SALVIAMO VILLA PIGNATELLI DI MONTECALVO A SAN GIORGIO A CREMANO!
Sottoscriviamo grazie alla rete un appello pubblico al salvataggio di questa splendida villa settecentesca situata nel cuore del Miglio d'Oro ma ridotta in un pessimo stato di conservazione, affinchè venga destinata ai giovani!
E' possibile effettuare un tour virtuale esterno alla villa grazie a google maps. Cliccando il link di seguito, basta posizionare l'omino arancione nell'incrocio tra via Botteghelle e via Benedetto Croce (Via Lagno) e vi ritroverete dinnanzi alla villa:
Il palazzo è stato edificato dalla principessa Emanuella Caracciolo Pignatelli duchessa di Montecalvo che, tra laltro, donò la statua di San Giorgio, oggi ospitata nella Chiesa di Santa Maria del Principio, Santo Patrono della cittadina (come riporta D. Palomba).
Dopo la duchessa, che finì i suoi giorni proprio nella villa, ledificio passò ad Emiddio Mele, le cui iniziali si leggono al centro del soffitto dellatrio. Ritornata nelle mani della famiglia Pignatelli di Montecalvo, la proprietà fu infine divisa, alla fine dellottocento, tra due fratelli Carlo e Paolo. A questultimo, essendo il secondogenito, toccò la piccola cappella ed il resto delle strutture che costituiscono il corpo rustico che normalmente si dava in fitto.
La Villa è situata sul lato sinistro del Largo dellArso ed, a chi sale offre anche il fianco meridionale.
Il lungo prospetto principia con la villa vera e propria e si prolunga con una grande terrazza ad est, sotto la quale si estendono la cappella ed il blocco basso che comprende le costruzioni costituenti la masseria, in origine di quattro ettari. Il corpo principale è costituito da una pianta ad U, simmetrica rispetto al grande atrio a cupola ellittica dove nella metopa centrale ancora si leggono le iniziale di uno dei proprietari: Emiddio Mele.
La villa, una delle maggiori ville vesuviane, secondo il Pane è opera del Sanfelice, la cui mano si riconosce soprattutto nel modello del portale, decorato con bugne a punta di diamante inserito nel basamento del palazzo, che richiamerebbero il Palazzo Serra di Cassano.
Il prospetto principale è uno dei pochi che si può godere nella sua interezza dal Largo su cui prospetta la Villa e che, su di un corto basamento, ospita due ordini di balconi inquadrati tra paraste giganti. Al centro del prospetto sul portale in rilevato riccamente decorato, si sviluppa il monumentale balcone del piano nobile sovrastato da sontuose decorazioni che superano laltezza della fabbrica in una marcata piega del cornicione che si solleva per ospitare le volute sovrastanti il balcone principale.
Questa produzione architettonica restituisce un riuscitissimo effetto scenografico che trova il suo fondamento nella volontà tutta barocca di movimentare ed alleggerire la staticità delle cortine murarie. Latrio, costituisce un ampio spazio ottagonale articolato ed originale.
Quattro balconi sono ubicati nelle pareti secondarie con sottostanti panchine in piperno, mentre lungo lasse minore dalle pareti laterali, incorniciate da due archi, partono due brevi rampe in piperno che richiamano, nella forma leggermente svasata, le colate laviche del vulcano.
Dal cortile si può godere il controprospetto scenografico ed articolato, lungo il quale salgono le due scale simmetriche per raggiungere il terrazzo panoramico del piano nobile dove vi era il grande salone centrale a pianta ellittica e volta estradossata che sporge leggermente dalla copertura della fabbrica.
Una nota meritano le due scale a mezza elica, che sono chiaramente unaggiunta successiva, probabilmente resa necessaria per lutilizzo della villa e che, partendo dalla metà del secondo rampante laterale, raggiungono il terrazzo al piano a danno della ritmica cadenza delle arcate. Le cornici leggermente flesse delle finestre del prospetto ed il modo in cui si raccordano agli stucchi della facciata, rientrano in quella decorazione superficiale tipica del rococò.
Una nota meritano i capitelli pensili superstiti del cortile che conservano ancora il cartiglio di stucco alla base, carnosa decorazione di gusto rococò che con i suoi effetti chiaroscurali tende a negare la funzione di sostegno.
Adiacente alla villa vi è lantico oratorio privato dedicato allImmacolata, oggi trasformato in un box auto.
Fonte SanGiorgioweb.it