ALTER EGO - Prato, ex chiesa di S. Giovanni, 2013 - Intervista a Katerina Grolliou
Intervista a Katerina Grolliou
a cura di Alessio Zipoli e Matteo Picardi
In occasione della mostra ALTER EGO - mantenere le distanze/eliminare le differenze è stato realizzato un fornito apparato documentario del progetto, comprensivo di allestimento, progettazione, e interviste individuali agli artisti presentati nell'evento collettivo.
Questo ha permesso di creare un servizio per la promozione presente e futura degli artisti coinvolti.
Gli apparati video intendono offrire una testimonianza documentaria dell'interazione tra le poetiche professionali dei partecipanti e il concept strutturale del progetto.
La mostra, a cura di Alessio Zipoli e Filippo Bigagli per Caos Fonderia Cultart, è promossa all'interno della rassegna Alter Mundi - Incontro di popoli e culture, organizzata dalla Provincia di Prato.
Katerina Grolliou (Κατερίνα Γρόλλιου) è uno dei nomi più riconosciuti nel panorama culturale greco degli ultimi venti anni. Dopo esperienze a livello internazionale relative a vari settori creativi (pittura, scultura, arti minori, stilismo) nel 1990 ha creato ad Atene Atelier GROLLIO, un laboratorio-scuola dedicato alla produzione e design nei settori dell'oreficeria, microscultura e di design con materiali di riciclo. Ad oggi Atelier Grollio è un brand riconosciuto a livello europeo, con distribuzione internazionale e la realizzazione di oltre venti esposizioni dal 1986 a oggi.
Alter Ego è la prima mostra italiana che vede la partecipazione di Katerina Grolliou.
L'evento è stato patrocinato dal Consolato greco di Firenze.
Vacantze - Valigia live@Ex Chiesa di San Giovanni - prato
ALTER EGO - Prato, ex chiesa di S. Giovanni, 2013 - Intervista a Resmi Al Kafaji
Intervista a Resmi Al Kafaji
a cura di Alessio Zipoli e Matteo Picardi
In occasione della mostra ALTER EGO - mantenere le distanze/eliminare le differenze è stato realizzato un fornito apparato documentario del progetto, comprensivo di allestimento, progettazione, e interviste individuali agli artisti presentati nell'evento collettivo.
Questo ha permesso di creare un servizio per la promozione presente e futura degli artisti coinvolti.
Gli apparati video intendono offrire una testimonianza documentaria dell'interazione tra le poetiche professionali dei partecipanti e il concept strutturale del progetto.
La mostra, a cura di Alessio Zipoli e Filippo Bigagli per Caos Fonderia Cultart, è promossa all'interno della rassegna Alter Mundi - Incontro di popoli e culture, organizzata dalla Provincia di Prato.
Chiesa gotica di San Francesco del Prato torna alla luce dopo 2 secoli di abbandono
Il Tg post di Pierluigi Vito porta a Parma per raccontare il restauro di un monumento straordinario tornato alla luce dopo oltre due secoli di abbandono: la chiesa gotica di San Francesco del Prato.
Piqued Jacks - Reign of Clouds (acoustic live @ Ex Chiesa di San Giovanni)
The first song of 'Aerial Roots' live at the album's release party in Prato, sponsored by Fonderia Cultart, Turn On Music and Oca Nera Rock.
Tour dates
Our new acoustic album 'Aerial Roots' is available now on
Official Store
Spotify
iTunes
Follow Piqued Jacks
Website
Facebook
Twitter
Instagram
Ex-Convento Cicognini abbandonato - Attività Paranormali
Il complesso di Villa delle Sacca si trova nel comune di Prato; è un ex monastero della prima metà del XIII secolo dove fu ritrovato il famoso polittico di Lorenzo Monaco recentemente restaurato.L'insediamento è formato da un'ala trasversale che costituisce il primitivo convento con resti di strutture in alberese e tracce di aperture medievali. Si nota anche l'ex chiesa con cappella addossata. Fu restaurata in parte negli anni settanta del Novecento.
