Alla fattoria Guiccioli tradizionale weekend per Anita Garibaldi - cronaca 5/8/13
RAVENNA: A Mandriole un omaggio ad Anita e alla Trafila garibaldina | VIDEO
Incarna i valori del Risorgimento e l’identità del popolo italiano così viene definita Anita Garibaldi: per ricordare la sua figura e la Trafila garibaldina l’appuntamento – organizzato da Federazione delle Cooperative della provincia di Ravenna e dalla Fondazione Museo del Risorgimento - sarà domenica 4 agosto alla Fattoria Guiccioli di Mandriole, vicino Ravenna, a partire dalle 18. Sarà presentato un libro dedicato alla storia di Anita e uno spettacolo con Lucia Vasini.
Domenica il 170° anniversario della Trafila Garibaldina e il ricordo di Anita Garibaldi
Domenica 4 agosto alla Fattoria Guiccioli di Mandriole si commemora la figura di Anita Garibaldi, in occasione del suo anniversario di morte e del 170° della Trafila Garibaldina.
ANITA GARIBALDI
Il casolare dove si spense a soli 28 anni Anita Garibaldi. In fuga dai soldati Austriaci e Pontifici dopo aver preso parte attiva alla difesa della Repubblica romana, Anita mori' probabilmente per complicazioni dovute al fatto che era in attesa del quinto figlio al quinto mese di gravidanza.
Il 30 Agosto 1835, all'età di 14 anni, Anita va in moglie a un calzolaio, Manuel Duarte de Aguiar, nel villaggio di Laguna. La veridicità storica di questa unione - talvolta contestata, ma senza successo, anche da Menotti Garibaldi, figlio di Anita e del Generale - sembra essere dimostrata da un atto di matrimonio ancora esistente e da quanto scritto dallo stesso Garibaldi nelle sue Memorie.
Nel luglio del 1839, all'età di 18 anni, Anita incontra Garibaldi a Laguna. Da quel momento, dopo aver verosimilmente abbandonato il marito, Anita sarà la donna di Garibaldi, la madre dei suoi figli e la compagna di tutte le sue battaglie. Combatterà sempre con gli uomini e come gli uomini, sostenendo il fuoco avversario, e pare che venga spesso assegnatra alla difesa delle munizioni, sia negli attacchi navali sia nelle battaglie terrestri.
All'inizio del 1840, nella battaglia di Curitibanos, Anita cade prigioniera delle truppe imperiali brasiliane. Ma il comandante, molto colpito dal temperamento indomito della giovane, le concede di cercare il cadavere del marito sul campo di battaglia. Anita, approfittando della distrazione delle guardie, afferra un cavallo e fugge. Si ricongiunge con Garibaldi a Vacaria, nel Rio Grande Do Sul.
Il 16 settembre 1840 nasce il loro primo figlio al quale danno il nome di Menotti, in onore a un patriota italiano, Ciro Menotti.
Dodici giorni dopo il parto, Anita sfugge a una nuova cattura. I soldati imperiali circondano la sua casa, uccidono gli uomini lasciati da Garibaldi a difesa e cercano di catturarla. Ma Anita, con il neonato in braccio, esce da una finestra (o da una porta secondaria), inforca il cavallo e fugge nel bosco. La sua estrema abilità di cavallerizza e la sua coraggiosa vitalità la salvano ancora una volta. Rimane nascosta nel bosco per quattro giorni, senza viveri e con un neonato al petto, finché Garibaldi e i suoi la trovano.
Nel 1849 Anita è di nuovo in combattimento. Il 9 Febbraio presenzia a Roma alla proclamazione della Repubblica Romana, che però avrà vita breve. Gli eserciti francese e austriaco attaccano la città eterna per ripristinare il potere papale. I garibaldini danno vita a una eroica resistenza, respingendo gli assalti quartiere per quartiere, per molti giorni. Ma la superiorità di uomini e mezzi a disposizione delle forze avversarie è schiacciante. E dopo l'ultimo scontro sostenuto nella zona del Gianicolo, Garibaldi e i suoi sono costretti alla fuga.
Quella fuga prenderà storicamente il nome di trafila, una marcia forzata attraverso mezza Italia. I garibaldini si sparpagliano su strade diverse per sfuggire alla caccia dei soldati austriaci e della polizia papalina. Garibaldi rimane solo con Anita e con il fedelissimo Capitano Leggero. Mirano a raggiungere Venezia, l'unica repubblica che ancora non sia stata travolta dagli eserciti delle potenze imperiali europee.
