Monumento delle Cento Pietre - Patù - Lecce
Ho visitato questo posto affascinante e ricco di mistero grazie alla segnalazione dello scrittore e ricercatore Giancarlo Pavat. Lascio all'articolo che egli scrisse nel 1990, dopo aver visitato il momumento, il compito di descriverlo. Dall'agosto del 1990 all'agosto del 2013.
Le Centopietre di Patù, in provincia di Lecce, sono un antico monumento funerario di interesse nazionale. Secondo l'Archeologia ufficiale, il monumento risalirebbe al IX secolo d.C. e sarebbe stato realizzato come mausoleo sepolcrale del generale bizantino Geminiano, trucidato dai Saraceni subito prima della battaglia di Campo del Re, tra Cristiani ed Mussulmani, il 24 giugno 877, ai piedi della collina di Vereto.Ma secondo altri ricercatori, le Centopietre sarebbero in realtà molto più antiche. Addirittura risalirebbero ad epoca preistorica e sarebbero il retaggio di una Cultura megalitica antichissima, presenti in diversi Paesi europei e mediterranei.
A chi si possa effettivamente attribuire il monumento rimane un mistero. Anche perchè nonostante le certezze degli archeologi, in realtà non è stato trovato mai nulla che possa attribuirlo o datarlo con esattezza.
Esistono anche delle leggende locali che lo mettono in relazione con i Paladini di Carlo Magno e, soprattutto, con Orlando. Da ricordare che tutto il Mezzogiorno d'Italia è ricchissimo di leggende aventi per protagonista Orlando. In particolare, sono legate a pietre o massi enormi o considerati dotati di poteri magici. Inoltre, la mitica Spada di Orlando, la magica Durlindana, sarebbe conservata proprio in una chiesa dell'Italia meridionale. Sarebbe la stranissima Spada-croce di ferro (secondo alcuni ottenuta da ferro meteorico) conservata da secoli nel Santuario della Madonna di Polsi (noto anche come Santuario della Madonna della Montagna) situato sull'Aspromonte, nella frazione di Polsi del comune di San Luca, in provincia di Reggio Calabria. Tristemente noto per essere considerato il Santuario della N'drangheta.
Tornando al monumento delle Centopietre di Patù, l'unica cosa certa è che venne effettivamente riutilizzato nel Medio Evo.
Il monumento ha una forma rettangolare realizzata con 100 blocchi di roccia calcarea (da cui il nome Centopietre, appunto) provenienti dalla vicina città messapica di Vereto. Ha una lunghezza di 7,20 metri e la larghezza 5,50 metri, mentre è alto 2,60 metri. La copertura è a tetto a due falde.
L'interno venne affrescato con immagini e scene sacre attorno al XIV secolo. Si notano tredici Santi di origine orientale, in posizione frontale, effigiati secondo stilemi di ovvia ispirazione bizantina, forse dovuti a monaci greci /basiliani.
Oggi gli affreschi versano in pessimo stato di conservazione, anche se, sin dal 1873, è stato dichiarato Monumento di interesse nazionale.
Giancarlo Pavat, agosto 1990.