Forte Corno, Valle del Chiese, Trentino
Il forte Corno (in tedesco: Werk Corno) è una fortezza austro-ungarica. Il forte appartiene allo Sbarramento di Lardaro del Subrayon III del grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.
La fortezza fu costruita negli anni dal 1890 al 1892 secondo lo stile di Vogl, è situata in valle del Chiese, nel Trentino sud occidentale nel comune catastale di Praso. Lo scopo dello sbarramento fortificato di Lardaro era quello di impedire un eventuale avanzata del Regio esercito italiano nella regione del Tirolo. Il forte controllava dall'alto la Val Giudicarie agendo da tenaglia con il forte Cariola costruito sul versante opposto della valle (di cui oggi ne rimane solamente un rudere).
Il forte ha una volumetria di 18.000 metri cubi, 53 vani e si sviluppa su sei livelli seguendo l'orografia ed il profilo dello sperone roccioso sul quale e costruito.
Durante la seconda guerra mondiale il forte fu ed utilizzato come postazione per mitragliatrici.
Nel 2007 il comune di Praso, impiegando 1,5 milioni di euro, ha provveduto al restauro conservativo del manufatto, che è tra i più significativi esempi dell'architettura militare dei fine Ottocento.
DJI Mavic Pro (riprese)
VSDC Free Video Editor (montaggio)
Università degli Studi di Trento | Forte Corno | Studio di nuovi percorsi di visita
20181012 Forte Corno
Eretto tra il 1883 e il 1890 sul fianco destro della valle del Chiese, a quota 1069 m nei pressi dell'abitato di Praso, forte Corno fu concepito allo scopo di integrare il precedente sbarramento di Lardaro costituito dai forti Larino, Danzolino e Revegler.
Progettato dal capitano Adolf Kroneiser, che fu anche direttore dei lavori, venne costruito secondo i criteri propri dello stile Vogl, perciò dotato di cupole girevoli di acciaio e di corazze per cannoni.
Il forte si adatta molto bene al saliente roccioso, è disposto su 4 livelli di quota e presenta pianta irregolare.
PT.3: VALLARSA. FORTE POZZACCHIO, TRINCERONE, MONTE CORNO BATTISTI - I Forti del Trentino
Un itinerario in Trentino alla scoperta dei forti della Grande Guerra. Una serie di Alessandro de Bertolini e Lorenzo Pevarello, realizzata in collaborazione con il “Circuito Forti del Trentino”. Il programma questa volta ci porta in Vallarsa a conoscere Forte Pozzacchio, il Trincerone e Monte Corno Battisti. Con interviste e materiali dell'Archivio della Fondazione Museo storico del Trentino.
I forti del Trentino - Italiano
PT. 1: LA COSTRUZIONE DELLA FORTEZZA DI TRENTO - Città fortezza
La militarizzazione dei dintorni di Trento comincia dopo la cessione del Veneto al Regno d’Italia, nel 1866. Ultimati i lavori, la difesa rimane immutata fino al 1914 e al momento dell’entrata in guerra dell’Impero austroungarico, le strutture sono obsolete. Per rendere Trento inespugnabile, dal 1914 al 1915 si realizza uno sforzo economico e organizzativo immane.
Questo nuovo programma, a cura di Elena Tonezzer, porta gli spettatori dentro l'esperienza della guerra vissuta da donne, ragazzi e anziani. Un percorso di 11 puntate che si snoda nel tempo e nello spazio, in una Trento modificata dalle esigenze del conflitto.
DOS de LAVEN m 1885 (Brione - Valle del Chiese - Trento)
Brione (TN), 10 febbraio 2018 – Nella Valle del Chiese, superata Condino (Trento), prendiamo decisamente a salire verso il piccolo borgo di Brione (m 896 slm). Poi ancora sull'asfalto in direzione del Dos le Rocche, fino ad incontrare uno spolvero di neve fresca che ci consiglia di lasciare lì l'auto (ore 9.20). Ad un bivio (con indicazioni su tavole di legno), ci dirigiamo verso Malmarone. Per il Dos de Laven abbiamo delle labili indicazioni reperite in internet. Tuttavia, non riusciamo a concretarle, sul terreno molto innevato, in una direzione certa, mancando pure ogni minima indicaziona sentieristica. In questo modo ci troviamo (oltrepassata la località di Gabiole) abbastanza spaesati, riuscendo però a scorgere, su una applicazione del palmare, l'esistenza di una traccia, detta Lagasoi (?). Piuttosto che rinunciare all'escursione ci fidiamo di tale tracciato e dopo otto km finalmente, dallle fitte abetaie, emerge la bella e solitaria sagoma del Dos de Laven (m 1885). Così, rinfrancati e felici della scoperta e pure grati al tempo splendido, siamo presto in vetta (ore 12.40), magnificati anche dal grandioso panorama.
