A Lucca c'è una chiesa dove i videogiochi diventano sport
Per il terzo anno consecutivo Lucca Comics & Games ha ospitato l'Esport Cathedral, l’ex chiesa ormai sconsacrata di San Romano all'interno della quale si svolgono i tornei dell'Italian Esport Open 2018 by Vodafone. Nella settimana di manifestazione hanno tenuto banco, tra statue e arazzi, tornei di Quake, League of Legends, Clash Royale e Destiny 2. Grande l'affluenza all'interno di un luogo molto particolare dove di certo non ci si aspetta di trovare dei videogiochi. Noi di Fanpage.it abbiamo visitato la chiesa ed esplorato anche le zone più nascoste.
Pisa - i Lungarni
I lungarni pisani sono ampie strade che da una parte costeggiano antichi palazzi e dall'altra le cosiddette spallette, muri in pietra e mattoni che costituiscono la parte più elevata degli argini del fiume.
La grande ampiezza dei Lungarni dà un aspetto signorile e di largo respiro al centro storico, specie al tramonto.
La sera i lampioni posti sulle spallette dell'Arno si specchiano nel fiume, creando un'atmosfera magica.
I lungarni pisani sono stati molto amati da numerosi scrittori italiani ed europei dell'Ottocento per la bellissima scenografia urbana descritta dalla lunga curva del fiume. Gli italiani li descrivevano “pieni di carrozze e pedoni, vi si sentono parlare dieci o venti lingue, vi brilla un sole bellissimo tra le dorature dei caffè, nelle botteghe piene di galanterie e nelle invetriate dei palazzi e delle case, tutte di bella architettura” (Giacomo Leopardi). I francesi trovavano “i lungarni rivestiti di pietra somiglianti a Parigi”; basta accennare alla descrizione con cui si apre il settimo capitolo di Chavornay, uno tra i primi “best seller” europei, dello scrittore e viaggiatore Charles Didier, pubblicato a Bruxelles nel 1838 - “Le Lung'arno de Pise est la plus belle ligne de quais qu'il y ait en Europe [...] ” - ed ambientato al caffè dell'Ussero, dove “convenivano i napoleonisti d'alta condizione” e i “Beccaccini, amanti di portare al collo de' fazzoletti sopraffini colle becche del solino pinzute, e fuori della corvetta, ricusando di mostrarsi al pubblico in cacciatora verde, che è il distintivo dei Carbonici”. Gli inglesi rimanevano affascinati dagli stupendi alberghi e palazzi con gli eleganti caffè che trovavano forniti “with excellent cakes and good tea” (John Ruskin).
Sui lungarni si affacciano numerosi e importanti edifici, come la chiesa di San Sepolcro, il palazzo Pretorio, il palazzo Lanfranchi, il palazzo Gambacorti, palazzo Agostini, il Palazzo Reale, il palazzo alla Giornata, il caffé dell'Ussero, il museo di San Matteo, la chiesa di San Paolo a Ripa D'Arno (il duomo vecchio), la chiesa di Santa Maria della Spina (che fu smontata e ricostruita per salvarla dalle piene dell'Arno) e molti altri edifici storici.
Oltre alle spallette, la struttura comprende due cale, lo scalo Roncioni in lungarno Mediceo, da cui partono i battelli turistici, e lo scalo davanti al Giardino Scotto, arrivo storico delle regate sull'Arno, in lungarno Galilei. Altra struttura collegata con i lungarni è la Cittadella Medicea, che conclude la parte murata dei lungarni. Anticamente erano presenti altri scali, che poi sono stati eliminati, lasciando il posto ad alcune scalette di ferro, ormai in disuso.
Una curiosità ancora visibile nel lungarno Galilei è il piedistallo del ponte di ferro provvisorio, realizzato dai genieri dopo la seconda guerra mondiale: una passerella sul fiume, unico passaggio agibile subito dopo la guerra nel centro della città. Nel periodo estivo alcuni lungarni (Pacinotti, Mediceo, Galilei) vengono chiusi al traffico serale im modo da consentire alla cittadinanza di invadere tranquillamente quelle strade.
San Bartolomeo unisce sul crinale Toscana ed Emilia Romagna
GARFAGNANA - Una processione sul crinale appenninico, tra il versante Emiliano e quello Toscano, un Santo portato in spalla e una piccola chiesina dedicata a San Bartolomeo.
