Eremo di Santa Maria Giacobbe - Pale di Foligno
Video girato con un drone DJ Phantom 3 professional a Pale di Foligno in 4k
Eremo di Santa Maria Giacobbe - Foligno - Umbria
Sul Monte di Pale, nei pressi di Foligno, sorge l'eremo di Santa Maria Giacobbe, ricavato in parte in una cavità scavata nella roccia. Il complesso risale alla fine del Duecento e al suo interno si possono ammirare alcuni affreschi dello stesso secolo.
Per scoprire l'Umbria e le sue bellezze, visita il sito ilborgodelfattore.it
DJI MP | Eremo Santa Maria Giacobbe - Pale (PG) - Umbria
Eremo di Santa Maria Giacobbe - Pale di Foligno (PG) - Umbria girato con Dji Mavic Pro
L'Eremo di Santa Maria Giacobbe -Pale di Foligno-
Eremo di Pale e Cascate del Menotre - Foligno - Umbria
Video promozionale realizzato per Alessio Renzetti / Archeologia - Turismo - Escursionismo e Trekking
Escursione verso l’antichissimo Eremo di Santa Maria Giacobbe, inserito in una rocciosa cavità naturale del Monte di Pale (Foligno). Si riscende poi alle cascate del Menotre.
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DANIELE TOCCACELO
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Cascate del Menotre - Eremo S. Maria Giacobbe (In punta di piedi)
Sentiero che da Belfiore risale le cascate del Menotre e passando per Pale di Foligno giunge all'Eremo di S. Maria Giacobbe.
L' Eremo di pale
II santuario di Santa Maria di Giacomo (S. Maria Jacobi), chiamata nel territorio di Foligno Santa Maria Giacobbe, è una piccola chiesa con annesso eremo costruita nella seconda metà del secolo XIII in una grotta a mezza costa del Monte di Pale, dove la tradizione vuole che la Santa abbia sostato in penitenza.
All'originario edificio, ricavato in parte da una cavità rocciosa, si sono aggiunti nel tempo altri vani per ospitare gli eremiti che avevano in custodia il santuario, ora affidato alle cure dei santesi.
La chiesa è interamente affrescata e si segnalano, per la inconsueta iconografia, sia la figura del Cristo tunicato, del tipo Santo Volto di Lucca, qui rappresentato, diversamente da tutte le altre immagini conosciute, con i piedi immersi in due calici di diversa foggia, sia la scena della Natività in un paesaggio aspro che ricorda il luogo, caratterizzata dalla presenza di una santa inginocchiata vestita di verde con grembiule bianco (Santa Maria Giacobbe) che sostiene il Bambino Gesù sopra un bacile a forma di calice. Un muro divisorio, costruito al principio del secolo XVI, separa il vano della chiesa dalla parte absidale, ricavata nella parete rocciosa e decorata con un'immagine a fresco di Santa Maria Giacobbe, raffigurata con un vaso di aromi in mano, per questo detta mirri/ora.
Pratiche terapeutiche e propiziatorie
L'eremo è meta di pellegrinaggi da parte dei sofferenti di dolori reumatici, malattia un tempo frequente negli abitanti di Pale e Belfiore per lo più occupati nel lavoro delle cartiere.
Prima di salire al santuario i fedeli appoggiano il piede in un'orma impressa nella roccia all'inizio del sentiero, che si ritiene l'impronta lasciata da Santa Maria Giacobbe. Lungo il percorso si appongono le mani nelle incavature della roccia che, secondo la tradizione, sarebbero state provocate dalle dita della Santa. Per impetrare la guarigione i devoti strisciano la parte dolorante sulla roccia.
Gli affreschi della parete absidale del santuario sono assai deperiti per le continue asportazioni di frammenti dell'intonaco usati per preparare pozioni a scopo curativo. Da una porta, che si apre sulla parte destra dell'abside, si accede ad un piccolo cortile dotato di una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana utilizzata dagli eremiti per usi domestici e dai devoti per fini terapeutici. Nel locale annesso alla chiesa sono raccolti numerosi ex voto, per lo più tavolette dipinte, a testimonianza delle grazie ricevute dai fedeli.
Altolina Cascate del Menotre novembre 2019
#altolina #menotre #cascate #foligno
Il Parco dell’Altolina si sviluppa dall’abitato di Belfiore fino al castello di Pale, attraversato dal fiume Menotre che proprio in questo tratto molto stretto compie numerosi e spettacolari salti e si incanala in fessure della roccia per ricomparire più a valle con bellissime cascate.