Per il ritorno, ai piedi del dosso seguiamo la traccia lasciata da chi ci ha preceduto in vetta per l'itinerario breve, e già alle 14.20 siamo all'auto.
Dislivello positivo: m 900 circa. Distanza percorsa in salita: km 9. Distanza percorsa in discesa: km 5. Durata escursione: ore 5
PT.3 LAVARONE. FORTI BELVEDERE, CAMPO DI LUSERNA, VERLE E PIZZO VEZZENA - I forti del trentino. 2a
La seconda delle due puntate dedicate all'Alpe Cimbra ci fa conoscere altre quattro fortificazioni molto significative. Una serie di Alessandro de Bertolini e Lorenzo Pevarello, realizzata in collaborazione con il “Circuito Forti del Trentino”. Un itinerario in Trentino alla scoperta dei forti della Grande Guerra.
26th Winter Universiade 2013 - Trentino - Italy - Welcome 2
26th Winter Universiade - Trentino - Italy - 11th to the 21st December 2013 - Welcomethe XXVI edition of the Winter Universiade will be hosted by Trentino. The announcement came late this morning from the International University Sports Federation delegates during a press conference that took place at the seat of the Autonomous Province of Trento.
Trentino, University of Trento and CUSI (Italian University Sports Centre) have been given the privilege to host the winter world university games after the recent removal of the rights from Maribor, due to economical and logistic reasons.
The agreement has been signed today for the International University Sports Federation by its president, Claude-Louis Gallien, and its Secretary General Eric Saintrond, in the presence of the members of the local government of the Autonomous Province of Trento -- the councillors Marta Dalmaso and Tiziano Mellarini --, of the vice president of the CUSI, Artemio Carra, and of the University of Trento delegate for the development of sport activities, Paolo Bouquet. Aware of the responsibilities, but also proud of this acknowledgment, they all have highlighted the financial and commercial impact of such an international event on the territory, but also the positive effect expected in terms of world-wide visibility of Trentino.
Around three thousands university athletes will be in Trentino from the 11th to the 21st December 2013 to take part in the competitions. The 2013 Winter Universiade will benefit from FISU strategic support and experience in logistic management and media coverage. A relevant agreement has been already signed by FISU with the television station Eurosport, with a special focus on the communication to young people.
Ride to Valmorbia - Trentino-Alto Adige - Italia
Ride to Valmorbia
Trentino-Alto Adige
Italia
Start/End: Ciclabile Via Claudia Augusta
Length: 28,5 km
Elevation Gain (accumulated): 1.723m
Max. Elevation: 630m
Arion GPU animation_Poste of Trento (ITALY)
Arion GPU rendering _Poste di Trento
Realizzato per il corso di Disegno Automatico
Università degli studi di Trento
Facoltà Edile-Architettura
Anno 2010
Software: Arion + After Effects
Trento: nel CANYON ritrovato
La meta di questa settimana è a pochi minuti da Trento lungo l’antica strada che conduce in Valsugana.
Stiamo parlando della forra di Ponte Alto, un luogo di straordinaria suggestione paesaggistica.
Un tempo il Fersina, dopo aver percorso la Val dei Mocheni, si dirigeva verso sud-est lungo la Valsugana e confluiva nel Lago di Caldonazzo.
Circa 7000 anni fa i detriti depositati dai ghiacciai, in ritiro dopo la fine dell'ultima glaciazione, si accumularono in un conoide che dalla Vigolana scendeva verso la piana di Pergine, creando una “diga” che costrinse il Fersina verso ovest, nel suo corso attuale. Il torrente ha quindi dovuto farsi strada erodendo strati di rocce calcaree depositate nel corso di ben 140 Milioni di anni (perlopiù Scaglia Rossa), fino a creare una forra profonda un centinaio di metri che separa le pendici del Monte Celva da quelle del Calisio. L’incisione in taluni punti si restringe in modo impressionante; dall’alto non si riesce a tratti a vederne il fondo in quanto il torrente ha scavato anche sui fianchi, spostandosi di lato.
