Delfini fontane bianche registrazione originale integrale..
Delfini ad Ognina - Catania
Questo video riguarda incontro con gommone e delfini ad Ognina
Massa (MS) (Toscana Alpi Apuane) fontana di Piazza Liberazione (sculture di Alberigi Giorgi, 1928)
Progettata dall'architetto Cesario Fellini, la piazza si articolava attorno alla grande fontana centrale che fungeva da spartitraffico. Opera dello scultore Alberigi Giorgi fu inaugurata nel 1928.
Come molte piazze, anche questa ha cambiato nel tempo il suo nome. Nata negli Anni Venti come Piazza del Littorio o Pelù, in tempi più recenti si chiamò Piazza Puccini ed infine Piazza Liberazione come oggi la conosciamo.
La sua realizzazione rientrava nel programma di sistemazione urbanistica, portato avanti dal Regime nel Ventennio, cui la città fu sottoposta come molte altre città italiane. Si trattava dei primi ampliamenti oltre la città ottocentesca, quasi del tutto racchiusa entro ed intorno alle mura rinascimentali. Alla costruzione dei grandi assi viari che dal centro storico raggiungevano la marina e la Stazione, si affiancò la realizzazione di un tessuto edilizio frammentario da cui emergevano elementi rappresentativi tra cui edifici pubblici, piazze e parchi. Tra questi la fontana di Piazza Littorio che con il suo fascio littorio centrale ben enfatizzava le idee di quel periodo storico.
La fontana, rigorosamente in marmo bianco apuano, era un insieme articolato di elementi scultorei. Ai quattro puttini accovacciati sui bordi della grande vasca circolare, facevano eco le quattro teste di leone zampillanti che affiancavano il fascio littorio, sorretto da quattro delfini sormontati da altrettante vaschette.
Alla fine della Seconda Guerra, nel tentativo di eliminare le tracce di quel passato recente che aveva segnato tragicamente la storia della città, anche nella fontana di Piazza Liberazione i fasci littori vennero sostituiti da una più neutra sfera di marmo sorretta sempre da delfini, così come oggi possiamo vedere.
Siracusa, Delfini avvistati al Porto grande: l'emozione dei piccoli biologi
Siracusa, Delfini avvistati al Porto grande: l'emozione dei piccoli biologi
saluti da Santo Spirito [Firenze]
a passeggio in piazza Santo Spirito Firenze
Danza dei Delfini a largo di Porto Palo di Menfi - Agrigento, Sicilia
La danza dei delfini filmata da un nostro cliente. Vieni a vederli anche tu a largo di Porto Palo di Menfi, Agrigento.
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Sito Web:
delfini a largo di Avola... Sicily / dolphins 002
Delfini dalla piattaforma
Stretto di Sicilia, piattaforma Vega.
Fontana piazza colonna ( roma )
La fontana di Piazza Colonna si trova a Roma, nell'omonima piazza, a pochi metri dalla Colonna di Marco Aurelio che dà il nome alla piazza stessa.
Subito dopo il restauro dell'acquedotto dell’Aqua Virgo, terminato nel 1570, furono iniziati i lavori per una ramificazione sotterranea secondaria del condotto, in modo da raggiungere l’area dell’antico Campo Marzio, tra le zone più popolose di Roma, e venne di conseguenza progettata anche l’edificazione di un certo numero di fontane. Dopo quella di piazza del Popolo e le due alle estremità di piazza Navona (le fontane “del Moro” e “del Nettuno”), su incarico di papa Gregorio XIII Giacomo Della Porta, nel 1575, progettò anche la fontana di piazza Colonna.
È strutturata in una grande vasca marmorea ovale-ottagonale con i lati curvilinei alternativamente concavi e convessi, ciascuno dei quali ornato esclusivamente da due fasce verticali esterne, sempre in marmo, terminanti, in basso, con teste di leone, che danno l'idea delle zampe su cui poggia la stessa fontana. In origine l'intero complesso, che prevedeva anche un piccolo catino centrale, poggiava su una rampa di cinque gradini, dei quali non esiste però più alcuna traccia a causa dell’innalzamento del livello stradale.