La valle del Menotre (prende il nome dal fiume stesso) si trova in una delle zone più belle e spettacolari del territorio folignate si snoda in un paesaggio impervio ma ricco di biodiversità, infatti è una delle zone più interessanti dal punto di vista naturalistico e paesaggistico dell’Appenino Umbro-Marchigiano.
L’ambiente colonizzato dai monaci che si erano diffusi in gran parte dell’Appennino, e una testimonianza della presenza ascetica del posto, che è data dal magnifico Eremo di Santa Maria Giacobbe, ha sviluppato sin dall’antichità nella zona varie attività legate all’uso dell’acqua, fra le quali si ricordano le numerose gualcherie prima per la lana e poi per la carta e i mulini per i cereali e per l’olio.
I monaci e l’acqua hanno fatto nel passato la fortuna di questo territorio e il controllo di questo elemento era fondamentale; fu è così che nel medioevo a difesa delle attività ( quasi un polo industriale ) sono nati i castello di Pale e Belfiore.
In seguito si sviluppò in particolare la produzione della carta e i due centri divennero punti cruciali della produzione italiana.
Lo sviluppo delle cartiere è testimoniato da alcuni documenti del 1360 e del 1371 dove si evince che queste gualchiere sono veri e propri opifici in cui si fabbrica la carta.
Nel 1465 la carta di Pale è famosissima in tutta Italia; un documento dice che un monaco tal Beato Giacomo della Marca venuto a Foligno per sedare discordie intestine ricevette come ringraziamento dai dirigenti del Comune una risma di “carta di Pale”.
Nel 1590 il Signor Angelo Rocca bibliotecario del Vaticano dice che la carta prodotta nelle cartiere di Pale e Belfiore non trova chi possa uguagliarla in bontà.
Un forte incremento dell’attività produttiva è dato da una Bolla papale emessa da Clemente XIV che concesse nel 1673 ai cartari di Belfiore la libertà di commercio della carta.
Questo sviluppo si protrae per tutto l’ottocento. Nel 1810 tra Pale e Belfiore si contano 16 Cartiere attive che scesero ad 11 nel 1858.
Da ricordare che la prima stampa della Divina Commedia fu fatta a Foligno nel 1442 con la carta delle cartiere di Pale.
Con il sopraggiungere dell’energia elettrica e con la modernizzazione tali attività sono andate sempre di più scemando fino a scomparire ma a noi quel che resta è il fiume con le sue meravigliose cascate e il suo magico ambiente.
Nel paese di Pale è stata allestita un'”Aula Verde” per favorire la conoscenza dell’ambiente ai bambini delle scuole inoltre nel parco sono presenti varie attività di tempo libero quali Canyoning, Scuola di roccia, Trekking e Mountain Bike.
FOTO=Filmato 2 9 2015 Pale M.Sasso di Pale
Dal Paese di Pale Lungo la statale 77 Macerata-Foligno si parcheggia e si prende il sentiero che conduce all'eremo di Santa Maria Giacobbe, ben visibile dalla strada e dal paese. si torna in dietro e si prende un sentierino Ometto all'inizio e qualche segno rosso lungo il tratto tra il bosco di Lecci su un pedio molto ripido, che risale tutto il versante SO della Montagna uscendo su una ampia radura con un Fontanile. qui si intercetta una sterrata e con questa si sale in vetta dove ci sono dei Ripetitori e una Croce. per il ritorno si scende per il versante opposto, prima per la strada bianca poi si intercetta un sentiero che scende ripido verso il paese di Pale passendo prima ad un altro borgo.
FOLIGNO (UMBRIA - ITALIA - STORIE DI PIAZZA)
Visita guidata a Foligno. Buona visione.
