IL DUOMO VECCHIO DI MONSELICE.
La Pieve di Santa Giustina, primo Duomo della città.
Monselice (Padova) Villa Duodo Santuario delle Sette Chiese Duomo Vecchio Oratorio di S. Giorgio
Antica pieve di Santa Giustina (o Duomo Vecchio)
Il duomo vecchio, dedicato a Santa Giustina, è una costruzione tardo romanica, che risale probabilmente al 1256. Davanti al portale il duomo ha una piccola loggia ad arco acuto. All'interno si trovano dipinti di scuola veneziana (probabilmente del XV secolo). Nel 1361 presso la pieve di Santa Giustina Francesco Petrarca ricevette un beneficio di canonico.
Santuario delle Sette Chiesette
Ideato e costruito da Vincenzo Scamozzi su commissione dei nobili veneziani Duodo tra il 1605 e il 1615. In quello stesso periodo i Duodo fecero costruire sei cappelle, lungo il pendio del colle, ottenendo da papa Paolo V la concessione delle stesse indulgenze accordate ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori in Roma. L'arco d'ingresso all'area sacra del Santuario Giubilare delle Sette Chiesette, costruito nel 1651, è chiamata la Porta Romana o Porta Santa dove l'iscrizione Romanis basilicis pares ricorda il collegamento con il pellegrinaggio alle basiliche romane. Le sei cappelle ospitano cinque pregevoli pale di Jacopo Palma il Giovane mentre in quella cointitolata ai santi Pietro e Paolo, vi è una pala attribuita al pittore bavarese Johann Carl Loth.
Oratorio di San Giorgio (la Settima Chiesetta)
Il santuario di San Giorgio, detto dei Santi, è il punto d'arrivo della via sacra. Nel 1651 vennero traslati da Roma i corpi di tre martiri e numerose reliquie. L'interno, affrescato da Tommaso Sandrini, è abbellito anche da un pregevolissimo paliotto d'altare in intarsio marmoreo e pietre dure uscito dalla maestria della bottega dei Corberelli. La chiesa è meta di migliaia di visitatori e devoti per la festa di San Valentino che si celebra il 14 febbraio durante la quale un sacerdote impartisce la benedizione ai bambini e adulti e consegna loro una chiavetta d'oro.
Villa Duodo è una villa veneta, il cui progetto è attribuito a Vincenzo Scamozzi, anche se alcune parti più recenti sono state rielaborate da Andrea Tirali. La villa si trova a Monselice ed è posta a metà costa del Colle della Rocca.
Villa Duodo.
Fu costruita dalla nobile famiglia veneziana Duodo sulle fondazioni di un più antico castello detto di San Giorgio. A destra, l'ala più antica risale al 1593 ed è opera dell'architetto Vincenzo Scamozzi. La parte frontale, aggiunta nel 1740, è la più recente. A sinistra del complesso si sviluppa l'esedra dedicata a San Francesco Saverio, una grande scalinata in pietra del 1600. La villa, visitabile solo esternamente, è preceduta dal percorso delle Sette Chiese.
Il santuario giubilare, progettato dallo Scamozzi su commissione dei conti Duodo nella prima metà del Seicento, è formato da 6 cappelle allineate lungo il colle, e da una settima chiesa, dedicata a San Giorgio, che chiude idealmente il percorso devozionale sulla spianata della villa.
Le cappelle divennero un popolare luogo di pellegrinaggio, quando papa Paolo V concesse l'indulgenza plenaria ai pellegrini che avessero visitato il santuario equivalente alle sette maggiori basiliche di Roma; ognuna delle sei cappelle porta il nome di una basilica romana (la sesta ed ultima porta il nome di San Paolo e San Pietro). Ogni cappella contiene un affresco di Jacopo Palma il Giovane.
Monselice (Colli Euganei) la città intera in 8 minuti - slideshow
Antica pieve di Santa Giustina (o Duomo Vecchio)
Il duomo vecchio, dedicato a Santa Giustina, è una costruzione tardo romanica, che risale probabilmente al 1256. Davanti al portale il duomo ha una piccola loggia ad arco acuto. All'interno si trovano dipinti di scuola veneziana (probabilmente del XV secolo). Nel 1361 presso la pieve di Santa Giustina Francesco Petrarca ricevette un beneficio di canonico.
Santuario delle Sette Chiesette
Ideato e costruito da Vincenzo Scamozzi su commissione dei nobili veneziani Duodo tra il 1605 e il 1615. In quello stesso periodo i Duodo fecero costruire sei cappelle, lungo il pendio del colle, ottenendo da papa Paolo V la concessione delle stesse indulgenze accordate ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori in Roma. L'arco d'ingresso all'area sacra del Santuario Giubilare delle Sette Chiesette, costruito nel 1651, è chiamata la Porta Romana o Porta Santa dove l'iscrizione Romanis basilicis pares ricorda il collegamento con il pellegrinaggio alle basiliche romane. Le sei cappelle ospitano cinque pregevoli pale di Jacopo Palma il Giovane mentre in quella cointitolata ai santi Pietro e Paolo, vi è una pala attribuita al pittore bavarese Johann Carl Loth.
