San Leo e la cella del Cagliostro
Abbiamo raggiunto San Leo, questa città prende il nome dall'eremita San Leo, un dalmata compagno di San Marino. E per certi versi ricorda la vicina San Marino per come è arroccata su uno sperone roccioso.
Siamo in Emilia Romagna, in provincia di Rimini, ma San Leo fino al 2009 era nelle Marche in provincia di Pesaro Urbino
Fino al XII secolo il nome era Montefeltro, di qui passarono San Francesco nel 1213 e Dante Alighieri nel 1306 ma fu anche prigione del Cagliostro che dopo una vita errabonda nelle varie corti europee, fu condannato dalla Chiesa cattolica al carcere a vita per eresia e rinchiuso proprio nella fortezza di San Leo.
La fortezza costituisce il culmine di un complesso monumentale che comprende principalmente, all'interno del borgo, la cattedrale di San Leone, la torre civica, il palazzo mediceo e l'antica pieve.
Cagliostro (Giuseppe Balsamo) a Roma fece l'abate e anche il medico a piazza di Spagna. Raccolse proseliti come guaritore. Praticò magie. Fu massone. Viaggiò in tutta europa e il suo personaggio riuscì ad attirare le attenzioni della Santa Inquisizione. Addirittura si arrivò alla condanna a morte, poi tramutata da papa Pio VI nel carcere di San Leo.
Il luogo forse più celebre e visitato della fortezza è il pozzetto, ovvero la cella che si trova in una delle tre torrette quadrate del mastio e dove per quattro anni fu recluso l'alchimista Cagliostro, condannato per eresia e massoneria dalla Santa Inquisizione e morto proprio a San Leo nel 1795.
Le autorità ecclesiastiche raccomandarono ai secondini la massima cautela nel trattare con Cagliostro, del quale si temeva la fuga attraverso le sue arti magiche o per l’intervento dei suoi amici massoni.
La cattedrale di San Leone oggi si presenta in stile romanico con alcuni accenni di gotico (nelle navate laterali si vede infatti già l'arco acuto tipico del gotico) e anche capitelli corinzi oltre ai numerosi romanici.
La Torre Campanaria è alta 34 metri e ingloba al suo interno un'altra costruzione antecedente a pianta circolare che arriva fino alla cella campanaria e attorno alla quale gira una scala circolare che permette di raggiungere la cima.
La Pieve di Santa Maria Assunta è il più antico edificio di culto della città e del Montefeltro e rappresenta la prima testimonianza materiale della cristianizzazione della zona operata da San Leone nel III e IV Secolo.
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San Leo
San Leo, detta già Montefeltro, è situata a metri 583 s.m., a 32 km. da Rimini, nella Val Marecchia , su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile;
Da visitare la Pieve preromanica, il Duomo romanico lombardo del sec. Xll, il Forte .
SAN LEO.mp4
Musica: The Forgotten People di Alfredo 58.
Il borgo prende nome da San Leone che, giunto insieme a San Marino dalle coste della Dalmazia, avrebbe evangelizzato la zona diventandone il primo vescovo. Il monte su cui poggia San Leo e che dà nome all'intero territorio, il Montefeltro, deriverebbe dal latino Mons Feretri, in quanto, secondo la tradizione, l'attuale luogo della cattedrale di San Leo sarebbe stato occupato da un tempio a dedicato Giove Feretrio
.Dai suoi quasi 600 metri d'altezza, la rocca di San Leo domina la vallata del Marecchia e un panorama di boschi, picchi rocciosi e calanchi che si spinge fino al mare. Più sotto, il piccolo borgo è raccolto e compatto, ancora lastricato in pietra e pervaso di una rilassante atmosfera.
Iniziamo la nostra visita al borgo partendo dall'edificio più antico, la Pieve, che raccoglie intorno a sé il nucleo della città medievale. Costruita in epoca carolingia e rimodernata in età romanica, tutta in conci di pietra, la pieve sarebbe sorta tra VIII e X secolo nel luogo -- sostiene la tradizione -- dell'originaria celletta in cui San Leone si ritirava in preghiera. L'interno è a pianta basilicale con tre navate separate da pilastri e colonne, innalzati con materiale di recupero di età romana; vi si ammira un ciborio del IX secolo.
In quello stesso secolo, accanto alla pieve fu eretta la Cattedrale, consacrata al culto del Santo Leone. A partire dal 1173 (la data è scolpita sul pilastro di una navata) la cattedrale fu completamente rinnovata nelle forme romanico-lombarde in cui la ammiriamo oggi, e unita alla possente torre campanaria di probabile origine bizantina. Realizzata in pietra arenaria, la cattedrale come la pieve ricicla elementi di epoca romana (due colonne e i capitelli). Nel catino dell'abside centrale del presbiterio è conservato un Crocefisso del XIII secolo, mentre nella cripta le colonne hanno capitelli bizantini.
