Foggia: L'Epitaffio dei Tratturi della Transumanza
Questo monumento seicentesco fu eretto all'incrocio delle vie della Transumanza
Foggia e le meraviglie della sua storia-L'Epitaffio
37a 4 Amici al bar - Torre pendente o Epitaffio di Foggia?
- Video intervista e montaggio di Domenico Carella
LA TOMBA DELLA MEDUSA e Tomba dei Cavalieri - ARPI (Foggia)
La Tomba della Medusa di Arpi, Herdonia, Sipontum… sapevate che Foggia è piena di meraviglie archeologiche? Peccato sia così difficile prendersene cura, preservandole e promuovendole.
Dov’è la tomba della Medusa? Appena fuori città, ma può trovarla solo chi la conosce. A pochi metri dalla superstrada A14, località Arpi, avrebbe dovuto essere aperto un punto di ristoro per viaggiatori, a cui offrire con il caffè e anche una visita a un luogo di arte e storia.
Non mancano alla città intellettuali di pregio, e istituzioni che fanno il loro dovere. Perché allora non prendere in mano la storia della città e delle sue terre, “adottare” la Tomba della Medusa, farne patrimonio di tutti, visitato, capito, amato?
( Da: 'Foggia & segreti' di Ella Baffoni - )
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Troppo tardi...
FOGGIA PARCO TRATTURI PUGLIA
FOGGIA PARCO TRATTURI PUGLIA
DETERMINARE CON PRECISIONE L’INTRICATA RETE DEL DEMANIO PER GIUNGERE ALLA COSTITUZIONE DEL PARCO DEI TRATTURI DI PUGLIA, DA VALORIZZARE IN CHIAVE CULTURALE E TURISTICA. QUESTO L’OBIETTIVO DELLA CONVENZIONE SOTTOSCRITTA A FOGGIA TRA IL SERVIZIO DEMANIO E PATRIMONIO DELLA REGIONE E L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE. UNA SCELTA NON CASUALE QUELLA DEL CAPOLUODO DAUNO DOVE HA SEDE L'UFFICIO REGIONALE CHE TUTELA LE ANTICHE VIE DELLA TRANSUMANZA. LA CAPITANATA È ATTRAVERSATA DALL’80 PER CENTO DELLA RETE DEI TRATTURI CHE PARTE DALL’ABRUZZO E RAGGIUNGE ANCHE IL SUD DELLA PUGLIA. L’INTESA SARÀ PRESTO SOTTOSCRITTA ANCHE DALL’UNIVERSITÀ DI FOGGIA, DAL POLITECNICO DI BARI E DALLE SOVRINTENDENZE REGIONALI. E' STATO GIA' AVVIATO UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL TRATTURO PESCASSEROLI-CANDELA.
La Tomba della Medusa - Foggia
francescopaologentile.altervista.org
Per riportare alla luce La Tomba della Medusa e costruire la struttura che l’avrebbe dovuta salvaguardare dagli agenti atmosferici la Regione Puglia nel 1998 stanziò un finanziamento di 3 miliardi di lire e ci fu anche un contributo di 555 milioni di lire dal Comune di Foggia.
Nel 2007 furono stanziati dal Governo 1.5 milioni di euro, ma dimenticati dall'amministrazione Ciliberti, furono ritirati perché inutilizzati.
Non siamo i primi ad occuparci della tomba della medusa e purtroppo non saremo neanche gli ultimi, prima di noi se ne sono occupati altri cittadini che si sono spesi affinché il sito avesse la giusta valorizzazione, ci sono state interrogazioni al Parlamento e alla Regione. Neanche Striscia la Notizia e l’averlo portato a livello nazionale è servito per ridare il giusto valore ad un sito funebre dalle caratteristiche prettamente Daune.
ARPI (v. s 1970, p. 78). - Le recenti acquisizioni si riferiscono principalmente al periodo compreso fra il IV e il II sec. a.C., contribuendo alla ricostruzione del momento più significativo della storia della città daunia, fra la seconda guerra sannitica e la guerra annibalica. Tuttavia alcuni saggi (1980) hanno evidenziato, in corrispondenza dell'aggere che delimitava l'insediamento in età arcaica, parte del fondo di una capanna (VII sec. a.C.) e, in un'altra zona, una tomba a fossa (prima metà del V sec. a.C.) contenente, insieme a ceramica geometrica di produzione locale, importazioni ceramiche dall'area magnogreca, a conferma dell'apertura del centro dalla metà del VI a.C., oltre che all'area campana etruschizzata (bucchero pesante, antefisse di tipo nimbato con testa femminile), alla Magna Grecia (coppe «ioniche», antefisse di tipo circolare con gorgòneion). [da Enciclopedia Treccani.it]
la medusaaLa tomba della medusa, uno dei più grandi ritrovamenti preromanici, prende il nome dal frontone con la raffigurazione della Medusa, e fu portata alla luce dall'archeologa Marina Mazzei nel 1989 con uno scavo profondo circa 5 mt., ma già dal 1980 fu individuata e saccheggiata del suo corredo funebre dai tombaroli che la danneggiarono irrimediabilmente con i due fori sulla volta, ovviamente ancora visibili. Oggi ci si domanda se il modo migliore per preservarla è quello di reinterrarla.