Oratorio di San Giorgio (la Settima Chiesetta)
Il santuario di San Giorgio, detto dei Santi, è il punto d'arrivo della via sacra. Nel 1651 vennero traslati da Roma i corpi di tre martiri e numerose reliquie. L'interno, affrescato da Tommaso Sandrini, è abbellito anche da un pregevolissimo paliotto d'altare in intarsio marmoreo e pietre dure uscito dalla maestria della bottega dei Corberelli. La chiesa è meta di migliaia di visitatori e devoti per la festa di San Valentino che si celebra il 14 febbraio durante la quale un sacerdote impartisce la benedizione ai bambini e adulti e consegna loro una chiavetta d'oro.
Villa Duodo è una villa veneta, il cui progetto è attribuito a Vincenzo Scamozzi, anche se alcune parti più recenti sono state rielaborate da Andrea Tirali. La villa si trova a Monselice ed è posta a metà costa del Colle della Rocca.
Villa Duodo.
Fu costruita dalla nobile famiglia veneziana Duodo sulle fondazioni di un più antico castello detto di San Giorgio. A destra, l'ala più antica risale al 1593 ed è opera dell'architetto Vincenzo Scamozzi. La parte frontale, aggiunta nel 1740, è la più recente. A sinistra del complesso si sviluppa l'esedra dedicata a San Francesco Saverio, una grande scalinata in pietra del 1600. La villa, visitabile solo esternamente, è preceduta dal percorso delle Sette Chiese.
Il santuario giubilare, progettato dallo Scamozzi su commissione dei conti Duodo nella prima metà del Seicento, è formato da 6 cappelle allineate lungo il colle, e da una settima chiesa, dedicata a San Giorgio, che chiude idealmente il percorso devozionale sulla spianata della villa.
Le cappelle divennero un popolare luogo di pellegrinaggio, quando papa Paolo V concesse l'indulgenza plenaria ai pellegrini che avessero visitato il santuario equivalente alle sette maggiori basiliche di Roma; ognuna delle sei cappelle porta il nome di una basilica romana (la sesta ed ultima porta il nome di San Paolo e San Pietro). Ogni cappella contiene un affresco di Jacopo Palma il Giovane.
PERCORSO SETTE CHIESE - Monselice PD
Il Santuario Giubilare delle Sette Chiese il più importante complesso monumentale religioso di Monselice ed è costituito da sei cappelle che si susseguono lungo la via che sale fino al piazzale antistante Villa Duodo, dove si trova la chiesa di S. Giorgio. Il Santuario è situato ulle pendici del Colle della Rocca, oltrepassata la chiesa di S. Giustina.
Le sette chiese votive sono state progettate da Pietro Duodo, nobile veneziano che aveva già edificato in questo luogo la propria residenza, e realizzate dall'architetto Vincenzo Scamozzi. Il complesso rappresenta la Città Santa in miniatura a cui si accede tramite un portone monumentale sormontato dalla scritta “Romans Basilicis Pares”, che introduce alla via romana.
Borghi d’Italia in Cina, Monselice (Padova)
La settima puntata stagionale di Borghi d’Italia questa settimana ci accompagnerà alla scoperta di Monselice (Padova), appartenente alle città murate del Veneto. Nel corso del programma visiteremo il centro storico, l’antica pieve di Santa Giustina, il castello, la stanza d’armi, il museo longobardo, la torre civica e il museo san Paolo. Inoltre percorreremo l’itinerario del santuario giubilare delle sette chiese e presenteremo il parco letterario Francesco Petrarca e dei Colli Euganei. Incontreremo anche i rappresentanti del gruppo storico in costume, e nel mercato agricolo conosceremo le tante tipicità del luogo.
Campane del Duomo Nuovo di San Giuseppe Operaio in Monselice (PD) v.426
Plenum (dura 4 minuti) delle 18:15 per la Messa festiva delle 18:30
Concerto di 6 campane in Sib2 fuse dalla Daciano Colbachini di Padova nel 1946/7 ed elettrificate a slancio nel novembre 1965 dalla Elettrocampane Giacometti di Legnaro (PD).
Da Calvecchia, frazione di San Donà di Piave, ci spostiamo in una ben più grande città.
Siamo nella bellissima Monselice, città a Sud di Padova, le cui origini risalgono al Medioevo.
Tra i luoghi di maggiore interesse possiamo ricordare il Castello, il Duomo Vecchio, il Santuario delle Sette Chiese che conduce, tramite la salita al colle che sovrasta la città, a villa Duodo e al camminamento che raggiunge la Rocca di Ezzelino (al momento non visitabile).
