinata dalla presenza di un edificio preesistente, dalla pianta generale si nota che le prime tre coppie di pilastri sono perfettamente simmetriche a differenza dei rimanenti (vicino al portale) indicando due differenti fasi costruttive: infatti il portale e le scale adiacenti sono disposte obliquamente rispetto all’altare. L’interno oggi è un tipico esempio di romanico meridionale, con archi a sesto acuto caratterizzati da semplici decorazioni, in passato la chiesa ha subito modifiche stilistiche diventando nei secoli successivi una chiesa barocca, attraverso dei restauri effettuati negli anni 20-30 l’edificio sacro è stato riportato all’aspetto originario. Si conservano tracce di affreschi sulle pareti databili al XIV secolo: l’affresco più importante è costituito da S. Orsola e il rapimento delle Vergini, mentre, quasi completamente illeggibile, è quello dell’annunciazione del 1532. inoltre si possono ammirare alcuni bassorilievi sia in pietra di incerta datazione che in legno: tra quelli in pietra si notano un tabernacolo eucaristico e uno che rappresenta Cristo benedicente tra due angeli; tra quelli in legno di fine 1300 (sacrestia grande) abbiamo la raffigurazione dell’ultima cena, la traslazione del corpo di san Pardo, patrono della città, avvenuta il 26 maggio 842.
La cripta di San Pardo è stata recuperata con i restauri del 1998 ( navata sinistra), con tracce di affreschi estremamente alterate. Sulla navata destra si trova la tela raffigurante san Pardo attribuita a Luca Giordano. Per quanto riguarda la parte presbiteriale si può notare che l’abside è quadrata con volta a crociera, l’altare maggiore di stile barocco oggi non più visibile, attualmente le reliquie di S. Pardo sono conservate all’interno del nuovo altare.
Molise: LARINO la città dei Frentani
Dal Fondo Folco Quilici un documentario con delle riprese suggestive della città di Larino, del duomo di San Perdo con la magnifica facciata gotica, dell'anfiteatro romano di Larinum con i mosaici pavimentali, e infine la festa patronale dei Buoi di San Pardo
Larino - Magia di luci - Puntata 6638 di Viaggio in Molise
La bellezza dei carri dItalia riuniti nella stessa sfilata a Larino
Colori e grandi tradizioni per le vie di Larino in occasione della X edizione della Rassegna delle carresi d'Italia. Lo spettacolo dei carri: da quelli di San Pardo alle traccas di Arbus in Sardegna.
Viaggio nel Molise con Franco Valente (Puntata 5 di 6) dalle pitture sacre al Duomo di Larino
TUTTE LE PUNTATE
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Un documentario alla scoperta della Regione Molise in puntate. Vari servizi del professore e archeologo Franco Valente sulla storia e i monumenti del Molise:
*CROCI STAZIONARIE IN MOLISE
*DUOMO DI SAN PARDO - LARINO (CB)
La cattedrale di Larino è una delle più importanti opere d’arte dello stile romanico dell’Italia meridionale. L’edificio risale al XII secolo e la data di consacrazione ossia 1319 è riportata nell’architrave del portale centrale in caratteri gotici. La chiesa è dedicata all’ Assunta ed al patrono S. Pardo, vescovo di Larino. La facciata è divisa in due piani da una cornice: la parte superiore presenta le caratteristiche delle chiese romaniche abruzzesi (terminazione orizzontale) ed è caratterizzata dalla presenza di un particolare rosone a tredici raggi (12 apostoli +Cristo). Il rosone è sormontato da una cornice all’interno della quale sono rappresentati i 4 simboli degli evangelisti e l’agnello mistico in posizione centrale. Al vertice della cornice è raffigurato il vescovo S. Pardo in abiti episcopali.
Larino (CB) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La troupe di Borghi d'Italia arriva a Larino in provincia di Campobasso. Durante il programma, non mancheranno le immagini delle celebrazioni dedicate al 450° anniversario della fondazione del seminario filosofico-teologico della città frentana.