Con Luca Stefenelli, esperto accompagnatore di media montagna, ripercorriamo la storia di questo luogo con gli sbarramenti che dall’epoca rinascimentale dei Principi Vescovi hanno consentito di evitare che i detriti raggiungessero la città di Trento.
Oggi, come ci spiega Lara Casagrande dell’Ecomuseo dell’Argentario, questa località è accessibile a gruppi di visitatori: per info consultare ecoargentario.it o telefonare allo 0461-216000.
Poco distante dall’Orrido troviamo l’Agritur Ponte Alto, un esempio virtuoso che unisce la buona enologia con l’accoglienza di qualità.
Ci ospitano Alessandra e Matteo Furlani. La sorella maggiore è impegnata con la mamma in cucina per deliziose colazioni, cene di gran classe e la gestione dell’accoglienza che fa tesoro delle moderne tecnologie accompagnate con l’edilizia sostenibile.
Matteo è un esperto vignaiolo innamorato dei vini naturali che seguono spesso l’antico metodo della fermentazione primitiva.
Ci immergiamo ancora nelle antiche tradizioni passando dall’erboristeria Cappelletti, storico esempio di legame con il territorio e di passione per le terapie naturali, per poi scambiare alcune considerazioni sulla stagione turistica invernale con Corrado Tononi, giornalista e direttore di Radio Dolomiti.
9. Museo Forte Belvedere-Gschwent - Lavarone_2015
Progetto realizzato dalla Rete Trentino Grande Guerra con il contributo di Provincia autonoma di Trento e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Riprese, interviste e edit a cura di Luciano Stoffella e Roberta Bonazza
Il progetto
In Trentino ci sono 19 Musei che si occupano, in maniera esclusiva o parziale, di Prima guerra mondiale.
Sorti nelle città, nelle valli o sulle montagne lungo quella che un tempo era la linea del fronte, sono realtà diverse fra loro per natura, dimensioni e specializzazioni.
Dal 2009 questi 19 musei fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra, coordinata dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, nata per dare forza al ruolo dei musei sul territorio e sostenere la loro offerta culturale, favorendo la realizzazione di azioni comuni.
Tra il 2014 e il 2015 la Rete ha realizzato il progetto “Descrivere, raccontare e interpretare. Nuovi apparati informativi nei musei della Rete Trentino Grande Guerra”, attraverso il quale sono state prodotte 19 clip video che presentano ciascuno dei musei aderenti ed un video che racconta cosa significa farne parte.
trentinograndeguerra.it
Forte Corno - 2008
Il Forte Corno (in tedesco: Werk Corno) è una fortezza austroungarica.
Il forte appartiene allo Sbarramento di Lardaro del Subrayon III del grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.
Disteso su uno sperone di roccia a 1068 metri di quota, troneggia sopra l'abitato di Praso:
forte Corno offre una struttura di grande pregio nell'ambito dell'architettura militare. Cinquantaquattro stanze, molte delle quali ottimamente conservate compongono infatti questa struttura destinata a ospitare fino a centosessanta soldati.
Fu costruito tra il 1890 e il 1892, nella seconda fase del rafforzamento dei confini ed era collegato al fondovalle da una strada militare.
Fu in seguito rimodernato tra il 1909 e il 1910, mantenendo le tre cupole corazzate girevoli, armate con obici da 100 mm, ma quando scoppiò la guerra venne disarmato perché considerato obsoleto.
Fu recuperato durante il Secondo Conflitto Mondiale e utilizzato come postazione di mitragliere.
In buono stato di conservazione grazie all'intensa attività di recupero, è oggi congiunto alla fortezza di fondovalle da un suggestivo sentiero bellico.
PT.5: ALTO GARDA, FORTI DEL BRIONE E TAGLIATA DEL PONALE - I Forti del Trentino
Un itinerario in Trentino alla scoperta dei forti della Grande Guerra. Una serie di Alessandro de Bertolini e Lorenzo Pevarello, realizzata in collaborazione con il “Circuito Forti del Trentino”. Il programma questa volta ci porta nell'Alto Garda a conoscere i Forti del Brione e la Tagliata del Ponale. Con interviste e materiali dell'Archivio della Fondazione Museo storico del Trentino.