Lo stato di totale abbandono ha permesso in questi anni che i tombaroli potessero depredare il territorio scavando addirittura il sito con degli escavatori. Si presume che sono oltre 200000 i reperti archeologici trafugati ad Arpi e con tutti quei reperti si sarebbe potuto realizzare uno dei più grandi musei al mondo. Quello che non è stato depredato è esposto al Museo Civico di Foggia.
Nel 1984 dalle mani di alcuni tombaroli, in maniera fortunosa, ad un posto di blocco di routine, fu sottratto il fronte in pietra che rappresenta la testa della Medusa che era già in viaggio verso Napoli. Ma non sono mancati atti vandalici con il danneggiamento delle colonne del vestibolo, gli affreschi e i mosaici che erano stati già restaurati.
Anche la cancellata che era stata realizzata lungo il perimetro del sito in alcuni punti è scomparsa, alcuni vetri della copertura sono rotti e non è da sottovalutare la possibilità che in caso di piogge a carattere temporalesco, per la forma ad inghiottitoio (imbuto) che ha assunto, il sito possa anche essere invaso dall’acqua. Il gabbiotto che probabilmente doveva fungere da biglietteria e rifugio per il guardiano è completamente vandalizzato.
La tomba oggi si presenta con un lungo corridoio scosceso che permette di raggiungerla tra pali da impalcatura che sorreggono le mura del corridoio e la prima struttura che la sovrasta. All’ingresso sono presenti le colonne con capitelli vandalizzate, di cui uno delle 4 è stata trafugata.
la medusaaaLa Capitanata nonostante ha il bacino archeologico più grande della Puglia e una economia che basata sul turismo (Gargano e Turismo Religioso) non valorizza i siti creando un ulteriore incentivo per incrementare il turismo nel nostro territorio e rilanciare una economia, quella turistica, in probabile discesa.
Una domanda, quante saranno le tombe scoperte e non denunciate per paura degli espropri che comporterebbe l’avere un sito così prezioso all'interno del proprio campo agricolo?
Mercato Rosati di Foggia, una storia lunga 70 anni
La nascita dei mercati nel nostro territorio è da far risalire a Federico II di Svevia, che aveva scelto la nostra città come la sua meta preferita per venire a svernare lasciando la sua impronta ovunque, compresa la nascita dei mercati all’aperto che nacquero proprio dalla costante esigenza dell’Imperatore e della sua corte, di rifornirsi delle nostre erbe spontanee selvatiche (marasciuolli, borragine, finocchietti, cardoncelli, rucola etc..), essendo da loro molto apprezzate. I raccoglitori di erbe spontanee si recavano tutte le mattine negli spazi destinati e svuotavano in terra i propri raccolti ricevendo in cambio il corrispettivo in denaro.
Grazie all’Imperatore la nostra città divenne il punto d’arrivo di merci da tutto il Regno, egli diede inizio all’allevamento di polli, anatre ed oche ed impiantò dei nuovi oliveti provenienti dalla Sicilia.
Questa è la storia dei nostri mercati presenti ancora oggi ad offrirci un salto nel passato. Il nostro esempio più famoso è il mercato rionale di via Rosati, nel cuore della città di Foggia. Viene allestito dal lunedì al sabato, dalle prime ore dell’alba fino alle ore 14. E’ un mercato che ha più di 70 anni, ed oltre ad essere uno dei più storici d’ Italia, è, per estensione (circa 500 mt) e varietà di prodotti, tra i più grandi d’ Europa. “Il Rosati” (come viene chiamato il mercato dai foggiani) conserva esattamente, in alcune bancarelle, lo stesso spirito dei primi raccoglitori e venditori di erbe selvatiche di una volta, il vero “km zero”, prodotti venduti dagli stessi agricoltori che coltivano nelle loro terre i prodotti che poi espongono per la vendita sulle bancarelle all’aperto.
Oggi come ieri, oltre ai prodotti agricoli, è possibile acquistare prodotti ittici provenienti dal vicinissimo mare, ma anche vestiti e oggettistica varia. Un mercato dove tra attività commerciali fisse e bancarelle, è possibile usufruire della stessa gamma di prodotti presente in un centro commerciale “globalizzato”, ma con il sapore antico del contatto e del calore umano.