Il progetto originale del Della Porta, di cui esistono i disegni, prevedeva che la fontana fosse molto più vicina alla colonna; a far da sfondo alla fontana, addossata alla base della colonna stessa, avrebbe dovuto esserci, secondo le sue intenzioni, la statua di Marforio, che all’epoca si trovava sul Campidoglio. Ma al papa non piacque il progetto, e non se ne fece nulla.
L'idea si riaffacciò intorno al 1660, quando il papa Alessandro VII incaricò Pietro da Cortona di realizzare una grandiosa mostra dell’Acqua Vergine davanti al palazzo della sua famiglia (i Chigi). Il progetto prevedeva il trasferimento della fontana dellaportiana in piazza Santi Apostoli e la realizzazione di un'ampia struttura colonnata a semicerchio, al centro della quale doveva essere sistemata un'imponente fontana in cui avrebbe dovuto trovare posto Marforio. Alla morte del papa, nel 1666, il progetto venne abbandonato.
Nel 1702 la fontana subì un primo restauro, che però lasciò immutata la struttura salvo per il fatto che il papa dell'epoca, Clemente XI, volle adornare il catino centrale con lo stemma della sua famiglia, la stella a otto punte. Un secondo e definitivo restauro fu effettuato nel 1830: con l'occasione si rimosse la stella di Clemente XI e venne affidata allo scultore Achille Strocchi la realizzazione di un catino centrale più piccolo, in sostituzione di quello dellaportiano, e di due gruppi marmorei raffiguranti conchiglie aperte e delfini con le code intrecciate, posti alle estremità dell'ovale, al posto delle quattro piccole piramidi risalenti al progetto del Della Porta.
Pomeriggio con i delfini ad Acicastello - Catania
Questo video riguarda incontro delfini con gommone ad Acicastello (CT)
Parco della Reggia di Caserta
Parco della Reggia di Caserta
Il Parco Reale, progettato da Luigi Vanvitelli (1700-1773) e completato dal figlio Carlo (1739-1821), si ispira ai modelli delle grandi residenze europee del tempo come Versailles o il Palazzo Reale della Granja di San Ildefonso.
Il Parco possiede un'estensione di 120 ettari, si sviluppa in lunghezza per circa 3 km ed è alimentato dall'Acquedotto Carolino che porta acqua alle vasche e alle fontane.
Sulla sinistra si sviluppa il Bosco Vecchio, parte del precedente giardino rinascimentale degli Acquaviva, dove si incontrano la Castelluccia e la Peschiera, luoghi di divertimento e svago per principi e sovrani.
Un lungo viale centrale conduce alla Fontana Margherita. Da qui si dipartono due rampe laterali semiellittiche, che assecondano l'andamento della collina.
Seguendo la celebre via d'acqua, disposta su un asse sud-nord, si incontrano le fontane, ispirate a temi della mitologia classica, e sette vasche digradanti che formano altrettante cascate.
Nella Fontana dei Delfini, l'acqua fuoriesce dalla bocca di tre mostri marini. Segue una serie di quattro fontane: la Fontana di Eolo, la Fontana di Cerere, la Fontana di Venere e Adone e la Fontana di Diana e Atteone. Quest'ultima è posta alla basa di una grande cascata artificiale, perno dell'intero impianto scenografico.
Il giardino Inglese
A destra della Fontana di Diana e Atteone, si sviluppa il Giardino Inglese che si estende su una superficie di 24 ettari.
Costruito a partire dal 1785 su suggerimento di Lord William Hamilton, è il primo giardino di paesaggio d’Italia, nato dalla collaborazione tra Carlo Vanvitelli e il botanico e giardiniere inglese John Andrew Graefer. Nelle intenzioni della regina Maria Carolina, che nell'impresa investì il suo personale patrimonio, il giardino casertano doveva confrontarsi con il Petit Trianon, fatto realizzare a Versailles dalla sorella Maria Antonietta di Francia.
