Trekking urbano a Stilo
Itinerario di Trekking urbano a Stilo uno dei “Borghi più belli d'Italia” è un percorso di tipo turistico attraverso le stradine del centro storico, che va a toccare quasi tutte le chiese.
Si parte dal piazzale davanti alla chiesa di San Francesco, e ci si inoltra verso il centro storico. Si supera subito la fontana “dei Delfini”, detta “Gebbia” dai locali, e poi attraverso la Porta Reale si entra in quello che era il cuore di Di Stilo.
Si devia a destra dalla strada principale, e passando per uno stretto vicolo si arriva alla chiesetta campestre della Madonna delle Grazie. Da qui si scende un poco per arrivare sulla strada asfaltata, che percorsa in salita porta davanti alla chiesa di san Domenico, con la sua cupola seicentesca che si vede da lontano.
Si attraversa la porta Stefanina e ci si immette sulla via principale del centro storico, per abbandonarla nuovamente, svoltano a destra per visitare la Laura della Madonna della Pastorella, una delle tante Laure sparse per il monte Consolino, la più accessibile, che è stata trasformata in chiesetta rupestre.
Una volta tornati sulla strada principale si passa davanti al Duomo (O chiesa matrice) attualmente in fase di restauro, si supera e poi si comincia a salire verso il gioiello dello Stilaro, posto a ridosso della rupe del monte Consolino.
Immediatamente prima si passa per i ruderi del convento di santa Chiara.
Visitata la Cattolica scendiamo nel paese e ci si avvia verso la chiesa e il monastero di san Giovanni Therestis (san Giovanni “nuovo”, quello “vecchio” che ospita i monaci ortodossi, si trova invece nelle campagne di Bivongi).
Da san Giovanni ci spostiamo verso San Francesco, ma prima passiamo ad ammirare l'altro gioiellino bizantino, un po' trascurato, che è la chiesetta di san Nicola da Tolentino, con la sua caratteristica cupola a trullo.
La visita alla chiesa di san Francesco chiude il percorso.
Dalla strada dell Cattolica si può raggiungere il castello Normanno sul monte Consolino, attraverso un ripido sentiero di tipo escursionistico, oppure tramite una strada sterrata seguita da un sentiero un po' più agevole.
Da qualche anno le pendici del Consolino sono frequentate da gruppi di arrampicatori che utilizzano i numerosi percorsi attrezzati.