Condofuri (RC) - Il Castello dell'Amendolea
Le origini del paese sono incerte, tuttavia si ritiene che esso sorse in epoca precedente a quella dell'adiacente castello di origine bizantina. Molti storici identificano la fiumara Amendolea con l'antico fiume Alex che divideva il territorio di Reggio da quello di Locri Epizefiri, questo significherebbe che il paese è ben più vecchio come starebbero a dimostrare alcuni reperti molto antichi. La storia di Amendolea è storia del suo castello di cui abbiamo qualche cenno specie dopo che subentrò nel possesso del feudo la famiglia Ruffo (1624). A partire dal XII secolo, grazie alla sua posizione strategica, il paese assunse una sempre maggiore importanza politica e militare, tanto che sino al 1806 la stessa Condofuri era un pagus (ossia un casale) di Amendolea. Nel 1495 le terre di Amendolea e di San Lorenzo passarono nelle mani di Bernardino Abenavolo. Nel 1528 l'imperatore Carlo V le tolse a Giovan Battista di Abenavoli, accusato di ribellione, e le diede a Bernardino Martirano, noto anche come poeta[1]. Infine nel 1624 le terre di Amendolea, castello compreso, vennero acquistate da Francesco Ruffo, duca di Bagnara. La famiglia Ruffo manterrà il feudo fino al 1806, anno in cui avrà fine l'età feudale. I Ruffo che non risiedettero mai sul posto ma affidarono a fiduciari il controllo del feudo che presentava difficoltà maggiori perché la popolazione parlava ancora la lingua grecanica che nel resto della Calabria era ormai estinta. Dopo il governo piuttosto tranquillo di Federico Polistena allontanato poi dai Ruffo per contrasti relativi alle entrate, furono sperimentati nuovi rapporti con il feudatario e per la prima volta si registrano proteste da parte della popolazione contro le angherie dei castellani mandati dai Ruffo in particolare contro Sangallo che tenne il feudo dopo il 1640. All'importanza politica del feudo non corrispose però una ricchezza economica: l'inaccessibilità dei luoghi, la mancanza di strade, le scarse risorse relegarono l'economia locale alla pastorizia e all'agricoltura. Le cose peggiorarono nei secoli successivi. Sintomatica è la delibera del sindaco di Amendolea che nel 1801 vietò la vendita delle foreste di querce della SS. Annunziata dell'Amendolea poiché le ghiande servivano per il pane comune della popolazione. L'antico paese di Amendolea fu pesantemente danneggiato dal terremoto del 1908 e definitivamente abbandonato dopo l'alluvione del 1956. Ricostruito in forma di piccolo borgo agro-pastorale proprio ai piedi della grande rocca, a causa di motivi economici e di vivibilità pratica ha visto negli ultimi decenni ridurre il numero dei suo abitanti, emigrati verso Reggio Calabria e Condofuri.
FONTE: Pro Loco Brancaleone
Condofuri nella Vallata dell'Amendolea: Mito e Clima
Francesco Nucera presenta un interessante documentario naturalistico e climatico su CONDOFURI e sulla Vallata dell'Amendolea, magistralmente narrato dalla voce del doppiatore TV Ivano Bini. Il video racconta la bellezza di un lembo di terra della Calabria, la parte più merdionale della regione, nel cuore dell'area grecanica.
Fiumara Amendolea - Condofuri Marina - Bova Marina
La foce del torrente Amendolea e vista dei centri di Bova Marina e Condofuri Marina
Fiumara Amendolea 22.2.2012.wmv
Le fiumare di Amendolea e Condofuri: dopo il maltempo che si è abbattuta la pioggia tormenta da giorni, ha provocato un grande ingrossare dell'acqua del fiume. Un corso d'acqua che scendono dell'Aspromonte al mare.
Esplorando il Castello Ruffo di Amendolea (Condofuri, RC) [mini-documentario]
In questo episodio di “Esplorando dietro casa” ci siamo recati nel comune di Condofuri (RC), frazione Amendolea in visita al Castello Ruffo…
BIBLIOGRAFIA
M. ROTILI, P. PRATILLO, Archeologia del castello di Amendolea a Condofuri. I. Scavo e struttura stratigrafica, in Archeologia Castellana nell’Italia Meridionale: bilanci e aggiornamenti. IV conferenza italiana di Archeologia Medievale, Roma, CNR, 27-28 novembre 2008. Quaderni di archeologia medievale (11), pp. 241-264.
M. ROTILI, F. CUTERI, F. FUSARO, C. CALABRIA, Il Castello di Amendolea a Condofuri. Scavo e struttura stratigrafica, in «Quaderni del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico», 19-20, 2000, pp. 9-52.
G. MANDAGLIO, Analisi fisico-territoriale del bacino dell’Amendolea finalizzata al recupero geostatico della rupe e del Castello, in «Quaderni del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico», 7, 1994, pp. 97-108.
O. MILELLA, Il Borgo fortificato di Amendolea, in «Quaderni del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico», 7, 1994, pp. 91-96.
F. MARTORANO, Il Castello di Amendolea. Storia e Architettura dall’XI al XVII secolo, in «Quaderni del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico», 1, 1991, pp. 38-45.
