ANGELO GAIA: Incontri DiVini a Canale d'Alba
Un Master di Marketing enologico: denominazioni, marchi e brand nel mercato del vino.
lunedì 24 settembre 2012 è intervenuto alla serata promossa da Matteo Correggia e l'Enoteca Regionale del Roero sull'importanza delle denominazioni di territorio e sull'attualità del vino.
Dalla vendemmia 2010, il marchio storico, dell'azienda Matteo Correggia, La Val dei Preti passa dalla denominazione Nebbiolo d'Alba doc a Roero docg. Una scelta aziendale che guarda al futuro e si propone come un atto di fedeltà verso il territorio.
Predica ai trifulau di Carlin Petrini introdotta da Brav' om
Tartufo bianco d' Alba Rocche del Roero
l' ultimo dell'annata il primo dell'anno
3° edizione
Canale - 20 gennaio 2013
ENOTECA REGIONALE DEL ROERO
Uscire TV - L'Enoteca Regionale del Barolo inaugura la sala Vino e Salute
L'Enoteca Regionale del Barolo inaugura la sala Vino e Salute
GrandaNews - Intervista a Gianfranco Cordero del 24 gennaio 2013
L'enologo Gianfranco Cordero parla dell'importanza dell'inerbimento nella gestione delle vigne e commenta la straordinaria invenzione di Giuseppe Sacchetto, presentata ufficialmente a Canale, presso l'Enoteca regionale del Roero, il 24 ed il 25 gennaio 2013.
Le notizie per la Provincia di Cuneo.
Intervista a cura di Ezio Cravesano.
Montaggio e riprese curate da Marco Asteggiano.
Alba Truffle Fair 2013 - Opinion - Associazione Solo Roero
Pedaliamo per un unico obbiettivo. La nostra intervista ai ragazzi dell'associazione Solo Roero, ambasciatori della Riva sinistra del Tanaro che promuovono e producono soltanto vini autoctoni del Roero come il Roero Docg (rosso) e il Roero Arneis Docg (bianco). Seguici su winepassitaly.it
Pa 'd testa: l'intervento di Angelo Gaja
30 giugno 2014 - Grinzane Cavour.
La consegna dell'Omaggio Pà 'd testa dedicato agli antenati viticoltori e a tutta la civiltà del vino di Langhe, Roero e Monferrato e la contemporanea celebrazione del riconoscimento di questo territorio a patrimonio dell''umanità Unesco. Una bella coincidenza, un auspicio beneaugurale per questo importante momento dedicato alle nostre colline come ha sottolineato il Presidente dall'Enoteca Regionale del Roero Luciano Bertello in capo alla giornata di festa che sabato 28 giugno ha raccolto nella sala conferenze del Castello di Grinzane Cavour autorità, sindaci, produttori vinicoli e contadini che con il loro lavoro hanno contribuito a valorizzare queste splendide colline, la cui bellezza, come sottolinea Bertello E' una bellezza costruita. I veri artefici di tutto questo, ai quali è dedicata questa giornata, sono i nostri antenati contadini, sono i nostri viticoltori .
L'omaggio è andato simbolicamente a due patriarchi del vino, Lorenzo Accomasso per l'area del Barolo e Pietro Rocca per quella del Barbaresco, accanto a Duccio Vacca per il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, mentre altri riconoscimenti sono andati a quei viticoltori che hanno reso i loro versanti collinari esempi di bellezza estetica unica, come la collina Monfalletto dei produttori Cordero di Montezemolo di La Morra, l'Azienda Agricola Valter Musso di Barbaresco, Susanna Bianco e l'Azienda Gigi Bianco di Barbaresco, l'Azienda Agricola Ca' del Baio di Treiso e i Soci Produttori del Barbaresco di Barbaresco Giuseppe Manzone, Marina Dellaferrera e Aldo Dellaferrera e Mario Battaglino dell'Azienda Agricola La Madonnina di Vezza d'Alba.
Pa'd testa e Riconoscimento Unesco
Lunedì 30 giugno 2014 - Grinzane Cavour
La consegna dell'Omaggio Pà 'd testa dedicato agli antenati viticoltori e a tutta la civiltà del vino di Langhe, Roero e Monferrato e la contemporanea celebrazione del riconoscimento di questo territorio a patrimonio dell''umanità Unesco.
Una bella coincidenza, un auspicio beneaugurale per questo importante momento dedicato alle nostre colline come ha sottolineato il Presidente dall'Enoteca Regionale del Roero Luciano Bertello in capo alla giornata di festa che sabato 28 giugno ha raccolto nella sala conferenze del Castello di Grinzane Cavour autorità, sindaci, produttori vinicoli e contadini che con il loro lavoro hanno contribuito a valorizzare queste splendide colline, la cui bellezza, come sottolinea Bertello E' una bellezza costruita. I veri artefici di tutto questo, ai quali è dedicata questa giornata, sono i nostri antenati contadini, sono i nostri viticoltori .