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Inaugurata l'area dell'ex casello di Carraia
CAPANNORI - Dopo quasi 70 anni la comunità di Carraia torna ad appropriarsi dell'area antistante la chiesa. Terminati infatti i lavori di riqualificazione, durati circa 10 anni, dell'ex casello di ingresso all'autostrada Firenze - Mare.
L'OSPEDALE ABBANDONATO PIU' FAMOSO D'ITALIA | UrbexMJ | L'Ospedale Abbandonato - La Serie
UrbexMJ alla scoperta di un enorme ospedale abbandonato a Garbagnate Milanese, il più grande e magnifico di tutta Italia. Ci teniamo molto a questa esplorazione urbex: proprio in questo ospedale, noi due ci siamo nati!
Se vuoi entrare insieme a noi in questo ospedale abbandonato, guarda subito la prima parte di questa nuova serie dell'urbex italiano! Scopriamo insieme la storia di questa enorme struttura abbandonata, e tieniti pronto per i prossimi episodi della serie L'Ospedale Abbandonato prossimamente su questo canale!
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DISCLAIMER
In ogni nostra esplorazione ci limitiamo a catturare immagini. Non forziamo ingressi, non spostiamo oggetti, non prendiamo souvenir, non danneggiamo o deturpiamo nulla, nell'assoluto rispetto del luogo e della struttura che stiamo visitando.
In San Frediano i funerali dell'onorevole Maselli
LUCCA - Si sono svolti con rito Valdese le esequie dell'ex parlamentare e pastore emerito Valdese Domenico Maselli, spentosi a 82 anni venerdì scorso. Tanti rappresentanti politici e semplici cittadini hanno voluto rendere omaggio
LUCCA VALDESE - Culto 8 dic. 2^ p.
Chiesa Valdese di Lucca - Predicazione del Pastore D. Maselli durante il culto dell'8 dicembre
VIA FRANCIGENA - Da Pancole - San Gimignano a Santa Lucia - di Sergio Colombini
L'itinerario di oggi inizia dal parcheggio del Santuario Madre della Divina Provvidenza a Pancole. Dopo circa 900 metri di strada asfaltata si imbocca a destra la strada sterrata che porta all'antico borgo fortificato di Collemuccioli, con la torre e poche case, la strada passa sotto l'arco di una di queste. In breve tempo arriviamo alla Pieve di Santa Maria a Cellole del XIII secolo, per fortuna tutto il complesso è stato ristrutturato dalla Comunità di Bose.
Dopo una breve visita della chiesa romanica continuiamo fino alla strada asfaltata e svoltiamo a sinistra, passiamo l'ex chiesetta di San Biagio ora privata, in circa 4 chilometri arriviamo a San Gimignano. Entriamo nel centro storico per la Porta di San Matteo e lo attraversiamo tutto. Una volta usciti dalla città si scende e prendiamo la strada sulla sinistra per Santa Lucia. Superiamo Monteoliveto e in breve tempo arriviamo al borgo di Santa Lucia dove termina la nostra tappa.
Dedicare una canzone alle prostitute
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L'otto marzo è la giornata in cui si celebrano i diritti delle donne. Ma tantissime donne nel mondo non hanno alcun diritto e vivono come schiave. Secondo il Global Report on Trafficking in Persons 2014 delle Nazioni Unite ci sono 21 milioni di persone che sono oggetto di tratta o schiavitù. Il 59% delle vittime è una prostituta. Come omaggio a queste donne (e per ricordare la loro condizione) abbiamo pensato di dedicare loro 5 minuti in cui potessero non pensare al male che subiscono. Il cantautore Claudio Gnut ha scritto questa serenata ed è andato a cantargliela dal vivo, imbastendo una piccola serenata, dal titolo Pigliati nu poco 'e bene.
Una produzione Fanpage.itvideo di Luca Iavaroneautori: Marco Paretti, Claudio Gnut, Luna Esposito, Luca Iavarone
con Claudio Gnut Organizzazione e riprese: Raffaello Durso Assistenti: Danilo Zanghi, Dario Volpe
Conferenza S E Monsignor Luigi Moretti annuncio nomina nuovo Arcivescovo d
Restauro chiesa movie
Visita al cantiere della chiesa di San Vincenzo a Viganò in corso di restauro. Un'esperienza unica il poter ammirare da vicino e toccare il campanile, le campane, le colonne, e godere di un panorama a 360 gradi sul nostro paese. Un grazie all'accompagnatore Ing. Raffaele Perego che con pazienza e competenza ci ha spiegato anche in dettaglio l'opera perchè comprendessimo meglio l'intervento. Un grazie anche a Silvia Sala che ha coordinato il gruppo vegliando sulla nostra incolumità!
