Al Peano si parla di economia del dono - GRP Televisione
Ed ora parliamo del progetto promosso dalla Fondazione CRT per la valorizzazione della lingua francese e accolto dal Liceo Classico Peano di Cuneo. L'ultimo incontro si è concluso poche settimane fa e ha visto gli studenti impegnati in un approfondimento di antropologia culturale con il professor Adriano Favale dell'università di Torino. Tema affrontato quello dell'economia del dono.
E il prossimo appuntamento previsto nell'ambito di questo progetto è per giovedì 23 febbraio quando a partire dalle 17.30 sempre al Liceo Peano si aprirà un tavolo incentrato sul tema dei poteri presidenziali nelle due costituzioni successive della repubblica francese del dopoguerra, la IV e la V repubblica. Interverranno Stefano Sicardi, Presidente del Corso di laurea in Scienze del Diritto Europeo di Cuneo e Giovanni Carpinelli, docente di storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche dell'ateneo torinese.
Torino, a Palazzo Lascaris i Carnet de Voyage piemontesi
Torino, 21 mar. (askanews) - Al tempo dei selfie e delle stories su Instagram, c è chi racconta le bellezze della propria città su un taccuino a colpi di pennello, usando gli acquerelli. Tornano di moda i Carnet de Voyage, protagonisti a Torino di una mostra alla Biblioteca della Regione Piemonte.
Carnet de Voyage a Palazzo Lascaris, è visitabile fino al 3 maggio 2019; presenta 132 taccuini con immagini selezionate da una commissione di esperti e dalla curatrice Ivana Mulatero. Oltre ai disegni realizzati per l'occasione, nelle sale della Biblioteca sono esposti alcuni esempi di repertorio realizzati in diverse zone del Piemonte: da Cuneo alla Valchiusella a Casale Monferrato, dal Museo Egizio alla Cappella della Sindone e alla Venaria Reale. Ce ne ha parlato uno dei carnettisti, della mostra, Lorenzo Dotti.
La mostra è nata da un iniziativa della Fondazione Peano e della Regione Piemonte, che ci ha invitato a Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale, a dipingere dal vivo insieme ad altri colleghi carnettisti italiani e francesi e a un gruppo di studenti del Primo liceo artistico di Torino.
Gli appassionati di Carnet de Voyage si radunano a Clermond Ferrand in Francia, dove ogni autunno si svolge un festival dedicato a questo tipo di illustrazioni.
Carnettisti si nasce. È un lavoro antichissimo che consiste nel disegnare su un quaderno. È ciò che hanno fatto per secoli i grandi artisti del passato che facevano il Gran tour in Italia. Io insegno acquerello ma mi piace soprattutto disegnare insieme ad altri amici cercando di riportare la metereologia e l'atmosfera di un luogo, ha raccontato Lorenzo Dotti, che ha ricreato sui suoi taccuini gli angoli più suggestivi di Palazzo Lascaris.
Più di 150 persone sono state coinvolte nella preparazione delle opere esposte: in due giornate, il 22 febbraio e il primo marzo, gli studenti del Primo Liceo Artistico statale di Torino e numerosi professionisti del disegno hanno invaso il cortile d onore e le sale auliche del palazzo barocco che è sede del Consiglio regionale del Piemonte per fissare su carta, con matite e pennelli, le forme architettoniche dell'edificio. E c'è persino chi è arrivato da Parigi, Roma, Brescia, Ferrara, Treviso, Firenze e Genova.
Adolescenti navigati: strategie per gestire i nativi digitali
Conferenza tenuta dal Prof. Matteo Lancini il 20 novembre 2015 presso il nostro istituto e rivolta ai docenti delle scuole secondarie superiori di Cuneo.
Chi è Matteo Lancini?
- Psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica
- Presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano e dell’AGIPPsA (Associazione Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza)
- Docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca e presso la Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto Arpad-Minotauro
Svolge attività di:
- consultazione e psicoterapia con adolescenti, giovani adulti e genitori
- formazione e supervisione individuale e di gruppo per operatori di ASL, SerT, Aziende Ospedaliere, comunità e per insegnanti di scuole primarie e secondarie
- divulgazione scientifica attraverso convegni e conferenze rivolti a professionisti e alla cittadinanza
- ricerca quali-quantitativa
Perché lui?
Perché recentemente ha pubblicato un libro dal titolo:
Adolescenti navigati: come sostenere la crescita dei nativi digitali (2015) Ed. Erickson
L’uso intensivo di internet, la penetrazione profonda delle nuove tecnologie nella vita di tutti i giorni, l’aumento vertiginoso delle relazioni virtuali hanno modificato profondamente il profilo degli adolescenti contemporanei, lasciando gli adulti quasi sempre sgomenti e impreparati a gestire la sfida della crescita dei propri figli o dei propri studenti.
Adolescenti navigati, nato dalla lunga esperienza dell’autore come psicoterapeuta di numerosi ragazzi e delle loro famiglie, suggerisce, attraverso esempi e indicazioni estremamente pratiche, strategie educative autorevoli ed efficaci per rispondere alle esigenze evolutive dei nativi digitali.
Rivolto a genitori, insegnanti, educatori e counselor, il libro aiuta a comprendere e sostenere preadolescenti e adolescenti nella fase più delicata della loro crescita, trovando soluzioni alle difficoltà più comuni e insegnando come:
– capire chi è, e come interagire con, un nativo digitale
– rivedere le funzioni paterne e materne nell’era di internet
– gestire i rapporti scolastici con insegnanti e dirigenti
– riconoscere i fenomeni del ritiro sociale e della sovraesposizione virtuale
– affrontare e ridurre la dipendenza da internet
– trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza di controllo e il bisogno di fiducia.
L’arrivo dell’adolescenza può determinare il crollo di un ideale, soprattutto se si accompagna alla scoperta di non sentirsi dotati delle fattezze e competenze che si vorrebbero possedere.
La paura di ricevere una mortificazione da parte dei coetanei, di sentirsi inadeguati in ogni circostanza è sempre in agguato; ecco che allora la rete può costituire un mezzo attraverso cui esprimere le proprie difficoltà. Rifugiarsi dietro al monitor restando perennemente collegati, evitando il contatto con il mondo esterno o, viceversa, utilizzare il web per far mostra di sé sono due modi differenti che gli adolescenti narcisisticamente fragili possono scegliere di adottare per far fronte al senso di inadeguatezza. Alcuni affrontano i loro timori assumendo condotte disinibite e spregiudicate, pubblicano on line qualunque cosa li riguardi, esponendo parti di sé e del proprio corpo, nella speranza di ricevere moltissimi «like». Altri, invece, si vergognano molto e si ritirano dalla scena sociale, perché hanno paura di essere irrimediabilmente brutti e indesiderabili.
In entrambi i casi, è necessario intercettare le ragioni inscritte nel percorso di crescita che spingono a mettere in atto condotte del genere. Le domande che dobbiamo porci sono: a quale bisogno e necessità corrisponde l’abuso o l’utilizzo disfunzionale di internet? Quali sono le paure e le angosce sottostanti? Quali i compiti evolutivi in situazione di stallo che si tenta disperatamente di riavviare? Cosa trovano nella rete i nostri ragazzi?
Adolescenti navigati: strategie per gestire i nativi digitali
Conferenza tenuta dal Prof. Matteo Lancini il 20 novembre 2015 presso la sala Luigi Einaudi della Provincia di Cuneo.
Chi è Matteo Lancini?
- Psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica
- Presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano e dell’AGIPPsA (Associazione Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza)
- Docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca e presso la Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto Arpad-Minotauro
Svolge attività di:
- consultazione e psicoterapia con adolescenti, giovani adulti e genitori
- formazione e supervisione individuale e di gruppo per operatori di ASL, SerT, Aziende Ospedaliere, comunità e per insegnanti di scuole primarie e secondarie
- divulgazione scientifica attraverso convegni e conferenze rivolti a professionisti e alla cittadinanza
- ricerca quali-quantitativa
Perché lui?
Perché recentemente ha pubblicato un libro dal titolo:
Adolescenti navigati: come sostenere la crescita dei nativi digitali (2015) Ed. Erickson
L’uso intensivo di internet, la penetrazione profonda delle nuove tecnologie nella vita di tutti i giorni, l’aumento vertiginoso delle relazioni virtuali hanno modificato profondamente il profilo degli adolescenti contemporanei, lasciando gli adulti quasi sempre sgomenti e impreparati a gestire la sfida della crescita dei propri figli o dei propri studenti.
Adolescenti navigati, nato dalla lunga esperienza dell’autore come psicoterapeuta di numerosi ragazzi e delle loro famiglie, suggerisce, attraverso esempi e indicazioni estremamente pratiche, strategie educative autorevoli ed efficaci per rispondere alle esigenze evolutive dei nativi digitali.
Rivolto a genitori, insegnanti, educatori e counselor, il libro aiuta a comprendere e sostenere preadolescenti e adolescenti nella fase più delicata della loro crescita, trovando soluzioni alle difficoltà più comuni e insegnando come:
– capire chi è, e come interagire con, un nativo digitale
– rivedere le funzioni paterne e materne nell’era di internet
– gestire i rapporti scolastici con insegnanti e dirigenti
– riconoscere i fenomeni del ritiro sociale e della sovraesposizione virtuale
– affrontare e ridurre la dipendenza da internet
– trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza di controllo e il bisogno di fiducia.
L’arrivo dell’adolescenza può determinare il crollo di un ideale, soprattutto se si accompagna alla scoperta di non sentirsi dotati delle fattezze e competenze che si vorrebbero possedere.
La paura di ricevere una mortificazione da parte dei coetanei, di sentirsi inadeguati in ogni circostanza è sempre in agguato; ecco che allora la rete può costituire un mezzo attraverso cui esprimere le proprie difficoltà. Rifugiarsi dietro al monitor restando perennemente collegati, evitando il contatto con il mondo esterno o, viceversa, utilizzare il web per far mostra di sé sono due modi differenti che gli adolescenti narcisisticamente fragili possono scegliere di adottare per far fronte al senso di inadeguatezza. Alcuni affrontano i loro timori assumendo condotte disinibite e spregiudicate, pubblicano on line qualunque cosa li riguardi, esponendo parti di sé e del proprio corpo, nella speranza di ricevere moltissimi «like». Altri, invece, si vergognano molto e si ritirano dalla scena sociale, perché hanno paura di essere irrimediabilmente brutti e indesiderabili.
In entrambi i casi, è necessario intercettare le ragioni inscritte nel percorso di crescita che spingono a mettere in atto condotte del genere. Le domande che dobbiamo porci sono: a quale bisogno e necessità corrisponde l’abuso o l’utilizzo disfunzionale di internet? Quali sono le paure e le angosce sottostanti? Quali i compiti evolutivi in situazione di stallo che si tenta disperatamente di riavviare? Cosa trovano nella rete i nostri ragazzi?
COSIO D' ARROSCIA : INAUGURATA RIPRODUZIONE DI PIERO SIMONDO
A Cosio d’Arroscia, in occasione della Festa delle Erbe, è stata inaugurata la riproduzione di un’opera del maestro Piero Simondo, fondatore del Movimento Situazionista e originario di Cosio. Il Comune della Valle Arroscia punta ora a diventare anche un riferimento culturale
Intervista a Germano Nervo -- ENAIP Piemonte
Referente Progetto Leonardo da Vinci - Lancio Youth on the Move -- Festival d'Europa -- Firenze (6-10 maggio 2011)