Ma Anita è incinta, al quinto mese di gravidanza. La sua fuga, a piedi, a cavallo, attraverso montagne e fiumi, è un calvario. Le sue condizioni di salute peggiorano a vista d'occhio. Nelle valli di Comacchio si consuma la tragedia. La donna perde conoscenza. Pur braccati dai nemici, Garibaldi e Leggero la caricano su una piccola barca e poi, su un vecchio materasso, la trasportano nella fattoria del patriota Guiccioli in località Mandriole di Ravenna, dove subito accorre un medico, il quale però può solo constatare che Anita è spirata. La data della sua morte è il 4 agosto 1849. Anita ha ventotto anni. La sua avventura umana, storica e sentimentale accanto a Giuseppe Garibaldi è durata appena undici anni.
Marcabò la Cascina delle Mandriole
Regia Paolo Isaja e Maria Pia Melandri (7', 2007)
Realizzato per la mostra nazionale Arte per l'Umanità. La cascina delle Mandriole ha ospitato Giuseppe Garibaldi durante la sua fuga dagli austriaci. Qui vi è morta la moglie Anita. E qui, come il documentario racconta, sorgerà il museo dedicato all'Eroe dei due Mondi.
(PER INFO: crt.ecomuseo@tin.it / cinemaricerca.it / crt-ecomuseo.it)
Escursione a Cavallo Slow Park Volta scirocco sul percorso di Garibaldi e Anita
Sul percorso di Garibaldi... questa entusiasmante escursione percorre un tratto di vita di Giuseppe Garibaldi e Anita.
La partenza è da Marina Romea piccola località balneare della riviera Ravennate immersa nel verde della pineta di epoca Romana fra mare e laguna. Dalla partenza si fiancheggia la Piallassa Baiona dove in alcuni periodi dell'anno si possono ammirare i fenicotteri rosa.
Si prosegue sull' argine Nord del fiume Lamone. Questo fiume un tempo non sfociava in mare ma alimentava tutta la zona creando ricche e ampie valli dove gli abitanti di queste terre trovavano fonte di sostentamento grazie all'habitat di tipo palustre. Con gli anni l'area venne bonificata per dar spazio all' agricoltura. Oggi rimangono alcune oasi incontaminate da ammirire come le splendide Valle della Canna, Punte Alberete e il Bardello perfetti esempi di habitat umido-vallivo.
Dopo aver percorso circa tre km sull'argine Nord del fiume Lamone, si entra nella Pineta San Vitale sul lato sinistro abbiamo la bassa del Bardello zona umida di acqua dolce, dove vivono specie di flora e fauna rare e protette come le Tartarughe d'acqua, Svassi ardeidi, l'Airone cenerino e la presenza del ranuncolo d'acqua
Lasciamo la Pineta e ci dirigiamo attraverso la Riserva della Valle della Canna fino a Mandriole dove faremo una breve sosta presso Fattoria Guiccioli: antico casale teatro dell'emozionante vicenda garibaldina. Garibaldi braccato dalle guardie papaline, in fuga verso Venezia si rifugia a Fattoria Guiccioli con Anna Maria Ribeiro da Silva Anita che ormai è agonizzante.
Oggi Fattoria Guiccioli è un museo dedicato alla vicenda dell'Eroe Garibaldi e della sua compagna Anita. Dopo una breve pausa per
fare visita al Cippo di Anita si riparte in direzione Nord verso il fiume Reno.
Arriviamo fino alla diga di sbarramento acque salmastre e attraversiamo il Reno. Abbiamo percorso 15 km ed eccoci arrivati a Volta Scirocco oasi naturale protetta della Valle di Comacchio. Entriamo all'interno dell'oasi e, dopo aver ammirato i fenicotteri rosa, gli aironi bianchi e cenerini, i cigni, le anatre selvatiche e molte altre specie di uccelli acquatici, raggiungiamo un vecchio casolare la scorticata luogo in cui ci fermiamo per il pranzo a buffett di carne e pesce e degustare l'anguilla tipica di queste terre, pescata sul posto da un esperto pescatore di valle e sapientemente preparata alla brace oppure al becco d'asino.
Dopo la sosta del pranzo si riparte per il ritorno, si percorre tutto l'argine Sud del fiume Reno fino all'abitato di Casalborsetti per poi raggiungere il mare e la sua libertà.