Ovviamente un grande grazie anche a Don Enrico Baramani per averci dato questa imperdibile opportunità.
Domenica 9 giugno 2019
Mons. Andrea Bellandi del clero di Firenze eletto dal Papa Arcivescovo di Salerno
Papa Francesco ha nominato Mons. Andrea Bellandi Vicario Generale di Firenze nuovo Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno.
L’annuncio oggi alle ore 12 da parte del Vaticano in contemporanea a Firenze da parte del Cardinale Giuseppe Betori, e a Salerno.
Per incarico della Nunziatura Apostolica in Italia comunico che il Santo Padre Francesco ha nominato mons. Andrea Bellandi Arcivescovo metropolita di Salerno-Campagna-Acerno.
La notizia che oggi viene divulgata ci colma di gioia, in quanto costituisce un’ulteriore attestazione della considerazione che Papa Francesco ha verso la Chiesa fiorentina e di quanto ne apprezzi la storia e il suo presbiterio. Quanto alla nostra storia, ne fanno fede i recenti decreti di eroicità delle virtù con cui egli ha dichiarato venerabili prima il card. Elia Dalla Costa e poi il prof. Giorgio La Pira, dando espressione pubblica all’apprezzamento e alla devozione personale che egli nutre verso queste due esimie figure della nostra Chiesa, come più volte mi ha ribadito. Quanto al nostro presbiterio, dopo la designazione di mons. Stefano Manetti a vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e dopo l’affidamento della diocesi di Castellaneta a mons. Claudio Maniago nel 2014, a cui va aggiunta l’anno successivo l’elezione a vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello di mons. Giovanni Roncari, ora si aggiunge la nomina di mons. Andrea Bellandi ad arcivescovo di una importante e insigne sede episcopale della Campania qual è l’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Di questa benevolenza verso Firenze e la sua Chiesa siamo grati a Papa Francesco e gli rinnoviamo attestazioni di affetto e impegno di preghiera.
L’arcidiocesi che viene affidata alla guida pastorale dell’Arcivescovo Andrea nasce, nell’attuale configurazione, dalla riforma delle diocesi italiane del 1986, raccogliendo l’eredità dell’antichissima diocesi e poi arcidiocesi di Salerno, un territorio in cui la presenza delle comunità cristiane è attestata fin dal III secolo e i più antichi vescovi storicamente documentati risalgono al V secolo. Un’antichissima Chiesa, dunque, divenuta metropolitana nel X secolo e a cui, come detto, la recente riforma ha unito le diocesi di Acerno, di cui si ha notizia dall’XI secolo, e di Campagna, sorta nel XVI secolo. Una diocesi che attualmente, con circa 600.000 abitanti, costituisce, dopo Napoli, la più importante Chiesa locale della Campania. Alla gloriosa storia di questa diocesi appartiene che l’Arcivescovo di Salerno si fregi del titolo, ora solo onorifico, di Primate del Regno di Napoli. Più interessante per il nostro don Andrea, stimato teologo, è forse l’avere tra i suoi predecessori uno dei massimi protagonisti del Concilio di Trento, il cardinale Girolamo Seripando.
Riprese di Franco Mariani.
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30 Marzo 2012 - Restauro Chiesa di S. Croce in Spiano - M.S.Severino
Lo staff del portale cittadimercatosanseverino.it ringrazia il Geom. Matteo Acconcia, progettista e direttore dei lavori per la gentile concessione delle foto.