Il nucleo romanico del borgo -- pieve, cattedrale e torre -- si confronta in piazza Dante Alighieri con gli edifici civili, quali il Palazzo Della Rovere, residenza dei conti di Montefeltro e duchi di Urbino ora sede municipale, il Palazzo Nardini (XIII-XVI sec.), dove fu ospite San Francesco nel 1213, e il Palazzo Mediceo, costruito dai Della Rovere e rimodernato dai Medici (1517-21). Chiudono la piazza la chiesa della Madonna di Loreto e abitazioni costruite fra il XIV e il XIX secolo.
Distanziata dall'abitato, per evidenti ragioni difensive, è la Fortezza costruita in cima a uno sperone di roccia in quasi miracoloso equilibrio. Il primitivo nucleo altomedioevale, in cui dal 961 al 963 il re d'Italia Berengario fu assediato da Ottone I di Germania, venne ampliato tra XIII e XIV secolo, quando i Malatesta riuscirono a sottrarre San Leo ai Montefeltro. Il mastio medievale, difeso dalle quadrangolari torri malatestiane, fu completamente ridisegnato dall'architetto senese Francesco di Giorgio Martini nel 1479 per volere di Federico da Montefeltro. L'architetto escogitò la doppia cortina che congiunge i poderosi torrioni circolari e la munì del grande rivellino rivolto a sud, sotto il quale pose una casamatta. La nuova forma doveva consentire di rispondere al fuoco colpendo il nemico con tiri incrociati, da qualunque parte provenisse l'attacco. La fortezza fu protagonista di importanti vicende guerresche durante il periodo rinascimentale, che alimentarono la fama della sua inespugnabilità. Con la devoluzione del ducato di Urbino allo Stato Pontificio (1631), la rocca perse il suo scopo militare e fu adattata a carcere. Nel 1788, poiché le carceri della fortezza erano molto insalubri, il governo pontificio incaricò l'architetto Giuseppe Valadier di apportare all'intera struttura le necessarie migliorie. Dal 1791 e fino alla morte avvenuta nel 1795, vi fu rinchiuso il conte di Cagliostro, uno dei più enigmatici avventurieri dell'età dei Lumi. Il carcere fu utilizzato anche per molti patrioti antipapalini.(tratto da I Borghi piu' belli d'Italia)
Qui Racconto San Leo - Il Duomo visto da Ugo Gorrieri
Ugo Gorrieri, cittadino di San Leo, ci racconta il Duomo, Cattedrale di San Leone, per il progetto Qui racconto San Leo.
Lo scopo del progetto è quello di dare accoglienza autentica ai visitatori in qualsiasi momento essi vogliano conoscere la città in maniera libera ed il più possibile esaustiva.
Grazie ai codici QR posizionati in giro per la città è possibile conoscere la storia, le curiosità e i dettagli degli angoli più significativi di San Leo raccontati direttamente dai cittadini del luogo.
Dettagli sul sito: san-leo.it
Il borgo di San Leo
Aerial view of the city of San Leo (Italy) from a drone
San Leo Italy
San Leo in italie
Trip to San Leo - Gita a San Leo - Montefeltro - Italy
San Leo
San Leo è un piccolo antico borgo situato su un imponente masso roccioso da cui è possibile godere di un bel panorama.
Bella la Pieve preromanica, il Duomo romanico e il Forte.
Speciale Icaro TV. A San Leo la prima cooperativa di comunità della provincia di Rimini
Descrizione
Rocca di San Leo
San Leo è situata a metri 583 s.m., a 32 km. da Rimini, nella Val Marecchia , su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile; vi si accede per un'unica strada tagliata nella roccia.
Sulla punta più alta dello sperone si eleva l'inespugnabile Forte, rimaneggiato da Francesco di Giorgio Martini, nel XV secolo, per ordine di Federico lll da Montefeltro.
Nel forte, trasformato in prigione durante il dominio pontificio, furono rinchiusi il Conte di Cagliostro, che vi morì nel 1795, e Felice Orsini (1844).
Notevole il patrimonio architettonico conservato: la Pieve preromanica, il Duomo romanico lombardo del sec. Xll, il Forte; Il Museo di Arte Sacra recentemente allestito nel Palazzo Mediceo, sparsi sul territorio comunale, i ruderi di diversi castelli, tra i quali quelli di Pietracuta, e di Piega, il convento francescano di S. Igne, il convento domenicano di Monte di Pietracuta, la chiesa di Montemaggio, con un pregevole soffitto di legno a cassettoni.
Il panorama che si gode da San Leo è uno dei più belli e caratteristici della regione la vista spazia sui monti circostanti e lungo, la vallata del Marecchia, fino al mare.
Schola Cantorum del Duomo di San Leo - Troppo perde 'l tempo
Concerto del 6 luglio a Fano
SAN LEO
San Leo, detta già Montefeltro, è situata a metri 583 s.m., a 32 km. da Rimini, nella Val Marecchia (SS 258), su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile;
vi si accede per un'unica strada tagliata nella roccia.