Si trova sulla collina di Spazzavento ed è in completo stato di degrado nonostante sia una struttura ricca di storia. Risale al 1276 la probabile fondazione del Monastero di S. Maria a Gamberondoli, e le monache, che erano dette anche le insaccate, l'abitarono fino al 1390, quando lasciarono il Monastero e si trasferirono a Prato a Porta S.Giovanni. Nel 1406 i Monaci olivetani ereditarono da un certo Messer Bartolomeo De' Franceschi da Pistoia e acquistarono, per 410 fiorini d'oro, il Monastero dalle donne di S. Margherita delle Sacca e iniziarono vari lavori al Monastero ed alla chiesa che proseguirono fino al 1411. Nel 1429, oltre che proseguire i lavori di arredo e di sistemazione della divenuta Badia di Monte UIiveto si realizza il coro della chiesa. Dal 1545 al 1552 vengono effettuati lavori di sistemazione agli annessi agricoli. E nel 1588 si registra un pagamento a Gianfranco Cottoli da Settignano per la realizzazione di una cappella nel Monastero che ora si chiama Monastero di S. Bartolomeo delle Sacca. Nel 1635 opere di imbiancatura alla loggia in volta. Nel 1640 si eseguono vari lavori nello spizio. Nel 1709 il chiostro risulta assai malandato e bisognoso di restauri. Per tutto il XVIII secolo proseguono lavori vari di manutenzione ed adeguamento del convento e della chiesa. Quando il 26/6/1775 il Granduca Leopoldo dona al R. Convitto Cicognini i beni dell'Abbazia dei Monaci Olivetani di S. Bartolomeo delle Sacca, il loro monastero viene trasformato in sede di villeggiatura per i collegiali. I monaci lasciano un interessante Codice Olivetano delle Sacca. Contiene prevalentemente contratti di compere fatte dal Monastero, ma lasciano comunque intravedere la vita alacre e serena che i monaci vi conducevano. Tra l'altro il Codice Olivetano delle Sacca era in possesso del Comune di Prato; ma questo con deliberazione 10/11/1910 lo permuta con un quadro di S. Antonio (pittura in legno dolce che si suppone opera di Filippo Lippi) posseduto dal Convitto Cicognini. Dai documenti conservati presso l'Archivio storico del Cicognini di Prato emerge inoltre la fervida attività agricola che si conduceva in quell'epoca sui territori intorno alla Villa Le Sacca. Nel 1775 si ha una notevole raccolta dell'olio dai poderi Monsanti -- Belvedere -- Colombaia - S. Lucia - Torcicoda (poderi tutti facenti parte del possesso del Monastero di S. Bartolomeo delle Sacca e poi naturalmente passati al Collegio Cicognini). Da un estratto dalla raccolta dalla Fattoria Le Sacca e dai poderi annessi dal 6/2/1781 al 5/2/1782 sappiamo che le specie agricole coltivate sono: grano, segalato, fave, vecce, orzola, vena gentile e canapa dal podere Colombaia. Dal 1776 iniziano i lavori per adattare il Monastero alla nuova destinazione e si hanno sostanziali modificazioni: il chiostro viene abbattuto, viene costruita la scala grande.Alcuni degli ospiti della residenza estiva del Convitto Cicognini, poi diverranno uomini illustri. Gabriele D'Annunzio arrivò al Cicognini di Prato il 1º gennaio 1874 e ripartì nel luglio del 1881, anno nel quale si trasferì a Roma. La Villa Le Sacca vide le estati della sua fanciullezza. Sappiamo che come convittore era piuttosto indiscplinato e chissà quante allegre scorribande, giochi, scherzi, saranno avvenuti nella Villa Le Sacca e negli agresti dintorni del Monteferrato. Probabilmente questi luoghi, i suoni che provenivano dall'ambiente circostante lo ispiravano, e gli faranno poi scrivere ne :
« ... Il volo della rondine si faceva sempre più basso. Dalla parte del Monteferrato veniva un rombo rotto come se le macine di granito ed i massi di serpentino rotolassero e precipitassero!. »
(Il Compagno dagli occhi senza cigli, Gabriele D'Annunzio)
Il tempo e l'incuria fanno poi il resto e nel 1965 la Villa le Sacca ha urgenti necessità di lavori di restauro dopo che ha cessato di essere utilizzata anche dal Collegio Cicognini. Nel 1966 il Rettore del Collegio Cicoghini richiede l'autorizzazione al Ministero della Pubblica Istruzione per l'alienazione della Villa, che viene concessa il 24/3/1967. E sulla Villa ricade il silenzio e l'abbandono. Nel 1976 fa parlare di sé ma per una serie di atti vandalici che distruggono varie parti dell'edificio, che già si sta degradando notevolmente.
2018-11-29 PRATO - UN ALTRO COLPO ALLA TABACCHERIA BELLINI A MALISETI
2018-11-29 PRATO - UN ALTRO COLPO ALLA TABACCHERIA BELLINI A MALISETI
EX Preventorio Maschile Rocco Chiapponi Bettola Piacenza
Preventorio maschile di Bramaiano, edificio a 610 metri di altitudine che, sulla strada che sale a Prato Barbieri dista poco più di tre chilometri dalla piazza di Bettola. Si tratta di un edificio con ampio giardino e aree verdi fondato da Rocco Chiapponi, proprietario terriero e imprenditore agricolo di Castel San Giovanni (che aveva contribuito a fondare il Consorzio Antitubercolare di Piacenza), che morì nel 1938 poco prima dell’inaugurazione della struttura a lui dedicata. Il Preventorio operava come efficiente luogo di ricovero dei bambini della provincia di Piacenza a rischio di malattie polmonari, che necessitavano di cure preventive e di aria salubre.