Ricordiamo anche la bella piazza Mazzini, luogo centrale della città, con la sua distintiva Torre Civica.
Il centro storico si snoda ai piedi del colle con la via centrale che raggiunge la piazza (dalla quale si può iniziare la salita che raggiunge i luoghi menzionati prima).
All'estremità opposta del corso, invece, è situato il Duomo Nuovo dedicato a San Giuseppe Operaio.
Duomo che non possiamo definire propriamente una delle migliori bellezze artistiche che offre Monselice, ma che comunque è parte del suo patrimonio.
La sua struttura è imponente sulle case circostanti (in parte a una costruzione così sviluppata in altezza le case sembrano veramente minuscole).
Peccato non sia un granché né all'esterno né all'interno.
Dall'esterno la struttura è molto imponente e squadrata.
Internamente la struttura è uguale nel complesso fin troppo spoglia e poco adorna, in modo particolare l'altare, posto in un abside enorme e, in confronto, molto risicato.
L'unica cosa a favore in questa chiesa sono le campane, un ottimo concerto di Colbachini di Padova molto solenni e ben intonate.
Peccato però che il campanile, in confronto alla mole dell'edificio, sia veramente insignificante.
Il progetto iniziale prevedeva una torre campanaria più alta della guglia sul tetto anche se poi, per mancanza di fondi, ci si è fermati a ciò che possiamo vedere oggi.
Veniamo ora al video.
Da tempo era in programma con il caro amico e appassionato di campane Giacomo Signoretto di ritrovarci dopo l'unica volta che ci eravamo visti a Mestrino la scorsa estate.
Dopo alcune occasioni fallite, siamo riusciti a vederci proprio qui a Monselice (ecco spiegato il motivo per cui mi sono spinto così avanti nelle riprese).
Una volta trovati al Duomo, abbiamo cercato la posizione ideale per riprendere le campane e individuato quella che vedete nell'inquadratura di sinistra (dietro l'abside), consigliatami da Giacomo.
Ho deciso di portare anche un'inquadratura frontale dal parcheggio antistante il campanile che ho fatto con la macchina fotografica in modo da realizzare un video a doppia inquadratura.
Una volta individuati i luoghi per la ripresa, a me e a Giacomo è venuto in mente per occupare l'attesa di vedere se il Parroco era in Canonica per chiedere eventualmente qualche informazione sul concerto.
Ci siamo così diretti in canonica (in parte al Duomo), dove il Parroco ci ha accolti molto volentieri.
Dopo esserci presentati e spiegato il motivo per cui eravamo lì (che l'ha molto sorpreso e compiaciuto) si è recato in archivio parrocchiale per vedere se ci fossero stati documenti riferiti alle campane.
Dopo delle ricerche tra le varie carte, è riuscito a trovare un interessantissimo foglio della ditta Giacometti (che ha in gestione l'impianto) in cui era trascritto l'anno di fusione, le note, i pesi e i diametri.
Direi ottimo per la conoscenza di queste campane.
Il parroco, gentilissimo, si è disposto a farmi una fotocopia cosicché io potessi tenermela.
Dopo tutto questo, lo abbiamo ringraziato e siamo tornati in posizione.
Nel frattempo aveva raggiunto Monselice Matteo, un ragazzino anch'esso appassionato di campane il quale è stato contentissimo di vedermi e che mi ha tenuto compagnia anche dandomi qualche interessante idea per le future riprese.
Dopodiché ci siamo recati in posizione attendendo la suonata.
Veramente bellissime campane e suonata, da brividi lì sotto.
Dopo la suonata ho salutato Giacomo ringraziandolo e, dopo qualche chiacchiera, ci siamo salutati anche con Matteo.
I video però non finiscono qui...
I: Sib2, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1946/7, diametro 160 cm, peso 27 quintali;
II: Do3, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1946/7, diametro 144 cm, peso 18,5 quintali;
III: Re3, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1946/7, diametro 130 cm, peso 12,8 quintali;
IV: Mib3, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1946/7, diametro 120 cm, peso 10,8 quintali;
V: Fa3, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1946/7, diametro 108 cm, peso 7,3 quintali;
VI: Sol3, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1946/7, diametro 96 cm, peso 5,2 quintali.
Ringrazio per l'immensa cordialità e disponibilità il Parroco Mons. Sandro Panizzolo, Giacomo Signoretto per la compagnia e disponibilità e Matteo per i bei momenti passati assieme.
Video 426
CHIESA S MARIA DEI SERVI Padova
La bella chiesa fatta costruire da Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco I da Carrara, nel 1372.-
Monastero di San Daniele (Abano Terme)
Filmato sul Monastero di San Daniele
Highlight Alpago Trophy 2013
Campane di Montegaldella (VI)- Gara campanaria del 2010
Campane della Chiesa di San Michele Arcangelo a Montegaldella (VI).
Gara campanaria a sistema veronese, ospite una squadra campanaria veronese.
Video risalente al 2010.