L'Eremo di santa Maria delle Grazie
Giornale Luce B1123 del 07/07/1937
Descrizione sequenze:una stampa settecentesca riproduce Monteluco di Spoleto e la sua campagna ; l'eremo di santa Maria delle Grazie si compone di una grande costruzione attorniata da un bellissimo giardino ; una lapide ricorda che il luogo fu molto gradito a Michelangelo ; una madonna umbra cinquecentesca è affrescata in una sala interna ; alcuni affreschi si ritiene siano di Zuccari ; l'interno di una sala calda ed accogliente ; l'antica biblioteca del cardinale Cibo ; nella sala da pranzo troneggia un grande camino ; due frati francescani tirano l'acqua su da un pozzo ; bambini e donne accorrono per la Messa domenicale nella chiesa dell'eremo ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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da Altolina a Pale, attraverso le cascate del Menotre e Abbazia di Santa Maria Giacobbe
L'Abbazia di Montecorona.mpg
Immagini dell'esterno e dell'interno dell'antica Abbazia di Montecorona
Pale di Foligno:riapertura delle grotte dell'Abbadessa luglio 2016 - reopening of the abbess caves
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La riapertura delle Grotte dell'Abbadessa è stata fortemente voluta anche da noi, perchè riteniamo che allo sviluppo dell'intera Val Menotre, devono concorrere tutte le sue bellezze e le grotte come le cascate, l'eremo e il castello di Pale che ne ne fanno pienamente parte.The reopening of dell'Abbadessa Caves has also been strongly supported by us, because we believe that the development of the entire Val Menotre, must contribute all its beauties and caves such as waterfalls, the hermitage and castle of Pale that they They are fully part.
escursione a pale: eremo e cascate del menotre fantastiche
eremo incantato e forra fantastica del menotre
A Pale di Foligno emerge un tempio
PALE Foligno - RESCUE ME - GoPro
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FOLIGNO - Pale, dintorni e.. contorni
Il paesino di Pale vicino Foligno meta di molti amanti delle camminate nei sentieri della valle del Menotre e degli appassionati della scalata.
Italy Travel - Foligno Umbria Restaurant
Italy travel to the beautiful region of Umbria, be sure to visit Foligno which is full of new and exciting restaurants and youthful energy. often overlooked and a pass through when Italy travelers are making way to Assisi and Perugia Umbria travel highlights there is also much to see and do in Foligno not to mention a host of new restaurants serving modern Italian food in the tradition of simplicity and fresh ingredients,. So consider Foligno on your next Italy vacation. For more about restaurants in Umbria visit Umbria food channel on WebVsionItaly..com. And for your next Italy vacation visit and for the best deals and to experience an authentic insider's look of Italian culture for your Italy travel.
San Martino sul Sentiero della Cucuruzza a Pale di Foligno
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Pale è una frazione montana del comune di Foligno (PG) appartenente alla Circoscrizione n. 8 “Valle del Menotre”.
Il paese si trova a circa 10 km da Foligno, lungo la Strada statale 77 della Val di Chienti in direzione di Colfiorito, nel cosiddetto territorio dell'Altolina. Esso si sviluppa nei pressi del fiume Menotre, un piccolo fiume, ma con una buona portata costante tutto l'anno, che cade naturalmente nella forra immediatamente adiacente, ma le sue acque vengono parzialmente captate per la produzione d'energia idroelettrica. Ad un'altitudine di 476 m s.l.m., la frazione giace alle pendici del monte di Pale (detto anche Sasso di Pale) ed è occupata da 30 residenti (dati Istat, censimento 2001).Il paese nasce lungo il tracciato di un'antica via protostorica utilizzata per un periodo anche dai romani che in seguito la spostarono più a valle, lungo il fiume Topino, realizzando la Via Flaminia (170 a.C.), mentre questa strada più antica era nota come Via Plestina (in quanto attraversava il territorio degli Umbri Plestini e la città di Plestia) e corrisponde all'incirca con il tracciato della S.S. 77.
Sulla parete del monte, ricerche archeologiche effettuate recentemente hanno dimostrato la presenza di un santuario risalente all'età del ferro, probabilmente usato per l'osservazione del volo degli uccelli da parte degli aruspici ed anche per il controllo del territorio sottostante.
L'abbondanza d'acqua portò alla costruzione di un acquedotto romano (III-IV secolo a.C.), i cui resti sono visibili tuttora.
Dapprima monaci eremiti orientali, nel V secolo, e poi i benedettini della vicina abbazia di Sassovivo, nel 1273, stabilirono nel borgo una serie di opere atte a convogliare le acque del fiume Menotre ed a sfruttarne la forza motrice: in quel periodo furono aperti mulini per il grano e frantoi per l'oliva, opifici per la produzione di tessuti pregiati. A quel periodo risale anche la costruzione di un piccolo eremo abbarbicato sulla nuda e rocciosa parete del monte di Pale, in corrispondenza del santuario protostorico