La Comunità di Spiano è in festa. Sabato 17 dicembre, infatti, verrà riaperta al culto la Chiesa S.Cce, completati i lavori di ristrutturazione. Sarà l'Arcivescovo della ArciDiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Mons.Luigi Moretti, a benedire il sacro edificio e a presiedere la Santa Messa, che inizierà alle ore 18,30, affiancato dal giovane parroco, don Francesco Sessa. Saranno presenti il Sindaco della Città, Giovanni Romano, i Consiglieri Comunali Franco Amoroso, Marco Iannone, il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Perozziello ed altri Amministratori Comunali. La tradizione vuole che, in questi casi, si celebri la dedicazione dell'altare, mentre il Sindaco dovrà firmare il libro della dedicazione. I lavori hanno riguardato il consolidamento strutturale del sacro tempio, il rifacimento dei pavimenti, l'eliminazione delle infiltrazioni dell'umidità. E' un momento di grande gioia per la nostra Comunità -- afferma Franco Amoroso -. Nei piccoli paesi, come il nostro, la fede, per fortuna, è ancora un forte elemento distintivo della Comunità, che viene trasmesso di generazione in generazione. A Spiano lo è ancora di più, visto che nella Chiesa S.Croce c'è la fortissima devozione verso la Madonna Addolorata. Una devozione che anche gli spianesi emigrati serbano nel loro cuore e che spinge, ogni anno, molti di essi a rientrare nel paese d'origine per partecipare ai riti che si celebrano in onore dell'Addolorata. Nei nostri cuori e nella nostra mente -- aggiunge Marco Iannone -- è ancora vivo il ricordo dello storico evento celebrato nel 1999, quando la statua dell'Addolorata fu portata in Vaticano. Qui, il Beato Papa Giovanni Paolo II pose una corona sul capo del sacro simulacro. Un evento storico, che inorgoglisce la nostra Comunità e che è ricordato con un'apposita targa marmorea apposta nella Chiesa. Essere spianesi vuol dire avere, innanzi tutto, una forte devozione verso la Madonna Addolorata e riconoscere la Chiesa S.Croce come patrimonio affettivo di inestimabile valore.
Articolo tratto dalla testata giornalistica Dentro Salerno. it
Convento SS.ma Trinità (Selva-S.Fiora GR)
Antico Convento della Santissima Trinità. Frazione Selva, nel Comune di S.Fiora (GR).
Convento ormai abbandonato da molti anni, edificato in primis, nel secolo XI.
Nei tempi antichi, prima di proprietà degli Aldobrandeschi e successivamente degli Sforza. Il Conte Guido promosse una ristrutturazione e ampliamento negli anni 1488/1489. L'attuale edificazione però risale al 1762, costruita demolendo le precedenti.
Ormani abbandonato e, purtroppo, in fase di decandenza.
Di nota importanza, nei pressi del complesso, la Fonte del Papa; denominata così perche si narra che il Papa Pio II, molto malato, avrebbe bevuto da questa fonte e ebbe il dono della guarigione.
Pisa - I Lorena, Museo Nazionale di Palazzo Reale, Piazza Carrara e Teatro Rossi.
Storia di Pisa e i Lorena, Museo Nazionale di Palazzo Reale, Piazza Carrara (ex piazza San Nicola) e Teatro Rossi.
Il Museo nazionale di Palazzo Reale di Pisa si trova sul Lungarno Antonio Pacinotti 46.
Il Palazzo Reale fu costruito nel 1583 da Bernardo Buontalenti per Francesco I de' Medici, ed andava a sostituire - come dimora della Signoria a Pisa - il palazzo Medici sito presso la chiesa e il convento di San Matteo.
Il progetto inglobò alcune domus e torri medievali risalenti fino all'XI-XII secolo e in parte ancora visibili: quella dei conti Gaetani di Terriccio, Pomaya e d'Oriseo (la torre della Verga d'Oro e la torre del Cantone, quest'ultima ancora in parte scorgibile su un fianco) e venne rimaneggiato più volte, durante il XVII e il XIX secolo.
Sulla sinistra del palazzo si possono vedere in un vicolo gli arconi a tutto sesto di un edificio medievale, ormai ribassati per via dell'interramento dovuto all'alzarsi del piano di calpestio. Dall'interno del cortile si può vedere una torre antica meglio identificabile, con un portale ad arco in verrucano, due finestrelle con architrave pentagonale e una monofora più in alto. Al piano terra del cortile si vedono anche i resti di un loggiato, con due colonne con capitelli istoriati, in parte abrasi.
La corte medicea vi si riuniva soprattutto in inverno e furono suoi ospiti, tra gli altri, Galileo Galilei e Francesco Redi, che morì qui il 1º marzo 1697. Passato poi ai Lorena, prese il nome di Reale quando divenne residenza dei Savoia, dai quali passò poi allo Stato Italiano nel 1919.