Filmed with Canon EOS 550D
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San Leo: una perla appena fuori Rimini
Scoprire la storia della terra ch ospita le nostre vacanze può essere sempre di grande interesse. Rimini offre ai suoi visitatori anche questa possibilità e sfruttarla è possibile grazie agli Alberghi Tipici Riminesi. Scopri San Leo.
Gita a San Leo
San Leo (San Lé in romagnolo), è un comune italiano di 3.017 abitanti della provincia di Rimini, in Emilia-Romagna.
Il paese si trova su uno sperone di roccia della Valmarecchia da cui si domina San Marino e il Marecchia.
Erede del castrum Monteferetron, ricordato da Procopio nella cronaca della Guerra Gotica, solo a partire dal IX-X secolo acquisisce il nome dall'eremita Leo (proclamato poi santo...), un dalmata compagno di (san) Marino.
Il toponimo Monteferetron è di probabile origine umbra, a testimonianza che il masso era già frequentato in epoca preromana.
Del periodo romano rimangono sporadici reperti, riutilizzati nelle costruzioni medievali e che non danno l'idea di quale fosse la dimensione e la tipologia dell'antico insediamento.
Molti storici lo identificano come un antico centro sacro fin dalle origini, grazie alla sua particolare conformazione morfologica e non solo...
Con la nascita della diocesi di Montefeltro (sec. IX), il toponimo del centro venne utilizzato per tutto il territorio sotto la giurisdizioine del vescovo. Quando avvenne il cambio con il nuovo nome San Leo, l'antico toponimo rimase alla diocesi e di conseguenza a tutto il suo territorio.
Da allora, San Leo rimane capitale storica della regione del Montefeltro.
Fu luogo di passaggio di San Francesco nel 1213 e Dante nel 1306, prigione di Felice Orsini e di Cagliostro, San Leo ha avuto anche l'onore di essere capitale d'Italia o, meglio, del Regno Italico di Berengario II, il quale fu sconfitto a Pavia nel 961 d.C. da Ottone I di Sassonia e che poi si rifugiò a San Leo, dove resse l'assedio per mesi prima di cedere all'avversario. Il centro fu dominio dei Montefeltro (dall'antico nome di San Leo), dei Malatesta, dei Medici, conteso con i Della Rovere, fino al passaggio sotto lo stato pontificio nel 1631.
Nell'Italia unita il comune di San Leo è appartenuto alle Marche (provincia di Pesaro e Urbino) fino al 15 agosto 2009, quando ne è stato distaccato congiuntamente ad altri sei comuni dell'Alta Valmarecchia in attuazione dell'esito di un referendum svolto il 17 e 18 dicembre 2006. Contro la variazione territoriale la Regione Marche ha proposto ricorso alla Corte costituzionale, ma questa lo ha ritenuto infondato.
Forte di San Leo
Monumenti e luoghi d'interesse
• Il duomo di San Leo in stile romanico, costruito da maestri lombardi e datato attorno al 1173. Con classica pianta a croce latina, costruita con tre navate e transetto, ampio presbiterio e cripta, originariamente era comunicante col palazzo vescovile poi distrutto attraverso la torre campanaria.
• La pieve di Santa Maria Assunta
• Il forte di San Leo
• La torre campanaria, costruita sulla cima rocciosa del monte della guardia, la seconda sommità del Masso di San Leo, inglobando alla base una costruzione a pianta circolare più antica. Originariamente la torre, oggi isolata, era parte della cittadella vescovile di Montefeltro, distrutta dai Malatesta a metà secolo XIV.
• Il palazzo mediceo, costruito fra il 1517 e 1523 per il governatore della repubblica fiorentina, il giglio, stemma di Firenze, è scolpito sulla facciata, con la data 1521. Pure presente lo stemma di papa Giulio II della famiglia Della Rovere che, a cavallo dei secoli XVI e XVII, ampliarono il palazzo costruendovi una sala teatrale. Il palazzo nel secolo XXI contiene un museo d'arte sacra.
• Il Convento di sant'Igne del secolo XIII, edificato al di fuori dell'abitato, nel periodo francescano, conserva nella chiesa un frammento dell'olmo sotto il quale predicò San Francesco durante la sua visita a San Leo. La chiesa contiene inoltre un affresco di madonna in trono con Bambino e Santi databile al 1535. Nel complesso religioso si annovera un chiostro e una sala capitolare del convento con due finestre monofore trilobate in stile gotico.
Agriturismo Poggio Duca - Agenzia di San Leo (RN)
FIERE & DINTORNI
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Sigep - 2013 - Fiera Di Rimini
Documentario San Leo
Un Bel Documentario su San Leo prodotto dalle falde del Kilimangiaro; Breve ma al tempo stesso molto interessante per tutti coloro che vogliono visitare la Rocca di San Leo e tutto ciò che la circonda.
SAN LEO BUFERA DEL 10-2-12.flv
Bufera di neve a San Leo il 10/2/12
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