FORTE LARINO VALLE DEL CHIESE TRENTINO
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SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA CENT'ANNI DOPO
Il centenario della Grande guerra può essere interpretato in vari modi, ma è certo che la chiave escursionistica consente un “approccio dal basso” ricco di significati e di esperienze che sarebbe difficile cogliere in altri modi.
Anche per questo l’accompagnatore dell’escursione di questa settimana è effettivamente singolare. Mario Peghini è per noi di Girovagando, ma non solo, il “bibliotecario con lo zaino”. Con all’attivo alcune fortunate pubblicazioni sulla prima guerra mondiale, Peghini si è recentemente cimentato anche con una guida storico-escursionistica che unisce la passione per la documentazione e la ricerca archivistica alle tante possibilità di conoscenza sul campo dei sentieri della Grande guerra.
L’escursione in oggetto inizia nei pressi di Avio, paese della bassa Vallagarina dove da anni Mario Peghini cura la biblioteca comunale, per innalzarsi verso il monte Vignola, dove si arriva superando un dislivello di oltre 1400 metri.
La meta può essere raggiunta più comodamente, e magari in mountain bike, passando da passo San Valentino, sul monte Baldo, e quindi dal Corno della paura.
L’itinerario è un piccolo, ma significativo viaggio nella storia per comprendere, non solo la logistica militare che animava questo settore del conflitto, ma anche la vita quotidiana al fronte, le fatiche e le tecniche costruttive messe in atto dalle migliaia di soldati giunti su queste montagne da ogni parte d’Italia.
Dal turismo escursionistico e storico al turismo del vino il passo è breve ed eccoci alla Cantina di Mori Colli Zugna per parlarvi della 23ma edizione di Cantine aperte.
La manifestazione che ha lanciato il turismo del vino in Italia e nel mondo raddoppia. Cantine aperte si svolgerà infatti in due giorni, il 30 e il 31 maggio, coinvolgendo le migliori cantine italiane dall’Alto Adige alla Sicilia.
Carlo Filiberto Bleggi, presidente del Movimento del turismo del vino del Trentino Alto Adige e vicepresidente nazionale del sodalizio, ci informa sugli ottimi risultati che questo settore ha registrato negli ultimi anni. Risultati che premiano l’impegno dei viticoltori e dei vignaioli per la qualità del prodotto, ma anche per la capacità innovativa di fare accoglienza in cantina.
NAGO - (Trentino - Italy)- CARNEVALE Sbigolada 2018
Tradizionale spaghettata di fine carnevale..Questo filmato dedicato
alla perfetta organizzazione del Comitato Carnevale Nago e dei suoi
volontari.
Trentino- Sui sentieri della Grande Guerra- Lavarone-Forte Belvedere (Canon HD )
MUSEO FORTE BELVEDERE
La fortezza austro-ungarica di Lavarone, meglio nota come forte Belvedere Gschwent, (in tedesco: Werk Gschwent) sorge a quota 1 177 metri a sud della contrada Oseli su di uno sperone roccioso che si spinge verso la Valdastico e la valle del Rio Torto, dominandone le testate.
Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano, fu costruìto a partire dal 1908 terminato nel 1912, forte Belvedere era collaudato per resistere anche ai bombardamenti più pesanti e rappresenta un'opera moderna e razionale dove il cemento ed il ferro sono stati sapientemente amalgamati con la roccia.
Per la comunicazione con l'esterno il forte era connesso con un centralino telefonico con il Comando e di una stazione ottica per i collegamenti con il forte di Luserna, tramite l'avamposto Oberwiesen, il forte Cherle e l'osservatorio di monte Rust.
Alla fine del conflitto, forte Belvedere, alla stregua degli altri forti degli Altopiani, divenne proprietà del demanio italiano. Negli anni venti, una linea di sette fortezze in stato di parziale efficienza stava lì, tra i pascoli e i boschi di queste montagne, a memoria di un conflitto ancora troppo vicino per essere dimenticato.
Nel 1997 il forte, uno tra i più grandi e meglio conservati, è stato acquistato dal comune di Lavarone che, con il sostegno finanziario della provincia autonoma di Trento, ha immediatamente varato ed effettuato una serie di interventi di restauro e di valorizzazione del sito. Oggigiorno infatti il forte ospita un moderno museo.
Valle del Chiese 2013: che cosa faresti in un mese di vacanza?
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