Nel 1944 quando non era in attività causa gli eventi bellici, l’edificio fu requisito dalle truppe partigiane del comandante unico Emilio Canzi, che incaricò il giovane studente di medicina Ettore Valdini di allestire, posti-letto convincendo le suore ancora presenti. Il 29 agosto vi furono trasferiti e curati decine di partigiani. A metà ottobre i letti erano cresciuti fino a 65. La struttura ospedaliera aveva una camera operatoria e un apparecchio radioscopico, cui si aggiunsero altri apparati; per cui l’équipe medica aveva una mole di attività enorme. Il personale impiegato era di quindici persone: un medico, tre studenti in medicina, un aiutante di sanità, quattro infermieri, un ufficiale addetto all’approvvigionamento, autisti e uomini di fatica, varie suore. A fine novembre il Preventorio-Ospedale fu sgomberato e occupato dalle truppe nazi-fasciste. Nel dopoguerra l’edificio tornò ad essere centro di cura per le malattie respiratorie fino alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso.
Leggenda urbana,edifici abbandonati,lasciati a se stessi,le indagini sono condotte senza asportare,imbrattare,provocare danni. Urban legend, abandoned buildings, left to themselves, the surveys are conducted without remove, deface, damage
2019-09-20 PRATO - ARTIGIANO MORTO A GALCIANA, NOVE INDAGATI
2019-09-20 PRATO - ARTIGIANO MORTO A GALCIANA, NOVE INDAGATI
Prato: Manuel Agnelli (Afterhours) e Matteo Biffoni a confronto
Giovedì 24 Luglio
Ex Chiesa di San Giovanni - Prato
Incontro fra Manuel Agnelli cantante degli Afterhours e Matteo Biffoni Sindaco di Prato
Prato Scomparsa Tv, puntata del 17/01/2018
Prato Scomparsa, in collaborazione con Notizie di Prato, Comune di Prato e Toscana Tv, presentano una nuova puntata della trasmissione Prato Scomparsa Tv.
La nuova puntata è un viaggio attraverso alcuni elementi del trasporto pubblico a Prato, in studio Daniele Nuti (Prato Scomparsa) e Claudio Vannacci (direttore Notizie di Prato) fanno un viaggio fotografico tra vecchi bus e viaggi piuttosto avventurosi, mentre in esterna l'ospite della puntata è il presidente della CAP, Giuseppe Gori, che attraverso le domande e il dialogo con Daniele Nuti ci parla del lato storico dell'azienda e non solo... (Daniele Nuti)
UFO IN ZONA PRATO ?
Stasera mentre fumavo una sigaretta sulla mia terrazza ho notato nel cielo un' oggetto luminoso che volteggiava nell'aria, mi sono precipitato in casa a prendere la mia videocamera per poterlo riprendere. Questo il risultato a video. Per favore commentate sotto e datemi voi una spiegazione al fenomeno. Che si tratti di un U.F.O ?
Place Concert: An Harbor @ Ex Chiesa di San Giovanni * 1Nov’14
* MORE ABOUT:
* THANKS TO:
* Place Concert by CCT-SeeCity
* An Harbor @ Ex Chiesa di San Giovanni, performing Come Armed or Come Not At All and...
* Video by Guido Baroncelli
RDVideo - Prato mille anni di storia costumi e industria
RDVideo - Prato mille anni di storia costumi e industria
Stracci - I cenciaioli di Prato
Queste interviste sono state realizzate tra il 2006 e il 2007 come lavoro di ricerca per la scrittura del testo teatrale Stracci, andato in scena nel maggio del 2007, diretto e interpretato da Valentina Banci e Francesco Borchi.
Oreste Galli - Partigiano, ex prigioniero del carcere
La preziosa e toccante testimonianza di Oreste Galli, partigiano che fu incarcerato presso San Francesco del Prato.
ho scoperto una Cripta [urbex toscana]
strane presenze nella cripta dimenticata, guardare con cautela
Il Quinto Elemento - Live
Live 8 aprile 2015 - Ex Chiesa di San Giovanni di Prato
IL QUINTO ELEMENTO
QUINTETTO FEMMINILE A CAPPELLA
Mya Fracassini
Irene Giuliani
Elisa Mini
Paola Rovai
Stefania Scarinzi
CONTATTI
ilquintoelemento.musicavocale@gmail.com
3381012631
Il Quinto Elemento è un quintetto vocale a cappella formato da cinque soliste toscane provenienti da mondi musicali diversi ma accomunate dalla grande passione per il suono della voci che si fondono, senza altri strumenti o artifici.