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Fiumara Amendolea e Castello Ruffo di Amendolea - Calabria in Drone
Nuovo Canale: Castello Ruffo di Amendolea:
Le sue origini sono incerte; alcune monete rinvenute sul luogo e la presenza nei pressi del castello dei resti di quattro chiesette bizantine (SS. Annunziata, Santa Caterina, San Sebastiano e San Nicola) fanno presupporre la presenza di una roccaforte già in periodo bizantino. Questi edifici religiosi non sono però in ottimo stato: la chiesetta di San Sebastiano è stata distrutta un po' dal tempo, un po' dalle frane e dai terremoti, un po' dall'uomo; quella di Santa Caterina è oggi in parte occupata da un traliccio elettrico; quella di San Nicola è abbastanza integra, ma nemmeno in questo caso si possono negare i numerosi danni che le sono stati apportati nel corso dei secoli. La fondazione del castello si attribuisce solitamente a Riccardo di Amendolea, un normanno, anche se è presumibile che la sua realizzazione sia avvenuta in più fasi diverse ad opera dei vari popoli che hanno dominato la zona durante il Basso Medioevo.
Girato il 14 agosto 2018
Arrivo alla fiumara dell'Amendolea in MTB
Arrivo alla fiumara dell'amendolea presso Condofuri (RC), tornando dall'escursione Melito P.S.- Africo Vecchio
INSOLITA ITALIA - IL BORGO FANTASMA DI AMENDOLEA VECCHIA (RC)
Amendolea vecchia è una frazione del comune di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria. La gran parte degli abitati di questa zona nasce grazie alla colonizzazione bizantina del IV secolo dopo Cristo, costituendo quella che viene definita l’area grecanica.
Molti centri abitati, tra cui Amendolea vecchia, non si trovano sul mare, ma nell’entroterra. In molti casi la localizzazione in punti strategici aveva finalità difensive.
Amendolea vecchia è stata infatti costruita su un costone roccioso che domina l’omonima valle tra le fiumare Amendolea e Condofuri. A picco su una rupe, il castello normanno e lo stesso borgo, risalgono all’XI secolo.
Le abitazioni, sebbene in grave stato di decadimento, mantengono visibile l’impianto urbanistico medievale e parti di recinto murario di età angioina.
La chiesa protopapale dell’Assunta, domina tutta la vallata. Risalente al XIV secolo, ha evidenti richiami alla cultura bizantina come la planimetria con un rapporto di 1:2 tra lunghezza e larghezza, e l’ingresso principale posto a mezzogiorno.
Del castello Ruffo permangono solo alcuni ruderi tra cui una torre rettangolare che fungeva da mastio ed una sala rettangolare con alte pareti e finestroni ad arco.
Una curiosità riguarda proprio la torre: sebbene non sia più visibile, l'ingresso non era al pianterreno, ma al primo piano da cui si accedeva tramite un ponte levatoio. Tale meccanismo fu ideato per evitare le incursioni nella torre da parte dei nemici.
Il castello rimase in uso fino al 1783, quando a causa di un disastroso terremoto, subì danni strutturali irreparabili.
Il borgo di Amendolea vecchia, subì invece ulteriori danneggiamenti durante il terremoto del 1908 e rimase abitato fino all’alluvione del 1953.
Ora permane solo il fascino di un paese fantasma, via di transito per qualche turista curioso o per greggi di capre di cui risuonano in lontananza campanacci nella verdeggiante vallata.
08 Luglio 2017 - Fiumara Amendolea - AciotnCam
08 Luglio 2017 Parco Nazionale dell'Aspromonte
- Fiumara Amendolea Cascate Linnha e Castanò
- Riprese eseguite con AciotnCam
- Accompagnatore: Francesco Bevilacqua
La cascata di Puzzerratti e la fiumara Amendolea a Roccaforte del Greco
La cascata di Puzzerratti e la fiumara Amendolea a Roccaforte del Greco
Il Castello degli Amendolea - Condofuri (Reggio Calabria)
Il Castello degli Amendolea - Documentario di Enzo e Mario Zolea. Musiche di Totò Rodà. Anno di produzione 1994.
Come un gigante muto, svetta sul pianoro, in attesa che qualcuno risollevi quelle antiche macerie per riportarlo agli splendori di un tempo passato.
Gallicianò di Condofuri, borgo grecanico in provincia di Reggio Calabria
Il borgo grecanico di Gallicianò, frazione di Condofuri in provincia di Reggio Calabria, nel cuore dell'Area Grecanica.
Viene definita la culla della grecanicità.
Gallicianò è di grande interesse per la persistenza attuale, presso i suoi abitanti, della lingua e della cultura greco-calabra.
La fiumara Amendolea
La fiumara Amendolea nota nell'antichità come Alex flumen
Castello Amendolea di Condofuri (RC) Volo con Phantom 3
Fiumara calabrese
Una fiumara calabrese
Amendolea e il Castello Ruffo di Calabria: RIPRESE AEREE
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Playlist dei nostri viaggi e qualche curiosità su di noi:
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Playlist moda:
Mtb Amendolea
Escusione mtb al castello dei Ruffo sulla fiumara Amendolea a Condofuri.
Amendolea di Condofuri (RC) il Castello dei Ruffo - Volo del 14 gennaio 2016
Volo sulle rovine del Castello dei Ruffo in località Amendolea del comune di Condofuri (RC) montaggio AFP
Il Castello dell'Amendolea... un viaggio nella storia
Escursione Pro-Loco di Brancaleone 2014
si ringraziano: il Motoclub Ducati di Reggio Calabria
il gruppo archeologi dell'amendolea
La festa della trebbiatura a Pietra di Condofuri
La descrizione in video, anche se parziale, di una festa popolare dedicata ai riti dell'agricoltura. A Pietra di Condofuri, in una delle più belle Fiumare del sud d'Italia, la Fiumara amendolea. Una produzione Y Cassiopea, un video di Maurizio Marzolla a Maria Tarzia, in collaborazione con EquoSud ed il Gruppo Archeologico della Valle dell'Amendolea. Pietra di Condofuri il 10 agosto 2015.