Elba terra nostra at the Fried Festival - Marina di Campo - FULL SONG ITA
La dolce canzone di Alberto Carletti. Chi saranno i due - simpaticissimi - interpreti? Comunque, a loro e a tutta la squadra sono dedicati i video relativi alla quarta Sagra del Fritto, tenutasi a Marina di Campo, il 29 Aprile 2018.
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Pianosa segreta Le Catacombe
Catacombe di Pianosa Comune di Campo nell'Elba
Da Wikipedia.
Le catacombe risalgono al III-IV secolo, e vi si accede da una piccola grotta vicino al porto. Sono costituite da un fitto intreccio di gallerie e probabilmente venivano utilizzate, come luogo di sepoltura, dalle prime comunità cristiane che si insediarono sull'isola, forse per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano, attirate dalla fertilità e ricchezza d'acqua dell'isola stessa e dalla facilità con cui era possibile scavare la roccia, costituita da arenarie conchiglifere, per le sepolture.
Le gallerie erano basse e, lungo le pareti laterali, le sepolture erano disposte in tre ordini sovrapposti, partendo dal piano di calpestio; soltanto i personaggi più importanti avevano una tomba a vasca, che occupava i due ordini superiori. Per ragioni di economia di spazio, i corpi erano deposti in posizione fetale ed i loculi erano coperti con lastre di pietra, dove erano incisi i nomi dei defunti. L'accesso alle catacombe era posto dal lato del mare ed indicato da un'incisione nella roccia (croce grande, sormontata da una fiamma rappresentante lo Spirito Santo e da una croce più piccola che indicava l'ingresso).
Sia pure spogliate lungo i secoli, soprattutto durante il periodo della pirateria e spesso usate come vere e proprie discariche, grazie a recenti restauri, effettuati in occasione del giubileo del 2000 (quando sembrava che, a causa del terremoto di Assisi, Pianosa dovesse costituire una tappa del pellegrinaggio), si presentano in buono stato di conservazione.
Nei circa 110 metri attualmente visitabili, che durante il periodo di maggior sviluppo della colonia penale agricola erano stati usati come cantina, sono state censite circa 700 sepolture.
Il fascino del Medioevo Campese
Due giorni immersi nel Medioevo campese. Un viaggio nel tempo quando arriva la notte dell'Epifania e i Magi ritornano e avviene il passaggio fra il mondo dello spazio e quello del tempo. Realtà e illusione quella che si potrà trovare nei vicoli lastricati in granito di San Piero le immagini di un viaggio iniziato mille anni fa.
Oltrepassare l'arco d'ingresso di Piazza di Chiesa e sentire lontano gli antichi canti dell'epifania, vedere gli arcieri allenarsi per difendere le mura, poi girarsi verso le volte della chiesa di San Pietro e Paolo e osservare lì vicino alcune donne che preparano il cibo per i loro uomini e ancora soffermarsi e ascoltare sotto gli archi romanici della Chiesa di San Niccolajo canti Gregoriani e leggere le incisioni del tempo, cercando un passato che è rimasto memorizzato dietro ogni angolo. Un viaggio nel tempo quello ideato dal Circolo Culturale le Macinelle, in collaborazione col centro escursionistico Il Viottolo, l'associazione Luigi Martorella, l'Arcieri del Mare, il coro di San Piero, il maestro d'arte Luca Polesi, la cantante Daniela Soria e la Cantina Terre del Granito con il patrocinio del Comune di Campo nell'Elba. Si inizia il 5 gennaio alle 21.30 nella Chiesa di San Niccolajo di San Piero in Campo un concerto di Canti Gregoriani con il coro Viri Galilaei diretti da Enzo Ventroni. Il giorno dopo una escursione nella nella storia campese, 6 ore per immergersi nel Medioevo.
È questo, infatti, il tempo di percorrenza dell'itinerario campese che si snoda dalla Fortezza di San Nicolò a San Piero (ore 9.30) accompagnati con passione coinvolgente dal giovane architetto Silvestre Ferruzzi per conoscere e cercare Montemarciale (il paese medievale scomparso). Alle 13,00 ritorno a San Piero in Piazza di Chiesa per mangiare i matufoli col sugo di salcicce e bere eccellenti vini e dolci nostrali. Alle 15 il coro di San Piero con la Cantante Daniela Soria si esibiranno in Piazza Umberto e via del Brunello nei canti antichi della Befana nelle vie magistralmente addobbate in stile dal Maestro d'arte Luca Polesi e da Isa Mari. Alle ore 16 corteo storico con gli arcieri del mare, in costume storico, che partendo da Piazza di Chiesa arriveranno presso la Fortezza di San Niccolajo dove si esibiranno in prove di tiro su bersagli. Chiusura della giornata alle 17 nel Piazzale Belvedere dove una freccia incendiaria brucerà la Befana