La variegata esperienza delle cinque componenti si riflette nell’ampiezza del ventaglio stilistico musicale che il gruppo può affrontare, sempre con una cifra personale che illumina l’esecuzione di brani noti o meno noti.
Il repertorio spazia dalla polifonia rinascimentale a quella contemporanea, da canti della tradizione popolare italiana a brani di respiro internazionale, fino a composizioni originali. Irene Giuliani cura gli arrangiamenti e gli adattamenti, nonché la composizione di alcuni dei brani originali espressamente scritti per la formazione.
La tavolozza sonora del Quinto Elemento comprende anche un uso integrato dell’elemento improvvisativo, che costituisce una delle cifre della formazione.
Il gruppo ha esordito in marzo 2015 presso l'Ex Chiesa di San Giovanni di Prato. Ha successivamente tenuto concerti nell'ambito di PratoEstate 2015 e presso Palazzo Pretorio in occasione della Notte in rosa pratese.
Mya Fracassini
Diplomata in canto lirico e musica vocale da camera, esegue abitualmente repertori che spaziano dal medioevo fino alla musica colta contemporanea. Nel proprio curriculum di studi rientrano la danza, la recitazione e improvvisazione teatrale. E’ inoltre laureata in Discipline della Musica, Musica vocale da camera e Polifonia rinascimentale.
Nell’arco della carriera ha affrontato i generi musicali più disparati (jazz, blues, soul, funky, tango argentino)
È abitualmente solista ospite di importanti formazioni in festival e rassegne di livello internazionale (Festival di Bruges, Festival Barocco di Viterbo, Settimane musicali di Ascona, Festival di Ravenna, Festival dei due mondi di Spoleto, Cantar Lontano di Pesaro, Festival della Valle d’Itria)
Ha al proprio attivo numerosi CD pubblicati dalle più importanti etichette internazionali.
Ha fondato il trio vocale femminile “Ad Lib” pubblicando nel 2006 il cd “Musica in gioco”.
Irene Giuliani
Diplomata in pianoforte classico presso il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, ha conseguito nel 2014 il diploma di secondo livello in CANTO JAZZ presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, ottenendo il massimo dei voti con lode.
Dal 2007 al 2013 ha diretto il quintetto vocale femminile L'Ora del Tè con cui ha cantato in numerose rassegne e grazie al quale si è specializzata nella scrittura per voci pari.
Svolge da quindici anni attività didattica, presso l''istituto Pertini di Vernio (Po), risultato fra i più attivi ed efficaci nell'insegnamento della musica nelle varie indagini nazionali dedicate. (Musica 2020, DM 8/2011).
Elisa Mini
Diplomata col massimo dei voti e la lode in Canto Jazz al Conservatorio ” G.B Martini ” di Bologna, frequenta attualmente il corso di Diploma di II livello seguita dalla cantante Diana Torto.
Vincitrice del premio “Best Artist” al Fara Music Summer School (2011) e della categoria Jazz del Festival Delle Arti di Bologna (2012), finalista del concorso internazionale di Jazz “Scrivere in Jazz” di Sassari (2012). Nel 2013 è a rappresentare lʼ italia nella European Jazz school, esibendosi a Bordeaux e Francoforte.
Nel 2014 è membro dell’Orchestra Nazionale dei Giovani Talenti Jazz, diretta dal M° Paolo Damiani.
Paola Rovai
Logopedista e cantante, da sempre interessata alle vocalità tradizionali, a partire dal 1999 promuove o prende parte a progetti musicali come cantante solista (L'Apprendista Bardo, Eshareh Ensemble...).
Si avvicina recentemente alla musica vocale, improvvisazione e circlesongs con seminari (Albert Hera, Luisa Cottifogli, Oskar Boldre) e con la partecipazione ad alcuni progetti: Vocal Summit Project e Voisix sotto la direzione di Lorenzo Sansoni, e attualmente con Il Quinto Elemento.
Stefania Scarinzi
Insegnante certificata del metodo Vocal Power di Los Angeles,ha studiato Jazz ed improvvisazione con Bob Stoloff della Berklee School of Music a Boston e presso la Manhattan School of Music a New York,dove ha avuto l'occasione di esibirsi al Bottom Line con Garry Dial,Rich de Rose,Terre Roche.
Vincitrice della Prima edizione di Spoleto Jazz Festival con Michele Hendricks e di numerosi altri workshop.
Nel 2002 viene citata come miglior talento jazz per la rivista Musica Jazz. Nel 2004 partecipa ad Umbria Jazz Festival con il pianista Renato Sellani. Ha all'attivo varie incisioni in ambito jazz e classico.
Chiesa di Santa Cristina La Vetere
a cura di Salvatore Plano e Sandra Proto.
Video in HD.
Si consiglia di modificare la qualità del video tramite l'icona a forma di ingranaggio situata nell'angolo del video player da cui selezionare la qualità HD.