Grazie ai suoi prezzi accessibili a tutte le tasche, risulta essere molto frequentato quotidianamente, ma questo aspetto presenta tuttavia non poche criticità da un punto di vista logistico e di decoro urbano.
FOGGIA RIEVOCATO L'ARRIVO DEI TRANSUMATI DA L'AQUILA
FOGGIA TRANSUMANZA RIEVOCATO A FOGGIA L'ARRIVO DEI TRANSUMANTI DA L'AQUILA, ATTRAVERSO IL PIU' LUNGO DEI TRATTURI REGI. IN ASSENZA DELLE AUTORIZZAZIONI SANITARIE NECESSARIE, MANCAVANO PERO' LE PROTAGONISTE PRINCIPALI: LE PECORE.
Foggia is Love
E' il mio atto d'Amore per la mia citta', per la sua bellezza che deriva dalla storia,dalle tradizioni culinarie e religiose,ma soprattutto per i detti popolari.In questo video sono presenti solo alcune espressioni dialettali tratte dal magnifico sito manganofoggia.it di Alberto Mangano e alcune foto tratte dalle pagine del dialetto foggiano di Antonio Sereno.Le immagini che scorrono sono accompagnate dalle canzoni di Pino Campagna a cui va il grosso merito di portare in giro per l'italia il suo Amore per Foggia.Le canzoni di Gianni Pellegrini che parlano della genesi e delle origini dei terrazzani con testi scritti in collaborazione di Raffaele De Seneen, antichi abitanti della nostra citta, sono state concesse gentilmente dall'alfamusic che ne cura i diritti.Infine un ringraziamento speciale ad Eugenio Bennato che che ha dedicato alla nostra citta' una splendida canzone che ho inserito come grande segno di riconoscenza.Insomma una piacevole cavalcata sulla nostra citta' che culmina con il grande Amore per la nostra squadra di calcio.
Pecoglioni Italia Tour. Tappa n. 46. Foggia. 30/05/2016
Questo video è una copia dedicata al pubblico di Youtube.
Per la versione originale clicca qui:
Pecoglioni Italia Tour. Tappa n. 46. Foggia. 30/05/2016
La musica del Trailer del Tour è di Ugo Pisco Lumaia. Il montaggio, le ricerche video e la grafica sono di MarcoB63.
Per maggiori informazioni sul Pecoglioni Italia Tour cercate
Il brano musicale è un estratto dell'opera 12DaysFoRaNewWay XXI century - Fear of Silence.
Se desiderate avere maggiori informazioni o acquistare l'intero brano musicale cliccate su
Le vie dei tratturi
Lanciano, servizio Tgmax 2 ottobre 2013. Turismo: la Camera di commercio di Chieti è ente capofila nel progetto Le vie dei tratturi che coinvolge enti e associazioni del Centro Italia, oltre alla Puglia. Oggi a Chieti un convegno, in occasione della tappa di Tracturo 3000 che percorre il Tratturo Magno da L'Aquila a Foggia, iniziato il 28 settembre si concluderà l'8 ottobre.
Nell'inferno di Foggia
Platinum Calcio - Italia 7
Gaetano D'Arienzo
Leggende e storie di Foggia raccontate da Carmine de Leo
1a 4 Amici al bar - Padovan l'utilizzatore finale della manovra del Foggia Calcio
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Stefano Facchi 07 Epitaffio
Nasce a Chiari (BS) nel 1991, all’età di otto anni si trasferisce in Messico nella città di Mèrida, nello Yucatan, dove finisce gli studi elementari. Ritorna in Italia a Desenzano del Garda e finisce gli studi superiori nel 2010, nello stesso anno si iscrive all’Università di Parma, corso di laurea in Studi Filosofici. Lavora come …
'Foggia Leggende e storie della città e di famiglia' di Carmine de Leo studio9tv
'Foggia. Leggende e storie della città e di famiglia' di Carmine de Leo
C’è una storia che fa da sfondo alla grande storia, fatta di piccole storie quotidiane, ma non per questo meno significative, sono proprio queste le protagoniste del nuovo volume dello scrittore Carmine de Leo – “Foggia. Leggende e storie della città e di famiglia”.
Frugando in quella vera e propria “archeologia delle carte” rappresentata dagli Archivi di Stato, ove si conservano le memorie di una città e passeggiando poi tra i vicoli, le piazzette e sotto gli archi del centro storico della città di Foggia rivivono storie vere e fantastiche. Molti di questi racconti sono andati perduti, molte storie si sono trasformate in vere e proprie leggende, ma restano ancora tante curiose vicende che Carmine de Leo, dopo averle già pubblicate in questi ultimi anni sulla pagina culturale del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”, ha raccolto in questo volume.
POI tratturo Pescasseroli Candela
Piano Operativo Integrato del PTCP di Foggia
Tratturo Magno - Il passaggio a Vasto dei transumanti