Dal 1989 ospita il Museo nazionale, che conserva numerose testimonianze delle famiglie che vi hanno abitato, costituite da dipinti, ritratti, arredi, arazzi, armature.
Piazza Francesco Carrara (già San Nicola, dalla chiesa adiacente) è una grande piazza di Pisa, aperta sul Lungarno Pacinotti. Si tratta di una delle più antiche piazze pisane.Al centro della piazza si trova un monumento in marmo bianco dedicato a Ferdinando I de' Medici. Realizzata da Pietro Francavilla su disegno del Giambologna, la statua fu inizialmente posta a ridosso delle spallette di Lungarno, per essere poi spostata nella collocazione attuale in seguito ai lavori di riordinamento delle sponde nel 1872.In fondo alla piazza alcuni antichi palazzi cinquecenteschi, sedi di istituzioni: il collegio Ricci, il palazzo Mazzarosa, il teatro Ernesto Rossi, inoltre il settecentesco palazzo del Pellegrino, sede dell'Intendenza di Finanza. Sulla sinistra la parte absidale della chiesa di San Nicola, la cui facciata è sulla via Santa Maria.
Il Teatro Ernesto Rossi si affaccia su piazza Carrara a Pisa.Fu costruito nel 1770, in sostituzione dell'antico e angusto teatro della piazzetta di Banchi, che fu attivo fin dalla metà del Seicento. Nel 1798 passò di proprietà all'Accademia dei Costanti; proprio a questo periodo risale il progetto di rifacimento redatto da Alessandro Gherardesca e Antonio Niccolini. Il disegno non fu realizzato e quindi, nel 1822, passò alla costituita Accademia dei Ravvivati, per essere infine intitolato nel 1878 al grande attore livornese e commediografo Ernesto Rossi. Dopo un tentativo di demolizione all'inizio degli anni Trenta del Novecento, sventato dalla notifica di interesse storico-artistico della Soprintendenza all'Arte Medievale e Moderna di Pisa, fu venduto per fallimento alla Cassa di Risparmio di Pisa nel 1940, per poi essere alienato alla locale federazione del Fascismo nel 1942, e quindi diventare proprietà demaniale nel 1944; infine venne dato in affitto al Comune di Pisa.È stato un glorioso e rinomato palcoscenico, sia per la prosa che per la lirica e il ballo; ha ospitato importanti compagnie teatrali, tra cui quelle di: Gustavo Modena, Ernesto Rossi, Adelaide Ristori, Ermete Zacconi, Tommaso Salvini e Flavio Andò. Nella Lirica sono state numerose le rappresentazioni, specie nei primi anni del XX secolo e fino agli anni cinquanta.
Dal 27 settembre 2012 è stato riaperto con l'occupazione dello stabile portata da un gruppo di cittadini composto da studenti, artisti, precari della ricerca e dell'editoria e operatori dello spettacolo. Oggi continua a essere aperto e funzionante, con la programmazione di laboratori ed eventi a tema teatrale, musicale, culturale e politico, grazie al proseguimento dell'azione di occupazione e autogestione.
Morto Alessandro Staffelli, dolore ai funerali: Faceva del bene, era amato da tutti
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Una carriera da medico al servizio degli altri. Alessandro Staffelli, il fratello dell'inviato di Striscia Valerio scomparso questa notte a 51 anni, ha lasciato un ricordo indelebile attraverso i numerosi progetti umanitari ai quali ha partecipato: dalle emergenze per i terremoti dell'Aquila e dell'Emilia all'assistenza agli orfani dei carabinieri.
Casanova di Pescille - La piscina - Agriturismo a San Gimignano, Toscana
La piscina dell'agriturismo Casanova di Pescille, agriturismo a San Gimignano, in provincia di Siena, in tipica cascina toscana, con camere bed & breakfast, appartamento in affitto per le vacanze e ristorante.