Il ritorno a Marina Romea è previsto per le ore 17.30 circa ... tramonto incluso.
XX Settembre 2018. L'omaggio al Gianicolo e a Porta Pia
“Un fulmine lo ha colpito. Ma Garibaldi è ancora qui. Abbiamo scritto una lettera al sindaco di Roma Virginia Raggi per dire che siamo disponibili a partecipare al restauro della statua di Garibaldi. Siamo in attesa di una risposta ma c’è da rispettare i tempi delle decisioni dell’amministrazione romana. Intanto fa piacere vedere che i lavori già fervono. Il nostro auspicio è che si concludano al più presto”. Lo ha detto il Gran Maestro Stefano Bisi, che nella ricorrenza del XX Settembre ha voluto in primo luogo recarsi sul Gianicolo a rendere omaggio a Giuseppe Garibaldi, il cui monumento (opera del massone Emilio Gallori) è stato pesantemente danneggiato da un fulmine che ha colpito il basamento il 7 settembre scorso provocando numerose lesioni ai bassorilievi. Quest'anno, per la prima volta, il Grande Oriente ha reso omaggio anche alla sua compagna Anita, eroina e simbolo di tante battaglie per la libertà, morta il 4 agosto del 1849 a Mandriole, vicino a Ravenna.
La delegazione del Grande Oriente si è recata poi a deporre una corona d’alloro in memoria dei Caduti della Breccia di Porta Pia, presso la lapide nelle Mura Aureliane che ricorda la storica battaglia che il 20 settembre 1870 si combatté tra le truppe italiane, guidate dal generale Raffaele Cadorna e l’esercito papalino, e che sancì l’annessione di Roma al Regno d’Italia, decretando la fine dello Stato Pontificio quale entità storico-politica. Una cerimonia breve a causa della pioggia incessante. “Non ci ferma nessuno - ha detto il Gran Maestro - Siamo qui oggi e ci saremo sempre. Il 20 settembre è una data importantissima per noi. Fu la realizzazione di un sogno, la realizzazione di una speranza. E alle speranze abbiamo voluto dedicare le celebrazioni di quest’anno”.
Via Mandriole La strada delle Frecce
Ogni freccia un avvallamento
Una città per tutti?
Reportage realizzato da Genny Notarianni per l'emittente televisiva Grp in cui si evidenzia uno spaccato di vita reale di un disabile visivo. Il documentario è ambientato nella città di Alessandria con la collaborazione del Presidente della locale sezione dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Paolo Bolzani.
Il lavoro vuole essere uno spunto per chi non ha mai riflettuto sulle condizioni di vita urbane di un disabile.
Bolzani, UICI, FAND: La spesa sicura è servita a casa
Alessandria, parte a settembre “La spesa è servita” un iniziativa voluta dalla FAND, presenta il progetto Paolo Bolzani Presidente Provinciale UICI, erano inoltre presenti, Francesco Margaria, vice presidente Fand (ANMIL) e Luisa Cotrone, presidente ANMIC.
In questo luogo riparò Giuseppe Garibaldi
Questa è la sacra capanna che tolse alla strage degli erodiani austriaci e di Roma Giuseppe Garibaldi liberatore. La notte del 6 agosto 1849, inseguito dagli austriaci, Giuseppe Garibaldi riparò in questa capanno e fu salvo all'Italia. I battezzati italiani onoreranno come quella di Betlemme di Nazaret.
Ai miei figli, ai miei amici, a quanto dividono le mie opinioni, io lego: l'amore mio per la Libertà e per il Vero, il mio odio per la menzogna e la tirannide.
Giuseppe Garibaldi (dal testamento)
Donna Anna, da Bertati e Gazzaniga a Da Ponte e Mozart
Paolo V. Montanari spiega come Da Ponte e Mozart abbiano creato il personaggio di Donna Anna a partire dai pochi elementi presenti nell'opera in un atto Don Giovanni ossia Il convitato di pietra (1787) di Giovanni Bertati (libretto) e Giuseppe Gazzaniga (musica), di cui Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni in due atti è un remake e ampliamento.
Modena, Ridotto del Teatro Comunale Luciano Pavarotti, 27 gennaio 2015
Donna Anna (Gazzaniga): Alice Molinari
Donna Anna (Mozart): Eleonora Cilli
Don Ottavio (Gazzaniga e Mozart): Alessandro Goldoni
Pianoforte: Mario Sollazzo