L'omaggio è andato simbolicamente a due patriarchi del vino, Lorenzo Accomasso per l'area del Barolo e Pietro Rocca per quella del Barbaresco, accanto a Duccio Vacca per il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, mentre altri riconoscimenti sono andati a quei viticoltori che hanno reso i loro versanti collinari esempi di bellezza estetica unica, come la collina Monfalletto dei produttori Cordero di Montezemolo di La Morra, l'Azienda Agricola Valter Musso di Barbaresco, Susanna Bianco e l'Azienda Gigi Bianco di Barbaresco, l'Azienda Agricola Ca' del Baio di Treiso e i Soci Produttori del Barbaresco di Barbaresco Giuseppe Manzone, Marina Dellaferrera e Aldo Dellaferrera e Mario Battaglino dell'Azienda Agricola La Madonnina di Vezza d'Alba.
Castiglione Falletto (Langhe Piemonte) HD
Il castello fu costruito da Bertoldo Falletti di Alba che aveva ricevuto il luogo in feudo, nel 1225, dai Marchesi di Saluzzo in cambio di alcuni servigi prestati. I Falletti, che ne furono proprietari fin verso la fine del secolo XVII, vollero aggiungere il proprio nome a quello del paese. Dopo i Falletti vi succedettero diverse famiglie, tra le quali i Caramelli e i Clarotto, e poi, nella seconda metà del secolo XVIII, Giuseppe Cerutti, poeta arcadico, e i Vassallo di Dogliani. Questa ultima famiglia realizzò, sempre nella metà dell'Ottocento, diversi lavori di muratura e di ristrutturazione della Fortezza, riportandola a dignità di abitazione nobiliare.
Oggi continua ad essere di proprietà privata e, nonostante le modifiche ricevute, conserva, con le sue torri laterali e il maschio centrale, la sua struttura medioevale
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Vigneti: dal 2016 stop ai diritti di impianto
Diritti di impianto: gli effetti della nuova normativa sulle denominazioni di Langa e Roero: questo il titolo del convegno organizzato da Confagricoltura Cuneo il 5 marzo 2015, nella splendida cornice dell'Enoteca Regionale di Grinzane Cavour. L'incontro, a cui hanno partecipato esperti, Consorzi di Tutela e numerose aziende, ha rappresentato l'occasione per cercare di dare delle risposte alla domanda: cosa accadrà al patrimonio vitivinicolo cuneese dal 1° gennaio 2016, quando il sistema dei diritti di impianto verrà sostituito dalle “autorizzazioni” per effetto di una normativa europea?
RISTORANTE TORINO, nel capoluogo a poca distanza dal centro città.
Lo chef Paolo Alessandria è nativo di Venaria Reale, città della prima cintura di Torino, ove c'è la bellissima Reggia Reale. La cucina è un ambiente molto importante nella sua vita, con i manicaretti preparati dal papà Sergio e con le delizie della Nonna Angela e così fin da piccolo, Paolo manifesta la volontà di diventare uno chef. Al termine delle scuole medie, il sogno è più che mai forte e decide di prendere in mano pentole e padelle, così si iscrive all'Istituto Ipssar G.Colombatto, vanto ed orgoglio per la città di Torino. Concluso il percorso di studi nel migliore dei modi, può finalmente cercare qualche chef disposto ad insegnarli lo spirito ed i segreti di questo lavoro direttamente dal vivo. Sui banchi di scuola conosce anche Eleonora e da quel giorno l'amore per la cucina viene condiviso con lei, che oggi è sua moglie e maitre nel loro ristorante. Terminato l'alberghiero, lo chef Paolo ha la fortuna di lavorare con alcuni degli chef più rinomati nel panorama piemontese: il ristorante Malan di Inverso Porte (To), il ristorante Ponte Vecchio di Torino, il ristorante tipico Ravello e tanti altri. In quest'ultimo locale, le potenzialità dello chef vengono riconosciute da amici e clienti. Uno di questi gli propone la gestione di una cucina in un locale con poca fortuna e inizia quest'avventura riuscendo, però, ad entrarvi come solo socio. Il locale è piccolo, in un paesino, eppure qui lo chef ottiene un riconoscimento per meriti dall'Associazione Osterie Italiane e nel 2009, lo porta ad essere segnalato sulla Guida ai Ristoranti Italiani.
Il tempo passa, è ora di tornare in città e nel 2009, comincia l'avventura del Ristorante Torino, nome dato in omaggio al capoluogo piemontese. Dopo pochissimi mesi dall'apertura, lo chef Paolo viene premiato dall'Accademia Internazionale della Stampa Enogastronomica e dell'Hotellerie Il Gotha del Gusto dal Principe Ereditario di Albania e Montenegro Stephan de Cernetic, fondatore della stesso premio. Lo stesso anno, entra a far parte dell'Associazione Professionale Cuochi Italiani. Pochi mesi dopo, grazie alla diffusione dei social network, conosce un rinomato chef Andrea Finocchiaro e condivide con lui il sogno di un'associazione che riunisca tutti gli amanti della cucina, professionisti e non... Nasce così Ristoworld. Lo chef Paolo, diviene referente unico per il Piemonte della stessa associazione, che nel frattempo viene ufficializzata e partenariata dall'Associazione Professionale Cuochi Italiani, dall'Unione Ristoratori Italiani, dall'Accademia Italiana Gastronomia Storica. Ultimo riconoscimento ottenuto dallo Chef Paolo Alessandria, è quello di Ambasciatore Internazionale Ristoworld, per la sua attività di promotore e divulgatore della cultura enogastronomica e delle tradizioni italiane nel mondo.