Le campane di Gubbio (PG) - Palazzo dei Consoli
Gubbio (PG) - Torretta civica del Palazzo dei Consoli
3+1 campane in Do3 di cui il campanone a slancio e le altre fisse:
Do3 = Giovanni Battista Donati dell'Aquila, Angelo Mari di Torre de' Passeri (PE) e Domenico Fiorelli di Ferentillo (TR), 30 Ottobre 1769
Sol3 = 1678
Fa4 = 1289
La4 (Scoletta) = 1342
Per più informazioni sulle campane guardare la descrizione del seguente video:
Venne costruito fra il 1332 ed il 1349, secondo alcuni studiosi su progetto di Angelo da Orvieto, secondo altri invece su progetto dell'eugubino Matteo Gattaponi. Gli architetti si ispirarono allo scomparso palazzo dei Capitani del Popolo edificato in Arezzo tra il 1270 e il 1278. Il palazzo dei Consoli, a pianta rettangolare, presenta un'articolazione molto complessa essendo impostato sopra una piazza che in realtà, sfruttando l'andamento del terreno, rappresenta la copertura dei livelli inferiori del medesimo edificio. Infatti misurando l'altezza dal piano stradale sul lato meridionale, al di sotto della piazza pensile, fino alla cima del campanile misura ben 98 metri. La facciata verso la piazza, realizzata in conci di pietra, ha nella parte superiore sei finestre con arco a tutto centro a coppie di due divise da lesene mentre la merlatura è sostenuta da archetti ogivali. La parte inferiore ha due bifore che fanno da cornice al portale in stile gotico con un affresco del XVI secolo nella lunetta, preceduto da una scalinata a ventaglio. È presente anche una gabbia di ferro che, in passato, era usata per esporre al pubblico ludibrio ladri e malfattori. Dal portale si accede all'Arengo, grande sala con copertura a botte che in età comunale ospitava le riunioni dei cittadini. Il palazzo fu il primo edificio a possedere l'acqua corrente, usata per alimentare splendide fontana situata all'interno del palazzo. L'edificio dal 1901 è sede del museo civico, suddiviso in pinacoteca, sezione ceramiche, collezione archeologica, collezione orientale e collezione risorgimento, e custodisce nei locali della ex cappella le preziose Tavole eugubine. La torre campanaria è sede del celebre Campanone, fuso da Giovanni Battista Donati il 30 ottobre 1769 e sollevato da piazza Grande il 20 marzo 1770, che insieme alla campana mezzana del 1678 e alla campana piccola del 1289 (più antica dello stesso palazzo), costituisce l'inconfondibile voce di Gubbio. A partire dal 1380 sei sono stati i campanoni che in circa sette secoli hanno scandito con le loro esibizioni, dette Sonate, il calendario della città, grazie alla maestria dei gruppo dei campanari, nati di fatto con la prima campana, ma costituiti in compagnia riconosciuta solo nel 1981.
Suonate:
-Rinterzo solenne egubino eseguito alle ore 7:00 come suonata di apertura del secondo giorno del Raduno Nazionale dei Suonatori di Campane. La suonata è composta da una sbattoccata iniziale e finale con in mezzo la suonata a rinterzo
25 Aprile 2019
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Arte in Lucca il maestro Antonio Possenti visita la mostra - prima parte
Ex Real Collegio - Piazza San Frediano - 1 -15 settembre 2009
Libro I Codici della Vittoria presentazione al Comune Di Fondi 13 06 2012
Il 13/06/012 alla sala conferenze del Castello Caetani di Fondi, con la regia di Gianluca Berardino, organizzato dall'assessorato allo sport, è andata in scena la presentazione del libro I Codici Della Vittoria edito da Firenze Libri Maremmi Editori per Telethon con l'Udinese Per La Vita. Alla presentazione hanno partecipato gli autori Andrea Carnevale ex compagno di Maradona e Zico, ex azzurro autore del gol del primo scudetto del Napoli e Pierluigi Grande giornalista. Presenti anche l'assessore di Fondi Lucio Biasillo, il coordinatore di Telethon Alfredo Costa e gli ex compagni del GS Fondi Calcio. Un romanzo di sport affascinante, non è la classica biografia ma è il racconto di un gol della vita, uguale a quello che potrebbe fare chiunque e in ogni settore, basta sognarlo e volerlo fortemente... il giornalista amico rincontra il campione a fine carriera e in un bar di Roma nasce questo racconto autentico, vero appassionante, colorito dalle massime dei più grandi maestri di sport e dalle storie che s'incrociano dei campioni incontrati in carriera. La critica lo ha definito un libro non banale... lo psicologo dello sport Lidano Cantarelli,ha raccontato i contenuti del libro evidenziandone l'alto livello delll'aspetto sociologico ed i contenuti di psicologia e padagogia dello sport, motivo che l'ha indotto a sceglierlo come libro di testo per un corso per allenatori di Uefa B.