Il luogo, sito in prossimità della grande cascata dove il terreno digradava verso mezzogiorno, si prestava alla coltivazione di specie esotiche. Per questo si arricchì, oltre che di costruzioni utili alla sosta e allo svago dei reali, di numerose serre, destinate ad accogliere gli esemplari botanici provenienti da ogni parte del mondo allora conosciuto e utili allo studio e alla riproduzione delle piante.
Durante il XIX secolo, sotto la guida dei botanici Gussone e Terracciano, il giardino fu denominato Real Orto Botanico di Caserta. Qui, infatti, sono visibili esemplari eccezionali di Cinnamomum camphora, Taxus baccata, Cedrus libani e quella che si tramanda sia stata la prima pianta di camelia arrivata in Europa dal Giappone.
Da non perdere il Bagno di Venere con il Criptoportico, finto ninfeo con statue provenienti dagli scavi archeologici borbonici e dalla collezione Farnese
Tre Fontane e Dintorni - Campobello di Mazara - le Meraviglie della Nostra Terra
MARALDO CASA VACANZE Fontane Bianche (SR)
Un residence deliziosamente convertito in tre appartamenti indipendenti. La villa si trova nella rinomata località turistica di Fontane Bianche, a circa 18km da Siracusa ed è ubicata direttamente sul mare.
Urban Exploration: la villa del Delfino
TURN IN HD!
Where Elvi production urbex trip presents Urban Exploration in the lost and AMAZING Dolphin Mansion.
delfini
delfini al largo di Ischia
Piazza Teatro Massimo - Vincenzo Bellini - Catania
il teatro V.Bellini rappresenta la storia e la cultura della città, venite a visitarlo....
FIRENZE_피렌체 시뇨리아 광장의 바다·지진·돌풍의 신 포세이돈(넵튠) Fontana del Nettuno a Firenze
오늘(14일) 저녁, 피렌체 시뇨리아 광장(빨라쪼 베끼오 앞)에서..
Poseidone o Posidone[1] (in greco antico: Ποσειδῶν, Poseidôn), è il dio del mare e dei terremoti e maremoti nella mitologia greca.
Figlio di Crono e fratello di Zeus, Ade, Era, Estia e Demetra, Poseidone è uno dei dodici dèi dell'Olimpo. La sua consorte è la Nereide Anfitrite e da lei ha avuto quattro figli: Tritone, un essere mezzo uomo e mezzo pesce, Roda, ninfa marina protettrice dell'isola di Rodi (chiamata così in suo onore) e sposa di Elio, Cimopolea, dea minore delle tempeste marine molto violente, e Bentesicima, dea minore delle onde.
Il simbolo del dio era il tridente e gli animali a lui sacri erano il cavallo (creato da lui dalle onde del mare), il toro e il delfino. Suo epiteto ricorrente è Enosìctono (traslitterazione dell'antico Enosìgeo, che si trova più raramente; in latino: Ennosigaeum; greco: Ε(ν)νοσίγαιος[2]), cioè Scuotitore di terra.
Divinità simili a Poseidone del mondo antico furono Rodon nella religione illirica, Nethuns nella religione etrusca e Nettuno nella mitologia romana.
In suo onore venivano celebrati i giochi Istmici.
Reggia di Caserta - La fontana di Eolo
LA GISIRA (Augusta- Brucoli- SR)
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La Gisira è un'isola nella terraferma circondata dalla ria di Brucoli, dal mare, dai costoni rocciosi e dal fiume Porcaria. La sua bellezza è stata compromessa dalla cementificazione ma ancora un lembo si salva e proteggerlo è un dovere di tutti.
Il documentario può essere seguito in qualunque altra lingua, arabo compreso.
Estate 2017 Acitrezza Catania
Free Style and Delfino